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la violenza delle parole

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    Giuppiter
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    Registrato il: 30/12/2007
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    Utente Junior
    00 30/12/2007 20:59
    Buonasera a tutti...scrivo perchè non so piu con chi parlare e ho bisogno davvero tanto di qualcuno che mi risponda in modo sincero.
    Sono una ragazza di 26 anni e da quattro sono fidanzata con un ragazzo che ora di anni ne ha 32.
    E' sempre stato una persona piuttosto problematica, ha un figlio di 6 anni e alcuni problemi personali legati anche all'assunzione di droghe, oltre che grossi problemi di natura familiare.
    i primi due anni son stati splendidi lui è dolcissimo e davvero una bella persona, molto dolce e comprensivo con me che a causa di ansia e attacchi di panico davvero per mesi ho condizionato la sua oltre che la mia vita. mi ha aiutata a superare e ad affrontare i miei problemi ed ora pian piano ne sto uscendo, o almeno lo spero.
    all'improvviso lo scorso capodanno, mi ha fatto una scenata di gelosia tremenda e ha cominciato a lanciarmi addosso oggetto fino ad arrivare a tirarmi un pugno ii testa. io mi sono chiusa in camera terrorizzata, la notte piu brutta della mia vita credo ma poi stupidamente la mattina dopo nel vederlo piangere e chiedere perdono ho deciso di rimuovere tutto.non è mai piu successo che mi mettesse le mani addosso ma da allora le violenze psicologiche sono state un crescendo, insulti ma soprattutto scenate per qualsiasi cosa, 5 minuti di ritardo, una chiamata persa o qualsiasi altra stupidaggine.Ed io a sopportare tutto senza nemeno rendermi conto che ci fosse un problema.
    sabato sera l'ultima..insulti addirittura davanti a tutti solo perchè non avevo voglia di tornare a casa alle 11..e per lui era chiaro segnale del fatto che non volessi stare con lui..la cosa che mi fa piu male è aver accettato tutto questo, senza rendermi conto della gravità del suo comportamento e del fatto che non sono io quella che deve cambiare i propri comportamenti ma lui..
    ho sempre cercato di dargli mille giustificazioni, pensando soprattutto al suo passato, il padre era un violento e picchiava sua madre e lui e il fratello hanno avuto un infanzia tremenda, anzi praticamente inesistente.
    sto cercando di allontanarmi da lui ma non è facile, è come se sapessi che è la cosa migliore ma è difficile, mi manca e mi sento in colpa perchè lui è solo e forse solo io lo posso aiutare..lo so che è assurdo, me ne rendo conto ma è cosi difficile e vorrei che lui si sentisse meglio
    perchè è davvero una persona splendida, con un enorme potenziale, se solo se ne rendesse conto e smettesse di volersi male, indipendentemente dlla nostra relazione...
    scusate la lunghezza ma ci sono cosi tante cose che vorrei dirvi per spiegare la situazione..
    grazie a tutte davvero
    Giuppiter
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    Pedagogista
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    Registrato il: 08/03/2006
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    Moderatore Forum Antiviolenza
    Utente Senior
    00 02/01/2008 16:02
    Cara Giuppiter, non scusarti per il post non affatto lungo:scrivere fa bene perchè aiuta a prendere consapevolezza di cosa ci sta accadendo, dei nostri sentimenti, delle nostre paure...
    Capisco perfettamente come si scontrino in te sentimenti contrastanti tra loro: voglia di dire basta e senso di responsabilità verso qualcuno che in qualche modo si ama o si vuol bene, timore che gli possa accadere qualcosa, desiderio di aiutarlo, ma sofferenza per la propria non - vita...

    La scelta devi farla tu, se aiutarlo o aiutare te stessa.
    Se deciderai la prima ricorda che la strada sarà lunga e soprattuto che deve VOLERLO LUI;
    Se deciderai la seconda devi allontanarti tempestivamente da lui senza voltarti indietro.

    In ogni caso noi, per quanto possibile, possiamo esserti vicini nel consigliarti e supportarti: le scelte di vita non sono mai facili, soprattuto hanno bisogno di essere supportate da parole e gesti di persone che sappiano entrare nell'intimo di un cuore ferito...

