Violenza, tradita dal branco di 7 amici

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Geneshys
00giovedì 31 luglio 2008 17:55
Violenza, tradita dal branco di 7 amici

Tutti studenti universitari, fermati Di notte alla Fortezza, nel parcheggio dei bus, in sette abusano di una 22enne dopo averla fatta bere. Arrestati



Violentata dal branco in un parcheggio vicino alla Fortezza. Da sette ragazzi che avevano trascorso con lei un venerdì sera come tanti, tra i soliti locali e i soliti divertimenti di sempre. Un incubo finito solo all'alba di sabato quando lei, una ragazza fiorentina di 22 anni, è riuscita a chiamare un amico e a raccontare tra le lacrime quello che era appena successo, e poi a denunciarlo alla polizia. Tutti i sette giovani fermati avrebbero abusato della ragazza. È quanto hanno spiegato gli investigatori durante una conferenza stampa a Firenze. Gli indagati, è stato spiegato, sono italiani, fra i 20 e i 25 anni, incensurati, molti di loro studenti universitari e di buona famiglia.

ANCHE UN REGISTA SPLATTER. Tra di loro c'è Lorenzo Lepori, un ragazzo di Montecatini, l'amico della giovane che è stata violentata, quello che le ha dato l'appuntamento per una serata fra amici e che poi l'ha trasformata in una lunghissima notte di violenza: i due si erano conosciuti all'accademia teatrale: lui è un regista di film splatter, alcuni dei quali si trovano su You Tube.
«NESSUNO SI E' ACCORTO». «Nessuno - hanno spiegato gli investigatori - si è accorto di quanto stava accadendo: il luogo dove sono avvenuti i fatti è appartato». Dei sette fermi, eseguiti dalla squadra mobile di Firenze la notte scorsa in varie città toscane, uno è stato disposto dal pm che coordina le indagini, Pietro Suchan, e sei d’iniziativa della polizia. «Le attività investigative - ha spiegato il questore di Firenze, Francesco Tagliente - sono tuttora in corso. La vicenda è molto delicata».

L'AVVOCATO DELLA RAGAZZA. «L’hanno stuprata dopo averla fatta bere tanto e averla ridotta in condizioni tali da non poter reagire». Lo ha detto l’avvocato Lisa Parrini, che assiste la fiorentina di 22 anni che ha denunciato di essere stata violentata a Firenze da sette giovani, fermati la notte scorsa dalla polizia. «È confusa e spaventata - ha spiegato il legale descrivendo le condizioni della ragazza - sia per quello che le è successo sia per quello che l’aspetta. Ha paura: è giovane e ha vissuto una vicenda più grossa di lei». «Al momento - ha aggiunto l’avvocato - non risulta che ci siano testimoni. D’altronde, il luogo dove è avvenuto lo stupro non è molto in vista, è poco illuminato e non c’è passaggio di pedoni. E poi era notte fonda».

VIAGGIO ALL'INFERNO. Il viaggio all'inferno della ragazza parte sabato scorso come una tranquilla serata tra ventenni o poco più. Tre amiche, due amici di vecchia data e altri cinque ragazzi che si uniscono all'ultimo momento alla compagnia. Trascorrono la serata in un locale, bevono, ridono e scherzano. Niente di diverso di quello che fanno i ragazzi di quell'età in una sera d'estate. Poi, a una certa ora, le due amiche tornano a casa, si è fatto tardi. Lei decide invece di restare ancora in compagnia dei sette ragazzi. È tranquilla, non ha nulla da temere. O almeno pensa che sia così. Invece la situazione degenera presto e sfugge di mano a qualcuno. All'inizio tutto parte come un gioco. «Dai un'altra bevuta ancora, l'ultima...». I ragazzi fanno bere l'amica fino a farle perdere la testa, poi, secondo quanto raccontato, sono loro a perdere la testa, complice qualche bicchiere di troppo. Che cosa sia scattato nella loro mente nel momento in cui hanno deciso di mettere in pratica il piano, potranno raccontarlo solo loro. Perché a sentire la ragazza sembra che da un certo punto della serata in poi, tutto sia stato organizzato con precisione. I ragazzi in gruppo si dirigono verso la Fortezza, cercano un posto appartato e lo trovano nel parcheggio degli autobus, una zona poco trafficata dove ci si può nascondere tranquillamente alla vista degli automobilisti di passaggio. Lì sarebbe avvenuta la violenza. I sette, a turno, approfittano di lei che cerca di reagire ma senza avere la forza per farlo.

LA FINE DELLA NOTTE MALEDETTA. Solo quanto tutto è finito e i ragazzi vanno via lei chiama un amico dal telefono cellulare e si fa venire a prendere. Non chiama la polizia ma a lui racconta tutto, ogni dettaglio di quella notte maledetta. È lui a convincerla che era giusto denunciare la violenza. Tacere sarebbe stato come essere violentata un'altra volta. E così il giorno dopo va al centro antiviolenza insieme a un'amica e alla madre dell'amica, va a farsi visitare al pronto soccorso dove i medici accertano la violenza sessuale subita. È il primo passo per arrivare a fare la denuncia alla polizia. Ieri la ragazza, accompagnata da un avvocato, è stata ascoltata a lungo in questura dalla squadra mobile che ha avviato le indagini. La ragazza ha raccontato tutto, ha fatto i nomi dei due amici e ha fornito più particolari possibili dei ragazzi conosciuti quella sera. I ragazzi sono stati identificati e fermati.

31 luglio 2008
Triste84
00giovedì 31 luglio 2008 22:23
Ho la pelle d'oca...
non per l'abominevole gesto compiuto dai ragazzi, ma per il coraggio della ragazza di denunciare subito i fatti.

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