00 22/05/2008 09:34
Si, cara, ti capisco: questo sogno probabilmente ci ha portate a sopportare per tanto tempo la violenza coniugale, proprio perchè abbiamo messo l'idea della "famiglia" al di sopra di ogni cosa.
Sai, io penso che i sogni siano importanti, sono per noi una guida, una meta, però non devono diventare una prigione, una ossessione.
Putroppo, quando un sogno ti condiziona tanto da provocare dipendenza, sofferenza, accettazione di situazioni intollerabili, c'è qualcosa che non va.
Non voglio "colpevolizzarci": mi rendo conto che tutta la nostra cultura è permeata dall'idea che "il principe azzurro" venga a salvarci...questo principe che non ci ha mai viste prima di allora, che non ci conosce e che, nel giro di cinque minuti, si innamora di noi e noi di lui e vivremo sempre felici e contenti...
Ma forse dovremo cambiare un po' il sogno...rendeci conto che dobbiamo salvarci da sole...non "dipendere" più da nessuno, nemmeno da un principe.
Ripartire da noi stesse: dalle noste esigenze, le nostre fragilità, le nostre forze e costruire la nostra vita.
Poi, lungo la strada, probabilmente incontreremo un principe...azzurro, verdolino o beigiolino...o forse non sarà un principe ma un idraulico o un impiegato del Comune...ma vedrai che lo incontreremo.
Tu di sicuro lo incontrerai: sei giovanissima, puoi ricostruire la tua vita daccapo, l'importante è non vivere nell'attesa di un "salvatore" ma salvarci da sole e poi un compagno vero, che ci ama, arriverà.
Sai, c'è un verso di una canzaone di Luigi Tenco che mi viene sempre in mente quando penso a queste cose, la canzone è "Ragazzo mio" e il vero dice così, più o meno:
"Se vuoi amar l'amore, tu non gli chiedere quello che non può darti"
Il che non è assumere un atteggiamento rinunciatario, ma distinguere tra il desiderio di amore (amare ed essere amati) e gli impulsi della "dipendenza emotiva".
Lo dico a te, lo dico prima di tutto a me stessa...
Ciao
L.