    Raccontaci più dettagliatamente la tua storia, dal giorno che vi siete conosciuti,
    A Presto...
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    ped@gogista
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    Registrato il: 16/06/2007
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    Utente Junior
    00 06/01/2008 15:48
    ciao Giuppiter, sono Giuseppe...La tua storia rientra tra lo stereotipo delle violenze, lui un uomo con un vissuto tragico alle spalle, (e per questo violento), tu, una donna innamorata ma nello stesso tempo stanca di subire e con un gran senso di responsabilità nel volerlo aiutare...Bella storia! Tipiche storie di violenze nn sempre finiscono con..."e vissero felici e contenti...", i risvolti possono essere tragici, a volte irreversibili. E'proprio la nostra esperienza che ci porta a dire questo, credimi, prima che tutto ciò finisca in tragedia, allontanati da lui, sarà doloroso lo so, e hai tutto il nostro rispetto,ma tu nn puoi vivere con uno psicolabile vicino, è chiaro che ha bisogno d'aiuto, se vuoi in qualche modo aiutarlo rivolgiti a qualcuno che lo possa inserire in un centro specializzato(è ovvio che anche lui debba volerlo), tu invece torna a vivere la tua giovane età prima che qualcuno la frantumi in mille pezzi...Non volermene, ma è ciò che penso sia giusto per te...Un abbraccio Peppe!!!
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    Giuppiter
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    Registrato il: 30/12/2007
    Sesso: Femminile
    Utente Junior
    00 11/02/2009 00:44
    Torno dopo più di un anno..
    prima di tutto voglio ringraziarvi per le risposte che mi avete dato e scusarmi per non essere più tornata ma sono stati mesi duri e ho lavorato molto su me stessa con grandissimo dolore.
    Scrivo per condividere con voi quello che sono ora..
    Dopo l'ultima scenata di cui vi avevo parlato sono risucita a lasciarlo e ora non stiamo insieme da quasi un anno.
    Solo ora mi rendo conto di quello che mi ha fatto, del male che ha portato nella mia vita questo uomo che ho amato tanto e che forse amo ancora.
    é stato tremendo allontanarmi da lui, sono stati mesi bui durante i quali ho ceduto più di una volta alla tentazione di riavvicinarmi e di chiamarlo di nuovo.
    Solo ora posso dire di essere davvero consapevole di quello che ho passato con lui, della paura per ogni mio piccolo gesto, dell 'essermi annullata quasi completamente per pensare solo a lui e ai suoi problemi, di come la mia vita mi stesse scappando di mano.
    ero arrivata al punto di spegnere il telefono quando stavo con lui perchè gli davano fastidio persino le telefonate delle mie amiche, di mia madre..
    niente di solo mio mi era rimasto e lui in realtà non era minimamente interessato alla mia vita.
    Ma sono i meccanismi che piano piano si sono instaurati dentro di me che mi fanno ancora oggi paura.
    solo ora mi rendo conto che ho bisogno di aiuto per riprendere in mano la mia vita e sopratutto me stessa.
    lui mi diceva che era colpa mia se si comportava cosi e che non era cosi con nessun altro e giustificava tutto con l'amore che provava per me.
    ma questo non è amore e solo ora lo so.
    scrivo nella speranaza che le mie parole possano aiutare qualcuno a fermarsi in tempo.
    prima che le parole dell'uomo che si ama cosi tanto, dell'uomo con cui si vorrebbe costruire una vita possano distruggervi forse per sempre.
    è passato un anno ma mi sento ancora vuota e fragile.
    non riesco ad avere una relazione normale perchè mi rendo conto che ogni volta che mi si avvicina un uomo che mi piace metto in atto comportamenti che con lui erano ormai un abitudine, accetto situazioni improponibili e tutto questo semplicemente perchè non mi voglio abbastanza bene.
    ho raggiunto con lui un tale livello di umiliazione e di annullamento che ora faccio fatica a riprendere in mano la mia vita e pensare all'amore come qualcosa di pulito, di bello.
    lui ancora oggi mi cerca, mi cerca quando ha bisogno, quando ha un problema e io non so dirgli di no perchè ancora spinge i tasti giusti e mi fa sentire ii colpa se non lo aiuto.
    cavolo non sono una ragazzina, sono una ragazza in gamba e intelligente, anzi ormai una donna, ho 28 anni e dovrei pensare solo a stare bene e a divertirmi!mi ha rubato troppo e anche se piano piano va meglio credo mi abbia portato via qualcosa che nessuno mai mi darà indietro.
    queste mie parole sono uno sfogo ma anche uua speranza.
    la speranza che possano servire a qualcuno per scappare da situazioni dolorose e psicologicamente devastanti prima che sia troppo tardi.
    un abbraccio a tutti e grazie per avermi ascoltata anche questa volta.
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    FidelisAdmin
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    Presidente Associazione Fidelis Onlus
    Utente Veteran
    00 11/02/2009 11:55
    Cara amica intanto bentornata in forum e grazie per averci reso questa testimonianza.

