contro la violenza

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diamantenegro
00lunedì 6 marzo 2006 23:14
Partiamo dal presupposto, intrinsecamente corretto, che la violenza non è eliminabile. Nasce infatti da uno squilibrio nella capacità di usare la forza che porta i più abili, in quest'ultima attività, ad imporre ad altri la propria volontà ( c'è anche il caso della violenza per difendere da un'altra violenza, oppure il deficiente che attacca e poi le prende, casi micro e casi macro, ma ora mi interessa ragionare sul caso più classico: la prevaricazione; che, insisto, è appunto un uso della forza che chiamiamo violenza). Allo stesso modo dunque di altre caratteristiche umane nasce dunque dalla diversità dei soggetti. Il problema, per affrontare la questione molto semplicemente, è che l'uso indiscriminato ed egoistico della forza letteralmente fa male, spesso uccide e la minaccia di esso praticamente sempre inibisce, creando ulteriori squilibri. "Accipicchia", direte, "credi di aver detto chissà che?"
No, ma serve a me il cappello introduttivo, così mi capisco [SM=g27987]
Così come.. la gentilezza, la cultura, i movimenti, il parlare, lo scrivere.. e tutte le altre attività sociali umane, la forza, penso, dovrebbe essere insegnata, canalizzata, elevata, e dovrebbe rientrare in quel concetto di educazione che tanto ci assilla spesso per tutta la vita. Non ha senso relegarla a censurabili reazioni istintive che occupano le pagine di cronaca o a sport praticati da pochi, essendo essa una parte di, e una minaccia per ciascuno. Perchè lasciare i bimbi a loro stessi, incapaci di difendersi, sorpresi ed impauriti di fronte a reazioni violente, vittime di bulletti e di bande di tali?..; perchè lasciare che piccoli problemi si trasformino in sofferenze enormi, ma, viste dall'alto, normali ed insignificanti?..; Perchè lasciare che inibizione e paura impediscano il normale svilupparsi della personalità?
Sappiamo tutti, e cavoloo però sembriamo non ricordarlo mai, quanto l'infanzia sia fondamentale per lo sviluppo fisico e psicologico di una persona.
Ho detto che volevo essere molto semplice e vengo al punto: a che cavolo mi serve l'ora di educazione fisica?
Se, fin da piccoli ci insegnassero, così come a leggere a scrivere, a tirare e prendere calci e pugni per forza e non per violenza, a unirci per difendere i più deboli e i "più pochi", i valori della forza in DIFESA, il valore del coraggio, la consapevolezza che può accadere di doverla utilizzare, che a volte c'è il dovere di mettersi in mezzo; Non lo so...mi sembra così semplice ora che ci penso..eppure..
premiare il coraggioso, aiutare chi a paura, insegnare a non avere paura di un pugno, insegnare a TUTTI a punire chi abusa della sua forza.
bah
magari correggerò questo post
però mi sembra la soluzione più ovvia
|Calliope|
00venerdì 17 marzo 2006 17:00
Questa non è una soluzione.
Gli esseri umani non sono macchine e come tali rispondono in maniera diversa ad una stessa educazione.

Ci sarà sempre qualcuno che la pensa diversamente.
L' essere umano non si ferma a ciò a cui lo hanno educato perchè l' essere umano è un essere creativo.

