00 14/09/2008 01:53
Ciao e bentrovata in forum...

L'abbandono del tetto coniugale non è più reato, un tempo, non molto lontano, la circostanza di fatto dell’abbandono del “tetto coniugale” da parte di uno dei coniugi era considerato, per il sol fatto di essersi verificato, addirittura come una ipotesi di reato prevista e punita dalla normativa del codice penale.
A seguito della intervenuta depenalizzazione della suddetta fattispecie, l’allontanamento temporaneo dalla residenza familiare ha ora rilevanza, sul piano giuridico, soprattutto , in sede di addebito della colpa nel corso della causa di separazione che si instaura tra i due ex coniugi.

Tuttavia se l’allontanamento temporaneo dalla residenza familiare risulta essere l’unica modalità possibile, per uno dei coniugi, per evitare rischi alla propria incolumità fisica o alla propria salute psichica, tale circostanza non potrà essere ,nella causa di separazione, posta a fondamento del riconoscimento dell’addebito di colpa per il coniuge che abbia deciso unilateralmente di abbandonare il tetto coniugale.


In effetti, l’allontanamento dalla casa coniugale è consentito dal nostro ordinamento al coniuge che abbia presentato domanda di separazione o di annullamento o di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio (art.146 codice civile).

Però attenzione, in mancanza della presentazione della suddetta domanda si rischia di incorrere nel reato di abbandono del domicilio domestico (art. 570 codice penale), che è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa da 200.000 a 2.000.000.

Comunque perchè sussista tale reato, secondo la giurisprudenza, non è sufficiente il solo allontanamento dalla casa dove i coniugi risiedono, ma l’allontanamento deve essere ’ingiustificato’. Ciò significa che, se ricorre una giusta causa, sottrarsi alla coabitazione col coniuge non è considerato reato. In particolare, non si ritiene passibile di sanzione penale il coniuge che abbandoni il domicilio domestico per porre fine ad una convivenza divenuta insopportabile. L’esistenza della ’giusta’ causa è valutata caso per caso.

Allora carissima amica, il mio consiglio è il seguente.
Contatta un legale, inizia l'iter della separazione, esponi a lui per benino tutti i fatti e di comune accordo, questo per salvaguardare la tua incolumità, quando avrai lasciato casa lui invii la richiesta di separazione a tuo marito.

Se ci sono parti ancora da chiarire, siamo qui.

Cordialmente
Gae