L'uomo, un operaio di 54 anni, credeva che lei lo tradisse
I quattro ragazzi hanno chiamato i carabinieri e sono fuggiti
Prima ha accoltellato la consorte, poi ha tentato il suicidio
CATANIA - Sgozza la moglie davanti ai figli e poi tenta di togliersi la vita. Un operaio di 54 anni, Alfio Giuseppe Fresta, ha ucciso, con più colpi di coltello, la coniuge, Rosaria Morra, di 48 anni, casalinga. L'uomo ha poi tentato il suicidio ferendosi all'addome con la stessa arma. La tragedia è avvenuta nella loro casa in contrada Dagala del Re di Santa Venerina (Catania). nell'abitazione c'erano i quattro figli minorenni della coppia.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Giarre, allertati proprio dai ragazzi, che hanno trovato la donna in un lago di sangue nella stanza da letto, e l'uomo per terra in una veranda con un coltello da cucina nello stomaco. Fresta è stato condotto nell'ospedale di Giarre, dove è stato giudicato guaribile in pochi giorni ed è piantonato.
Il delitto-suicidio, secondo i carabinieri, sarebbe nato da un dramma della gelosia senza però alcun fondamento: Fresta ha ucciso la moglie al culmine di una lite perché riteneva che lei avesse una relazione con un altro uomo. Una storia per gli investigatori inesistente, resa reale da uno stato depressivo dell'uxoricida.
A chiamare le forze dell'ordine è stato uno dei quattro figli della coppia. Il ragazzo di 16 anni ha dato l'allarme agli altri fratelli ed è poi fuggito di casa con loro. Gli investigatori li hanno trovati per strada assieme ad alcuni familiari sopraggiunti nel frattempo.