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trovare una mano tesa

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2007 15:22
18/08/2007 13:47
 
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Allora, ecco la mia storia, la racconto per sommi capi poiché si tratta di un lungo periodo di violenza che inizia dalla nascita o quasi.. e che mi si ripresenta ora anche se in forma allegerita.
NASCITA:
Mia madre, una madre dannosa che per sue scelte tremende, ha coinvolto me soprattutto, ma anche i miei fratelli, + giovani. Premetto che mia madre, ultima di 4 figli, ha avuto genitori splendidi, che l’hanno aiutata sempre, fino alla loro morte, ha avuto 1 sorella e 2 fratelli ottimi, che l’hanno sostenuta sempre, e che hanno realizzato splendide vite armoniose. Lei, solo lei ha manifestato quello che sto per scrivere. Mia madre giovane 20enne, era fidanzata con un ‘ottima persona, in procinto di matrimonio, all’improvviso sceglie diversamente e si sposa, senza conoscerlo affatto con una persona diversa. Questo marito, è in realtà un ‘alcolista grave, il padre di lui è anche alcolista grave, e la famiglia di provenienza è piena di soprusi fra parenti e familiari. Mia madre si accorge del fatto, subito, ma ormai era sposata e siamo negli anni 50 circa. Inizia il calvario,
io nasco dopo vari anni di matrimonio, comprensibile visto lo stato fisico di mio padre. Devastato dall’alcool. Mio padre si suicida impiccandosi in una casa..ma prima negli anni di matrimonio, io bambina spesso ero portata da una vicina, per evitare che mio padre fra i fumi dell’alccol mi accoppasse, o mi buttasse dalla finestra. I genitori di mia madre, sempre presenti ad aiutare questa loro figlia, e me. Passato ciò, si viveva tutti insieme io, mia madre i nonni materni cambiando regione. ( solo da grande io ho potuto ricostruire le radici di tutto, tornando nella regione di origine), A volte mi hanno raccontato, io ricordo pochissimo mio padre, poiché molti anni li ha passati fuori casa, prima del lutto. Sembra una situazione recuperata, mia madre lavora, i nonni stanno bene economicamente e decidono di stabilirsi fissi con noi. Mia madre la vedo poco, lavora, ma anche quando c’è non mi considera molto, la ricordo distante, tanto distante e i nonni compensavano tutte le sue mancanze.Non ho mai saputo con chiarezza, ma probabilmente sono il frutto di rapporti, non belli o forse non voluti. Questo primo pezzo di storia, è solo l’antipasto della tragedia che avrei vissuto dopo, fino ai 17 anni.
ARRIVA IL PATRIGNO
Proprio quando tutto sembrava tranquillo, mia madre sceglie, in un ambiente infimo, un secondo marito. Una persona malata di paranoia, che aveva già creato tanti dolori ad altre donne. Ma lei vuole proprio lui e noncurante di avere me, dei consigli e della giuda dei suoi genitori, con l’inganno si risposa e porta il mostro in casa, a cose fatte. Questo patrigno non
utilizzava alcool, era anche un tipo professionalmente valido, ma era affetto ad un passato familiare devastante a sua volta, che si manifestava con una forma ossessionante di controllo e di gelosia paranoica su tutto e tutti, e con violenze ripetute se fiutava con la sua mente malata una forma di mancanza di rispetto. Inutile dirvi che da subito, l’oggetto della sua paranoia sono io, che intanto
cresco. Ma anche prima di crescere, ho assistito a innumerevoli liti, notte e giorno, sempre mediate ad i nonni che poveretti, per aiutare mia madre si sono trovati in età avanzata in mezzo all’inferno.
Il tipo era + giovane di mia madre di un po’, e inizia un controllo sulla mia persona e una violenza mai,
mai contrastata da mia madre. Per violenza intendo questo: Pagava delle persone per farmi controllare, passo passo, tutti i giorni, voleva che lo chiamassi padrone, e lui poteva dirmi di eseguire ordini di qualunque tipo, e io alla sua chiamata dovevo rispondere, comandi padrone. Mia madre niente di niente. Zitta. I nonni sempre a difendermi, prendendo anche bastonate e colpi vari.
I fratelli e la sorella di mia madre, sono intervenuti + e + volte, ma poi lui li ha minacciati e visto che mia madre non voleva assolutamente lasciarlo, i parenti per salvare loro stessi, hanno interrotto ogni frequentazione per sempre.Intanto la violenza era divenuta esponenziale, il nonno materno muore, è l’ultimo freno maschile a questo mostro viene meno. Io divento sempre di +
oggetto di sue cattiverie: rompermi tutti i libri prima degli esami, obbligarmi a stare ore e ore seduta davanti a lui ferma in silenzio mentre mi chiamava in tutti i modi possibili, il + gentile era puttana, tanto nn sarai mai niente, e questo dura per molti anni. Mia madre tace, come sempre e sceglie di tenerlo con sé, con la scusa che ha paura di lasciarlo per ritorsioni. In realtà poco dopo, mia madre comincia a usare me, in modo bieco. Mi ordina di andare tutti i sabato sera, con il mostro a ballare, così lei se lo toglie dai piedi un po’. E nonostante l ‘intervento della nonna, io devo andare. Io sono minorenne 15 anni circa, mandata da mia madre con un mostro, che nn mi è niente, nn ho il suo cognome e solo un violento, oggi si direbbe pedofilo. Ma mia madre manda me, per stare in pace. Queste uscite andranno avanti per due anni circa. E quando io e il mostro siamo fuori, lui mi presenta come moglie. premetto, che il patrigno non voleva affatto portare me, anzi voleva uscire con mia madre e faceva di tutto per convincerla, le comprava l’abito, le scarpe, le chiedeva + volte preparati, fino all’ultimo, ma lei mandava me!! Per fortuna, non ho subito violenza fisica, in quelle occasioni, ma solo per fortuna..si andava a ballare e si tornava a casa..Non devo dirvi, quello che è evidente , il fatto che io bambina e poi adolescente, sono crescuita nel terrore della violenza psicologica e non solo, ma anche con una sorta di ruolo devastante, ambiguo. Intanto, tutti i parenti sono lontani da noi,anche quelli del mostro che avevano provato + volte a stare un po’ di tempo da noi, per dare una mano alla situazione tragica. Senza risultato. lE ISTITUZIONI, sono cieche anche se i referti del pronto soccorso sono ormai + di 200..ma mia madre ritratta sempre tutto.
