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VIOLENZA PSICOLOGICA DI UNA MADRE!

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2008 14:55
24/04/2008 09:51
 
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Salve, la mia storia e` molto lunga e piena di mille sfaccettature, ma provero` ad iniziare a raccontare a grandi linee.
Ho 35 anni, mi sono laureata 10 anni fa con il massimo dei voti. Dopo la laurea mi sono trasferita dal sud al nord per trovare un lavoro e ho convinto il mio fidanzato (mio collega universitario con il quale ci siamo laureati insieme) a trasferirsi con me. All'epoca stavamo insieme da circa 6 anni. Abbiamo trovato lavoro, cominciando con piccole cose e con degli stage, ma adesso abbiamo entrambi un lavoro a tempo indeterminato con stipendi piuttosto soddisfacenti. Ci siamo sposati dopo 10 anni di fidanzamento, abbiamo messo su casa, e dopo due anni di matrimonio abbiamo avuto la prima figlia, dopo altri due la seconda (entrambe cercate). Sembrerebbe una vita perfetta, ho un bellissimo e sereno rapporto con mio marito, adoro le mie figlie, sono soddisfatta del mio lavoro che ho appena cambiato ma.... a rovinare la mia felicita` che potrebbe essere completa c'e` la "pazzia" (spero sia questo piuttosto che la cattiveria) di mia madre.
Un paio di anni dopo che ci siamo trasferiti, anche lei ha deciso di trasferirsi e di lavorare al nord per starmi vicina nella preparazione del mio matrimonio e insieme con mio padre hanno deciso di comprare casa tutti insieme (una villetta da ristrutturare completamente dalle fondamenta con tre appartamenti) per stare tutti vicini (compresa mia sorella single poco piu` grande di me).
E da allora e` cominciato l'inferno.
Mio marito (allora fidanzato) ed io abbiamo deciso che dal momento che non avevamo molta disponibilita` economica (ma contribuiamo a pagare una consistente parte del mutuo che ha sottoscritto mio padre), lui poteva partecipare attivamente alla ristrutturazione della casa (dal progetto firmato come geometra alla direzione lavori alla pura e semplice manovalanza), licenziandosi dal suo lavoro e lavorando circa 10 ore al giorno 7 giorni su 7 nella nuova casa. I lavori sono andati avanti per circa 1 anno e mezzo e nel frattempo noi abbiamo vissuto in due con il mio stipendio che all'epoca era poco meno di un milione e mezzo (lui prendeva circa 3 milioni nel posto che aveva lasciato per seguire i lavori). Mia madre non era contenta di come andavano i lavori ed ha cominciato a criticare tutto cercando di imporre i suoi assurdi metodi per gestire il lavoro e rinfacciandoci che i loro sacrifici ce li stavano regalando.
Ad un certo punto ha deciso che quella casa non le piaceva e che voleva tornare alla sua casa giu`. E cosi ha fatto dopo neanche sei mesi che io ero sposata. E per 11 mesi ha deciso di non parlare piu` con nessuno (mia sorella compresa). Alla fine ci hanno convinto a cercare un accordo e a chiederle scusa per come l'avevamo trattata (la vittima era diventata lei!) e cosi` abbiamo fatto nella speranza di ritrovare l'armonia.
Quando sono rimasta incinta c'e` stato un maggiore avvicinamento fino alla decisione di tornare su nella casa che nel frattempo avevamo finito di ristrutturare e nella quale ci eravamo trasferiti.
Da quando sono nate le mie figlie lei non perde occasione per farmi notare quanto io e mio marito siamo inutili come genitori e anche quando alle bimbe viene la febbre la colpa e` nostra.
Ogni volta che c'e` stata una festa (a partire dal mio matrimonio fino al battesimo di ognuna delle mie figlie) lei ha sempre cercato ogni pretesto per minacciarmi e dirmi che lei non sarebbe stata accanto a me.
Pretende di essere rispettata, ma non perde occasione per insultare, anche pesantemente, tutti, ma soprattutto mio marito.
Circa 3 mesi fa lei e` entrata urlando (davanti alle bimbe) che lui era un porco e un maleducato (testuali parole) perche` era rimasto impassibile davanti ad un precedente insulto e dal momento che lui per la prima volta ha reagito (a parole), lei ha deciso di non mettere piu` piede a casa mia (e cosi` ha fatto).
Lei abita sopra il mio appartamento e non si degna neanche di venire a vedere le bimbe. Il sabato e la domenica devo essere io a portargliele sopra per fargliele vedere, ma spesso lei rimane in una stanza in fondo alla casa a giocare al computer col solitario.
Adesso ha ricominciato a non salutarmi neanche quando vado a trovarla: credo (ma non e` dato sapere con certezza) perche` sabato sera ho invitato degli amici a cena (che lei non sopporta) e non le ho detto di venire. Sapevo gia` che se l'avessi fatto lei avrebbe preso la palla al balzo per insultarmi.
Vorrei adesso capire come devo comportarmi. E` possibile che tutte le volte che io devo andare sopra a trovarla (anche solo per portarle le bimbe) io debba tremare ed avere la tachicardia per la paura che lei possa urlare ed insultarmi? Anche mio padre e` disperato e se prova a farla ragionare dice che anche lui e` dalla nostra parte e che e` lui l'artefice della nostra maleducazione...
Un paio di mesi fa lei e` anadata via lasciando a casa tutto (borsa, soldi, documemti) ed ha vagato per tutto il giorno, tornando alle 9 di sera con un pretesto (noi eravano disperati ed avevamo contattato anche la polizia)... E questo non ritengo che sia un comportamento civile.
Vi prego aiutatemi... ci sarebbero altri mille soprusi da raccontare, ma vorrei capire se quella sbagliata sono io oppure se e` mia madre che e` fortemente malata...
24/04/2008 11:54
 
