MOOLAADE' DENUNCIA LA VIOLENZA SULLE DONNE
Una fotografia dell'Africa di oggi, in lingua originale con i sottotitoli, quella proposta in Moolaadè, l'ultimo lavoro realizzato dall'ottantaduenne Sembene Ousmane.
Nel suo nuovo capolavoro girato in Burkina Faso, il maestro-pioniere del cinema africano denuncia una tradizione centenaria, quella dell'infibulazione.
Prodotto da Lucky Red e da Amnesty International, Moolaadè, già vincitore del Certain Regard a Cannes, sarà proiettato nelle sale di tutta Italia da mercoledi' 8 marzo.
Collé Ardo vive in un villaggio africano. Sette anni fa, si è rifiutata di sottoporre sua figlia alla pratica dell’escissione, una pratica che considera barbara. Ora, quattro ragazzine scappano per sottrarsi a questo rito purificatorio, e chiedono protezione a Collé. Da qui lo scontro tra due valori: il rispetto del diritto d’asilo (il Moolaadé) e l’antica tradizione dell'infibulazione (la Salindé).
In occasione dell'uscita di Moolaadè, Amnesty International ha richiamato l'attenzione sulla campagna Mai più violenza sulle donne, lanciata a livello mondiale nel 2004.
Con la campagna Mai più violenza sulle donne, lanciata a livello mondiale nel 2004, Amnesty International vuole portare solidarietà a tutte le donne vittime di violenza nel mondo e alle numerose donne che in ogni parte del mondo le difendono, nonostante le minacce, il dileggio e le intimidazioni.
La violenza sulle donne è parte di una cultura globale che nega alle donne pari opportunità e pari diritti e legittima la violenta appropriazione del loro corpo. Milioni di donne nel mondo sono terrorizzate da violenze domestiche, schiavizzate in matrimoni forzati, comprate e vendute per alimentare il mercato della prostituzione, violentate come trofei di guerra o torturate in stato di detenzione.
Per questo motivo, Amnesty International si sta occupando di concreti casi di violazione dei diritti umani delle donne, ricordando agli Stati e all’opinione pubblica la drammatica situazione in cui si trovano milioni di donne nel mondo, richiamando i governi al rispetto degli impegni da loro assunti nell’ambito delle Nazioni Unite e premendo per la ratifica e l’attuazione dei principali documenti internazionali sui diritti delle donne.
Fonte:
DGMAG[Modificato da FidelisAdmin 17/03/2006 17.51]