00 05/09/2011 10:15
Cara Vale... il fatto che tu gli abbia chiesto di farsi aiutare e te ne sia andata vuol dire che sei consapevole che lui ha un serio problema, che a mio parere va oltre la gelosia.
Ogni volta che qualcuno non ci permette di essere noi stessi, cancellando e schiacciando ogni singolo anelito di libertà, non è Amore. Ricorda, l'Amore regala le Ali, non le catene. Se qualcuno ti offre le catene, non ti sta offrendo amore, ma prigionia. Entreresti volontariamente in una gabbia, sapendo che dentro ci sono aghi acuninati che ti feriranno a ogni movimento che farai?
Allo stesso tempo, hai bisogno di proteggere te stessa. Se hai bisogno, puoi essere messa in contatto con i centri antiviolenza della tua zona, o puoi rivolgerti ai carabinieri per ottenere una diffida nei suoi confronti, in modo che non possa avvicinarsi a te.
Non sottovalutare la situazione, se tornassi con lui, sai anche tu che sarebbe sempre peggio. E continuo a dire che nessuno merita una vita come quella.
Le ferite che lascia addosso la violenza psicologica sono spesso peggiori dei lividi fisici. Parla con la tua famiglia, chiedi il loro aiuto. Ciò che dicono in un momento di paura (comprensibile) non deve allontanarti dalle persone che più di tutte possono tenderti la mano. Fai lo stesso con i tuoi amici. Non affrontarlo mai da sola. Non ne hai bisogno. Fai in modo che lui capisca che non sei sola, che hai un cordone intorno di persone disposte a difenderti. Carabinieri compresi.
Hai fatto il primo passo per liberarti dalla gabbia, ora va avanti... è difficile lo so... ma credimi, vale lo sforzo.
Ti sono vicina...
"Voglio cambiare il mondo", disse la ragazzina.
"Ah sì? E come pensi di farlo?", chiese il professore.
"Con l'Amore", rispose lei sorridendo.