La lezione della farfalla

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contaminata
00mercoledì 26 luglio 2006 22:42
"Un giorno, apparve un piccolo buco in un bozzolo; un uomo che passava per caso, si mise a guardare la farfalla che per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco.

Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione. Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro.

Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo.La farfalla uscì immediatamente. Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento.

L’uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare. Non successe nulla! In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate.Non fu mai capace di volare.

Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare. Era la forma con cui Dio la faceva crescere e sviluppare.

A volte, lo sforzo é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita. Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati. Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare."



"Chiesi la forza... e Dio mi ha dato le difficoltà per farmi forte.
Chiesi la sapienza...
e Dio mi ha dato problemi da risolvere.
Chiesi la prosperità ...
e Dio mi ha dato cervello e muscoli per lavorare.
Chiesi di poter volare...
e Dio mi ha dato ostacoli da superare.
Chiesi l’amore...
e Dio mi ha dato persone con problemi da poter aiutare.
Chiesi favori...
e Dio mi ha dato opportunità .
Non ho ricevuto niente di quello che chiesi...
Però ho ricevuto tutto quello di cui avevo bisogno.

Vivi la vita senza paura, affronta tutti gli ostacoli e dimostra che puoi superarli."
Pedagogista
00giovedì 27 luglio 2006 01:41
Quello che hai scritto è semplicemente meraviglioso. Come sono vere queste parole, che racchiudono il vero modo in cui si dovrebbe vivere. Purtroppo non lo si fa quasi mai, siamo abituati a ripiegarci su noi stessi per ogni problema, dimenticando che se solo glielo chiediamo Dio ci donerà quella forza necessaria a risolverlo. La vita è piena di ostacoli da affrontare, la cosa importante è sentirsi in grado di superarli. Che meriti avremo se tutto ci venisse donato e basta, che senso avrebbe vivere. Ciascuno di noi dovrebbe far realmente tesoro delle parole scritte da questa nostra amica, perchè rappresentano la chiave di lettura per interpretare la vita..........la vita di ciscuno di noi.
Geneshys
00sabato 5 agosto 2006 21:30
Non ho ricevuto niente di quello che chiesi...
Però ho ricevuto tutto quello di cui avevo bisogno


Saggia visione del rapporto Uomo-Dio.
Non vanno sempre di pari passo bisogno e desiderio... ed è bene che Dio intervenga sui bisogni dell'uomo, a dare un senso alle nostre sofferenze, ma anche alle nostra gioie.
Ed ecco che la fede gioca un ruolo importantissimo... la fiducia in Colui che a volte non è allineato ai nostri desideri [SM=g27988]

Grazie Rosy [SM=g28002]

Un abbraccio
Gae
CA$ARANO
00martedì 8 agosto 2006 01:52
Re:

Scritto da: contaminata 26/07/2006 22.42
"Un giorno, apparve un piccolo buco in un bozzolo; un uomo che passava per caso, si mise a guardare la farfalla che per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco.

Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione. Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro.

Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo.La farfalla uscì immediatamente. Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento.

L’uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare. Non successe nulla! In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate.Non fu mai capace di volare.

Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare. Era la forma con cui Dio la faceva crescere e sviluppare.

A volte, lo sforzo é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita. Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati. Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare."



"Chiesi la forza... e Dio mi ha dato le difficoltà per farmi forte.
Chiesi la sapienza...
e Dio mi ha dato problemi da risolvere.
Chiesi la prosperità ...
e Dio mi ha dato cervello e muscoli per lavorare.
Chiesi di poter volare...
e Dio mi ha dato ostacoli da superare.
Chiesi l’amore...
e Dio mi ha dato persone con problemi da poter aiutare.
Chiesi favori...
e Dio mi ha dato opportunità .
Non ho ricevuto niente di quello che chiesi...
Però ho ricevuto tutto quello di cui avevo bisogno.

Vivi la vita senza paura, affronta tutti gli ostacoli e dimostra che puoi superarli."



[SM=g28002]
contaminata
00martedì 8 agosto 2006 13:54
Affidarsi a Dio, nel dolore e nella gioia, con fiducia e non con rassegnazione infinita. Credere con fede e speranza, che l'assurdo possa diventare realtà, grazie al miracolo dell'Amore infinito (che non è un'utopia).