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Ti auguro che non sia l'inizio di un alzheimer.
Però in quello, gli anziani fanno cose senza senso, ma di solito non finalizzate al conflitto con qualche persona in particolare.
Quindi forse ti verrà risparmiata l'assistenza a questa malattia.
Sei proprio sfortunata, perchè abita proprio vicinissima a te.

Comunque vedo che cominciano a esprimersi, qui, anche figlie di madri tremende e non solo le vittime di uomini.
Forse è ancora più triste essere "donna in difficoltà" a causa di una persona come la madre.
Coraggio.... spero che non arriverà a esagerare ancora di più.
25/04/2008 10:14
 
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Però ti scrivo qui cosa farei io al tuo posto.
Se mi accorgessi che si ostina a disturbare la vita anche quotidiana della mia nuova famiglia, se mette in pericolo i miei rapporti nella coppia e con i miei figli, la terrei a distanza il più possibile.
Se si rifiuta di dialogare e di dare spiegazioni.

Perchè la nuova famiglia è più importante della vecchia e soprattutto i bambini vanno protetti e difesi da quello che può turbare il rapporto fra i due genitori o fra i genitori e i figli.

A meno che non si scopra che non è colpa sua e che davvero un alzheimer o qualche malattia simile la porta a comportarsi così.
Solo in quest'ultimo caso, meriterebbe comprensione, aiuto e l'assistenza che si riuscirebbe a darle.

O forse comincia a sentirsi inutile, e diventa aggressiva e quasi invidiosa per questo.
Ma allora, soltanto con un po' di dialogo, si potrebbe farle capire che può ancora aiutarvi, e anzi arrivare a essere preziosa per voi.
I nonni, oggi, sono quasi indispensabili, per genitori indaffaratissimi, che non riescono a far fronte a tutto quello di cui una famiglia ha bisogno.
Ma la condizione imprescindibile, è ovvio, è che non siano di danno, soprattutto ai bambini.

Sono soltanto ipotesi, queste, solo tu la conosci bene, puoi capire qual è la situazione e puoi decidere cosa puoi fare.
26/04/2008 20:07
 
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Cara amica, so che soltanto tu, nella situazione che vivi, puoi valutare i pro e i contro di ogni scelta, però io sono perfettamente daccordo con Keridwen, penso che sarebbe un obiettivo molto importante da realizzare il riuscire a mettere una bella distanza, fisica e anche emotiva, tra la tua famiglia e quella di tua mamma.
Comunque, un consiglio terra terra da applicare anche adesso posso dartelo e lo scrivo in stampatello perchè io per prima devo ricordarlo a me stessa ogni tanto:
CON QUESTE PERSONE NON SI PUO' PARLARE: RINUNCIA ALL'ILLUSIONE DI POTERLA CONVINCERE A CAMBIARE ATTEGGIAMENTO, RINUNCIA A DISCUTERE, RINUNCIA ANCHE AD ASCOLTARLA.
l'UNICA COSA CHE PUOI CAMBIARE E' IL TUO ATTEGGIAMENTO, LA TUA VITA: RENDERTI PIù FORTE, PIU' SICURA NELLE TUE SCELTE COME MOGLIE E COME MADRE, RENDERTI AUTONOMA, METTERE DISTANZA.
Scusami se ho usato tanti caratteri a stampatello, un amico mi ha spiegato una volta che non s devono usare perchè è come urlare, però questo concetto lo ritengo importante, perchè finchè ognuna di noi si ostina a voler "parlare" con queste persone arroganti o instabili, finchè ci ostiniamo a sperare che possano capire e cambiare, allora lasciamo ancora più spazio alle loro ingerenze nella nostra vita, alla loro violenza, diamo spazio ad un rapporto che è solo distruttivo.
Ciao,
L.
26/04/2008 21:25
 
