Cassazione: senza penetrazione lo stupro non è meno grave

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FidelisAdmin
00martedì 7 agosto 2007 23:55
Per la Suprema Corte la "violenza a metà" non giustifica la concessione di attenuanti.
Il caso di una ragazza di Nuoro minacciata e palpeggiata per un'ora da due uomini alla stazione


Cassazione: senza penetrazione
lo stupro non è meno grave


ROMA - Non è meno grave la violenza sessuale senza penetrazione. Una sentenza della Cassazione cancella ogni dubbio: chi commette una violenza "a metà" non merita automaticamente la concessione dell'attenuante della minore gravità del fatto, in quanto ci sono "comportamenti lesivi diversi dalla penetrazione che per la loro reiterazione, per le circostanze o per il contesto ambientale possono provocare nella vittima un danno anche maggiore".

E sulla scia di questo principio, la Suprema Corte - con la sentenza 32228 - ha confermato la condanna a due anni, quattro mesi e 20 giorni di reclusione nei confronti di Antonello M. (27 anni) per aver palpeggiato per un'ora insieme a un complice minorenne una ragazza minacciandola di non restituirle il telefonino che le aveva sottratto. Solo l'arrivo di un altro uomo, che rifiutò di partecipare agli abusi, mise fine alla violenza consumata alla fermata degli autobus della stazione ferroviaria di Nuoro.

Davanti alla Cassazione gli avvocati di Antonello M. hanno protestato perché la Corte di Appello di Cagliari, confermando il verdetto emesso con rito abbreviato dal gup di Nuoro, non gli aveva accordato lo sconto di pena previsto per le ipotesi di minore gravità della violenza. Ma la loro tesi è stata respinta.

I supremi giudici hanno dichiarato "inammissibile" il reclamo in quanto "ammettere una equiparazione tra la nuova violenza sessuale attenuata ed i vecchi atti di libidine, comporterebbe punizioni lievi per comportamenti obiettivamente gravi in contrasto con l'inasprimento voluto dal legislatore".

Per questo motivo, prosegue la Suprema Corte, si "è imposta una interpretazione giurisprudenziale che prescinde dalla penetrazione" avendo molto riguardo per le conseguenze future del reato sulla vittima, "soprattutto dal punto di vista psichico".

Fonte: La repubblica



FidelisAdmin
00martedì 7 agosto 2007 23:57
Grandiosa sentenza che stabilisce quanto debbano essere presi in seria considerazione i traumi psicologici di chi subisce violenza... Non vi sta solo la fisicità!

[SM=g28002]


Saluti
Gae
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