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Perchè non posso amarla?

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2010 09:36
05/12/2009 17:42
 
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Salve a tutti,
è la prima volta che utilizzo come canale comunicativo un forum, ma la delicatezza dell'argomento e il mio desiderio di conoscerlo più a fondo mi hanno spinto a registrarmi. Ho bisogno di condividere con persone esperte il disagio, che in qualche modo sto vivendo da circa un anno, stando vicino ad una donna che ha vissuto un'esperienza traumatica di violenza, soprattutto psicologica, da parte di suo marito. Premetto che sono pazzamente innamorato di questa donna, desidererei progettare insieme a lei un avvenire basato sull'amore reciproco, il rispetto della dignità di entrambi..insomma un rapporto in cui siano presenti tutte le componenti che rendono sana e naturale una relazione.
Si tratta di una storia abbastanza complicata e contorta, quindi mi trovo in difficoltà nel cercare di trovare il modo giusto per far capire anche a voi il turbamento che provo. Ci siamo conosciuti circa 8 anni fa, lei era fidanzata ed io uscivo da una relzione molto lunga dalla quale ero stato ferito profondamnete. Ci siamo amati e frequentati per circa 3 mesi, poi lei ha scelto di restare con il suo fidanzato ed io non ho opposto molta resistenza. Lui mi minacciò di morte. A quel punto decisi di incontrarlo. E già allora, percepii quanto fosse una persona che pensava soprattutto a salvare il suo orgoglio, la sua mascolinità, il suo EGO, trattando la fidanzata come colei che aveva come unico compito di rispettare le sua volontà ed era già chiaro allora che era riuscito a circuirla psicologicamente. Già allora, mi chiesi, conoscendo la dolcezza e la sensibilità di lei, come fosse possibile che stesse con una persona simile. Io sentivo di amarla profondamente, ma non ebbi il coraggio di cercare fino in fondo di conquistare il suo AMORE.
Dopo circa 7 anni, abbiamo la fortuna, anzi io lo definisco un vero e proprio miracolo di ritrovarci. Io, nonostante in questo periodo abbia avuto alcune storie, non avevo mai dimenticato lei, anzi nel profondo del mio cuore sapevo che ci saremmo ritrovati. Lei aveva appena iniziato le pratiche per la separazione ed ha un figlia, avuta con lui, meravigliosa. Mi raccontò di tutte le violenze subite, sia psicologiche che fisiche, le traversie vissute per fuggire da lui...ora è un anno che ci sentiamo quotidianamente, ci vediamo pochissimo, poichè sua madre non vuole che sua figlia inizi ad avere una nuova vita e lei non credo che sia ancora pronta a vivere una relazione vera, reale, normale, naturale. Inoltre incombe su di noi sempre la presenza di lui, che almeno due volte all'anno, ha la possibilità, invece di stare a casa loro per poter vedere la figlia. E quì iniziano ulteriori disagi ed incomprensioni con lei. Io non discuto il fatto che lui debba vedere sua figlia. E' un diritto per entrambi: padre e figlia. Lei mi ha sempre assicurato che non è più innamorata, che l'uomo della sua vita sono io, che io l'ho fatta rinascere...però i fatti la contraddicono: in un anno, non è riuscita a confidare alla madre che vorrebbe frequentare e conoscere un'altra persona. Lui, nonostante abbia rovinato la carriera professionale ed abbia indebolito psicologicamente la figlia, si trova sempre le porte della casa aperte. Appena il PADRE PADRONE decide, tutti si mettono sull'attenti.Io non sono degno neppure di varcarla quella porta. Abbiamo fatto alcuni tentativi per superare queste difficoltà:l’ultima era stata quella che lei non mi avrebbe mai più cercato fino a che non fosse stata in grado di creare un rapporto NATURALE. Dopo otto giorni mi ha telefonato dicendo che non poteva stare lontana da me, che soffriva questa situazione,…Io le ho risposto che per me è lo stesso, che desidererei solamente stare accanto a lei, senza altre pretese, ma allo stesso tempo sono rimasto interdetto che lei, solo dopo otto giorni, mi abbia telefonato, senza che in realtà fossero mutate le condizioni.
La mia prima richiesta di aiuto, è quella di chiedervi consigli su come stare vicino a lei, senza dubitare dei suoi sentimenti, perché io rimango convinto che il suo cordone ombelicale sia ancora legato a lui, nonostante tutto! e sinceramente questo mi logora e mi rende sempre meno fiducioso che un giorno potremmo costruire qualcosa di reale.

