00 04/03/2007 04:14
Sono rimasto sorpreso dalla pubblicazione su alcuni giornali
della nuova pubblicità di Dolce&Gabbana. Si tratta di una fotografia in cui si vede una ragazza tenuta a terra per i polsi da un uomo, con attorno altri uomini che guardano. Credo si tratti di una vera e propria istigazione allo stupro, qualche imbecille potrebbe vedere in essa una sorta di giustificazione esterna per poter dare sfogo ai suoi impulsi animaleschi. Per fortuna non sono l’unico a pensarla così. Leggo oggi che il ministro Pollastrini e dodici senatori di Ds e Forza Italia hanno chiesto l’intervento del Giurì per bloccare la pubblicazione di questa pubblicità , in quanto in contrasto con il Codice di autodisciplina. In Spagna questo spot è stato già censurato,ma lì ,si sa, in tema di diritti civili sono più avanti di noi. Comunque anche Amnesty e la Filtea-Cgil hanno espressamente chiesto a Dolce e Gabbana di fare marcia indietro. Il sindacato inoltre ha minacciato di organizzare un boicottaggio dei prodotti D&G se i due stilisti non dovessero togliere dalla circolazione la foto. Purtroppo, in un Paese dove secondo l’Istat 7 milioni di donne (il 37.9 % ) subiscono violenza, ci si doveva mettere anche l’esibizionismo di certa gente a gettare benzina sul fuoco. I due si sono difesi definendo la loro fotografia una forma d’arte ( arte!? [SM=g27994] ). Per quanto mi riguarda ,se ci dovesse essere il boicottaggio , non mi costerebbe neanche alcun sacrificio, dato che non è nel mio costume passeggiare facendo sfoggio di cinte con al centro lettere a caratteri cubitali simili alle cinture dei lottatori di Wrestling.

That’s all , friends! [SM=g27987]
….buona domenica a tutti voi !