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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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Ultimo Aggiornamento: 15/10/2007 14:30
03/09/2007 17:00
 
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Registrato il: 03/09/2007
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PErchè? Eh? Perchè diavolo mai fare tanto male a chi ti ama? A chi non può difendersi da te perchè ti ha aperto la porta del suo Tempio Interiore?
PErchè?
Perchè?
Vorrei piangere, ma non riesco.
Vorrei urlare, distruggere/mi. Ma ovviamente non posso. C'è da fare, gli altri non devono subire le mie paturnie solo perchè io non so scegliermi neanche un qualunque uomo che possa volermi bene...
Mi sento come da bambina, quando andavo dal mio papà appena tornata da scuola, cercavo di farmi prendere in braccio e lui per tutta risposta mi dava uno schiaffone perchè ero sporca di...mah...pennarelli, erba, bianchetto, colla...
Mentre tutte le altre inorno a me venivano prese fra le braccia, li sentivo io, gli altri papà che le chiamavano "principessa" e "bella".
Io niente.
Come adesso, con Lui.
Ci sono donne per cui si compongono canzoni, donne per cui si combatte...e rompicogl**** come me.
Perchè?

Perchè?
[Modificato da FidelisAdmin 06/09/2007 23:56]
Teste vuote e ossa rotte!!!
03/09/2007 19:52
 
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Mo.chi questo forum è nato proprio perchè le vite di donne come te noi non le riteniamo "paturnie" bensì cammini che sono avvolti nel buio,e con il nostro esempio,con le nostre mani e i nostri cuori vogliamo illuminare..non sempre ci riusciamo,ma almeno ci proviamo..le risposte ai tuoi perchè non ci sono,dovremmo essere in grado di leggere cosa passa in certe anime èper torturarne altre ma non abbiamo occhi per fare questo..però possiamo leggerlo con altri ochi,pensa mo-chi senza la sofferenza non acquisiremo occhi per vedere quanto belle sono certe cose che per altri,che le hanno tutti i giorni,sono banali..come le carezze i baci e l'amore se verrà,quello vero..io credo che Dio dia a qualcuno dei percorsi più duri per dargli il dono di visioni più profonde..
con rispetto Mico..
04/09/2007 10:33
 
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Utente Junior
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Un motivo
Io credo fermamente che per ogni cosa che accade ci sia un motivo, che non ci sia nulla nel mondo che esista senza ragione. Quindi ti dò ragione, Micol, razionalmente.
Ma per il profondo del mio cuore, bè, lì c'è tutt'altra canzone che suona.
C'è una canzone amara, di autocommiserazione sconfinata che voglio vincere per potermi guadagnare una bella alba dopo tanto buio.
Teste vuote e ossa rotte!!!
06/09/2007 23:56
 
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Tu vivi una grandissima lotta interiore, ti senti inadeguata e incapace di gestire un rapporto d'amore, e tutto è naturalmente frutto anche di un rapporto padre/figlia che non c'è mai stato o meglio presente in versione "uomo nero".

Ancora ti manca quella consapevolezza che t'illumini circa le responsabilità profonde e reali che ha chi ti dovrebbe amare invece di scoraggiarti e denigrarti, ora cerchi disperatamente di idealizzare il tuo raggazzo dandogli anche dei connotati paterni... No non sei una rompicogl**** sei solo una donna che si batte per dar luce alla propria interiorità e al proprio mondo. Continua così e non ti maltrattare...


Cordialmente
07/09/2007 10:28
 
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...tenterò... [SM=g27985]
Teste vuote e ossa rotte!!!
08/09/2007 12:20
 
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Registrato il: 17/03/2006
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Guarda Mo-Chi, io non sono mai andata d'accordo con mio padre. Mio padre era sempre quello con cui si doveva fare i conti una volta che fosse tornato dal lavoro. Ancora adesso che ho 24 anni temo mio padre che non vive più nell'attuale famiglia.

Per anni , da adolescente, mi innamoravo di uomini più vecchi di me, a volte molto più vecchi.
Ad esempio a 21 anni ho convissuto con un uomo di 57. Ma prima ce ne sono stati altri, un po' più giovani, ma sempre più vecchi di me.

E be' che dire, forse gli uomini così adulti che vanno con le ragazzine hanno quasi sempre un lato nascosto. E ne ho trovate di tutti i colori.

