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Non so nemmeno se è il posto giusto...

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2009 01:07
03/08/2009 22:00
 
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Re: Panico
Stella.85, 03/08/2009 17.45:

Domani mattina devo andare al centro... mi è preso il panico... e se sbaglio? e se non mi credono? o se mi dicono che non devo fargli perdere tempo? Quando la signora mi ha telefonato per fissare l'appuntamento mi ha detto che faceva passare una settimana perchè voleva vedermi e parlarmi con calma ed io mi sono sentita rassicurata perchè l'ho presa come una premura nei miei confronti... ma se non fosse così? Se invece volesse dirmi che loro si dedicano a persone con problemi veri e non a chi rimane ancorato al passato e non ha la voglia di venirne fuori da solo? E se dicono che aveva ragione lui e che io sono solo capricciosa? E poi anche se decidessero di aiutarmi vorranno ancora farlo quando scoprono quanto io sia cattiva in realtà?
Ho tanta paura...



Cara amica intanto ti ringrazio per le parole di apprezzamento... questo è anche il mio lavoro e lo faccio con dedizione e nel migliore dei modi, anche se naturalmente virtualmente ci sono delle lacune che difficilmente si possono colmare!
Non devi aver paura per domani... vedi amica mia come ti abbiamo creduto noi ti crederanno loro... sapranno ascoltarti con pazienza e serietà, professionalità e competenza... stai tranquilla!!!
Non potrebbero mai dirti che ha ragione lui, come nessun'altra persona sognerebbe di dirtelo! Tu da che parte stai? Io ti rispondo devi stare dalla tua parte e non dalla sua! Adesso inizia un percorso difficile ma che ti aiuterà a mettere chiarezza dentro di te. Dalla storia che hai raccontanto di quella bambina si evince chiaramente quanto amore tu possa dare, adesso devi riequilibrare il cuore e farlo nuovamente ripartire! Tutto con calma e gradualità! Mi raccomando tienimi informato di tutto!!!

Su che domani sarà un grande giorno...
Per qualsiasi cosa sai dove contattarmi.

Adesso pensa soltanto che domani sarai tra professionisti che ti aiuteranno nel tuo cammino.

Un abbraccio
Gae


03/08/2009 23:01
 
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Re: Re: Panico
FidelisAdmin, 03/08/2009 22.00:



Cara amica intanto ti ringrazio per le parole di apprezzamento... questo è anche il mio lavoro e lo faccio con dedizione e nel migliore dei modi, anche se naturalmente virtualmente ci sono delle lacune che difficilmente si possono colmare!



La tua umiltà è ancora più apprezzabile... hai un cuore grandissimo e la tua solidarietà verso le persone è qualcosa a cui si stenta a credere in questo mondo fatto di indifferenza verso il prossimo.

FidelisAdmin, 03/08/2009 22.00:


Non devi aver paura per domani... vedi amica mia come ti abbiamo creduto noi ti crederanno loro... sapranno ascoltarti con pazienza e serietà, professionalità e competenza... stai tranquilla!!!



Sai nemmeno le persone a me più vicine mi hanno creduto in passato abbagliate da quella apparenza che mio padre mostrava al mondo, a cui associava spesso e volentieri racconti più o meno falsi su quanto io lo facevo soffrire. Per me essere creduta quando parlo di queste cose è una novità.

FidelisAdmin, 03/08/2009 22.00:


Non potrebbero mai dirti che ha ragione lui, come nessun'altra persona sognerebbe di dirtelo!



Diverse persone si sono sognate di dirmelo in modo più o meno esplicito nel paesino dove vivevo con i miei genitori... lì era mentalità comune pensare che un padre ha tutti i diritti di menare le mani su un figlio se questo sbaglia.

FidelisAdmin, 03/08/2009 22.00:


Tu da che parte stai? Io ti rispondo devi stare dalla tua parte e non dalla sua!



Bella domanda... io non lo so da che parte sto... non totalmente dalla sua altrimenti non mi sarei mai allontanata da lui e non avrei chiesto aiuto scrivendo qui e chiamando il centro, ma nemmeno dalla mia perchè fondamentalmente credo di meritarmi il peggio.

FidelisAdmin, 03/08/2009 22.00:


Adesso inizia un percorso difficile ma che ti aiuterà a mettere chiarezza dentro di te.



Chiamami pure vigliacca, ma mi sento morire dalla paura... rivivere tutto... raccontarlo... ho tanta tanta paura ma ogni tanto in un barlume di lucidità sento di doverlo fare.

FidelisAdmin, 03/08/2009 22.00:


Dalla storia che hai raccontanto di quella bambina si evince chiaramente quanto amore tu possa dare.



Sei stupefacente... ti racconto che ho provato sollievo alla morte di una persona, che volevo abortire dandoti esempi di quanto odio sono stata capace di dare e tu mi dici che vedi quanto amore posso dare...è incredibile... non credo che la mia bambina si sia sentita amata dalla sua mamma e credo anche che una persona che non si sente amata non trova la forza di lottare... ergo lei è morta... io l'ho uccisa... questo non è amore, questa è la cosa più mostruosa che una persona possa fare!

In ogni caso basta parlare di questo per il momento perchè anche solo ripensare alla mia piccola mi lacera più di quanto io sia capace di descrivere a parole...


Grazie per la tempestiva risposta perchè stava venendo meno il coraggio di andare domani... e come al solito tu sei stato capace di leggermi dentro e far arrivare le tue parole al mio cuore e mi hai rassicurata se non del tutto quel tanto che basta a trovare la forza di andare e vedere con i miei occhi che hai ragione tu. Ti terrò sicuramente informato... non credo che ti libererai facilmente di me (se te lo stai chiedendo... sì è una minaccia [SM=g27990] ).

Non ho più le parole per ringraziarti, dovrei inventare termini nuovi... forse il modo migliore per farlo è darti fatti e gesti che ti facciano capire che il tuo aiuto non è caduto nel vuoto perchè le semplici parole servono a poco... ed io ho intenzione di mostrarteli giorno per giorno questi fatti!!

Un abbraccio anche a te e grazie.

Vero
[Modificato da Stella.85 03/08/2009 23:03]


...e quando ti sarai consolato, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me e aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando le stelle...
04/08/2009 08:25
 
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FidelisAdmin, 03/08/2009 22.00:



Dalla storia che hai raccontanto di quella bambina si evince chiaramente quanto amore tu possa dare,



Rileggendo adesso mi sono accorta che forse ti riferivi al bambino in pizzeria... non so... non mi sembra di aver fatto niente di che... era solo un gelato che era comunque mio dovere fargli e che non mi costava niente farlo un filo più carino in cambio di qualcosa di molto più bello che lui ha fatto per me!! Mi sembrava il minimo!

Adesso vado incontro al mio "grande giorno" come dici tu Gae e speriamo sia davvero così... ho una paura...



...e quando ti sarai consolato, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me e aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando le stelle...
04/08/2009 12:12
 
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Voglio rassicurarvi...
Nonostante le paure i dubbi sono andata... vorrei raccontarvi ma sono completamente distrutta sia emotivamente che fisicamente... sono stata lì più di due ore ho raccontato tutto, c'erano certi momenti che mi sembrava di non riuscire a respirare ma non mi sono fermata.
Più avanti racconterò tutto adesso voglio solo piangere in pace, ma anticipo già che naturalmente avevi ragione tu Gae.

