Grazie cara,
è dura molto dura, ma è l'unico modo che ho per allontarmi da questo incubo, mi ha aiutato molto il fatto che non andrò via e non sarò sola, ma dove vado ci sarà mia sorella gemella, che mi darà una mano a superare tutto, ci divideremo anche il compito di accudire mia madre, sono anni che lo faccio da sola, ho segiuto mio padre fino al suo utimo giorno ed ero in attesa del mio ultimogenito, e non solo mia madre è ammalata di una malattia rara e avevo anche lei da accudire, diciamo che questa decisione l'ho presa grazie a mia figlia, ho sempre chiesto di andare via da qui, già due anni fa,ma lei non se a sentiva, non potevo biasimarla aveva 16 anni, ma solo quest'anno mi ha detto: Mamma andiamo via di qui.
Da piccola era un suo sogno andare a vivere dove abita la zia, era anche un mio sogno quello di andare via da MIlano, ma non era preventivato che per esaudire questo sogno dovessimo scappare da un incubo, l atro giorno mia figia mi ha detto lo faccio per me , perchè mi vergogno di mio padre, e per te perchè solo lontano da lui potresti rifarti una vita.
Mia figlia l anno scorso mi ha salvato la vita, è una ragazzina ma talvolta loro vedono le cose meglio di noi.
Di sensi di colpa ne ho sempre pre ogni cosa, anhe il fatto che sto portando i suoi figli lontano da lui, ma forse lui si è mai fatto un mea culpa? si lo ha fatto, recentemente ha ammesso quanto male mi ha fatto, ha detto che mi manterrà tutta a vita perchè mi ha impedito di lavorare, di fare carriera per far fare da madre ai suoi figli e la colf a tempo pieno, ho permesso a lui di arrivare a crearsi una sua piccola impresa, lavoravo per lui da casa, con un regalo di mio padre in un momento di difficoltà gli ho pemesso di aprire una sua attività individuale, io svolgevo le masioni di segretaria, curavo i miei figi e lavoravo per lui, ma ero sempre una mantenuta, una lavativa, mi chiamava sguattera.
Ora ho un buon raporto con lui, ho abbattuto que muro che avevo creato quest'anno , gli ho vomitato tutto quello che mi ha fatto, compreso le violenze sessuali, che lui dice che lui essendo mio marito poteva farlo.
Potrei scrivere un libro, ma que libro ha quasi una fine, la cosa che non riesco a capire è perchè ora , ha capito o finge di capire che io non meritavo tutto ciò che mi ha fatto.
Non e guarito , perchè lui è comunque malato,e di quella malattia non si guarisce, non è cercare di scricare adosso agli altri e colpe, ma mettersi in discussione e lui non lo ha mai fatto.
Ha ricominciato a rifare tutto con altra donna con cui sta ora, le stesse identiche cose, lui soffre ,ha sofferto,prima la perdita del padre a anni, poi della madre a 18, poi ora ha dalla sua quella della moglie, ora anche dei figli, e lei ha iniziato l opera della crocerossina, come feci io tanti anni fa... va in casa , gli lava, gli stira, gli pulisce casa,poi va a lavorare, e litigano, si insultano.....ha trovato un altro giocattolino da rompere, ma io ero la madre dei suoi figli tanto desiderati da lui più che da me, io avevo paura di diventare madre, la madre dei suoi figli, non mi spiegavo il perchè, ora me lo spiego.
Lui aveva troppe certezze sul mio conto, ma ha tirato troppo la fune, quella fune devo tagliarla e se è indispensabile devi farlo anche tu, credimi è difficiissimo, ma non ho atra scelta, io se restassi qui non potrei più vivere.Da me non si aspettava tutto questo, la violenza, la prigione, quella casa era la mia prigione, uscivo solo a far la spesa, a portare i miei figli a scuola e ogni tanto mi dava un ora d aria, dei piccoli corsi, uscivo con le mogli dei suoi amici, non mi diceva di nn uscire, mi plagiava, sai come...dicendomi che fuori di casa e dovevo credergli e c era solo malvagità , gente cattiva, invidiosa, gente pronta a sbranarti..
Sento la sua presenza ovunque, mi sento controllata ovunque, anche quando venivano amici a trovarmi avevo il timore che lui potesse vedere che avevo gente in casa, a casa con lui non poteva venire nessuno, da noi non veniva nessuno, perchè tutti si sentivano a disagio e non tornavano più, così per gli amici di mia figlia.
Da qundo son0 uscita dalla casa coniugale, ho fatto feste con vecchi amici, amici di mia figlia a dormire, si mangia tutti insieme a tavola, si ride, si canta...si piange, si respira...anche piangere era un delitto, a mia figli da piccola metteva la ciabatta in bocca, e altre cose.
potre scrivere ore e ore...come tutte quelle che scrivono in questo forum.
Io spero che anadandome possa tornare a volermi più bene di nuovo, purtroppo i sensi di colpa di colpe che mi venivano inflitte per qualsiasi cosa (anche quando si tagliava con la lametta mentre si faceva la barba) mi hanno fatto sentire una fallita, finita, ma non sono finita, respiro, cammino, mangio e bevo, ho due bambini e magari un giorno potrò amare oltre che me stessa anche un altra persona , ora come ora ho paura di qualsiasi persono mi si avvicini, basta un gesto, una parola, una similarità a cio che mi faceva lui o diceva, che scatto, anche alla stretta di mano di un uomo, mi allontano e gli do la mano per salutarlo,oppure un uomo che mi appoggi una mano sulla spalla,scatto e mi allontano.
Ora questo corpo è mio, la mente purchè plagiata è sempre la mia, la vita è mia....piano piano ma sto riprendendo, tra alti e bassi. daltronde 25 anni sono tanti ed è già tanto che sia ancora viva,che riesca a ragionare, a prendere decisioni,ho ancora paura dei suoi giudizi, ma non chiedo più,al limite giudica a cosa fatta, se poi giusta o sbagliata l ho decisa IO.
Questa è la mia vita!!!!
Un abbraccio a tutti