un strano grazie

Cara Potucek,
come fai a dire che le tue cose non sono tanto gravi, non voglio certo sembrare pessimista, ma non è grave che tu debba essere "punita" per una parola (per giunta una tua richiesta di dialogo!) detta "in un momento sbagliato"?
Che tu debba vivere pensando ai ricatti di quest'uomo: che non porta la legna in casa, che non ti lascerà andare a Natale dai tuoi, per non parlare poi del suo atteggiamento orribile verso il vostro bimbo...tutto questo è grave e se pensi di essere "lagnosa" a raccontarlo sbagli di grosso.
Tu sei una donna molto buona, forte e coraggiosa, una mamma bravissima, penso che mi piacerebbe averti come amica, uscire insieme con i nostri figli e chiacchierare...guardare le vetrine dei negozi e prendere insieme un caffè pensando che la vita è bella...
La vita è bella, questo è sempre vero, ma ognuna di noi ha il suo piccolo inferno privato che le impedisce di godersela.
Tu ci sei dentro in pieno, io a metà. Ma i nostri figli ci restano dentro, eccome.
Tocca a noi difenderli, tu lo fai sicuramente benissimo, con i tuoi sorrisi e la tua dolcezza, ora sono sicura che pian piano potrai anche nel concreto costruire per te e per tuo figlio un avvenire diverso, più sereno. Senza il timore che una parola normale - o anche una parola un po' arrabbiata o nervosa, perchè no?! - possa scatenare di nuovo "la guerra".
Io spero tanto che in tutto questo tempo, oltre ad acquisire una maggiore consapevolezza (che è fondamentale), tu abbia cominciato a muoverti, a guardarti attorno, per capire COME concretamente puoi dare a tuo marito un segnale forte di cambiamento: che deve rispettarti, deve rispettare te e il vostro bimbo, altrimenti è finita e che tu non hai paura di chiudere il vostro matrimonio.
Ricordati sempre che la nostra paura è la loro forza.
Se pure hai tanta paura, non mostrargliela!
Non sarai mai aggressiva (parlo ovviamente di aggressività verbale, nelle parole, nei modi).
L'aggressività (oltre a riempirti di sensi di colpa e ad essere pericolosa, sia perchè può dare luogo ad una risposta di violenza fisica, sia perchè può essere strumentalizzata poi sul piano legale) è una forma di debolezza...e nessuno lo sa meglio dei nostri mariti!
Ma sarai ferma, assertiva. Razionale.
Se possibile, fredda.
Mi auguro che in tuo marito possa esserci qualcosa di buono, dei sentimenti paterni e senso di responsabilità, senso del decoro, che lo spingano a rivedere i suoi atteggiamenti - di fronte alla prospettiva di una brutta separazione.
Però tu sai che su questo non puoi contarci troppo, è vero? Lo sai che pensare al futuro significa affrontare razionalmente l'argomento "separazione", lo sai, vero?
So quanto è dolorosa questa parola, questa scelta che anche nel peggiore degli inferni noi donne viviamo sempre come un fallimento, però so anche (e fin troppo bene!) che rimandare le decisioni all'infinito può farti solo peggiorare le cose.
Ciao, ti abbraccio,
L.