LA FUGA PER AL SALVEZZA:
A quanto sopra esposto, si aggiunge una sorta di problema di coppia fra il mostro e mia madre, e la stessa pensa di proporre a lui, pur di tenerlo, di usare ancora una volta me, sia accorda per una sorta di scambio di letti. La nonna, quando capisce chiaramente ciò, una mattina, all’improvviso mi dice, andiamo via, così come siamo, senza bagaglio, senza nulla, la nonna prende il necessario e scappiamo, letteralmente, correndo a piedi per le vie. Il mostro lavora li accanto, si rende conto della ns fuga, imbraccia pesanti spranghe di ferro e corre dietro noi, per ucciderci. (lui mi ha minacciato di morte, tante volte e mia madre, niente, addirittura una volta, mi ha condotto di persona in un orfanotrofio, io avevo 14 anni e mi voleva lasciare li…immaginate la faccia del direttore…!!no comment!)
LE PERSONE DEL QUARTIERE CI SALVANO:
Tornando alla fuga, che poi è stata la mia salvezza, mentre il mostro correva dietro a me e alla nonna, ( una donna di 72 anni all’epoca, alla quale sarò grata per tutta la vita)
la gente del quartiere, che sapeva benissimo e sentiva le urla disperate tutte le notti da oltre 15 anni, in quel contesto decide di reagire e in tanti, si muovono, lo accerchiano, fanno uno scudo umano e io e la nonna, riusciamo a fuggire.( mia madre nulla, a casa)
Fuggire dove, senza casa, senza l’aiuto dei parenti, ( la nonna aveva ancora tre figli, i miei zii, ma si spaventano e non ci accolgono). Allora per sei mesi, andiamo
per alberghi e pensioni e finalmente, grazie ad una amica della nonna, otteniamo una casa. La casa dove io vivrò per 6 anni prima di sposarmi. Avevo guadagnato, la tranquillità e anche se volete, una prova di amore nei miei confronti dalla nonna , ma ero devastata del tutto. Pesavo 41 kg per 162. I parenti nella nuova casa della nonna, tornano volentieri e ci aiutano anche economicamente. Anche mia madre viene spesso a trovarmi e ci aiuta. Sempre molto distante. Il patrigno per un anno, mi darà ancora la caccia, ma non mi trova. Finalmente desiste e inizia o meglio continua la violenza come prima su mia madre e ora sui suoi figli di 12 e 9 anni. Un po’ meno che con me, ma cmq continua. Mia madre non si separerà mai, il mostro + giovane di mia madre, morirà all’improvviso di ictus e lei..allucinante lo ha anche pianto a lungo..!! Intanto io inizio a vivere meglio. I miei fratelli usciranno dalla tragedia, devastati anche loro, ognuno in modo diverso. Io mi sono sposata a 25 anni, con una buona persona, non ho ripetuto l’attrazione di mia madre per pazzi e delinquenti. Poi ci separiamo, dopo due anni, di buon accordo. Io successivamente ho iniziato una buona convivenza, attuale, il mio ex marito ha trovato una moglie ok. Siamo sempre in ottimi rapporti. Dal fronte familiare, con i miei fratelli ho avuto, poca frequentazione. Mia sorella, ha ripetuto pari pari il percorso di mia madre, sposando uno
spostato, con tendenza a delinquere. Hanno una bambina, che ripetere in parte ciò che ho vissuto io. Mia madre, vedova due volte ha preso in casa, ( sempre quelle mura), mia sorella e lo spostato e ha ricominciato a ri - subire, quello che ha passato con i due mariti. La picchiano, la minacciano e al derubano. Ma ad ogni tentativo di salvarla, lei rinuncia perché vuole così. Io ho tentato + volte di
farla ragionare, trovare una casa a mia sorella, affinché andasse via da mia madre, ma le due donne patologiche si attraggono, e vogliono infernarsi a vicenda. Quindi, con mia sorella,nn ho nessun
rapporto, poiché la sua vita, mi riconduce dritto dritto alle vecchie dinamiche, basta vedere come è trattata la bambina. Con mio fratello un po' meglio.
Sottolineo che per molti anni, non ho avuto per scelta, rapporti con mai madre, che cmq ha sempre tentato di usarmi, sopratutto di farmi ripetere le vecchie dinamiche. Cioè lei si mette nei guai, e io servo solo a salvarla. Ultimamente, il mese scorso, di nuovo ha cercato a mia
insaputa, di usarmi per i suoi casini, ma questa volta le ho detto di starmi lontana. In realtà, avevo ricompattato una sorta di pseudo rapporto umano, ma un mese fa, scopro che senza pietà per me, per gli sforzi che ho fatto per sopravvivere fino ad oggi,lei complottando dietro le mie spalle, con la persona con al quale convivo, voleva ri- infilarmi nelle sue infernali dinamiche. Ovviamente, il mio compagno mi ha informato, subito e abbiamo dato uno stop sonoro.
ISTITUZIONI:
In tutta la mia tragedia non sono mai stata aiutata da istituzioni, eravamo è vero negli anni 70/75..però anche le forze dell’ordine che venivano tutte le sere, e vedevano il sangue sui muri, si sono sempre girati sui tacchi, dopo un breve ammonimento al mostro. Sottolineo, che io ero minorenne, perseguitata da uno sconosciuto, da un punti di vista legale. Ma mia madre
copriva il tutto, a mio discapito…

