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Quando finirà il dolore?

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2011 12:32
20/10/2011 12:31
 
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Registrato il: 20/10/2011
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Buongiorno a tutti... Sono qui non per chiedere aiuto riguardo una storia in corso, bensì per parlare di una storia già chiusa circa un anno e mezzo fa.
Spero di fare un pò di chiarezza con il vostro aiuto.....
Sto male e sono molto confusa. Anche se una parte di me sa che quello che ho subìto è stata violenza psicologica all'ennesima potenza, a volte ho ancora dei dubbi che mi fanno pensare di essere io quella sbagliata.
La mia storia è durata circa 4 anni, tra tira e molla. L'ho conosciuto in una chat, stavo attraversando un periodo di sconforto dovuto al mio matrimonio finito e ad una breve storia finita male per me. La mia autostima era bassissima e avevo bisogno di conferme.
Ero una sognatrice a 360°, nonostante le delusioni.... arriva lui ed io mi innamoro, ma dentro di me c'erano dei freni che mi impedivano di fidarmi troppo. Gliene ho parlato e lui si è sentito subito offeso dalla mia diffidenza. Ha iniziato a bombardarmi con messaggi d'amore, richieste di convivenza ed io alla fine ho abbassato le mie difese.
Da lì è iniziato l'inferno per me... più io mi innamoravo, più lui si allontanava, riavvicinandosi quando io decidevo di chiudere la storia. Si riavvicinava con metodi alquanto strani, messaggi in cui mi insultava o minacce di suicidio, accusandomi di essere "come tutte le altre", di essere falsa e cattiva.. faceva leva sui sensi di colpa e in qualche modo riusciva sempre a riacciuffarmi.
La storia è andata avanti così per anni. Gli insulti che mi rivolgeva durante i nostri litigi erano sempre più pesanti, è passato nel giro di un anno da stoccatine destabilizzanti sotto forma di battute scherzose, a veri e propri insulti come "sei una p.....a, t...a, str..a, bastarda, m...a, ecc", fino ad arrivare alle minacce come "io ti ammazzo, io mi ammazzo, io ti porterò alla pazzia e al suicidio, ecc".
Era di una gelosia morbosa e anche se io inizialmente gli avevo chiesto un storia su basi sane, senza gelosie inutili, lui pretendeva un rapporto simbiotico. Alla fine sono diventata gelosa anche io, mi ero trasformata in un vero detective e trovavo puntulmente le prove dei suoi tentativi di tradimento e dei suoi rapporti epistolari\di sesso virtuale con varie donne, in chat.
Purtroppo dopo varie sue insistenze, ho fatto l'errore di farmi scattare da lui delle foto osè. In nome dell'amore e della complicità di cui mi parlava, acceccata dai sentimenti che provavo per lui o dalla mia dipendenza, ho fatto questo errore.
Quelle foto sono state la sua arma per anni. Ogni volta che si litigava o che volevo uscire da quella relazione malata, lui mi ricattava minacciandomi di pubblicare le foto in rete.
Alla fine non sapevo più se stavo con lui per amore o per paura.
Aveva rovinato e inquinato tutto ciò che di bello c'era stato tra noi....
Quando si arrabbiava (e succedeva spesso, anche per un mio semplice disappunto, per una critica) rompeva oggetti, guidava come un forsennato e/o si autolesionava. Poi seguiva un periodo in cui mi odiava profondamente e non si tranquillizzava fin quando non "me la faceva pagare".
In quel periodo ho iniziato a bere, fino a diventare un'alcolizzata.
Ogni volta che si litigava, mi rifugiavo nell'alcol per sedare l'ansia e rafforzare la mia negazione. Volevo a tutti costi far funzionare quella storia, farlo ragionare, salvarlo, non so da cosa.
Ho inziato a soffrire in modo atroce di vari dolori psicosomatici, non dormivo più, non mi nutrivo più in modo adeguato, stavo trascurando tutti e tutto, in primis me stessa.
Non contento di come mi aveva ridotto, mi ha chiesto di lasciare il lavoro (perchè gelosissimo), ho fatto l'ennesimo errore e l'ho accontentato. Ancora oggi mi ritrovo senza lavoro.