[SM=g27998]

Rosy

debona
00mercoledì 15 novembre 2006 18:12
La tua storia e' bellissima e mi porta anche ad un'altra considerazione.. a quanto e' difficile aiutare le persone in difficolta' e a quanto coraggio richiede.
Geneshys
00mercoledì 15 novembre 2006 18:55
Cara Giovanna hai perfettamente ragione è difficile, ma non ci si ferma mai di fronte alle difficoltà perchè non saranno mai quante ne hanno chi ha bisogno di aiuto.

Bisogna trovare la forza nella comunione e nella condivisone, è proprio vero l'unione fa la forza e la fratellanza il vero "amore per il prossimo"...

Un abbraccio
Gae
ValeAbigail
00giovedì 16 novembre 2006 20:46
Re:

Scritto da: debona ...quanto e' difficile aiutare le persone in difficolta' e a quanto coraggio richiede.



Mettere in gioco il proprio cuore è sempre un atto d'amore...
A voi offro questa poesia/preghiera di Tagore, bellissima, che mi è sembrata adatta a questo discorso:




Dammi il supremo coraggio dell'Amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi,
onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore,
e dell'amore,
questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita nella morte,
alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore,
che accetta l'offesa,
ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
Dammi la forza di amare
sempre
e ad ogni costo.

Tagore
debona
00lunedì 20 novembre 2006 16:57
Re: Re:

Scritto da: ValeAbigail 16/11/2006 20.46

Scritto da: debona ...quanto e' difficile aiutare le persone in difficolta' e a quanto coraggio richiede.



Mettere in gioco il proprio cuore è sempre un atto d'amore...
A voi offro questa poesia/preghiera di Tagore, bellissima, che mi è sembrata adatta a questo discorso:




Dammi il supremo coraggio dell'Amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi,
onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore,
e dell'amore,
questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita nella morte,
alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore,
che accetta l'offesa,
ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
Dammi la forza di amare
sempre
e ad ogni costo.

Tagore



Grazie per averci proposto questa saggia poesia che ci ricorda ancora una volta come l'amore sia la leva che aiuta a spostare anche i massi piu' pesanti che incontriamo nel corso della nostra vita. Un abbraccio
Pedagogista
00martedì 21 novembre 2006 02:57
Cara Valentina la poesia che hai postato è davvero molto bella e significativa, ma leggerla mi ha dato tanta tristezza, e sai perchè? Perchè mi accorgo ogni giorno di più dell'ipocrisia che vige a questo mondo. E'facile scrivere belle parole: parole d'amore verso il prossimo, di rispetto, di coraggio, di perdono, di tolleranza ma quanti,mi chiedo, quanti realmente nella vita di ogni giorno lo fanno? Pochi, credo purtroppo pochi! Si è abituati a lottare per le cose che piacciono, per i beni terreni, persino tra fratelli avvengono le liti e si scatenano gli odi più grandi per motivi di interesse. Non ho mai visto nessuno perdonare a causa di un torto ricevuto, la sola arma che ho visto utilizzare è stata, tutto al più, l'esclusione categorica dalla propria vita.
Cara amica bisogna avere un cuore davvero nobile per sentire realmente nella propria anima la preghiera invocata in questa poesia, ma è la bramosità di questo nostro mondo che molte volte rende sordo il nostro cuore.
Bisognerebbe, di tanto in tanto, rifugiarsi nel silenzio dei boschi, ascoltare la natura, purificando e rigenerando la propria anima, il proprio spirito, tornando a far sentire il nostro cuore e non la nostra mente......
ValeAbigail
00martedì 21 novembre 2006 08:37
Cara Ines,
credo di poter riuscire a comprendere ciò che vuoi dire con le tue parole. E condivido quando dici che è la bramosità di questo nostro mondo che spesso rende sordo il nostro cuore... non è facile guardare sempre al meglio con ottimismo, non credo che nessuno di noi sappia sempre quando sta facendo la cosa giusta, per sè stesso o per gli altri. La comune condizione umana ci porta spesso e volentieri a prendere decisioni che... magari sono giuste per noi, ma non è lo stesso per un altro. Ed è lì che cominciano a scattare i "io avrei fatto di meglio", "ma come si fa a ragionare così"... pietre che, ad una ad una, diventano fondamenta della discordia addirittura tra fratelli, come hai detto tu.
Io non sono mai stata una persona particolarmente ottimista, ma una cosa l'ho capita... da soli non si riuscirà mai a valere quanto in unione con qualcuno.
E qui ti riporto alla storiella delle stelle marine... te la ricordi?


Grazie per questo scambio di riflessioni e un saluto grande a te e a tutti [SM=g27995]
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