Un abbraccio
[Modificato da Stella.85 04/08/2009 12:14]


...e quando ti sarai consolato, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me e aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando le stelle...
04/08/2009 21:24
 
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...ti racconto che ho provato sollievo alla morte di una persona, che volevo abortire dandoti esempi di quanto odio sono stata capace di dare e tu mi dici che vedi quanto amore posso dare...è incredibile... non credo che la mia bambina si sia sentita amata dalla sua mamma e credo anche che una persona che non si sente amata non trova la forza di lottare... ergo lei è morta... io l'ho uccisa... questo non è amore, questa è la cosa più mostruosa che una persona possa fare!



... non credo di aver letto male quando qualche post prima hai scritto che tuo padre ti ha massacrata di botte dopo che tu ti eri confidata con tua madre per quanto riguarda la bambina... Non l'hai uccisa...l'avevi solo protetta, ma in queste condizioni e situazioni chi avrebbe poturo far di più? Non sentirti in colpa per qualcosa che non hai fatto... anzi hai mostrato tanto e grande amore nel momento in cui hai deciso di tenerla la bambina!



Voglio rassicurarvi...
Nonostante le paure i dubbi sono andata... vorrei raccontarvi ma sono completamente distrutta sia emotivamente che fisicamente... sono stata lì più di due ore ho raccontato tutto, c'erano certi momenti che mi sembrava di non riuscire a respirare ma non mi sono fermata.
Più avanti racconterò tutto adesso voglio solo piangere in pace, ma anticipo già che naturalmente avevi ragione tu Gae.

Un abbraccio



Adesso cerca di riposare... mi raccontarai tutto con calma e traqnuillità! Lo questi sono momenti in cui si è di fronte ad un atroce dolore, a consapevolezze che lacerano e annientano anima e corpo... ma tu vivi con esse e devi imparare ad affrontarle e vincerle. Si certo ci saranno battaglie perse, ma sono sicuro che la guerra alla fine la vincerai tu... Abbi fede nella tua forza d'animo e nel tuo coraggio... si lo so sembra paradossale, ma le donne che subiscono quello che hai subito tu hanno un grandissimo coraggio nascosto che non aspetta altro che essere messo in luce!!!

Un abbraccio
Gae

P.s. Sei stata molto brava, complimenti! Io ci credevo e continuo a crederci!!

05/08/2009 04:45
 
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Visto che stanotte, nonostante sia più stanca di quanto voglia ammettere, di dormire non se ne parla nemmeno lontanamente, approfitto per raccontarti il mio primo incontro al centro.
Tu avevi detto che sarebbe stato un grande giorno... io userei la parola devastante per definirlo.

Cerco di andare con ordine altrimenti non ne esco più... allora sono arrivata davanti a quel portone e sono stata dieci minuti davanti al campanello indecisa su cosa fare(mi sarebbe piaciuto dirti che sono andata dritta per la mia strada ma sarebbe stata una bugia)ma alla fine ho suonato e sono entrata... mi sono trovata davanti una donna così tanto gentile che ne sono rimasta sorpresa, l'ho guardata e lei mi ha detto "lo so è difficile" che sollievo essere capiti senza aver detto mezza parola. Io non sapevo nemmeno da che parte iniziare, e lei mi ha aiutato a rompere il ghiaccio con argomenti abbastanza neutri... alla fine ho inziato a raccontare della mia vita adesso, di come sono arrivata qui, di quest'anno così difficile e poi sono ritornata indietro, ho raccontato tutto il mio vissuto in famiglia, dell'inferno dentro cui vivevo, delle botte per le più piccole cose, delle parole che ferivano più delle cinghiate, di quanto mi sentissi e mi senta anche adesso sbagliata e inadeguata, insomma seppur sintetizzando ho raccontato tutto, poi sono andata avanti a ripercorrere la mia vita dopo che mi sono trasferita per l'università, il controllo che lui voleva sulla mia vita, mi controllava i km della mia macchina, voleva tutti gli scontrini dei soldi che spendevo, sceglieva lui per me gli amici, mandava i suoi parenti che vivevano nella stessa mia città a controllare quello che facevo, etc... fino allo stupro e relative conseguenze e qui arriva il bello(magari fosse bello): quando ho raccontato qui in forum la storia della mia piccolina avevo i ricordi estremamente confusi, a pezzi... il mio cervello ha sotterrato i ricordi peggiori di quell'esperienza per difendersi da una verità troppo brutta e anche il mio pensare "l'ho uccisa io" era una sorta di autodifesa(lo so che sembra paradossale) perchè la verità fa troppo male, ma oggi mentre raccontavo tutto l'ho rivissuta chiaramente senza censure, ho rivisto mio papà che mi chiedeva di abortire, il mio deciso rifiuto, l'ho risentito mentre mi diceva che lui non poteva permettere che io mettessi al mondo quella creatura perchè non si poteva sperare che prendesse tutto dal padre(quel bravo ragazzo che io avevo obbligato a stuprarmi e che ne era talmente sconvolto da avere un incidente in macchina subito dopo)e che avrebbe sicuramente preso i miei geni e che di conseguenza sarebbe stata sicuramente condannata all'infelicità perchè sarebbe stata sbagliata quanto me e poi io che non ero in grado nemmeno di stare al mondo sarei stata una cattiva mamma... e poi non poteva permettere che io infangassi la memoria di quel "povero" ragazzo, e che se io ero così egoista da non abortire ci avrebbe pensato lui, ho ritrovato intatto l'orrore per quelle parole, ho ricordato il mio tentativo di fuga che sarebbe riuscito se mia mamma non si fosse messa tra me e la porta chiudendo a chiave, ho ricordato lui che mi prendeva per i capelli e mi gettava a terra, il dolore alla testa che avevo battuto su uno scalino, lo sforzo atroce per non svenire perchè dovevo salvare la mia piccola a tutti i costi perchè io l'amavo e poi il resto lo sai già... non so nemmeno io quante volte avrei voluto fermare quei ricordi e sotterrarli di nuovo, o quante volte mi sia fermata perchè il dolore mi toglieva il respiro, o quante volte ho pensato di smettere di raccontare ma alla fine sono andata avanti e onestamente ne sono un pochino orgogliosa...magari a te potrà sembrare una piccola cosa ma a me è sembrato di scalare una montagna.
Adesso so che io non l'ho uccisa, ma sapere che mio papà ha deliberatamente ucciso la mia piccolina con la complicità attiva di mia mamma perchè mi riteneva così sbagliata da non poter permettere che le dessi in eredità i miei geni mi lacera veramente, non sono in grado di dire il dolore che ho dentro e che, nonostante sia da quando sono tornata a casa che piango, sembra non trovare sfogo. So che ho fatto alcuni errori in quella situazione:

- Non tenerli lontani da me e dalla mia bambina,
- Rimanere sola in casa con loro,
- Non rendermi conto che c'era qualcosa di strano nel fatto che mio papà fosse uscito per andare al bar a comprare delle cose che avevo io in casa,
- A pensare che per la prima volta nella mia vita mia mamma si comportasse da mamma e fosse sincera

ma mi do un'attenuante(so che sembra che mi stia facendo un processo): la fame dell'amore di mia mamma mi ha accecata e non ho colto in tempo il pericolo. Spero che dovunque sia adesso la mia bambina guardi questi miei errori con occhi indulgenti e mi perdoni, ma soprattutto spero che sappia che l'ho amata più della mia stessa vita, che la amo tutt'ora, che non passa un solo giorno in cui io non pensi a lei sperando che dov'è adesso sia felice e che mi manca da morire ogni singolo giorno.