A 21 anni non avevo ancora imparato che non dovevo più fidarmi, quando mi innamoravo, purtroppo non c'era niente da fare.

Eppure devo dire che questi signori, mi hanno fatto male abbastanza presto.

Cara Mo-chi, quello che ti voglio dire è di non cercare negli altri quello che non hai avuto da piccola.
Il vero affetto rassicurante te lo puoi dare solo tu, ormai.
Devi imparare tu stessa a dare a quella piccolina che eri tu, ciò che non le è stato dato a suo tempo.
Vedrai che ci riuscirai [SM=g27985]
Silvia
Se noi consideriamo che errare è dell'uomo, non è crudeltà sovrumana la giustizia?
Pirandello
10/09/2007 09:08
 
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Registrato il: 03/09/2007
Sesso: Femminile
Utente Junior
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Ciao Calliope, quello che tu mi hai scritto, ovvero di cercare di dare a me stessa l'affeto, meglio, il legame profondo che mi è sempre mancato e di cui ho bisogno, l'ho letto anche io in molti libri. Il problema è che non vedo come, materialmente si possa fare. Io non posso concepire il funzionamento di una cosa simile, proprio non ci arrivo. Come diavolo si fa a tessere un legame affettuoso con se stessi? Come può una persona soddisfare da sola il bisogno che ha di amore, affetto, sicurezza, amicizia? Non lo riesco a capire!
Certo, ho imparato a prendermi cura di me stessa, negli anni, soprattutto grazie agli insegnamenti delle arti marziali, ho imparato a non farmi del male, quindi credo di "volemi bene", ma non posso mica affezionarmi a me! Mi sa di malsano, come la gente che parla da sola...non so.
Deve essere uno dei muri che ci sono nella mia mente, quello contro cui mi sto scontrando.
Ma sarei felice se potessi spiegarmi un po' quello che mi hai detto, sempre se è possibile.
Teste vuote e ossa rotte!!!
13/10/2007 13:10
 
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Moderatore Forum Antiviolenza
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Cara Mo-chi, la strada da intraprendere non è quella di darti affetto da sola, non è infatti possibile! Bensì di iniziare a mettere al centro della tua vita, in questo momento in cui il baricentro tende sempre verso gli altri "sbagliati", su TE STESSA
Non conosciamo bene la tua storia ma da ciò che racconti si evidenzia una persona che nella sua vita ha sempre cercato affetto verso coloro che potessero sostituire ed appagare un amore paterno venuto meno. Già questo è errato a priori in quanto l'amore di un uomo, al'interno di un rapporto di coppia, non può ne deve somigliare all'amore paterno. Dice bene Silvia quando afferma che gli uomini di mezza età con i quali ha avuto delle relazioni avevano già di per se punti oscuri.
Cara amica devi trovare in te le risorse per occuparti principalmente di te stessa, non cercare più per il momento amore fuori di te, prenditi cura del tuo corpo cosi come del tuo spirito. Vedrai che quando inizierai a stare bene con te stessa, noterai intorno a te gente che sono pronti a darti affetto in modo gratuito, sperimenterai cosa voglia dire essere amati per quello che si è, non per ciò che gli altri pretendono che tu sia.
Hai un lavoro? vedi questo aiuta molto!!!
Per le poche cose che conosco di te mi sento di darti questi cosigli, mi auguro che tu inizi a raccontarti maggiormente.
Intanto ti auguro un buon fine settimana, un abbraccio...
15/10/2007 14:30
 
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Cara Mo-chi,
piacere di conoscerti!
Credo che bisogna pensare prima ad avere stima di se stessi, credo si tratti di questo...
L'autostima io me la sono costruita non volendomi bene narcistimamente parlando. Ma autoosservando la mia personalità, individuando le mie debolezze...e cercando di superarle...e comunque non credo che questo sia mai un processo definitivo. L'affetto degli altri viene dopo, non da tutti, ma da qualcuno sì. La prima legittimazione di sè credo che debba venire da se stessi...e poi dagli altri. Questo rende forti, capaci di reggere alle delusioni...che ci saranno comunque. Se da una persona, anche importante come tuo padre, l'affetto è mancato...trovo sbagliato cercare un surrogato di tale affetto in qualcun altro.
Comunque questo è il mio parere da "profano", tenendo anche conto che non conosco quasi per niente la tua storia.

Un abbraccio!

Ale.

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