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Per Potucek

Ultimo Aggiornamento: 16/10/2007 19:06
16/10/2007 16:53
 
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a proposito di lavoro
A proposito di lavoro, cara Lilli, mi sento ESATTAMENTE come te.
Cioè ci sono giorni che dover mantenere tutto questo Carnevale di sorrisi ed efficienza mi sembra più crudele ancora di quello che passo a casa...
poi anch'io per un lavoro precario...
...io volevo fare il dottorato di ricerca. Cioè non era un grillo mio, era stato il mio professore della tesi a propormelo. Ed era proprio quello che avevo sempre desiderato.
Però sarebbe stato il precariato con la P maiuscola. Allora ho pensato di rinviare la cosa e intanto farmi il regalo di un'indipendenza economica e di un elemento di serenità personale.
Ben sapendo che la felicità di una persona è ben lontana dal coincidere con la realizzazione sul lavoro, semplicemente per "posare la prima pietra" su quello che vorrei costruire.
E' una pietra pesante, e forse anche un po' fragile, però...
E' stata una grossa rinuncia, ma anche un grande regalo.
Perchè ho investito un po' sulla possibilità di crescere e di farmi forte piuttosto che ripropormi per l'ennesima volta come la studentessa modello (che comunque è una cosa che mi piace e mi riesce e spero di poter riprendere in un futuro non troppo lontano).
Ciò non toglie che il lavoro mi pesi, eccome!!
Mi pesa perchè mi sono laureata a luglio, ho passato un'estate terribile e sono finita dritta dritta a lavorare senza vacanze, mi pesa perchè delle volte ho la testa così concentrata sulla mia sofferenza che non riesco a concentrarmi sul lavoro. Mi pesa perchè i miei colleghi aspettano il venerdì mentre io ne sono terrorizzata.
E poi lo so, Lilli cara, io vado dalla psicologa nella pausa pranzo e ritorno sempre sconvolta.
Però è il lavoro che ci salva. E' almeno un posto neutro, dove possiamo esprimere almeno un pochino di noi (lo so, non tanto...), dove possiamo sentirci almeno un po' sicure, dimostrare che sappiamo fare qualcosa.
Anzi, vorrei dire a tutte le ragazze del forum una cosa che può sembrare noiosa e bacchettona, ma invece non lo è e viene dal più profondo del mio cuore: lavorate, se potete e, visto che oggi trovare lavoro non è facile, se potete studiate per trovare un lavoro.
Lo so che lavorare alle volte è deprimente, ma è sempre meglio di quello che cerchiamo di lasciarci alle spalle.
Io lavoro da quando avevo ventidueanni, gli ultimi due anni di università ho studiato lavorando che era massacrante. In tutti gli uffici in cui sono stata ero sempre la più piccola, mi davano tutti del tu, ma mi coccolavano anche molto. Mi dicevano: ma tu bambina, sai usare il libro protocollo? Io sorridevo e intanto imparavo.
Poi qualche spiegazione sulla mia situazione familiare la dovevo dare, perchè i miei sono arrivati a chiamarmi diverse volte l giorno per farmi scenate sul lavoro e mi sono anche capitati lì. Mi aspetto che lo rifaranno, appena me ne andrò..
All'inizio io lavoravo per dimostrare alla mamma quanto ero brava.
La mia psicologa mi ha fatto osservare come lo studio e il lavoro, che all'inizio erano un ulteriore strumento di coercizione da parte di mia mamma, sono poi diventati per me strumento di emancipazione.
Intendiamoci, i datori di lavoro spesso non meritano tutta questa premura, con i contratti che ci fanno...
La precarietà per persone come noi è un ulteriore elemento destabilizzante.
Però il mondo è cambiato e se uno facesse dipendere la sua considerazione di se stesso dall'ottenimento della stabilità lavorativa, beh...altro che i problemi di autostima con cui ci confrontiamo sempre. Ci butteremmo direttamente giù dalla finestra!!
Tutto questo per dire che anch'io spesso mi sento una condannata ai lavori forzati, mi sembra che il lavoro mi prosciughi un sacco di energie, però penso anche quanta me ne dà.
E me ne dà di un'energia positiva, perchè è tutta mia, non dipende da nessuno.
Lo so, è solo una piccola consolazione, non toglie nulla all'inquietudine che tutte abbiamo quando ci mettiamo con un bel sorriso fasullo a fare il nostro lavoro quotidiano. Però vorrei dire solo che quel sorriso non è tanto fasullo, è un primo tentativo dei sorrisi che siamo capaci di dare agli altri e a noi stesse.

Prima che mi dimentichi: ciao Potucek, grazie delle tue parole di incoraggiamento e soprattutto grazie di avermi nominata zia!! Ne sono molto molto onorata! [SM=g27987]

Un abbraccio a tutte!!
Við sjáumst(che in islandese significa "a presto")
p
[Modificato da paola_m 16/10/2007 16:56]
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