Questo insieme a tutto il resto mi impedisce di dormire. Tu mi hai detto di riposare, ma non ce la faccio... è troppo il dolore che adesso mi dilania l'anima per poter pensare di dormire...

Comunque in questo terribile percorso non ero da sola, c'era con questa splendida donna che mi ascoltava, soffriva insieme a me, mi diceva di prendermi tutto il tempo che volevo quando il dolore minacciava di sopraffarmi, mi dava coraggio quando il mio veniva meno e che mi ha detto talmente tante volte che sono stata brava ad andare e a raccontare così tanto che quasi me ne convinco anch'io.

Alla fine mi ha detto che ho bisogno di sostegno psicologico e mi ha spiegato che loro si appoggiano a due psicoterapeute, una più giovane a cui, nonostante lei abbia una discreta esperienza in fatto di violenze, forse non è il caso di affidarmi visto il mio vissuto e quindi preferisce affidarmi all'altra che ha più esperienza, che però probabilmente non ci sarà fino a dopo il 20(posso aspettare) e che comunque mi fa sapere.
Alla fine mi ha dato la sua mail e il suo numero personali nel caso avessi bisogno di qualcosa, anche solo di parlare...

E' vero non lo definirei un grande giorno, ma sicuramente è stato un primo piccolissimo passo...

Tu mi parli di forza d'animo e di coraggio che dovrei avere da qualche parte... io non mi sento nè forte nè coraggiosa, ma mi fido di te e se tu dici che da qualche parte ci sono io ci credo e spero che si facciano vedere prima o poi.

I tuoi complimenti mi fanno molto piacere e onestamene credo di essermeli un pochino meritati.

Il fatto che tu creda in me è davvero molto molto importante per me e ti ringrazio per questo(sto diventando monotona)...

Scusa se ho scritto l'ennesimo papiro, ma non mi è stato dato in dote il dono della sintesi...

Un abbraccio

Vero.


...e quando ti sarai consolato, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me e aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando le stelle...
05/08/2009 16:36
 
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Sono un disastro...
Alla fine stamani verso le sette e mezza sono crollata e ho dormito così profondamente da non sentire nemmeno la sveglia... ho dormito fino a mezzogiorno e mezza... niente di male se non fosse che sarei dovuta essere a lavoro a mezzogiorno e invece sono arrivata alla una... meno male che lì sanno benissimo che sono una persona puntuale e che una volta può capitare... e poi ero così distratta, non capivo niente... spero di riprendermi un attimo!


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06/08/2009 23:45
 
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Io sto male, sto soffrendo... vorrei gridarlo al mondo certe volte ma non si può... sto passando le mie giornate a lavoro a sorridere continuamente e forzatamente a tante persone quando in realtà vorrei solo gridare per tentare di alleggerire il dolore che sento, o piangere di sicuro non fare quei continui finti sorrisi...
Passerà mai tutto questo dolore? O almeno posso in qualche modo imparare a conviverci serenamente? E perchè le persone che mi sono vicine non capiscono come mi sentono? Sanno tutto eppure ciò che mi sento dire continuamente è "non vale la pena che continui a pensarci, devi solo voltare pagina, fare le cose che ti piacciono e avviare un nuovo capitolo della tua vita" Solo?????? A loro sembra facile, per loro visto che sono lontana basta dare un bel colpo di spugna... quasi come bere un bicchier d'acqua... peccato che io in questo bicchiere d'acqua fatico a stare a galla... sbaglio io per caso? O è davvero difficile come io lo percepisco? Voglio dire quelle persone sono i miei genitori... è così difficile capire il dolore che una persona prova a vivere determinate cose, specialmente se a fargliele sono i propri genitori? Ma sono scema io che non riesco a lasciarmi tutto alle spalle come se niente fosse??? Io non lo... non lo so e non lo so... mi sembra di spaccarmi in due dal dolore e mi sento dire "ma dai non ci pensare"... Non ci pensare??? e come si fa a non pensarci... non è come non pensare a quello in macchina ti ha fatto le corna perchè sei stato fermo un attimo in più al semaforo... non se ne rendono conto????? E' così difficile da capire????
Poi magari sono io che sbaglio...


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09/08/2009 18:27
 
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Certe volte mi sento così vuota e sola... mi sembra che la mia vita non abbia assolutamente nessun senso... forse dovrei andare a casa dei miei e sentire cos'hanno da dire... forse un'altra piccola possibilità se la meritano... sono sempre i miei genitori, anche se hanno commesso i loro errori...dopotutto anche io ne ho commessi e nemmeno pochi... se solo potessi capire se il cambiamento di cui mi hanno scritto è vero... e se anche fosse vero, non so se riuscirei mai ad averli ancora nella mia vita... uffa... ma perchè deve essere sempre tutto così difficile?
Ho sempre così tanti dubbi e domande che mi sento scoppiare la testa... e poi mi sento vuota, stanca, certe volte vorrei solo morire.


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10/08/2009 11:27
 
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Ciao amica (scusa se rispondo adesso)

Cercherò di rispondere ai tuoi quesiti...

Intanto NO... non è facile buttarsi tutto alle spalle, anzi è proprio impossibile. Con questo non voglio dire che non si debba guardare avanti con occhi nuovi. Spesso le persone che ci stanno accanto non si rendono conto del dolore che proviamo, spesso è solo un modo per darci la speranza che tutto cambierà, spesso (troppo) è un modo per non accollarsi le sofferenze degli altri. In ogni modo il dolore lacera e si contorce, grida (vendetta) e paradossalmente autopunizione! Tutte queste sensazioni e sentimenti sono frutto di un progressivo disfacimento della propria individualità, della propria autostima... Tutti sbagliamo, tutti... ma non sia mai che l'errore di una persona sia motivo di violenza! Tu cara amica non puoi chiedere a te stessa cose che dovresti chiedere direttamente ai tuoi genitori... spesso il male non ha occhi, ne orecchie...Si in verità sono sempre i tuoi genitori e tu sei la figlia, vogliamo, vuoi iniziare ad analizzare concretamente le tue ipotetiche colpe e incolonnarle con quelle dei tuoi genitori? Se ti può far stare meglio farlo e poi le guardiamo insieme.

Iinfine chi si merita un'altra possibilità? Loro o tu... Devi cominciare ad imparare che tutto parte da te... anche la guarigione! Spesso non scegliamo i nostri mali, ma possiamo scegliere la cura!

Sei più andata al centro?