S. [SM=g27988]
Pedagogista
00sabato 18 marzo 2006 01:32
Il valore della giustizia......
Sono d'accordo con Silvia, non si risponde alla violenza con la violenza. Devo ammettere che non ci farebbe male imparare qualche sana tecnica di difesa per non trovarci impreparate dinnanzi a qualche spiacevolissimo evento........ ma, in genere, è sempre opportuno delegare la giustizia, far sì che sia essa a far valere i nostri diritti in un paese civile.Bisognerebbe imparare a dare più fiducia alle istituzioni, non avere mai il timore di parlare dando così il proprio contributo per un pezzettino di giustizia in più che entra a far parte delle nostre vite. Ricordatevi che è nello stare insieme, nel crederci l'un l'altro che si trova la forza per perseguire i propri ideali di vita e portare avanti un obiettivo comune: dare più giustizia ad un mondo tante volte ingiusto.......
FidelisAdmin
00sabato 18 marzo 2006 01:50
Io penso che più che rispondere alla violenza con la violenza bisogna educare alla difesa... mi posso anche sbagliare, vorrà illuminarmi Sheron, ma penso che il suo post voglia mettere in luce che, di fronte alla violenza, è bene sapersi difendere...
Bene... assodato questo...
In fondo noi con questo forum, con il progetto cosa ci siamo prefissati? Quello di informare e sensibilizzare, cioè mettere in mano alla donna gli strumenti per "difendersi".
Concludo dicendo che violenza va sempre rigettata... non vogliamo certo scendere a patti con atteggiamenti che non fanno parte del nostro stile di vita? No, non vogliamo! Ma penso che l'educazione alla difesa, che esonera la violenza, vada insegnata in tutti i modi...
Allora di fronte a quei drammi, descritti in questo forum, la risposta a quella violenza deve essere una sana difesa.

Un caro saluto
Gae

[Modificato da FidelisAdmin 18/03/2006 12.48]

debona
00domenica 19 marzo 2006 21:06
IO penso che non sia certo imparando "self defense" che si elimina il problema della violenza. Si certo, possiamo difenderci da un malintenzionato che ci puo' fare del male fisico. Ma come reagiremo quando a farci del male non e' un passante che non incontreremo mai piu', ma una persona che conosciamo da vicino e con la quale, tante volte, stiamo dividendo la nostra vita. Putroppo la violenza in famiglia ha una dinamica molto piu' complicata di quanto si creda e penso che sia cosi' in Italia come lo e' in Canada. Prima di tutto e' spesso ereditaria .. e' un trend che regna in certe famiglie, un circolo chiuso dal quale puo' essere difficile uscirne se non ci si ribella. Il compito dei professionisti e di questa associazione e' sicuramente quello di spezzare quel cerchio che vieta a tante donne di liberarsi da situazioni insostenibili. Sono molto ottimista anche sul ruolo di questo forum che permettera' a molte donne di confrontarsi con altre e di imparare a dire di no a chi vuole privarle della loro dignita' [SM=g27998]
diamantenegro
00venerdì 24 marzo 2006 17:46
Re:

Scritto da: debona 19/03/2006 21.06
IO penso che non sia certo imparando "self defense" che si elimina il problema della violenza. Si certo, possiamo difenderci da un malintenzionato che ci puo' fare del male fisico. Ma come reagiremo quando a farci del male non e' un passante che non incontreremo mai piu', ma una persona che conosciamo da vicino e con la quale, tante volte, stiamo dividendo la nostra vita. Putroppo la violenza in famiglia ha una dinamica molto piu' complicata di quanto si creda e penso che sia cosi' in Italia come lo e' in Canada. Prima di tutto e' spesso ereditaria .. e' un trend che regna in certe famiglie, un circolo chiuso dal quale puo' essere difficile uscirne se non ci si ribella. Il compito dei professionisti e di questa associazione e' sicuramente quello di spezzare quel cerchio che vieta a tante donne di liberarsi da situazioni insostenibili. Sono molto ottimista anche sul ruolo di questo forum che permettera' a molte donne di confrontarsi con altre e di imparare a dire di no a chi vuole privarle della loro dignita' [SM=g27998]


ragazzi vedo che voi state fraintentendo o meglio mi sono espressa male io si...non rispondendo con la violenza che sirisolve qualcosa...non era questop quello che volevo intendere io...grazie gae per conprendermi sempre...pr quanto riguarda il fatto di essere colpiti da una persona a noi molto vicina...eh si quando arriva quel momento è il momento che il male fisico non lo si sente..si sente solamente il cuore che si spezza e smette di battere propio in quel momento...parola mia [SM=g27988]
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