Faccio nuove scoperte sulla sua infedeltà e lui invece di darmi spiegazioni, sparisce per mesi. Poi ritorna e pretende che io lo riaccolga a braccia aperte, io inizialmente mi rifiuto ma scattano di nuovo le minacce ed i ricatti.
Lo riaccolgo ma lui si rifiuta ancora di darmi le spiegazioni dovute, limitandosi a negare tutto e ad accusarmi di essere un'attacca brighe.
Mi tiene ancora ancorata ad una storia a distanza, attaccata ad un telefono e al pc..... ormai era quasi un anno che non ci vedevamo più. Non voleva che io andassi a trovarlo, dicendomi che al più presto sarebbe venuto lui nella mia città.
Nonostante la distanza, scopro (prove inconfutabili) che si sente ancora con altre donne. Lui nega, racconta bugie e ancora nega. Mi accusa di essere paranoica... alla fine mi lascia.
Mi lascia un anno e mezzo fa per telefono, dopo avermi insultato. Io ero in lacrime e gli ho chiesto "questo è un addio?" e lui "no, tornerò tra qualche mese, adesso ho bisogno di stare da solo". Io piango, lui riattacca non prima di lanciarmi un sonoro vaffa....o.
Da allora non l'ho più sentito. Per la prima volta non l'ho cercato, non l'ho rincorso e ho lasciato che se ne andasse... però in realtà per me era iniziata una specie di attesa.
Non posso negare che tra noi ci siano stati anche dei momenti bellissimi, soprattutto all'inizio della storia. C'era una simbiosi completa, c'erano dei piccoli segnali che qualcuno chiama "segnali del destino", insomma, non riuscivo a fare a meno di pensare che lui tornerà, che non poteva finire in quel modo.
Invece non è più tornato. Lo so che dovrei festeggiare, ma qualche mese fa ho scoperto che è felicemente fidanzato e che tutto gli va a gonfie vele.
Da allora sono veramente crollata. Sembrano così felici insieme... e questo mi fa sentire annullata, rifiutata, usata e gettata via, inadeguata e forse anche sbagliata.
Mi chiedo "e se avessi sbagliato tutto io? perchè con lei è felice... allora ero io che non riuscivo a dargli ciò di cui aveva bisogno" e cose così.
Mentre io soffrivo le pene dell'inferno, lui stava riprendendo in mano la sua vita, mentre io aspettavo il suo ritorno, lui stava vivendo un'altra storia.
Al momento sono quasi 2 anni e mezzo che non lo vedo e che non ho più avuto nessun tipo di rapporto con un altro uomo.
Non ci posso credere che dopo tutto questo tempo io possa ancora soffrire così. In qualche modo ho sbagliato, qualcosa è andato storto nel mio percorso, mi sono fosilizzata aspettandolo e\o aspettando le sue scuse, invece di elaborare.. e così mi ritrovo a riprendere il percorso di un anno e mezzo fa, con annessa una gelosia e un'inadeguatezza che mi logorano da quando ho visto le foto di lui insieme ala sua nuova ragazza.
Una parte di me dice che sicuramente la persona malata e sbagliata sia lui e che quella poveretta farà la mia stessa fine, ma l'altra parte mi dice che forse ho sbagliato tutto e che lui aveva dei comportamenti pessimi solo con me, infatto me lo diceva spesso che lui non aveva mai insultato così una donna e che ero l'unica che riusciva a tirare fuori il peggio di lui.
Dal giorno in cui mi lasciò, i miei dolori psicosomatici sono spariti, ho smesso di bere e riposo meglio, ma adesso mi ritrovo di nuovo angosciata, il dolore e la rabbia si stanno riaffacciando.
Sento dentro di me delle ferite che bruciano, mi rimbombano ancora nella testa le sue parole "sei insopportabile, nessuno ti vorrà, sei malata, sai quante ne trovo meglio di te? vaff.... m...a..." e altri insulti indicibili.
La mia autostima è ai minimi storici e gli uomini mi fanno paura.
Sto facendo una vita da eremita, mi sto isolando dal mondo, però sono anche stufa di star male e di non riuscire più a vivere.
Vorrei tanto riprendere a sorridere, ritrovare la mia solarità, la fiducia nelle persone, nell'amore... ma resto immobile.

Scusate la lungaggine e grazie per avermi letta.









[Modificato da Survivor2011 20/10/2011 12:39]
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