Un abbraccio
Gae
10/08/2009 21:31
 
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Io mi rendo conto razionalmente che tu hai ragione, ma i sentimenti non hanno niente a che fare con la razionalità purtroppo... è da quando mi è arrivata la lettera dei miei genitori(te l'ho trascritta privatamente) sono assillata dai dubbi... quando si tratta di loro io non riesco mai ad essere lucida e razionale, divento piena di dubbi paure... sono confusa... perchè alla fine rileggendo ancora e ancora la lettera che mi hanno mandato non mi sembra che indichi un cambiamento, anzi mi sembra che confermi che tutto continua come sempre ed io non posso e soprattutto non voglio continuare a vivere come vivevo prima, però magari sbaglio... che casino che ho nella testa... ma perchè mi hanno scritto?

Forse io un'altra possibilità me la merito, ma forse se fossero cambiati anche loro la meritano ed io mi sento in colpa perchè credo che se anche fossero cambiati io non riuscirei a perdonarli e a riallacciare i rapporti con loro...inorridisco al solo pensiero di parlare di nuovo con loro o anche solo di vederli... E' così brutto? A me sembra di sì ma non so cosa farci, anche se è sbagliato è più forte di me.

I miei errori e le mie colpe... ci devo pensare perchè la lista sembra eterna... credo di aver sempre sbagliato tutto... Comunque mi metterò a farla, magari serve a schiarirmi le idee.

Cosa otterrei a fare delle domande a loro? Niente come al solito... non sono mai riuscita a capirli e non ci riuscirò mai... resterà un'altra delle tante cose che non riesco a fare.

Io ti giuro, e ti prego di credermi, che sto facendo del mio meglio per uscirne da questa situazione anche se a volte non sembra da ciò che scrivo... ci sto provando davvero: lavoro, cerco di dedicarmi a me stessa, sto riscoprendo via via tutte le passioni anche piccole che negli anni ero stata costretta a mettere da parte perchè per lui erano sbagliate e mi ci sto dedicando, cerco davvero di tenermi attiva il più possibile... faccio fatica ma spero che con il tempo e con il giusto sostegno le cose cambino.
Io spero davvero di non disturbarti troppo, ma a me questo spazio da sollievo... per certi versi è come scrivere su un diario, ma il bello è che ci sei tu che rispondi e le tue risposte mi danno forza...dico davvero.


Al centro non sono tornata perchè sono un po' incasinata con il lavoro... nei prox giorni dovrei finire e allora chiamerò per andare perchè sento il bisogno di parlare con qualcuno che davvero capisca ciò che sento e che non lo minimizza.

Come sempre grazie

Veronica

[Modificato da Stella.85 10/08/2009 21:34]


...e quando ti sarai consolato, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me e aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando le stelle...
11/08/2009 00:11
 
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Re:

Io mi rendo conto razionalmente che tu hai ragione, ma i sentimenti non hanno niente a che fare con la razionalità purtroppo...



Beh come non darti ragione... I diagi e i traumi non si risolvono soltanto leggendo qualche parola qui in forum, anche se aiuta molto il confronto soprattutto con le altre donne! Di fronte ad un discorso razionale sul da farsi abbiamo sempre di contro aspetti e meccanismi psicologici che ostacolano la propria ricostruzione... il tempo e la costanza, la tenacia e la voglia di ricominciare aiutano tanto!



è da quando mi è arrivata la lettera dei miei genitori(te l'ho trascritta privatamente) sono assillata dai dubbi... quando si tratta di loro io non riesco mai ad essere lucida e razionale, divento piena di dubbi paure... sono confusa... perchè alla fine rileggendo ancora e ancora la lettera che mi hanno mandato non mi sembra che indichi un cambiamento, anzi mi sembra che confermi che tutto continua come sempre ed io non posso e soprattutto non voglio continuare a vivere come vivevo prima, però magari sbaglio... che casino che ho nella testa... ma perchè mi hanno scritto?




Me l'hai inviata via email? Perchè a me non è arrivato nulla... Lucida e razionale nei confronti di chi ti ha e sta procurando tanta sofferenza? Per quanto bene si possa volere ai propri genitori, dubito che di fronte a tanta crudeltà si possa "accettare" un loro rimpatrio peggio se non avvolti da un senso di colpa, dalla consapevolezza del danno che hanno fatto! Tu non devi continuare a vivere come vivevi prima, hai cominciato un percorso che non devi più abbandonare. Si i momenti bui ci saranno e lo sconforto potrà prevalere spesso, ma almeno sei lontana dalla causa dei tuoi mali! Sai è come vivere vicino a uan centrale nucleare... finchè sei li vicino sei sempre con la paura che possa accadere qualcosa, ma se ti allontani pur rimembrando la tua paura e le tue angoscie le puoi controllare meglio e pian piano metterle a tacere.



Forse io un'altra possibilità me la merito, ma forse se fossero cambiati anche loro la meritano ed io mi sento in colpa perchè credo che se anche fossero cambiati io non riuscirei a perdonarli e a riallacciare i rapporti con loro...inorridisco al solo pensiero di parlare di nuovo con loro o anche solo di vederli... E' così brutto? A me sembra di sì ma non so cosa farci, anche se è sbagliato è più forte di me.



Ancora una volta credo tu ti stia eccessivamente preoccupando di come sono solo, se sono cambiati o rimasti sempre i vecchi genitori... Tu devi lavorare su te stessa, devi prenderti cura di te e non di loro!Il perdono è qualcosa talmente intimo che deve fare i conti in primis con la volontà vera di chi compie questo gesto... è un tuo sacrosanto diritto anche non perdonarli mai! Però devi partire sempre da te stessa... se il perdono ha un ruolo importante nel tuo percorso verso la rinascita allora ben venga, ma se esso deve serivre soltanto per "confortare" la controparte allora ti prego di astenerti!




I miei errori e le mie colpe... ci devo pensare perchè la lista sembra eterna... credo di aver sempre sbagliato tutto... Comunque mi metterò a farla, magari serve a schiarirmi le idee.



Beh a mio avviso il più grande errore è quello di non commeterne!!! Anch'io sono figlio e anch'io come te magari ho potuto sbagliare nei confronti dei miei genitori, ma la risposta all'errore non è la violenza ma il dialogo,la comprensione, l'accoglienza... L'errore cara Veronica sta nel salutare le loro violenze come giustificate in quanto frutto dei tuoi sbagli.




Cosa otterrei a fare delle domande a loro? Niente come al solito... non sono mai riuscita a capirli e non ci riuscirò mai... resterà un'altra delle tante cose che non riesco a fare.



Anch'io spesso non capisco questa gente... ma non è un problema mio, come non è neanche tuo... Sono loro che trasformano la vita in qualcosa che spesso non merita neanche di essere vissuta!


Io ti giuro, e ti prego di credermi, che sto facendo del mio meglio per uscirne da questa situazione anche se a volte non sembra da ciò che scrivo... ci sto provando davvero: lavoro, cerco di dedicarmi a me stessa, sto riscoprendo via via tutte le passioni anche piccole che negli anni ero stata costretta a mettere da parte perchè per lui erano sbagliate e mi ci sto dedicando, cerco davvero di tenermi attiva il più possibile... faccio fatica ma spero che con il tempo e con il giusto sostegno le cose cambino.



Guarda che non ti sto mettendo fretta [SM=g27988] Tranquilla... hai tutto il tempo a tua disposizione!!! Non correre, ma cammina lentamente senza fermarti troppo però! [SM=g28002]


Io spero davvero di non disturbarti troppo, ma a me questo spazio da sollievo... per certi versi è come scrivere su un diario, ma il bello è che ci sei tu che rispondi e le tue risposte mi danno forza...dico davvero.



