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Come riconosci l'uomo violento?

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2012 01:54
25/10/2007 11:19
 
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Oppressivo e assente
Cara Ines,
ripenso ad alcue cose che hai indicato nel tuo post: l'uomo violento è spesso una persona che non ti lascia respiro per tutte le attenzioni che ti dona.
Non so se fa parte solo della mia esperienza, ma io credo che queste attenzioni siano soprattutto:
1) non richieste;
2) molto "di apparenza": ovvero, gesti eclatanti, sbandierati come atti di amore, passione, disponibilità - "grandi gesti" rumorosi e occasionali, a fronte di una quotidianità segnata dall'assenza e dalla fuga.
Un comportamento contraddittorio ed una assenza oppressiva, perchè pendeva sempre sulla mia testa il terrore delle sue critiche ed esplosioni di rabbia, ma anche perchè dietro queste critiche e esplosioni c'era sempre il riferimento al fatto che "lui" faceva tante cose per me, ed io?
Lui mi amava, lui me lo dimostrava, ed io?
Neanche fargli trovare le cose a puntino come piacevano a lui?
Ti ripeto, forse è la mia esperienza personale.
Ma di mio marito ricordo benissimo i fasci di rose, i regali splendidi, le poesie che mi scriveva, l'avermi regalato a sorpresa un viaggio esotico, il fatto che quando avevamo ospiti cucinasse davanti a tutti piatti elaborati...ma poi, nella quotidianità, quando eravamo soli io e lui, tornava a casa, si spogliava lasciando i vestiti in giro per casa e poi criticava il "mio" disordine, si arrabbiava se il piatto non era in tavola esattamente nel momento in cui lui aveva finito di spogliarsi (questo lo faceva letteralmente andare in bestia), si immusoniva se avevo prepatato qualcosa che non gli piaceva, mettendo via il piatto con un gesto sgarbato, poi si buttava a letto senza degnarmi di uno sguardo o di una parola...
E questi silenzi ostili erano la nostra "ordinaria amministrazione", poi se c'erano decisioni da prendere (anche banali), momenti di tensione, intrusioni della sua famiglia, ecco che il silenzio immusonito diventava una raffica di insulti, minacce e offese, con qualche scapaccione se reagivo senza abbassare la testa.
Perchè lui era quello che si impegnava, lui era quello che ci metteva l'anima nel nsotro matrimonio ed io, con la mia inettitudine, la mia incapacità di cogliere al volo i suoi ordini prima ancora che me li dicesse, io ero quella che lo faceva arrabbiare, io con la mia fragilità ero "una pietra al collo" rispetto alla sua voglia di godersi la vita...
E tuto questo, mentre lo scrivo, mi sembra perfettamente vero: che quella sbagliata ero e resto io.
Ciao a tutti,
L.
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