25/11/2010 09:31
 
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Ciao!
mi ha molto colpito il tuo post, perchè anche io ho vissuto una situazione molto simile.
Non è facile, però, dare consigli, perchè la condizione di una donna che ha subito violenza è molto difficile e complicata.
Io penso che lei ti ami veramente perchè non è facile avvicinarsi ad un altro uomo dopo che si è vissuto una brutta esperienza, ma dall'altro lato capisco anche la sua difficoltà a vivere liberamente una storia d'amore. Una donna che ha vissuto con un uomo violento rimane a lungo legata a lui, non so bene per quale malato motivo, quindi, credo, che lei abbia fatto molti sforzi per "liberarsi" e forse non ci è ancora riuscita. Inoltre dici che ha anche una madre possessiva e che non la lascia vivere. Mi sembra che sia molto complicato tutto e forse tu sei l'unico raggio di sole della sua vita.
Non so che consigli darti. Ti dirrei di starle vicino, di aspettare che sia "libera" ma non credo che sia giusto per te. Il tuo post poi è datato a quasi un anno fa, quindi le cose saranno sicuramente cambiate. Magari potresti aggiornarci sulla situazione.
[Modificato da rossella_75 25/11/2010 09:34]
25/11/2010 13:26
 
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Ciao Rossella!
Grazie per aver risposto! Anche se è trascorso un anno, i miei sentimenti nei confronti di Lei non sono affatto mutati.
Sono tantissimi gli argomenti che dovrei affrontare. Magari anche nei prossimi post potrò esporre in modo più lucido ed esauriente i vari avvenimenti.
Non nascondo che mi commuovo riflettendo su quello che sto scrivendo, perché pensando a Lei, al MIO AMORE per LEI, vorrei solo regalarle parole che donino sorrisi, serenità, felicità e tutto quello che lei possa desiderare.
Durante questo anno ci sono stati molti cambiamenti. Abbiamo tentato in vari modi di ufficializzare la nostra relazione. In particolare c’è stato un periodo durante il quale lei ha tentato di dire a sua madre che aveva il desiderio di frequentarmi, ma è bastato che un giorno dicesse che sarebbe venuta con me presso un centro commerciale, per essere immediatamente apostrofata come una donna poco seria e, sinceramente, un giudizio del genere, dato da una madre che dovrebbe pensare al benessere di una figlia che ha vissuto una situazione molto complicata e che dovrebbe essere spinta, soprattutto dalle persone più vicine a lei, a ricostruirsi una nuova vita, lascia alquanto perplessi.
In seguito a questo evento, ho l’impressione che lei abbia rinunciato ad affrontare la situazione, poiché era abbastanza spiacevole doversi scontrare ancora una volta con la stessa madre che le aveva detto fino all’ultimo di non legarsi a quell’uomo che poi si è rivelato una persona priva di qualsiasi forma di rispetto nei confronti della moglie e della stessa figlia.
Dal canto mio Lei è la donna nella quale ho visto e vedo e vedrò tante qualità che lei tende sempre a minimizzare, perché continua a svalutare se stessa e a non riconoscere in lei tutte le sue bellissime virtù: una donna meravigliosa. Intelligente. Simpatica, con tanta forza che lei non si è mai riconosciuta. Una mamma presente, che ha stabilito con la sua dolcissima figlia un rapporto magnifico. Una donna brillante, che in poco tempo è riuscita a rialzarsi e a trovare quasi subito un ruolo anche professionale nella città dove vive e anche tanti attestati di stima.
In questo periodo il nostro rapporto è diventato sempre più complicato, abbiamo cercato di distaccarci, perché lei sosteneva che si sarebbe sentita più forte senza la mia presenza. Non ci siamo riusciti, il desiderio di sentirci, di abbracciarci anche con semplici parole dette al telefono è stato più forte.
E sinceramente, ritengo che due persone che si amino, debbano affrontare assieme le difficoltà che si presentino, in particolar modo in questa situazione dove le problematicità non sono di poco conto.
Circa dieci giorni fa è accaduto però quello che pensavo non avvenisse: ha fatto ritorno a casa il figliol prodigo, colui che ha tentato in tutti i modi di rovinare la sua vita è stato nuovamente accolto in casa loro, ma questa volta non per una, due, tre settimane, ma con la prospettiva che rimarrà sempre nella loro casa.
A me è crollato il mondo addosso. Non comprendo. Non capisco. Sono andato da lei, il giorno prima che arrivasse lui, sperando che vedendomi, rinunciasse. Ho trovato una donna che mi è apparsa quasi felice che lui tornasse, come una tossicodipendente che aveva bisogno della sua dose. Lui è tornato e ha trovato la famosa porta della loro casa ancora aperta.
Tu mi consigli di starle vicino. Ma come? Io non vorrei altro, perché io la amo, non sono semplicemente innamorato, la amo. Ma già prima non potevo telefonarle a casa, con sua madre presente, ora con lui in casa potremmo sentirci solo di nascosto, forse una, due volte alla settimana.
Spero che lei abbia ricominciato a seguire la psicoterapia, che in questi casi è molto importante.
Io sono qui. La notte non dormo più. Mi alzo pensando che sia tutto un incubo.
Rossella ti chiedo per favore, tu che hai vissuto una situazione molto simile, di suggerimi come starle vicino, perché forse io sono l'unico raggio di sole della sua vita, ma anche lei lo è per me.
Se dovessi seguire i miei sentimenti, andrei lì per dirle che io non la abbandonerò mai, ma deve essere lei a fare il primo passo, altrimenti non farei altro che utilizzare lo stesso identico linguaggio di lui. Un linguaggio ricattatorio, privo di amore, solo di possesso.
Scusami tanto se ti ho annoiata, ma ho tanto bisogno di ricevere consigli da persone che hanno vissuto tali forme di violenza e come possano essere aiutate.
A presto!
Michele