Si lo credo... ho sempre pensato a questo forum come un grande diario dove poter rintacciare se stessi... QUnte volte ho letto: sai leggendo la tua storia mi sembra di leggere la mia... sai leggendo quello che provi sento di non essere la sola a provare queste sensazioni... Beh il forum è un grandissimo strumento di condivisione!!!

Adesso vado a nanna...

Un abbraccio Veronica
gae


12/08/2009 00:29
 
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Intanto sì... la lettera te l'avevo trascritta per mail... non so come mai non è arrivata, te l'ho rispedita tramite ffz, così dovresti leggerla... mi sarebbe proprio utile un parere esterno!!

In realtà io mi preoccupo per loro perchè speravo che la mia lontananza li avrebbe fatti riflettere e magari cambiare...sarebbe stata una dimostrazione del fatto che mi vogliono bene... che stupida... in quest'anno ho avuto così tante dimostrazioni che non è così(una cartolina che mi hanno spedito dal mare con scritto "come vedi noi stiamo bene, e tu?", il fatto che dopo nemmeno un mese che me ne sono andata sono andati in comune a far partire la cancellazione di residenza come a dire "finalmente ci siamo liberati di te" e tanto altro).


Non dico che la violenza è giustificata dai miei sbagli, ma che i miei sbagli ne sono stati la causa scatenante...

Tu avevi proposto di fare le colonne delle colpe... ciò che hanno fatto loro l'ho già scritto, ciò che lo scatenava era:

- Il fatto che io non sono una bella ragazza ed è vero, gli anni passati nei disordini alimentari hanno influito non poco sul mio fisico, tra l'altro i miei disordini alimentari erano motivo di nervosismo(uso un eufemismo) ed io mi rendo conto che sbagliavo e lui aveva ragione a rimproverarmi;

- Spesso di notte io mi svegliavo urlando dagli incubi e lo svegliavo: lui la mattina si alzava presto per andare a lavorare ed io mi sentivo così in colpa per questo, dopotutto lui lavorava per mantenere anche me(poi questo problema lui l'ha risolto a modo suo...adesso mi sveglio se ho un incubo ma in maniera silenziosa);

- In casa ero sempre abbastanza cupa, triste e preoccupata, non mi comportavo come tutte le adolescenti della mia età e lui quando tornava stanco da lavoro voleva trovare un ambiente sereno... come dargli torto? Non era molto bello da parte mia comportarmi così...

- Quando avevo 14 anni ho iniziato a fumare... quale padre non si arrabbierebbe? Sicuramente lui ha esagerato(mi spegneva le sigarette addosso) ma solo perchè credeva di fare il mio bene;

- Non tenevo abbastanza pulita ed in ordine la casa e lui si arrabbiava perchè si vergognava a portare in casa i suoi amici;

- Rispondevo in malo modo ad ogni appunto o critica che ritenevo ingiustificata(non erano molte, ma ogni tanto capitava), mi ribellavo continuamente quando non mi faceva uscire, o pretendeva di scegliermi
gli amici,etc...;

- Sono caduta un paio di volte dal mio motorino sfasciandolo e non è bello visto che lui pagava per ripararlo;

- Non sono mai riuscita ad essere la figlia che lui avrebbe desiderato e questo è il mio più grande sbaglio che alla fine li racchiude tutti.


Capire e soprattutto capirli è sì un mio problema, nel senso che se io avessi capito come dovevo comportarmi od essere lui sarebbe stato orgoglioso di me, sarebbe stato fiero di parlare di me con i suoi conoscenti invece di andare a raccontare ipotetici miei ritardi mentali e di come lui si sforzasse di correggere i miei comportamenti e dire: "d'altronde è così perchè è nata prematura...non ci si può far molto"... è vero che sono nata prematura(8 mesi), ma non sono ritardata e di questo me ne rendo conto benissimo. E' vero loro hanno trasformato la mia vita in qualcosa di terribile, mi sembrava di essere peggio che morta(adesso almeno mi sento solo peggio che orfana... è un miglioramento)ma io vorrei tanto sapere PERCHE'... solo io in casa subivo per cui lui non era malato, vorrei tanto capire cosa avrei dovuto fare perchè le cose fossero diverse... lui non mi ha mai risposto, mi diceva "lo sai cosa hai fatto di male" oppure "sai come devi cambiare per avere un bel rapporto con me"... ma la realtà è che io non lo sapevo nonostante facessi di tutto per farlo e per capirlo.

A riguardo del forum sì è un grandissimo strumento e molto ben fatto anche...

Adesso vado a nanna io...

Veronica


...e quando ti sarai consolato, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me e aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando le stelle...
14/08/2009 21:41
 
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Cara Veronica,
per favore, ascolta le parole di Gae e smettila di pensare agli altri, pensa a te stessa - non in termini delle "tue colpe" ma nel senso di "occuparti della tua vita, prenderti cura di te stessa".
L'elenco delle tue "colpe" mi ha fatto venire le lacrime agli occhi: già soltanto il tuo insistere nel voler a tutti i costi elencare queste tue "colpe" è così significativo di come ti senti.
Smettila, smettila di auto-denigrarti, smettila di far risuonare nella tua mente le voci e le parole di persone che non hanno saputo accoglierti ed amarti: basta, tu non hai "colpe", un figlio non ha "colpe", anche il figlio peggiore del mondo è il frutto di quello che i genitori hanno fatto di lui!
Ma senti: tu hai avuto/hai problemi alimentari. Incubi e depressioni. Su cosa ti fermi a riflettere? Sulle "conseguenze", per la tua famiglia, di questi tuoi "difetti".
Ma, cara, prova a chiederti (e con il supporto psicologico imparerai ad attraversare anche queste domande e risposte, aiutata da una brava psicologa) PERCHE' tu avevi disturbi alimentari, perchè avevi incubi e depressioni...!
Questo è il punto, questo è "pensare a te", pensare con la tua testa, ascoltare la tua voce e non la voce di chi di dice che sei cicciona o che non lasci dormire bene gli altri di notte, con i tuoi incubi.
Basta colpevolizzarti, cara: prova a guardarti come sei, una ragazza giovane, giovanissima (ti assicuro che qualsiasi disturbo alimentare tu abbia avuto o abbia ancora adesso, quando starai bene sarai splendida...a 24 anni basta un bel sorriso per essere splendida..).
Una ragazza giovane, che ora sta costruendo la sua vita, sola, dopo un passato molto doloroso e difficile.
E' un bel rospo da digerire, quello di rendersi conto che chi avrebbe dovuto proteggerti e amarti più di chiunque al mondo - i tuoi genitori - ti hanno trattata così male. Ma così è andata, non è accaduto solo a te e adesso, invece di chiederti se la colpa era tua e se adesso loro sono cambiati, chiediti come puoi rendere la tua vita, la vita che hai DAVANTI, serena, piena e felice.
Questo deve essere il tuo obiettivo, non cose astratte come il perdono o comprendere le tue colpe inesistenti. Forse un giorno perdonerai i tuoi: te lo auguro, ma è una cosa che arriverà da se', quando sarai pronta. Ora non pensarci.
Queste persone ti hanno fatto già troppo male, non permettere loro di parlare nella tua testa, di decidere ancora per te e, ovviamente, di decidere che tu non vali niente, non meriti di stare bene e di essere felice. Meriti il meglio: prendilo, costruiscilo.
Un po' alla volta.
Hai iniziato un percorso importantissimo, contattando il centro antiviolenza: fidati di loro, affidati alla psicologa che ti seguirà. L'inizio non sarà facile, l'hai visto: è come scavare in una ferita aperta, fa male. Ma dopo un po' si comincia ad essere più forti, più consapevoli...e - dopo un bel po' - più FELICI.
Questo, ti assicuro, accadrà: ritrovarti tra un po', molto più forte, molto più serena, molto più felice. Devi lavorarci su: non sei più sola a farlo, vedrai, abbi fiducia.
Pensa a questo percorso che stai iniziando e non ascoltare le voci del passato. Se non vuoi rompere del tutto i rapporti con i tuoi, puoi provare a tenere un tono civile, freddo e distaccato, nel dare tue notizie generali - sto bene, studio, lavoro, etc. Punto e basta. Questo, per non sentirti "una cattiva figlia" se non rispondi affatto. Ma stai attenta a non lasciarti invischiare!
Resta nel forum, Gae è un ottimo "personal trainer", sa scuoterti al momento giusto e consolarti quando è necessario...sono sicura che ti aiuterà molto.
Fammi un favore personale: cerca di volerti più bene!
Ciao,
Lilly
16/08/2009 14:03
 
