"Non puoi chiamarla adultera" - La Cassazione: è diffamazione

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
FidelisAdmin
00lunedì 27 agosto 2007 17:00
ROMA - Tempi duri per coloro che sono inclini a insultare la moglie altrui. Rischia una condanna per diffamazione e ingiuria, infatti, chi accusa in pubblico una donna sposata di aver commesso un adulterio.

Lo ha stabilito la Cassazione, rigettando il ricorso di un uomo, Colombo D., contro una sentenza del tribunale di Aosta. I giudici lo avevano ritenuto responsabile dei reati di ingiuria e diffamazione ai danni di una donna. E lo avevano condannato al pagamento di una multa complessiva pari a 572 euro e ad un risarcimento dei danni di 1000 euro in favore della parte offesa.

Il signor Colombo, durante una lite, aveva accusato la moglie di un conoscente di averlo tradito, e di averlo fatto come pagamento in natura per alcuni lavori edili eseguiti per i coniugi dall'ipotetico amante.

Per la Suprema Corte (quinta sezione penale, sentenza n.33304) la decisione del tribunale d'Aosta che aveva condannato l'imputato è correttamente motivata.

Era infatti "risultato pacificamente comprovato" che l'imputato aveva dichiarato al marito della persona offesa, in presenza di altri, che la donna aveva avuto rapporti sessuali con un altro uomo. E l'aveva dipinta "come un'adultera e in definitiva come una sorta di prostituta che pagava lavori edili col proprio corpo".

Alla luce di ciò, sottolinea la Cassazione approvando la tesi del giudice di merito, "accusare una donna sposata di adulterio è certamente fatto idoneo a ledere la di lei reputazione".


Fonte: La Repubblica



Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com