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UN SILENZIO CHE NON VALE

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    FidelisAdmin
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    00 12/03/2006 19:54

    Nel silenzio del proprio dolore si da forza a quella forza che destabilizza la vita e il cuore di molte donne.
    Rompere questo tragico silenzio, che certo non è ricerca interiore, ma lesione della persona, significa squilibrare positivamente un concetto di rapporto fatto di prevaricazione e maschilismo.
    La famiglia dovrebbe essere un luogo in cui ritrovare se stessi e la propria identità, ma a volte quest'identità viene spazzata via e ci si ritrova soli, colpevoli di un dramma di cui non si ha colpa, e immersi in un silenzio tormentato che pian piano distrugge anche la propria dignità.
    Se da una parte il dolore annichilisce il presente, dall'altro diventa un ombra, che se non spazzata via subito, ci può seguire per tutta la vita...
    Allora infrangere questo tabù significa in primis, liberarsi di colpe che non si hanno, riprendere in mano la propria vita, e sconfiggere la cultura della prevaricazione.
    Pertanto date valore al vostro ruolo, di vitale importanza, e spezzate i legami con il passato.
    Chi ha subito un trauma del genere mette in atto delle strategie per difendersi dal dolore, tra cui il silenzio, l'oblio, la minimizzazione, però anche se apparentemente efficaci in un primo momento, queste modalità di risposta al dolore possono in seguito divenire dei veri e propri disagi. Così si trova nell'alcool, nella droga o semplicemente nei pscofarmaci una via d'uscita o solamente un modo per dimenticare, ma saranno metodi che immergeranno ancor più la donna nel suo dramma togliendole anche la volontà di reagire. Pertanto non chiudetevi dentro il vostro muro, che può anche sembrare sicuro, ma che poco per volta diventerà così alto che non riuscirete più a vedere la luce.
    Non rimente in silenzio... date voce al vostro sfogo... affinché questa mano tesa possa aiutarvi ad andare avanti nel vostro cammino.

    Saluti
    Gae

    [Modificato da FidelisAdmin 13/03/2006 14.58]

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    linda501
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    00 23/05/2007 16:49
    per me
    Io non mi tengo dentro il dolore...
    però a farsi è più difficile..
    Non è mica semplice uscire da un circolo vizioso e scrollarsi di dosso quel marchio con il quale ti etichettano.
    Io ne parlo come bere un bicchier d'acqua eppure non mi serve a molto. E ribadisco per me scrivere e parlare sono due cose differenti, qui si scrive è tutta un altra cosa.
    Perchè dal vivo molte persone ci pensano non una ma mille volte prima di raccontarti la loro storia.Bè un silenzio che non vale però magari per "QUELLA" persona in quel momento quel silenzio è tutto...
    Perchè? Perchè ti hanno fatto il lavaggio della tua identità e alla fin fine se uno ci pensa da situazioni a situazioni ma sempre di violenza si tratta, anche un silenzio parla da sè.
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    FidelisAdmin
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    00 23/05/2007 19:52
    Nulla è semplice, tutto è estremamente difficile.
    In quel momento per quella persona il silenzio è tutto, ma non è quello che l'aiuterà, ecco perchè gli operatori spingono sempre, razionalizando la situazione, la persona a raccontarsi. Aiuta molto perchè si acquisiscono consapevolezze altrimenti irraggiungibili.


    Cordialmente
    Gae
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    nikyl
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    00 24/05/2007 13:38
    Re: per me

    Scritto da: linda501 23/05/2007 16.49
    Io non mi tengo dentro il dolore...
    però a farsi è più difficile..
    Non è mica semplice uscire da un circolo vizioso e scrollarsi di dosso quel marchio con il quale ti etichettano.
    Io ne parlo come bere un bicchier d'acqua eppure non mi serve a molto. E ribadisco per me scrivere e parlare sono due cose differenti, qui si scrive è tutta un altra cosa.
    Perchè dal vivo molte persone ci pensano non una ma mille volte prima di raccontarti la loro storia.Bè un silenzio che non vale però magari per "QUELLA" persona in quel momento quel silenzio è tutto...
    Perchè? Perchè ti hanno fatto il lavaggio della tua identità e alla fin fine se uno ci pensa da situazioni a situazioni ma sempre di violenza si tratta, anche un silenzio parla da sè.



    E' vero, parlare è molto più difficile che scriverlo, ma nel momento in cui riesci a farlo hai la sensazione , anzi la certezza di essere infinitamente più forte. Non importa se ti senti defraudada, ingannata o sbagliata sai che il tuo mondo comunque sta cambiando e cominci a caminare, magari inciampando e cadendo innumerevoli volte, ma guardando sempre avanti.
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    Pedagogista
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    00 04/06/2007 20:59
    Il Silenzio è il peggior nemico per ogni persona voglia uscire dal proprio baratro di sofferenza. Comprendo benissimo quanto sia DIFFICILE, nonostante il proprio dolore, reagire a questo male. Il Forum è nato anche per questo, poichè ci siamo subito resi conto di quanto possa essere più semplice scrivere dietro un monitor il proprio vissuto che trovarsi di fronte un volto estraneo mentre si mette a nudo la propria vita, il proprio incubo. Il Servizio Comunale, infatti, vede molto spesso donne che dopo il primo incontro restano nel loro silenzio per giorni, anche per settimane perchè devono capire quanto riusciranno a fidarsi di noi. Abbiamo e continueremo sempre a rispettare i loro cosi come i vostri tempi,ed alla fine sono sempre tornate. Amiche è nel dialogo che si scorge la sola luce che possa regalarvi un nuovo giorno. Non è e non sarà mai facile iniziare un percorso di rinascita perchè numerose sono le componenti che entrano in gioco: paura, timore di non farcela, inadeguatezza, vergogna,..... ma tutto, una volta rotto il ghiaccio, diventa più facile. Il nostro spazio virtuale, cosi come lo Sportello Comunale, funge da valvola di sfogo per tutte voi, si apre al vostro bisogno di essere ascoltate, capite e tutelate. Un abbraccio........

    [Modificato da Pedagogista 04/06/2007 21.01]