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In realtà io mi preoccupo per loro perchè speravo che la mia lontananza li avrebbe fatti riflettere e magari cambiare...sarebbe stata una dimostrazione del fatto che mi vogliono bene...



Capisco che la presenza dei tuoi genitori nella tua vita, la possibilità che loro possano cambiare e rendirsi conto di quel che hanno fatto ti potrebbe far stare meglio... ma la prima persona a cui devi volere bene sei te stessa! La presa di coscienza che hai sul fatto che loro "dovrebbero cambiare" significa che sei consapevole delle loro colpe, non frutto di tuoi ipotetici errori ma generate da atteggiamenti distorti e sentimenti "malati"...


che stupida... in quest'anno ho avuto così tante dimostrazioni che non è così(una cartolina che mi hanno spedito dal mare con scritto "come vedi noi stiamo bene, e tu?", il fatto che dopo nemmeno un mese che me ne sono andata sono andati in comune a far partire la cancellazione di residenza come a dire "finalmente ci siamo liberati di te" e tanto altro).



Scusa la battuta... riscriviamola questa cartolina e la rispediamo scrivendo: "come vedete sto bene, e voi? Aver trovato la mia indipendenza, aver ricostruito la mia vita con le mie mani, è stato per me una grande liberazione!"


Non dico che la violenza è giustificata dai miei sbagli, ma che i miei sbagli ne sono stati la causa scatenante...



I tuoi non sono errori... da quello che ho letto sono solo disagi esistenziali che loro non hanno saputo ne voluto comprendere... Non hai scatenato un bel niente... loro sono così!


Tu avevi proposto di fare le colonne delle colpe... ciò che hanno fatto loro l'ho già scritto, ciò che lo scatenava era:

- Il fatto che io non sono una bella ragazza ed è vero, gli anni passati nei disordini alimentari hanno influito non poco sul mio fisico, tra l'altro i miei disordini alimentari erano motivo di nervosismo(uso un eufemismo) ed io mi rendo conto che sbagliavo e lui aveva ragione a rimproverarmi;



Non credi che ci sia un motivo per cui sei caduta nella trappola dei disordini alimentari? Non credi che sia stato un campanello d'allarme che informava di quanto logoramento psicologico e fisico stava avvenendo in te? Non credi che il disordine alimentare sia stato un effetto ai loro comportamenti e non la causa?


- Spesso di notte io mi svegliavo urlando dagli incubi e lo svegliavo: lui la mattina si alzava presto per andare a lavorare ed io mi sentivo così in colpa per questo, dopotutto lui lavorava per mantenere anche me(poi questo problema lui l'ha risolto a modo suo...adesso mi sveglio se ho un incubo ma in maniera silenziosa);



Ogni buon padre si sarebbe posto il problema di cosa stesse poassando la figlia, di quale problema fosse motivo di tanta angoscia notturna... un buon padre avrebbe cercato di risolvere il problema non mettendo "un silenziatore" ma trasformando gli incubi in sogni!...ecco cosa farebbe un genitore...


- In casa ero sempre abbastanza cupa, triste e preoccupata, non mi comportavo come tutte le adolescenti della mia età e lui quando tornava stanco da lavoro voleva trovare un ambiente sereno... come dargli torto? Non era molto bello da parte mia comportarmi così...



Magari voleva trovare la casa del mulino bianco... Proprio perchè non ti comportavi come le adolescenti della tua età doveva essere più attento, insieme a tua madre di tutto ciò...Non era molto bello dalla parte loro mettere in cantina i problemi della loro figlia. Però sai, magari visto che lìorigine dei mali nasce da loro, posso capire il motivo di tanta strascuratezza!!!


- Quando avevo 14 anni ho iniziato a fumare... quale padre non si arrabbierebbe? Sicuramente lui ha esagerato(mi spegneva le sigarette addosso) ma solo perchè credeva di fare il mio bene;



Tutti i padri si potrebbero arrabbiare... anche il mio si è arrabbiato, ed io ho iniziato a 18 anni... mah il suo atteggiamento è stato un volermi proteggere da qualcosa che mi avrebbe potuto far male...il tuo ha cercato di fartene ancora di più! Lui non ha fatto il tuo bene, ha solo sfogato la sua inerzia su una figlia molto fragile ed indifesa...


- Non tenevo abbastanza pulita ed in ordine la casa e lui si arrabbiava perchè si vergognava a portare in casa i suoi amici;



Magari si doveva prodigare nel tenere pulito il suo cuore...e il suo rapporto con la figlia!!!


- Rispondevo in malo modo ad ogni appunto o critica che ritenevo ingiustificata(non erano molte, ma ogni tanto capitava), mi ribellavo continuamente quando non mi faceva uscire, o pretendeva di scegliermi
gli amici,etc...;



Normale comportamento di ogni figlia... tutti abbiamo passato questo periodo! Non è una colpa ma uno stato dell'essere!!!


- Sono caduta un paio di volte dal mio motorino sfasciandolo e non è bello visto che lui pagava per ripararlo;



Poco male, l'importante che non ti sei "sfasciata tu"... tutto il resto non conta... sono cose che capitano... io ho sfasciato la macchina, non l'ho potuta manco riparare... !! Almeno io sto bene, e gli altri non hanno potuto dire "pace all'anima sua"! [SM=g27988]


- Non sono mai riuscita ad essere la figlia che lui avrebbe desiderato e questo è il mio più grande sbaglio che alla fine li racchiude tutti.



In realtà tu sei stata la figlia che lui ha sempre desiderato... almeno finchè non hai rotto le catene! Chi non desidera (tra coloro che hanno una visione malata e distorta del rapporto genitoriale) una figlia che si lascia fare senza troppe storie tanto male? Credo che lui non sia stato un padre, nel senso che insieme a tua madre ti ha messo al mondo... ma sicuramente non è stato un genitore!