02/12/2010 09:36
 
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Ciao!
ho letto con molta partecipazione ciò che scrivi, perchè mi lascia davvero sorpresa quanto la situazione di questa persona assomigli alla mia!
Anche io vivo con mia madre e ti assicuro che non è facile per niente; è come se fossi ritornata un'adolescente a cui si deve dire sempre cosa fare! Sotto certi aspetti è come se avessi ricreato la situazione di soffocamento che ho avuto in passato! Cambiano i protagonisti, ma i meccanismi, purtroppo, sono sempre gli stessi.
A volte mi chiedo se sia io la persona sbagliata, che ho bisogno di essere sempre circondata da gente del genere!La mia psicologa, invece, dice che sono loro quelli "diversi" e questo mi consola molto!
Tu dici che questa ragazza ha provato a cambiare vita, ma al primo ostacolo si è fatta indietro! Per assurdo posso capirla. Provo a spiegarmi meglio!
Ti parlo in base a quello che ho vissuto io, senza per questo, dire che sia la cosa giusta o sbagliata!
Io abito con i miei e sono grata a loro per quello che hanno fatto per me, che mi hanno riaccolto a casa e mi hanno aiutata nel momento del bisogno! Quando però ho avuto l'occasione di poter cambiare vita, di poterla ricostruire, ho trovato solo porte chiuse! Prima non avevo un lavoro, poi l'ho trovato, e ora mia madre mi dice che sono sempre a lavoro e non sto mai a casa!
l'unico che mi è vicino è mio fratello che addirittura pochi giorni fa ha discusso con mia madre dicendole che lei non mi ha permesso di cambiare vita, di ricostruirla e lei sai cosa ha risposto? Fino a che state sotto il MIO tetto, fate quello che dico io!
Io non so se la mamma della ragazza sia come la mia, spero di No! ti posso assicurare, però, che se le dovesse assomigliare, è molto difficle riuscire ad imporsi, mettendoci anche in più l'esperienza che ha vissuto prima! Nel tuo post dici che in più è tornato anche l'ex marito, quindi immagino come sia "libera" ora !!!Io non posso darti consigli, certo è che la situazione non è delle più facili! Una volta lessi in un altro forum un post di una persona che rispondeva ad un ragazzo che aveva una situazione difficile con una ragazza problematica! Bene, questa persona gli consigliò di lasciarla perdere! Ricordo che rimasi anche male leggendo con quanta superficialità a volte si danno consigli, senza conoscere a fondo la situazione! Non voglio fare la stessa cosa! Quindi ti dico solo che se vorrai, io sarò qui a risponderti, e magari, insieme potremmo, col tempo, torvare una soluzione alla tua situazione.
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