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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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penso sia meglio morire che vivere nella paura....

Ultimo Aggiornamento: 29/09/2007 19:58
31/07/2007 12:11
 
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25 anni, 25 lunghissimi anni di violenza psicologica,

Avevo una mia eredità; e sai che ho fatto?

L'ho messa sul suo conto corrente di cui avevo la delega.
Il giorno dopo, non avevo più la delega, né il bancomat, né un libretto di assegni.

Due ragazze da mantenere, col mio solo stpendio non ce la facevo.

Così, io, insegnante, mi sono scoperta colf, lavapiatti, baby-sitter, impiegata, venditrice porta a porta.
Le mie figlie: contadine d'estate (raccolta del tabacco, pomodori, pesche....), cameriere nei fine settimana e durante l'ora pranzo.


Dovevo chiedergli PERSINO I SOLDI PER UN PAIO DI CALZE.


E sono iniziate le malattie psicosomatiche. Era OBBLIGATORIO (solo per noi) scrivere su un'agenda quanto spendevamo, es. un pacchetto di sigarette o di caramelle.


Non ho mai conosciuto l'entità del suo stipendio e le sue consulenze.


Un amico avvocato mi ha suggerito, ciò che ho messo in atto.

"Ce la fai a reggere ancora per alcuni anni?"

"Vi state costruendo la casa, falla intestare anche a te (lui non voleva ma davanti al notaio, quando ho richiesto la cointestazione, non ha avuto il coraggio di aprire bocca; perchè gente così se la prende con chi crede debole).

Aspetta l'avanzamento di carriera.

Poi che finisca di pagare il mutuo.

Solo dopo agirai."


Ho atteso 6 anni; un inferno, ed io che mi ammalavo sempre più. Non avevo nemmeno 40 anni e ne dimostravo 80.


Alla fine: TA-TA-TA'. Richiesta di separazione giudiziaria.

La casa è affidata a me, in quanto le figlie decidono di rimanere con me.


Il giudice INTIMA al poverello di abbandonare il tetto coniugale.


Ed eccomi qui; le mie ragazze si sono laureate entrambe; una si è sposata donandomi la gioia enorme di diventare nonna.


Certo, mi ha portato persino in corte d'Appello; ma sono ammalata, e il giudice (baciooooooooooo) ha quadruplicato l'assegno divorzile.

Spero mi trascini in Cassazione; ho avuto un ictus due mesi fa, riconducibile ai soprusi psicologici subiti ( esimi psicoterapeuti lo dimostrano), così dopo avermi distrutta, aver distrutto un matrimonio io l'ho conosciuto ad 8 anni, sposato a 1[SM=g27989]; rovinato la famiglia.





Cara amica, pazienza, occhi aperti, non lasciargli il minimo appiglio, e poi, fatti aiutare dagli psicoterapeuti gratuiti del CPS (in ogni città esistono); non ne parlare con nessuno.

Loro ti aiuteranno a tornare forte, ti ridarranno l'autostima.

A quel punto trovati un lavoro qualsiasi e chiedi la separazione giudiziaria (per colpa cioè), insomma la tua famiglia ti aiuterà stavolta, o no?


E vaaaaaaaaai, riprenditi la vita una vita vivibile .



Maria Antonietta

[Modificato da fiordineve 31/07/2007 12.15]

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