Vi ringrazio tanto per le vostre risposte, e mi scuso se solo oggi le ho lette. Se potessi farei qualcosa per insegnare il rispetto del proprio corpo ai maschietti, sin dalla prima infanzia, e delle femminucce anche. Secondo me tutto nasce dalla non conoscenza della dignità dell'essere umano. Si nel post precedente ero molto arrabbiata, perchè parlando di questo con qualcuno, mi son sentità dire che ero esagerata, e da una donna! Io da piccola sono stata vittima di un pedofilo, questo fatto lo avevo rimosso dalla mente, ma avevo paura degli uomini una paura che un po' mi ha aiutata ad evitare situazioni sgradevoli, ma forse anche a cacciar via quelle che potevano invece essere gradevoli.Mi sono ricordata di questo episodio verso il 48 anni, pensate, a 48 anni e durante una seduta di psicoterapia. Ho un figlio maschio di 26 anni, e una ragazza di 31. Ho sempre detto ad ambedue, soprattutto al maschio quando loro stessi ne prendevano il discorso, che la donna va sempre rispettata e che se anche andasse nuda per la strada, nessuno ha il diritto di giudicarla o di pensare che...perchè nessuno conosce le intime infelicità o compulsioni di un altro. Mio figlio quando aveva circa 8 anni mi raccontava di un uomo che gli regalava caramelle o soldi per giocare ai video giochi, era un pedofilo, che ho allontanato da mio figlio spiegando pero' al ragazzino il perchè nel modo che lui poteva assimilare a quella età, e perchè non pensasse che tutti sono pericolosi o cattivi. Qundi la violenza si manifesta anche contro gli uomini, eppure li partoriamo e cresciamo noi donne, siamo noi le mamme degli stupratori, dei delinquenti. Ho intrapreso un discorso troppo difficile e mi fermo.
Una ragazza che oggi ha 30 anni, quando avevo 18 anni è stata stuprata da un amico del padre. Lei non ne parlo' in casa, si è ammalata di una forte depressione ha tentato varie volte il suicidio, finche' nell'ennesimo tentativo si è gettata nel vuoto e ora vive, da allora, sulla sedia a rotelle. Ha denuciato quell'uomo, ma la denuncia non è andata avanti, e lui vive nello stesso luogo dove vive lei, baldanzoso e libero di continuare a fare del male.
Devo dire che mi sento impotente, sono impotente, ma pronta a lottare per la difesa della donna e anche dell'uomo (ci sono donne che sono mica diverse dagli uomini per violenza piscologica!). Ma certo sono tante le "vittime mute" che si puo' fare??
Se esiste un gruppo qui a roma, dove si parla del problema sulla violenza della donna, vorrei farne parte per cercare di capire se io nel mio piccolo posso fare qualcosa.
Ringrazio davvero per la vostra risposta e la partecipazione!
Un caro abbraccio
un pensiero d'amore è come una vibrazione che parte dal cuore per destinazioni cosmiche