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ROMPERE IL SILENZIO

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2006 18:11
05/03/2006 22:10
 
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“Dinnanzi ad ogni fatto di violenza è frequente avere sentimenti contrastanti. Non è facile uscire dagli stereotipi circa la violenza sessuale ed avere un atteggiamento veramente libero dal giudizio. La donna ha avuto bisogno di tempo per capire che cosa le è successo, accettare le proprie azioni ( dolore, colpa, rabbia, paura ). E’ importante sapere che la vicinanza è presente come amica, è importante per non farla sentire sola…………….. Come donna accogliere il dolore di un’altra donna che ha subito violenza sessuale può significare identificarsi con lei e quindi “viverlo sulla propria pelle”
19/03/2006 11:45
 
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Qual' è il problema....
Il problema, a mio parere, è che è difficile denunciare una situazione di violenza subita.

Infatti ci vogliono delle prove a dimostrazione di questa.

Nei casi in cui ci siano dei segni fisici dell' accaduto bisogna immediatamente sporgere denuncia, o comunque prima che i segni spariscano.

Ma può anche accadere che i segni non ci siano, ma comunque una donna sia costretta all' atto sessuale.

Tutto questo direi che è assolutamente scoraggiante.
Una donna si trova nella condizione di temere di non essere creduta.
E questo comporta troppo spesso la rinuncia di denunciare l' accaduto con il triste risultato che chi ha commesso la violenza sia libero di ricommetterla ancora su qualche altra donna.

S.
Se noi consideriamo che errare è dell'uomo, non è crudeltà sovrumana la giustizia?
Pirandello
19/03/2006 20:52
 
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Mi riallaccio al pensiero iniziale di questa discussione. Mai chiudersi in se stessi: la terapia di gruppo, il dividere il proprio dolore e le proprie paure con una donna, anche lei vittima della stessa violenza, aiuta a superare il trauma subito. Questo e' provato dalla numerosa casistica raccolta; chiaramente il tutto appoggiato dall'aiuto professionale di qualcuno specializzato in questo settore. Questo vale per tutti i tipi di violenza sessuale che si possono subire.. e' chiaro che ci sono le violenze che lasciano i segni e quelle "subdole" (ancora piu' difficili da guarire) che lasciano segni solo nell'anima. [SM=g27998]
Giovanna
21/03/2006 02:44
 
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Sapete... penso che di fronte all'assassinio dell'anima, del corpo, di se stessi, di fronte a eventi del genere, perpetrati nel tempo, la donna non può e non deve permettersi di lasciarsi uccidere lentamente...
La donna, a mio parere, deve scavalcare con forza la propria paura per non rimanere prigioniera di una tolleranza inaccettabile verso l'uomo, ma ciò significa mettere in gioco se stessi, la propria esistenza, pertanto credo che sia di vitale importanza, in primis, la presenza delle Istituzioni che diano garanzie di giustizia,e poi, ma non per ultimo il supporto importantissimo di amici, colleghi, familiari che assistano nel suo cammino la donna che decide di denunciare...
Ma se da una parte le Istituzioni devono aprirsi in modo più diretto a queste problematiche, trovando sempre più strumenti che consentano protezione per la donna e certezza della pena per chi violenta, dall'altra parte la donna deve gridare con rabbia la violenza subita, il dramma sperimentato e andare oltre la comune coscienza rompendo quelle catene culturali che imprigionano la sua libertà...
Siamo qui anche per questo...

Saluti
Gae

[Modificato da FidelisAdmin 21/03/2006 2.49]

21/03/2006 15:52
 
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Tutto questo direi che è assolutamente scoraggiante.
Una donna si trova nella condizione di temere di non essere creduta.
E questo comporta troppo spesso la rinuncia di denunciare l' accaduto con il triste risultato che chi ha commesso la violenza sia libero di ricommetterla ancora su qualche altra donna.



