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liberamente

Ultimo Aggiornamento: 22/07/2007 12:47
02/07/2007 14:38
 
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Ci tenevo ad esprimere un mio pensiero, solo "mio", che può liberamente non essere condiviso..
Spesso chi non ha un legame matrimoniale sembra più libero di fare delle scelte, forse perchè non ci sono i figli ecc...ed io non condivido.
Forse mi arrampicherò sugli specchi, non ho avuto modo di leggere molte storie come quella di Micol ma io non mi sento più fortunata x avere la possibilità di scegliere o per età..
In molte situazioni ci vuole coerenza che in questo caso a me viene a mancare, ma trovo che essere coerenti fino in fondo significherebbe anche dare un esempio..a se stessi e poi agli altri.
Io non riesco a cancellarlo, magari domani ci riuscirò, ma quante donne sposate e "non" nella mia stessa situazione o peggiore restano...
Non è un giudizio ne una critica, ma credo semplicemente che siamo tutti sulla stessa barca dove pochi hanno il coraggio di buttarsi per paura di affondare.
02/07/2007 18:16
 
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La violenza destabilizza in ugual misura le donne sposate che non. Però inevitabilmente chi vive dentro una famiglia con responsabilità verso i componenti, con una storia matrimoniale alle spalle, con il concetto di garantire i figli, il passo verso la denuncia è decisamente più lungo e complicato, è un dato di fatto e le ultime statistiche ISTAT parlano chiaro.

Micol è riuscita a rompere queste catene, a fermare la mano di chi le faceva del male, così facendo ha davvero tuttelato i suoi figli! Si lei è davvero un esempio da seguire, ma ci vuole molto ma molto coraggio e forza di volontà!

Dentro la violenza state già andando a fondo...uscirne significa pian piano riemergere...


Cordialmente
Gae
18/07/2007 00:23
 
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Cara Linda, sicuramente è difficile trovare il coraggio di denunziare per la donna sposata come per la donna che non lo è; per la donna più giovane come per la donna che lo è meno. Ma, indubbiamente, per chi ha alle spalle una vita matrimoniale e soprattutto figli, alla difficoltà di trovarla questa forza per dire basta, si aggiunge la responsabiltà verso la prole: sensi di colpa se si pensa di stare per distruggere una famiglia apparentemente felice, dovere di tutelarli dalla possibilità di essere le prossime vittime di violenza se restano in quel contesto. Ed a queste se ne aggiungono altre di componenti.
Ciò naturalmente non ritiene assolutamente meno difficile la denunzia di chi non ha famiglia e potrebbe, apparentemente, essere più libera di fare il grande passo verso la liberazione dalla violenza.
E' sempre complicato e non è una decisione che si può prendere da sole, per quello è importante avere accanto persone che credono in te, che ti animano e ti sostengono nel difficile cammino verso la rinascita.

[Modificato da Pedagogista 18/07/2007 0.26]

21/07/2007 19:21
 
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Credo pure io che non sia una decisione meno sofferta per chi è libera o per chi è sposata.
l'età non conta; per esperienza so quanto sia importante il lato economico.
parliamoci chiaro: una donna senza lavoro od indipedenza economica dovrà considerare molteplici fattori prima di fare le valigie.

Al momento del divorzio, il giudice dovrebbe (per giudice intendo stato) chiedere alla parte più debole se vuole un lavoro IMMEDIATO, GARANTITO, ASSICURATO e una casa se occorre, o l'assegno divorzile.

Se ciò fosse legge di stato, ecco che molte situazioni si sbloccherebbero, e la donna avrebbe meno timore di passare ai fatti ed alle azioni legali.
22/07/2007 12:47
 
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Fiore qui non si tratta di pesare la sofferenza di chi è libera con chi è sposata. Vi sono grandissime sofferenze in entrambi i casi, anche se per una donna sposata questi drammi vanno vissuti anche dai figli. Io penso che i legami di chi ha marito e figli spingono la donna ad allungare di molto i tempi delle sue scelte, viceversa chi non ha famiglia, intendo chi non è moglie e madre non ha tutti queli doveri di una moglie e madre e peranto i tempi possono essere minori.

Comunque sia è tutto relativo.

Un abbraccio
Gae

[Modificato da Geneshys 22/07/2007 12.54]

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