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Innanzitutto vi ringrazio per il vostro appoggio: e` davvero molto importante e mi aiuta a convincermi che quella sbagliata forse non sono io. Razionalmente mi trovo d'accordo con voi, che sarebbe meglio allontanare una persona del genere perche` e` l'unica infelicita` della mia esistenza, lei che dovrebbe appoggiarmi e starmi vicina, sostenermi e darmi coraggio come ritengo che una buona madre dovrebbe fare e come spero faro` anch'io con le mie figlie.
Ma la verita` e` che io non riesco a pensare che quello che lei fa, lo fa per cattiveria, perche` non mi vuole bene, ma solo perche` probabilmente e` malata: forse e` una triste illusione che mi do` per non guardare in faccia la realta`. Oltretutto mi sento in colpa, tremendamente in colpa perche` se dovessi allontanarmi farei comunque soffrire altre persone. Mio padre impazzisce per le mie figlie, le adora piu` di quanto lui abbia voluto bene mia sorella e me e loro stravedono per lui. Come potrei separarli? Come farei a vivere con questo peso? Dovrei mandare all'aria tutti i sogni di alcune persone che hanno creduto in questo progetto di vita insieme? Probabilmente se fosse solo per lei sarebbe davvero piu` facile.
Mi fa male quando mia madre giudica la mia bimba di un anno dicendo che non le piace e che e` una grande egoista (come suo padre!) solo perche` quando le chiede il biscotto che ha in mano, la piccola preferisce piuttosto metterlo tutto in bocca...
Adesso sto tentando di ricominciare a vivere, a cercare degli interessi in comune con la mia famiglia. Mi sforzo di uscire, anche se so che lei a stretto giro trovera` il modo per rinfacciarmelo. E` riuscita anche a dire che non siamo dei bravi genitori perche` il sabato portiamo le bimbe al centro commerciale per fare la spesa e quindi le facciamo crescere in quegli ambienti li... Ma secondo lei quando dovremmo andare a fare la spesa considerato che usciamo di casa alle 7 e mezza e torniamo alle 7 di sera e alle 8 e mezza vogliamo che le nostre bimbe siano a letto dopo aver cenato e fatto il bagnetto?
So perfettamente che non si puo` parlare con lei. Per lei esiste un solo modo di fare le cose e di pensare e l'unico modo giusto e` il suo.
27/04/2008 09:33
 
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Re:
mammatriste73, 26/04/2008 21.25:

quella sbagliata forse non sono io. Razionalmente mi trovo d'accordo con voi, che sarebbe meglio allontanare una persona del genere



Tu sei grande e potresti anche reggere a una situazione del genere, ma le tue bimbe non meritano questo.
Certi genitori anziani, se poi si sentono non abbastanza assistiti dai figli, se la sono cercata proprio.......

Spero che quando si accorgerà che fai sul serio, capisca che le conviene cambiare atteggiamento, se vuole mantenere contatti con te e con le nipotine.
Ma è ovvio che devi dimostrarti ferma e decisa.
Facci sapere.


27/04/2008 14:55
 
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Senti, se proprio pensi di non poiterti allontanare, puoi fare alcune cose concrete:
1) cercare un aiuto, un supporto per te, per rafforzarti a livello interiore, per imparare a gestire meglio questa situazione pesante: un consultorio, un centro di ascolto per le famiglie, vedi tu, ma ti consiglio di cercare un aiuto. Una persona competente, preparata con cui poter parlare, sfogarti ma soprattutto costruire una tua stabilità emotiva, una persoa competente che ti supporti attraverso un percorso di rafforzamento del tuo ruolo come madre e come moglie, nonostante le pressioni destabilizzanti di tua madre;
2) prova a immaginare che tua madre è malata (forse è realmente così) e che quando ti dice certe cose che ti feriscono o ti spaventano, straparla. Dillo ripetutamente a te stessa: non è lei che parla, è la sua malattia, il suo disagio. Quindi, non ascoltarla: non sarebbe saggio dare retta ad un malato di mente, no? Probabilmente (ma su questo ti consiglio di sentire un esperto molto competente), con una certa delicatezza, puoi inviare questo messaggio anche ai tuoi figli: non state a sentire la nonna, ai suoi tempi le cose si dicevano così, si facevano così, ora non più, ora la pensiamo in modo diverso.
Magari senza dirle sempre chiare e tonde queste cose, però penso che se già dentro di te costruisci questo atteggiamento di sicurezza di te e di noncuranza rispetto alle sue angherie e incursioni nella tua vita, vedrai che anche le tue figlie "assorbiranno" il messaggio.
Se la tua sofferenza è tanta, ti consiglio vivamente di cercare un supporto. Poichè la cosa coinvolge la tua famiglia (intesa come: te, tuo marito, le bambine) forse un supporto tipo terapia familiare vi farebbe un gran bene, anche perchè certe situazioni possono minare il rapporto coniugale, alla lunga, e anche il rapporto tra genitori e figli.
Non vergognarti di chiedere aiuto ad uno psicologo o un mediatore familiare: è come avere mal di denti e cercare un dentista, chi sarebbe così sciocco da tenersi il mal di denti per la vergogna...?
Ciao, buona domenica,
L
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