Capire e soprattutto capirli è sì un mio problema, nel senso che se io avessi capito come dovevo comportarmi od essere lui sarebbe stato orgoglioso di me, sarebbe stato fiero di parlare di me con i suoi conoscenti invece di andare a raccontare ipotetici miei ritardi mentali e di come lui si sforzasse di correggere i miei comportamenti e dire: "d'altronde è così perchè è nata prematura...non ci si può far molto"...



Vedi Veronica capire i profondi stati d'animo della gente, riuscire a comprendere i meccanismi psicologici che s'innescano in queste situazioni è cosa molto ardua... L'unica cosa che possiamo fare è allontanarci dal male e lasciare perdere di capirne a tutti i costi le ragioni! Spesso la mente umana è un baratro senza fondo oscura e incomprensibile... In questi casi non domandiamoci ne il perchè ne il come... dobbiamo solo fuggire da ciò che ci uccide!


è vero che sono nata prematura(8 mesi), ma non sono ritardata e di questo me ne rendo conto benissimo. E' vero loro hanno trasformato la mia vita in qualcosa di terribile, mi sembrava di essere peggio che morta(adesso almeno mi sento solo peggio che orfana... è un miglioramento)ma io vorrei tanto sapere PERCHE'... solo io in casa subivo per cui lui non era malato, vorrei tanto capire cosa avrei dovuto fare perchè le cose fossero diverse... lui non mi ha mai risposto, mi diceva "lo sai cosa hai fatto di male" oppure "sai come devi cambiare per avere un bel rapporto con me"... ma la realtà è che io non lo sapevo nonostante facessi di tutto per farlo e per capirlo.



Come mai tu?Beh ecco che ritorna il concetto di prima... troppo spesso è inutile indagare sul motivo del male... dobbiamo solo allontanarlo! Alla fine, credimi, avresti potuto anche essere ciò che lui voleva, ma lui sarebbe rimasto tale e quale... perchè tale e quale sarebbe rimasto il suo male! Adesso come dice Lilli pensa al tuo bene! Ti ho fatto fare la lista delle tue ipotetiche colpe per aver la conferma che non sono colpe... adesso parlane con la tua psicologa, non si può iniziare un percorso senza comprendere che il male che abbiamo ricevuto non è frutto di nostri comportamenti ma figlio di una mente deviata!

Un abbraccio veronica, e mi raccomando inizia a guardare verso di te e non più verso di loro.... ricostruisci la tua vita e poi ti sarà più facile capire tante cose.

[Modificato da FidelisAdmin 16/08/2009 18:21]
17/08/2009 12:51
 
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Innanzitutto grazie per le vostre risposte così chiare... vorrei avere le idee così chiare io... ho riflettuto molto sulle vostre parole, ho provato a rileggere le mie parole cercando di vederle dal vostro punto di vista e mi sono accorta ancora una volta che avete ragione... oscillo continuamente fra "non era colpa mia" e "era colpa mia", so che non dovrei ma purtroppo è così!
E' vero che io adesso devo pensare alla mia vita, ma è così strano, così nuovo per me che devo imparare come fare perchè, che buffo, non so come si fa... sono bravissima a fare le cose in base a ciò che penso faccia piacere agli altri!!!!

Caro Gae sotto un certo punto vista vedere quelle che io pensavo delle mie colpe prese una per una e analizzate sotto la giusta ottica è stato liberatorio, per una volta sono arrabbiata sì, ma con loro, non con me stessa e anche questo è così nuovo.

Cara Lilli, tu mi chiedi di fare proprio ciò mi riesce meno... volermi bene... quando mi guardo allo specchio o magari la sera penso alla mia giornata o peggio alla mia vita, il sentimento che provo è più vicino all'odio o allo schifo.

Grazie ancora a tutti e due.
Un abbraccio
Veronica


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23/08/2009 15:27
 
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Mi ero dimenticata di dirvi che mi hanno chiamata dal centro e che martedì ho appuntamento con la psicologa... dovrei esserne contenta ma non è così, in realtà mi sento in colpa perchè si sta concretizzando quell'aiuto che io ho cercato e in più ho una tale paura(di cosa non lo so, so che sono terrorizzata), certe volte mi verrebbe voglia di telefonare e disdire tutto... ma perchè mi sento così? Cosa c'è che non funziona in me?


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24/08/2009 18:33
 
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Ciao cara amica...

Si la tua lettera mi era arrivata e lo letta con attenzione... questa la cancello! La lettara racconta certo di due genitori che non hanno compreso il male che hanno fatto... anzi, pensano di aver loro subito torti da parte tua... Bisognerebbe chiedersi del perchè spesso i figli fanno scelte così difficili... Loro magari pensano solo che sei troppo leggera nelle tue scelte dimenticando che il male alla lunga genera disagi traumi e insofferenze che non possono essere allotanate con facilità! Forse si sentono in colpa ma non l'hanno per niente dimostrato... anzi hanno chiaramente detto: "Ti vogliamo bene, rifletti sui tuoi errori e per favore smetti di fare la bambina"

I sensi di colpa dentro di te sono talmente evidenti e consolidati da rifiutare anche un aiuto esterno... come dire: perchè essere aiutata quando ho sbagliato tutto? Beh tu devi essere aiutata perchè hai subito l'errore e non perchè l'hai commesso...

Ti prego non disdire l'appuntamento con la psicologa, adesso che hai trovato una strada non l'abbandonare... fallo per te, per la tua vita, per il tuo futuro.

Domani ti voglio al centro ok? [SM=g27988]

Un abbraccio
Gae

24/08/2009 19:52
 
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Non lo so... o meglio so che hai ragione ma è come se non lo sapessi, nel senso che non riesco a convincermene veramente, è come se tra me e la convizione di determinate cose ci fosse un muro attraverso cui queste cose non riescono ad entrare nonostante il mio impegno perchè accada e di questo ti chiedo scusa.
Riguardo a domani mi sono costretta a non disdire... ma mi sembra di essere nel torto... in parte perchè ci sono donne con problemi ben più gravi dei miei e alla fine io non niente di cui lamentarmi adesso e in parte è come se sapessi che un giorno o l'altro mi convincerò del "non era colpa tua ma loro" e mi sembra di fargli l'ennesimo torto... ma sarò stupida?

Ieri ci è mancato un soffio che facessi le due telefonate con cui mi sarei rovinata nuovamente la vita, proprio quando sto cercando di migliorarla: stavo per chiamare il centro per disdire e peggio ancora stavo per chiamare mio padre per chiedergli scusa e se potevo tornare a casa...meno male che mi sono frenata in tempo... mi sono messa a fare altre cose finchè il momento non è passato.spero soltanto di riuscire sempre ad avere la forza di fermarmi perchè certi impulsi sono veramente da stupida(forse sono davvero ritardata come diceva lui).

Ti prometto che domani vado... anche se al solo pensiero mi si gela il sangue nelle vene dalla paura, ma ti ho promesso dei fatti non solo delle parole ed ho intenzione di mantenere la promessa:
motivazione sbagliata me ne rendo conto, ma mentire dicendo "sì vado perchè lo devo a me stessa" che so essere la motivazione giusta mi sembra abbastanza inutile perchè non la penso così, magari un giorno ci arriverò sempre ammesso che sia vero che mi merito qualcosa di bello, ma per il momento non è così.

