00 26/04/2008 21:31
Ho fato un "giro" nel Vs. forum e, a parte i complimenti che sento di doverVi rivolgere, ancora una volta mi sono domandato: «perchè?»
In più occasioni ho avuto modo di discutere con mia moglie riguardo all'argomento "violenza alle donne". Analizzando i casi che ci è capitato di conoscere, ci siamo sempre posti la domanda:
«Un giorno ci si rende conto che il partner o il marito è un violento. Può esserlo psicologicamente o fisicamente ma, a parte questo, cosa trattiene una donna oltre ogni ragionevole limite di sopportazione, dal denunciare i fatti oppure andarsene?»
Domando questo perché in molti casi ho riscontrato un comportamento, da parte della donna in questione, che definisco incomprensibile.
Parrebbe quasi che il tempo non sia mai trascorso dai giorni in cui essa doveva subire un matrimonio imposto oltre ad angherie di vario genere e le violenze di sempre.
Soprattutto la presenza di figli dovrebbe spingerle a cercare un'aria più serena da far respirare loro. Eppure....
La Vostra esperienza potrebbe chiarirmi le idee?
Grazie.