00 07/12/2008 14:39
Forse potresti non farle pressioni e lasciare che decida da sola della sua vita.
Può darsi (dico: può darsi) che se non ha ancora preso la decisione di andare via e di chiedere la separazione non è soltanto a causa della paura e delle minacce ma anche perchè ha dei legami molto forti con la sua famiglia (la famiglia che si è creata insieme al marito, dico).
Forse potresti anche chiederti se quando dici che vuoi "aiutarla" pensi solo e soltanto a lei o anche a te stesso (il che è perfettamente umano e legittimo, però su questo è bene essere chiari e non nascondersi dietro altre motivazioni): nel senso che tu vuoi tanto che questa donna lasci suo marito e viva pienamente la sua relazione con te, questo magari ti spinge a farle delle ulteriori pressioni, anche a dipingere la situazione come una sorta di favola in cui lei è prigioniera di un drago cattivo e tu sei il principe azzurro che deve assolutamente liberarla.
Ovviamente, parlo senza sapere nulla nè di te nè di lei, ma solo per offirti qualche spunto di riflessione.
Potresti provare a fare qualche passo indietro e a lasciare questa donna libera di ascoltare se stessa, le sue paure, i suoi sentimenti, senza continue pressioni da ogni parte, ma con serenità.
Penso che i toni appassionati e soprattutto le minacce di suicidio - chiaramente motivate da una forte sofferenza - non aiutino nessuno di voi a prendere delle decisioni sagge e libere.
Considera anche che questa donna è una MADRE e che ogni suo sentimento si può riflettere sui suoi figli, che devono essere sempre protetti e rassicurati - questo è un compito prima di tutto dei genitori (padre e madre, entrambi, ognuno responsabile per se'), ma penso che chiunque possa anche fare (o NON fare) un piccolo gesto per la serenità di un bambino debba sentirsi responsabile.
Ciao,
L.