SITUAZIONE ATTUALE:
lavoro, ho lottato per avere un la
voro molto stabile, quale garanzia di autonomia…speriamo! Il mio compagno dall’89 ad oggi, mi
ha molto aiutato, ho finito gli studi, mi ha sostenuta nella ricerca di un buon lavoro, ho preso al patente, ho comprato una macchina, e l’anno scorso ho terminato un master.
In questi 20 anni, la mia salute è un po’ peggiorata, per vari acciacchi, un po’
Limitanti ( un ginocchio e cose simili).
LA VIOLENZA SI RIPRESENTA NELLA MIA VITA:
Da poco tempo, il mio attuale compagno,
ha cambiato atteggiamento, iniziando a rinfacciarmi il tutto, l’aiuto dato ecc. E’ stufo dice,
e vuole dedicarsi solo a sé. Mi critica abbastanza in casa, e insomma quando il gioco si
rompe, si rompe. Personalmente non voglio/posso ripetere forme di violenza psicologica
gìà fin troppo subite, ma certo non sono nella condizione di andare in una casa mia,
dai miei non esiste, io non ho una famiglia se non la riproposta dell’inferno.

Lui per inciso ha tutto; una buona famiglia sempre pronta, un lavoro che lo rende + che autonomo,
la casa dove viviamo è un regalo di suo papà e quindi è intestata a lui e stop.
Non siamo sposati, quindi nn ho alcun diritto come sapete. Abbiamo due conti separati da sempre.
Due automobili separate e intestate ad persdonam.Io ora sto pagando qualche tassa arretrata e quindi lo stipendio è quello che è.
COSA HO FATTO FINO AD OGGI PER GURARIRE:
Termino con il dire che: in 20 anni ho fatto psicoterapia per due anni circa, altre cose per capire e capirmi, gruppi di appoggio. Mi sono rivolta 2 anni fa, all’UDI
per fare un percorso insieme, l’ho fatto in gruppo con altre donne, ma ho trovato un operatore
che nn so dirvi perché, mi ha riproposto una sorta di maltrattamento e di incuria, che mi ha stupito
Non mi sono trovata affatto bene, anzi sono quasi scappata.
Capisco che alla faccia della
professionalità, il vissuto personale e l’emotività giocano brutti scherzi..e l operatore
è cmq un essere umano…! Ho lavorato per anni nei servizi sociali regionali, e conoscono
le varie possibilità e anche i tagli attuali che gli stessi hanno..Pertanto nella mia situazione
se voglio sottrarmi a questa nuova ondata di violenza psicologica che si abbatte su
di me..dove vado? A chi mi rivolgo? Mi sembra molto complesso.

Ecco, questo è tutto. Spero di essere stata chiara, ho riassunto molto..le forme di soppruso ..ma penso di aver reso il clima.

Ringrazio tutti per l’attenzione..e per eventuali indicazioni.

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