00 28/06/2006 09:57
SECONDA AREA OPERATIVA

Avvio di una Rete Nazionale Antiviolenza.

La seconda area operativa prevede l’avvio della Rete nazionale antiviolenza, pensata come una rete delle reti, ovvero come luogo deputato a conoscere, recepire, potenziare e diffondere a livello nazionale le azioni realizzate dalle Reti antiviolenza a livello locale, garantendone nel tempo la diffusione a livello nazionale ed i necessari raccordi con le Autorità Centrali. La Rete sarà coordinata dal Dipartimento Pari Opportunità. Nel processo si coinvolgeranno: i Ministeri dell’ Interno, del Lavoro e politiche sociali, della Salute, della Giustizia; il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza.

Nei due anni di lavoro si metterà a punto una strategia di coinvolgimento progressivo di 20 territori, per la sperimentazione di un protocollo integrato Call center / reti locali. I servizi coinvolti nelle Reti locali sono i seguenti: Centri antiviolenza e case rifugio; servizi sociali territoriali; servizi sanitari ed ospedali; forze dell’ordine; tribunali; servizi educativi e scolastici. Le Reti locali e la Rete nazionale saranno potenziate, con specifiche azioni condotte dal DPO, volte alla costruzione di interventi comuni tra i Ministeri a cui afferiscono i servizi localmente coinvolti ed alla promozione di misure adeguate di azione a livello regionale, attraverso l’inserimento nei Piani Operativi di schede specifiche per potenziare i servizi esistenti ed avviarne di nuovi. In tal senso si implementerà l’attività di individuazione-diffusione di buone prassi e la messa a punto di protocolli di intervento da utilizzare nei territori, con particolare attenzione alle aree rurali e montane.

Per promuovere il lavoro delle Reti locali sarà necessario mettere a punto strumenti specifici, tra i quali: formazione multiprofessionale; seminari pluridisciplinari; lavori di gruppo composti da figure professionali differenti; sviluppo di reti di coordinatori/trici di servizi; messa a punto di piani di azione per la prevenzione della violenza contro le donne, integrati coi piani nazionali di intervento. Il risultato che si vuole raggiungere è quello di diffondere progressivamente la conoscenza del fenomeno della violenza contro le donne e le metodologie di intervento, attenuando le differenze territoriali dovute alla presenza o assenza di centri antiviolenza o servizi specializzati, attraverso:

- il coinvolgimento, la messa in rete con le istituzioni e le Autorità ed il supporto dei Centri antiviolenza esistenti sul territorio nazionale
- l’incentivazione all’avvio di nuovi servizi contro la violenza
- l'avvio ed il radicamento di reti pluridisciplinari
- la messa a punto protocolli di rete per i territori, che favoriscano l’ accesso ai servizi da parte delle donne che subiscono violenza.

Si creerà ed implementerà un sito web (Portale), che si svilupperà su due aree:

PUBBLICA, dove saranno presenti gli strumenti idonei al supporto dei servizi contro la violenza attivi localmente. Nello specifico si pubblicheranno:

- Link coi siti di interesse a livello nazionale, comunitario ed internazionale
- Materiale informativo sul progetto e sul tema
- Abstract dei manuali per le professioni di aiuto
- Schede riassuntive delle buone pratiche
- Protocolli di intesa già attivi per le realtà locali da utilizzarsi come esempio operativo
- Protocolli di intervento

RISERVATA ai territori pilota ed ai Centri Antiviolenza che ne faranno richiesta, dove saranno pubblicati gli strumenti adeguati per supportare le reti ed i servizi contro la violenza.

- Le linee guida per l'avvio di reti locali
- Il kit formativo sulla violenza verso le donne
- I manuali per le professioni di aiuto
- Le linee guida di intervento per gli operatori dei Pronto Soccorso
- La guida ai finanziamenti disponibili per la creazione di servizi o l'avvio di nuovi progetti
- Le mappature locali
- Le elaborazioni statistiche periodiche dei dati del Call Center

In questo settore del Portale, si realizzeranno:

- Forum di discussione tematica con cadenza trimestrale
- Consulenza tecnica online per fornire supporto alle reti locali

Il portale, sarà veicolo per la diffusione di strumenti miranti alla produzione di un processo di autoformazione per gli operatori e le operatrici dei servizi pubblici e privati operanti a livello locale. Sia gli attori della Rete, che gli operatori/trici troveranno sul portale il materiale formativo ed informativo che fornirà il necessario supporto alle loro iniziative, o link utili per lo sviluppo delle stesse a partire da esperienze già realizzate in Italia o all’estero.

I servizi coinvolti nelle reti locali saranno: i centri antiviolenza e le case rifugio, i servizi sociali territoriali, i servizi sanitari e gli ospedali, le forze dell’ordine, i tribunali ordinari e per i minorenni, i servizi educativi e scolastici. L’obiettivo è di costruire protocolli e standard di intervento condivisi. Tali Protocolli saranno costruiti sulla base di: descrizione dei ruoli e delle funzioni; scelta di un referente, capofila locale; descrizione degli obiettivi; risorse e vincoli dell’intervento; modalità di attuazione delle azioni locali e dei dispositivi del call center; modalità di sperimentazione e di valutazione; eventuali risorse locali rese disponibili per la pianificazione di azioni integrative.
Per l’attivazione e gestione delle attività di call center, un’azione specifica sarà rivolta ai territori pilota, per promuovere il Servizio ed esplicitarne i dispositivi di funzionamento:

1 - Prima accoglienza telefonica ed invio ai servizi presenti nel territorio preposti all’intervento, su tutto il territorio nazionale
2 - Accoglienza telefonica e accompagnamento della donna verso il servizio specializzato che attuerà l’intervento, nei territori pilota e successiva verifica di impatto attraverso le reti locali
3 - Emergenza, in particolare nei casi di aggressione sessuale, in raccordo diretto con i servizi di emergenza delle forze dell’ordine e della sanità operanti sul territorio nazionale.

[Modificato da Geneshys 28/06/2006 10.03]