Nassiriya - Domani in Italia le salme dei Soldati uccisi

Nassiriya, domani in Italia
le salme dei soldati uccisi

Annullata per lutto la festa per il 145° anniversario dell'Esercito


Il maresciallo Carlo De Trizio
ROMA - Dovrebbero arrivare domani pomeriggio in Italia le salme dei tre militari caduti nell'attentato di Nassiriya: l'atterraggio del C130 dell'Aeronautica a Ciampino è previsto intorno alle 16.

I funerali. Le esequie di Nicola Ciardelli, Carlo De Trizio e Franco Lattanzio si terranno invece martedì mattina a Roma, nella Chiesa Santa Maria degli Angeli in Piazza della Repubblica.

Grave il maresciallo ferito. Sempre gravi, ma stazionarie le condizioni del maresciallo Enrico Frassanito, il sottufficiale dell'Arma rimasto ferito nell'attentato di ieri, ora ricoverato nell'ospedale civile di Kuwait City, dove è stato trasportato subito dopo la strage: presenta ustioni sul 40% del corpo e la prognosi rimane riservata.

I capi di Stato maggiore a Nassiriya. Intanto i vertici militari italiani sono arrivati a Nassiriya per rendere omaggio alle tre vittime dell'attentato di ieri mattina. Il capo di Stato maggiore della Difesa, Giampaolo Di Paola, il comandante generale dell'Arma, Luciano Gottardo, il Capo di stato maggiore dell'esercito, Filiberto Cecchi e Fabrizio Castagnetti, capo del Comando operativo di vertice interforze, parteciperanno a una messa in suffragio dei caduti, poi, nel pomeriggio rientreranno in Italia. A Nassiriya rimarrà, invece, solo il capo del Coi, che rientrerà a Roma sabato pomeriggio con lo stesso C-130 dell'Aeronautica militare che porterà a casa le salme dei tre italiani morti in Iraq.

Annullata la festa dell'Esercito. Per il grave lutto è stata annullata la festa per il 145° anniversario della costituzione dell'Esercito. Il programma originale delle celebrazioni prevedeva una cerimonia militare che si sarebbe dovuta svolgere giovedì prossimo all'ippodromo militare di Tor di Quinto seguite dalle due giornate dello sport alle terme di Caracalla.

Fonte: Repubblica.it

...."Sono le donne che hanno il privilegio delle lacrime. Donne come Antonella, la madre di Ciardelli; e Federica, la sorella avvocato. Due bei visi affilati incorniciati da abiti neri e neri capelli, che nella catastrofe trovano la forza della cortesia. Aprono l'appartamento di via Fermi, vicino alla Torre, il quartiere elegante di Pisa: mobili di noce dalle linee semplici, molti fiori. Smarrita, schietta, Antonella cerca un senso: «Sono tanto orgogliosa di Nicola, diceva sempre che andava lì per aiutare». Guarda le foto dell'ufficiale armato e risoluto che ha messo al mondo, ma vede un altro. «E' il mio bambino, sarà sempre il mio bambino», mormora. E nel mare della stanchezza si fa largo un sorriso."

da Il Messaggero del 28/04/2006 - pag.6