01/12/2006 02:35 |
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| | | Post: 4.466 Post: 827 | Registrato il: 10/03/2006 | Sesso: Maschile | Moderatore Forum Antiviolenza | Utente Senior | | OFFLINE |
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Piccole ore notturne banchettano con i pensieri e mi fanno compagnia in questa lunga notte.
A volte è difficile rimanere saldi nella propria fede quando ci si ritrova ad essere spettatore silenzioso o indiretto protagonista di drammi lontani, quasi a sentirne solo lamenti impercettibili.... Eppure, ogni singolo uomo è in primis cittadino del mondo, piccolo o grande pilastro di civiltà e responsabilità, almeno dovrebbe. Ma risuonano tremendi i terremoni umanitari e sociali che rimangono inascoltati o semplicemente malamente ascoltati, troppo distanti da ciò che riscalda i nostri cuori, troppo drammatici per renderli parte della nostra vita.
In tutti risuona la stessa stonata sinfonia, quella che ci rende troppo egoisti nel prenderci carico delle sofferenze altrui e troppo benefattori di parole che scompaiono alle prime ore del giorno che nasce.
Sappiamo ben dimenticare quell'"ama il tuo prossimo come te stesso" quando quel prossimo è troppo distante e diverso da noi,troppo ingombrante nelle nostre menti distratte, troppo assassino della nostra "serenità"... Ma bisognerebbe forse prendere il loro posto per un solo giorno, per sentire dentro di noi la disperazione e l'abbandono che sentono,e gridare al mondo che non è mai troppo tardi per prendere consapevolezza che la vita è un eterno incontrarsi per guardarsi neglio occhi e non voltarsi dall'altra parte.
Io sto ancora imparando...
Un caro saluto
Gae |