Ho scritto la mia storia. 280 pagine, circa. Piene di dolore, sofferenza, ricordi. Ma anche di perdono, comprensione e speranza.
E' stata dura. Ci ho messo circa un mese. Un mese in cui ho rivissuto tutto, senza pietà. Ho preso in mano tutti i pezzi che compongono la mia Anima, e ho deciso che niente e nessuno doveva più avere il potere di farmi star male, perché solo da me dipende la mia serenità.
Rivivere certi momenti è stato terribile. Sentire di nuovo le stesse emozioni. Ma è stato anche terapeutico, perché mi sono resa conto che il passato è solo... passato. Come sabbia che scivola via dalla fessura di una clessidra, non può tornare indietro a meno che tu non decida di voltarla.
Io ho deciso di non voltarmi. Ho deciso di celebrare la mia forza, e di metterla al servizio di chi leggerà.
E ho già iniziato a difenderla con tutte le mie forze da chi quella storia vorrebbe trasformarla, annacquarla, renderla più innocua o più incisiva.
Primo editore.... "è una storia troppo forte, sarebbe meglio trasformarla in un tascabile, in modo che sia meno intensa, così la compreranno più volentieri"
NO! E' la mia storia, il mio sudore, le mie lacrime e il mio sangue. E' la mia vita e non importa se è forte. Chi ne ha bisogno la leggerà.
Secondo.... "Sarebbe meglio finirla con un'impronta più drammatica. Prima del lieto fine."
NO! Il lieto fine è fondamentale: non sarebbe la mia storia, altrimenti. Io sono la prova vivente che la vita non è solo dolore. Voglio che sia un messaggio di speranza, Voglio che il messaggio CHIARO sia: ho sofferto ma sono rinata, e ora sono felice. E come lo sono io, lo puoi essere anche tu!
Il terzo... deve darmi risposta in questi giorni. Non so come andrà, ma so che non ho fretta. Continuerò a difendere la mia storia, il suo messaggio di speranza. Perché chi legge sappia che si può. Che si può VIVERE.
[Modificato da MoonRose 07/07/2011 12:29]
"Voglio cambiare il mondo", disse la ragazzina.
"Ah sì? E come pensi di farlo?", chiese il professore.
"Con l'Amore", rispose lei sorridendo.