    Da quello che leggo sei ancora legata a lui e questo legame è certamente frutto di una sorta di sindrome di stoccolma... Passi ne hai fatti parecchi e tanti ne farai. Adesso quello che mi sento di dirti in merito a questo passaggio,


    lui ancora oggi mi cerca, mi cerca quando ha bisogno, quando ha un problema e io non so dirgli di no perchè ancora spinge i tasti giusti e mi fa sentire ii colpa se non lo aiuto.




    è:

    non puoi e non devi più continuare a volgere lo sguardo e le tue attenzioni verso la causa del tuo disagio, questi legami seppur sporadici non fanno altro che risvegliare in te il vecchio rapporto di coppia e tutte le esperienze passate...
    Ciò che si chiude non si deve più riaprire e va messo a tacere e allontanato tutto ciò che ha condotto la tua vita verso il baratro.
    Quello che adesso ti serve è certamente un supporto psicoterapeutico affinchè tu possa leggere dentro di te lucidamente tutto quello che hai subito in questi anni e prendere consapevolezza che ricominciare è uguare a rinascere...

    Continua a scrivere in forum se ti va... noi ci siamo..

    Cordialmente
    Gae

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    Altea@
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    Registrato il: 01/10/2008
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    Utente Junior
    00 16/02/2009 14:33
    Ciao Giuppiter,ti vorrei solo ringraziare per le tue parole per la tua testimonianza.IO oggi sono al punto in cui eri tu un anno fa.
    L'ultima lite furibonda scatenata da un motivo ridicolo e banale mi ha dato la forza per decidere che devo chiudere.
    Ancora una volta .. e spero sia davver l'ultimo dei miei tetativi.
    Sono nel pieno dei miei dubbi, so che devo esser forte. so che devo fare come hai fatto tu devo scegliere me stessa e il mio benessere.
    Sapere che ci si può riuscire mi da coraggio.
    Complimenti, ti ammiro e spero di tornare tra un pò a raccontare come hai fatto tu dei miei progressi e della ritrovata serenità.
    un abbracio
    Altea
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    Giuppiter
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    Registrato il: 30/12/2007
    Sesso: Femminile
    Utente Junior
    00 17/03/2009 00:23
    Re:
    Ciao Altea!
    Ce la puoi fare, lo devi fare, devi farlo solo ed esclusivamente per te e per riprender ein mano la tua vita.
    Purtroppo sono consapevole di quanto sia difficile, so benissimo che se lo lasci tornerà da te piangendo e imporandoti e tu sarai tentata di cedere perchè forse questa volta è la volta buona, forse cambiera davvero.
    Ma dentro di te lo sai anche tu che non è cosi..
    Ho sofferto tanto e ancora oggi o posso dire di essere "guarita" del tutto, sono sincera.
    per tanto tempo lui mi è mancato come l'aria da respirare, sono stata mesi interi a pangere per ore, senza mangiare e senza avere la forza e la voglia di fare niente.
    ma sono qui, ora!
    ce l'ho quasi fatta, sono riuscita aliberarmi di lui e delle catene con le quali mi teneva legata.
    piano piano mi sto ricostruendo e mi sento molto piu forte e consapevole e son convinta che con il pasare del tempo, quando avrò superato anche il dolore e l'umiliazione che lui ha lasciato dentro di me cme donna potro solo essere migliore, nella vita e nelle relazioni!
    non mollare, sfogati, parlane e soprattutto tieniti impegnata ii qualcosa che sia solo tuo, solo per te, insomma, cerca di volerti bene, davvero!!
    un abbracio grande
    Giuppiter