00 26/07/2008 14:38
Re:
Triste84, 26/07/2008 13.29:

Mi sembra solo di cercare di fare altro mentre provo a non pensare a lui, un continuo trovarmi qualcosa da fare. Ma niente mi assorbe completamente, niente mi dà pace.



Non preoccuparti, è così....
Te lo ha già spiegato qui sopra Gae.
E' la natura, e la natura femminile forse è portata a soffrire anche di più, con una sensibilità maggiore.
Se non ti avesse lasciata lui tu saresti ancora a subire tutto quello che avrebbe fatto e voluto, confessa.
Subisci un distacco, una perdita, invece, e ammetti che perdere uno così è un vantaggio, un male minore, rispetto a quello che avresti continuato a soffrire.
Qualcuno te lo ha già scritto.

Attraversare la fine di un amore è una cosa che capita a tutti, una specie di mal di denti, poi passa.
Una delle cure l'hai scritta tu: fare altro, cercare di concentrare i pensieri su altro.
Più facile da dire che da fare, è ovvio.

Ma col tempo che passerà sarà sempre più facile, in linguaggio tecnico si chiama elaborazione della perdita (come fosse un lutto), nel linguaggio del cuore si chiama dolore-nostalgia-sofferenza-tristezza.
Nel linguaggio del cervello si chiama pensieri e attività che ti aiutano a non pensare a lui.
Nel linguaggio della vita, il più importante, è questo: nella prossima storia d'amore, fare bene attenzione a non capitare con uno come lui, imparare a riconoscerli, quelli come lui.
O come minimo, se non si è riuscite subito a capire con chi si ha a che fare, mantenere attenzione e fuggire ai primi sospetti, prima ancora, possibilmente, di innamorarsi così tanto.

Ubriacarsi è un sistema che usano di più gli uomini e comunque, basta non usarlo in modo eccessivo, ripetutamente.

Ma passerà per forza, vedrai, che tu lo sappia fare bene o male, che tu lo voglia o no, a un certo punto ti accorgerai che lui è diventato un semplice ricordo che ormai non ti fa quasi più effetto.