UOMINI

Mi sto chiedendo in questo periodo particolare della mia vita come gli uomini riescano a vivere una storia, in cui soffrono anche se non sono vittime ma carnefici, e a fare tante storie per troncarla, anzichè essere felici perchè la donna ha il coraggio di porre fine a questa sofferenza, ostacolandola in tutti i modi ma sono masochisti???
Ma non capiscono che così vivono male anche loro??????
un bacio monica

Cara Monica,
penso che in ognuno di noi ci sia un pizzico di tutto, dei migliori come dei peggiori sentimenti dell'umanità.
In alcune persone il pizzico di certi sentimenti è bello grosso...in altre meno, ma si fa sentire in momenti particolari della vita.
A volte siamo anche noi masochiste, pensa a me che piangevo quando il mio ex marito mi ha lasciata, quando avrei dovuto fare i fuochi a mare per festeggiare...
Una riflessione: molte volte pensiamo a queste persone invadenti e aggressive come a personalità "forti": nulla di più SBAGLIATO!
Le personalità aggressive e invadenti, anche violente non sono "forti" ma nascondono una profondissima debolezza: l'incapacità profonda di "entrare in relazione" con l'altro, in modo vivo, gioioso e autentico - l'incapacità di assumersi responsabilità e impegni - l'incapacità di rispondere con onestà delle proprie azioni.
Tutto questo non è forza ma una terribile debolezza che queste persone scaricano nella violenza: il "potere" che esercitano su altri soggetti - il potere delle botte, della paura e della sofferenza - li fa sentire "forti", ma non lo sono.
Nè, d'altro canto, chi ci capita "sotto" è per forza "debole": al contrario, spesso chi subisce la violenza fisica e psicologica è una persona gentile, onesta, responsabile (anche TROPPO!), che si sente in colpa anche delle azioni più normali e che investe con tutto il cuore in una relazione - subendo poi quella terribile esperienza che è la "violenza da fiducia" che ha effetti così distruttivi e che tutte noi conosciamo così bene.
Noi che abbiamo preso botte, insulti, parolacce e violenze sessuali non siamo "deboli": abbiamo si, certo, dentro di noi, dei "ganci", delle crepe, delle mancanze di autostima che hanno permesso a certe persone di manipolarci e di sottometterci.
Ma queste crepe e questi "ganci" possiamo imparare a conoscerli, a gestirli: una volta iniziato questo percorso, verrà fuori la nostra vitalità, la nostra personalità nei suoi aspetti migliori, verrà fuori anche la nostra FORZA, che è la forza di chi sa amare, crede nella vita, ha fiducia negli altri e sa assumersi delle responsabilità.
Molto più difficile, credo, è il percorso per chi invece esercita la violenza e la sopraffazione. Perchè provocare sofferenza da' loro piacere e senso di potere, quindi non sono spinti a cambiare.
Se realmente soffrissero (come dicono) farebbero qualcosa per cambiare, ma non lo fanno...se non in peggio.
Allora...chi è il forte e chi è il debole?
Ciao,
L

Aggiungo una riflessione: proprio perchè la mancanza di autostima è così importante per "attirare" i violenti, sbagliamo di grosso quando pensiamo a noi come a persone "deboli". Infatti, questo pensiero non è altro che una ulteriore manifestazione della nostra mancanza di autostima: "non ce la farò mai, ho paura, sono debole, sbaglio tutto, sbaglio sempre, è colpa mia..."...questo dialogo interiore che tutte noi conosciamo così bene ci fa malissimo, è un nostro nemico! E' un alleato di chi esercita violenza su di noi: e gli uomini (o le persone) che abusano della nostra fiducia lo sanno fin troppo bene, come i cani annusano la preda loro annusano la paura e la mancanza di autostima, è questo che li attira.
Allora cominciamo a modificare questo dialogo interiore:
non ce la farò mai...no: posso farcela, non sono la prima al mondo che si separa, che chiude una relazione violenza. Non sono sola, la legge mi protegge, mi tutela.
ho paura...No: di cosa? Di cosa ho paura? Delle botte, ora non più, perchè ne sono fuori. Se ci riprova lo denuncio. Ho paura del futuro: bene, ma mi darò da fare, lavorerò, studierò...mi farò aiutare..
Sono debole...no: mi sono comportata in modo debole, non mi sono difesa, ma è stato perchè ero innamorata, fiduciosa, perchè avevo poca stima di me stessa: ora le cose sono cambiate.
Sbaglio tutto...no: tutti sbagliano, l'importante è imparare dagli errori e andare avanti, rimboccarsi le maniche. Le nostre nonne dicevano: inutile piangere sul latte versato!
Come Rossella O'Hara in via col vento, diciamo a noi stesse che "domani è un altro giorno" e andiamo avanti senza permettere più a certi pensieri negativi e svalutativi di dominarci.
Ciao a tutte...sono andata completamente fuori post...
L.