Tutto ciò è tristemente reale, purtroppo.
Però si può considerare di partire anche da realtà come quella di questo forum, che sicuramente si impegna a dare supporto e aiuto a chi si ritrova a vivere questa situazione sulla propria pelle... E' con un passo per volta che si arriva lontano [SM=g27985]
*Vale*
22/03/2006 18:34
 
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Si, questa del forum è una validissima iniziativa, soprattutto perchè chi subisce violenze solitamente non ne parla.
Se ha il coraggio di fare una mossa di solito non affronta il problema, ma scappa piuttosto.

Forse una spinta può dare un po' più di coraggio in questo senso, ma...scusate la banale domanda: chi non ha internet?

Silvia
Se noi consideriamo che errare è dell'uomo, non è crudeltà sovrumana la giustizia?
Pirandello
21/06/2006 22:44
 
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Re:

Scritto da: FidelisAdmin 21/03/2006 2.44
Sapete... penso che di fronte all'assassinio dell'anima, del corpo, di se stessi, di fronte a eventi del genere, perpetrati nel tempo, la donna non può e non deve permettersi di lasciarsi uccidere lentamente...

Gae

[Modificato da FidelisAdmin 21/03/2006 2.49]




...la donna che subisce violenza, fisica e/o psicologica, vede inevitabilmente uccisa una parte di se...
reagire poi ad una violenza consumata in casa, magari subita dal marito/compagno, padre o zio, è ancora più difficile...
e anche se il dolore esplode sul tuo corpo, devastandoti l'anima, cancellando ogni minima traccia del tuo essere, del tuo essere DONNA.
anche se le lacrime hanno segnato il tuo viso e inghiottito il tuo cuore...traspordati nel tormento e nell'angoscia, nella rabbia e nel disprezzo...
anche se ti rendi conto di non esistere, capisco le diffocoltà che incontra una donna vittima di tale reato.

ho incontrato diverse ragazze...e ho appreso che chi subisce alla fine si sente in colpa per quanto è successo, crede che le cause vadano ricercate in se, nei propri comportamenti!!! o forse è solo un modo per giustificare tutta la situazione...com'è possibile che la persona che ami ti faccia tanto male?!?
un interrogativo inquietante...
ma la risposta da dare a questa situazione esiste, è dentro noi stesse, è una forza che non sappiamo neanche di possedere, capace di affrontare e superare problemi che sembrano insormontabili!

é l'amore che proviamo per noi stesse, per la vita.


vi abbraccio

Rosy [SM=g27998]




22/06/2006 11:16
 
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ma la risposta da dare a questa situazione esiste, è dentro noi stesse, è una forza che non sappiamo neanche di possedere, capace di affrontare e superare problemi che sembrano insormontabili!

é l'amore che proviamo per noi stesse, per la vita.



Grazie Rosy per queste parole. Sono profondamente convinto che creare un luogo di condivisione aiuti queste donne a scoprire dentro se esse questa forza che le aiuti ad andare oltre gli ostacoli che la rendono prigioniera di una vita che tale non è...

Gli stati d'animo che hai descritto sono effettivamente presenti in una donna che subisce violenza e sembra paradossale che si senta in colpa per colpe che non ha... la vittima diventa l'unica responsabile!!! Bisogna lavorare affinchè le coscienze della società maturino, affinchè ci sia un salto di qualità anche culturalmente del concetto di "donna"...

Ci stiamo lavorando nel nostro piccolo, speriamo di aggiungere un tassello al mosaico...

Grazie
Gae

22/06/2006 18:11
 
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Re:

Scritto da: Geneshys 22/06/2006 11.16
...Bisogna lavorare affinchè le coscienze della società maturino, affinchè ci sia un salto di qualità anche culturalmente del concetto di "donna"...

Ci stiamo lavorando nel nostro piccolo, speriamo di aggiungere un tassello al mosaico...

Grazie
Gae




Sono con voi! [SM=g27985]
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