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SPOT CONTRO L'ANORESSIA, VOI CHE NE PENSATE?

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2009 19:25
08/10/2007 15:22
 
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Il famoso fotografo ha ripreso una modella magrissima "perché gente sappia e veda"

C’è la mano di Oliviero Toscani e la presa di coscienza, da parte di una modella anoressica, della propria condizione di malata, dietro la foto, già definita da «pugno nello stomaco», della magrissima giovane francese Isabelle Caro, che da oggi appare sui giornali e sui manifesti affissi nelle maggiori città. Il suo corpo, di soli 31 chili, è stato scelto come testimonial per la campagna pubblicitaria, accompagnata dallo slogan «No anoressia», della casa di moda Nolita, del gruppo Flash&Partners. La donna, completamente nuda, ha deciso di accettare di mostrarsi «perchè la gente sappia e veda davvero, a che cosa può portare l’anoressia». Una campagna che ha già suscitato diverse reazioni e che ha ricevuto l’approvazione del ministro della Salute Livia Turco, che ha dichiarato di apprezzarne sia i contenuti che le modalità di realizzazione.

Isabelle Caro ha raccontato a Vanity Fair (in edicola il 26 settembre) le vicende familiari che l’hanno condotta sulla strada della malattia che oggi, dopo 15 anni, l’ha ridotta 31 chili di ossa e pelle affetta da psoriasi, ricoperta di una lanugine bionda e completamente nera sotto gli zigomi. «Mi sono nascosta e coperta per troppo tempo: adesso voglio mostrarmi senza paura, anche se so che il mio corpo ripugna - spiega al settimanale - Le sofferenze fisiche e psicologiche che ho subito hanno un senso solo se possono essere d’aiuto a chi è caduto nella trappola da cui io sto cercando di uscire».

La campagna pubblicitaria si rivolge in particolare alle giovani donne attente alle indicazioni delle mode e intende richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla malattia che, insieme alla bulimia, colpisce in Italia due milioni di persone ed è spesso causata dagli stereotipi imposti dal mondo della moda.

«L’anoressia è un tema tabù per la moda - osserva Oliviero Toscani - Come l’Aids ai tempi: nessuno nel giro della moda aveva l’Aids. Adesso invece l’argomento tabù è l’anoressia». Ma Toscani afferma di non ritenere che «la moda abbia grandi responsabilità nel problema dell’anoressia, è una cosa molto più ampia - sostiene - che riguarda tutti i media e in particolare la televisione, che propone alle ragazze modelli di successo assurdi». «La tv - aggiunge - ha creato una società che non si ama e non si accetta. E il sistema è degenerato. La mostruosità piace. Siamo in preda a una malattia culturale: ci piacciono i mostri perchè non ci vogliamo bene». Sulle eventuali critiche che la campagna, per la sua crudezza, potrebbe sollevare, Toscani replica che «C’è una bellezza nella tragedia. Il paradosso è che ci si sconvolge davanti all’immagine e non di fronte alla realtà. Io ho fatto, come sempre, un lavoro da reporter: ho testimoniato il mio tempo».

Anche Luisa Bertoncello, amministratore delegato di Flash&Partners, afferma di essere rimasta scioccata quando ha visto la foto «per la crudezza e la verità che comunica. Oggi però l’intento aziendale è proprio quello di usare i mezzi pubblicitari come strumento di sensibilizzazione ai mali sociali». Anche per il ministro della Sanità Livia Turco un’iniziativa come questa può essere in grado di «aprire efficacemente un canale comunicativo originale e privilegiato con il pubblico giovane attraverso un messaggio di grande impatto idoneo a favorire un’assunzione di responsabilità verso il dramma dell’anoressia».




IL PARERE DEI MILANESI...





Cartelloni pubblicitari di tre metri per sei sovrastano Milano con un'immagine che lascia di stucco. Una ragazza scheletrica, con il viso quasi impaurito e completamente nuda.

Lei è malata e dice no all'anoressia. Lo dice anche Oliviero Toscani, mente e atefice della nuova campagna shock che fa discutere.

Si ma chi fa discutere? Siamo stati tutta la mattina sotto uno di quei cartelloni, proprio nel giorno in cui l'assessore Giovanni Terzi ha chiesto che la pubblicità sia ritirata e il sindaco ha dato la sua approvazione. Sembra che gli unici a capire la necessità, a volte, di colpire dritto ai mali della società siano le persone. Due cose ci hanno lasciati perplessi.

Innanzitutto, di questa fantomatica fotografia scandalo se n'è più parlato che altro, infatti la maggior parte dei passanti ha detto: sì, ne ho sentito parlare...sì, ho letto...ma non mi è ancora capitato di vederla. Allora forse non è stata poi così invasiva nella vita di tutti i giorni, se tutti sanno ma nessuno ha visto. Forse tutte le polemiche che ci sono girate intorno sono, come troppo spesso accade, frutto dei media e della loro capacità di trasportare l'opinione pubblica.

Insomma tutto fumo e niente arrosto? Sì, considerando che la seconda constatazione è stata la corale approvazione di pubblico per il lavoro di Toscani. A tutti piace e non solo. Tutti sono convinti che se per smuovere le acque c'è bisogno di vedere il male in faccia, allora ben venga farlo vedere. Come per dire che è inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Non c'è stata nessuna smorfia di orrore, nessuna sensibilità ferità, nessun polverone sull'eccesso di quella che in fondo, è una semplice realtà.
Se una ragazza che pesa trenta chili si è prestata ad una tale provocazione (se così si può chiamarla), che senso ha stare a discutere se una fotografia è eccessiva o meno? Questo non dovrebbe essere l'ennesimo processo alle intenzioni di un artista, qui non ha importanza che Oliviero Toscani sia più incline allo scandalo che all'arte, non ci interessa se a qualcuno piace e a qualcun'altro no.

Televisione, pubblicità, riviste, moda propongono un modello di donna, che non è sicuramente paragonabile a quello della campagna di No.Li.Ta, ma quello che si perde di vista è che il voler assomigliare a tutti i costi a un modello di magrezza imposto può portare all'anoressia senza volerlo, senza accorgersene. Ed è su quello che bisogna intervenire, ed è li che inizia la prevenzione.

Perchè proprio le autorità si rifiutano di dare un segnale forte per un cambiamento radicale. Basta parole, basta polemiche inutili, basta cercare di tamponare gli argini. Bisogna fare!

Fonte: milano.blogosfere.it






Trovate che l'impegno di Toscani contro l'anoressia, sotto forma di foto shoch, possa veremente spingere le coscienze politiche e sociali ad affrontare seriamente il problema, molti hanno applaudito all'iniziativa, tra cui il ministro della salute Livia Turco, o trovate l'iniziativa poco credibile e non efficace o addiruttura per dirla con Paola Turroni: Ma è ingenuo, per non dire idiota, pensare oggi di utilizzare un’immagine per modificare anche soltanto l’emotività di qualcuno. Quante immagini di morte, torture, dolore, denutrizione, vediamo ogni giorno e quanto queste ci inducono a modificare il nostro modo di vivere e di pensare l’altro?












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