Quella lettera alla fine l'ho sotterrata in un cassetto smettendo di lambiccarmi il cervello... perchè in realtà la vaga minaccia nascosta in quelle parole io l'avevo colta e avevo capito che è tutto come sempre... non la rileggevo per capire, ma cercando un'interpretazione che smentisse questa convizione: il risultato di questo lavoro è stato che ieri c'è mancato pochissimo che lo chiamassi e gli chiedessi scusa... sono proprio un bell'esempio di come una persona possa farsi del male da sola e con intenzione... penso seriamente di essere pazza a fare queste cose.

Gae come sempre grazie... nei momenti di cedimento sei sempre presente.

Un abbraccio

Vero




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24/08/2009 23:53
 
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Cara Veronica

La sincerità con chi ti porge la sua mano e in primis con te stessa è la cosa più importante... Io non sono qui per sentirmi dire quello che vorrei sentirmi dire, ma per ascoltare ciò che il tuo cure e la tua anima nel profondo sentono... Non serve mentire per far piacere, non serve neanche fare qualcosa seguendo motivazioni diverse da quelle interiori... Apprezzo tantissimo la tua sincerità, davvero!
Tu sei sempre in balia delle tue decisioni... dentro di te è come se fosse in atto, da tanto tempo, una lotta tra ciò che è giusto con ciò che è bagliato. Il dubbio così tanto prepotentemente presente nella tua vita ti logora e ti rende molto vulnerabile, però hai mostrato una forza d'animo grandissima nel non cedere ai "ricatti" emotivi che la tua psiche innesca dentro di te... Nella solitudine, nell'abbandono quando nessuno ci sta accanto siamo noi nostro padre e nostra madre, nostro fratello o nostra madre. Lo so è difficile ma la vita è in continuo divenire e nel nostro DNA siamo tutto quello che ho destritto sopra. Ciò che prometti adesso puà sembrare difficile da accettare, il tuo percorso può apparire lungo e tortuoso, ma confida nella tua forza e nel tuo essere DONNA e vedrai che troverari dentro di te le giuste risorse...

Un abbraccio
Gae
25/08/2009 17:22
 
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Cara Veronica

La sincerità con chi ti porge la sua mano e in primis con te stessa è la cosa più importante... Io non sono qui per sentirmi dire quello che vorrei sentirmi dire, ma per ascoltare ciò che il tuo cure e la tua anima nel profondo sentono...


Sono così abituata a dire e fare ciò che credo agli altri faccia piacere che se dico qualcosa che so non essere la "cosa giusta" automaticamente mi sento in colpa e in dovere di giustificarmi in qualche modo.


non serve neanche fare qualcosa seguendo motivazioni diverse da quelle interiori...

Può darsi che sia così ma adesso sono consapevole che, se dovessi seguire le mie motivazioni interiori, probabilmente o non farei un bel niente oppure farei qualcosa di lesivo verso me stessa per cui cerco all'esterno le motivazioni per fare ciò che razionalmente ritengo giusto per me stessa... forse in futuro sarà diverso ma per adesso è così... alla fine ciò che conta in questo momento è il risultato, la strada che ho intrapreso credo che dovrebbe servire anche per riuscire a volermi più bene e a imparare a prendermi cura di me stessa in modo sano.


Apprezzo tantissimo la tua sincerità, davvero!

Sul serio???Non lo dici solo per farmi piacere??? Questa è una novità assoluta nella mia vita...
di solito le persone sono ben felici di avere le mie verità diciamo "addomesticate" soprattutto a riguardo di queste storie... forse perchè non sempre per le persone è facile farsi carico di determinate esperienze.


Tu sei sempre in balia delle tue decisioni... dentro di te è come se fosse in atto, da tanto tempo, una lotta tra ciò che è giusto con ciò che è bagliato.

In che senso in balia delle mie decisioni?
Il fatto è che spesso mi sembra di non sapere ciò che è giusto o sbagliato... oppure non so mai se sto facendo la cosa giusta per me o per far contento qualcun altro: quello di accontentare sempre e prima di tutto gli altri è un meccanismo talmente radicato dentro di me che, a livello consapevole, non mi rendo nemmeno conto di attuarlo se non a volte qualche tempo dopo oppure non me ne accorgo proprio... diciamo pure che certe volte non so nemmeno chi sono io in realtà, cosa voglio... sto cercando di riscoprirmi adesso.


Il dubbio così tanto prepotentemente presente nella tua vita ti logora e ti rende molto vulnerabile, però hai mostrato una forza d'animo grandissima nel non cedere ai "ricatti" emotivi che la tua psiche innesca dentro di te...

Io sento fortissimo il dubbio se sono davvero come diceva lui, se sono nata sbagliata perchè è così che mi sento nella maggior parte delle situazioni della mia vita(anche banali): sbagliata, inadeguata, non all'altezza delle situazioni e delle persone, una specie di pesce fuor d'acqua...
In effetti mi sento estremamente vulnerabile, specialmente da dopo che ho riaperto le vecchie ferite qui in forum e al centro... mi sento esposta e senza protezione... ultimamente piango o mi spavento o mi arrabbio con me stessa per le più piccole cose... prima o poi qualcuno comincerà a pensare che sono fuori di testa.
Forza d'anima???Chi,io?? Ma stai scherzando? Quando? Io mi sento in tutti i modi fuorchè forte...



Nella solitudine, nell'abbandono quando nessuno ci sta accanto siamo noi nostro padre e nostra madre, nostro fratello o nostra madre. Lo so è difficile ma la vita è in continuo divenire e nel nostro DNA siamo tutto quello che ho destritto sopra.

Non credo di riuscire ad essere tutto questo, a fatica riesco ad essere una persona in grado di stare al mondo...

Ciò che prometti adesso puà sembrare difficile da accettare, il tuo percorso può apparire lungo e tortuoso, ma confida nella tua forza e nel tuo essere DONNA e vedrai che troverari dentro di te le giuste risorse...

Sì onestamente sembra quasi impossibile da compiere questo percorso ma chissà...
Al momento io confido molto in chi mi sta aiutando in questo momento (voi del forum, le persone al centro)non in me stessa perchè la mia forza non so nemmeno se esiste davvero!


Ovviamente stamani sono andata, ed ho avuto il primo incontro con la psicoterapeuta... è stato conoscitivo niente di particolarmente terribile, non so nemmeno perchè avevo così tanta paura ad andare, chissà cosa credevo che succedesse... comunque lei mi ha fatto una buonissima impressione e al momento non ho nessuna intenzione di lasciare il sentiero che ho imboccato.

Un abbraccio

Vero

P.S. Sicuro che non ti dà fastidio che continuo a scrivere in forum? Mi rendo conto che a volte sono un po' ingarbugliata nel descrivere come mi sento e me ne scuso ma è perchè anch'io non ce li ho ben chiari e perchè non sono abituata a parlare apertamente di come mi sento... a raccontare i fatti sono un filo più brava, ma con i sentimenti non sono particolarmente ferrata per cui mi scuso e spero che possiate comprendermi come del resto fate già.






[Modificato da Stella.85 25/08/2009 17:22]


...e quando ti sarai consolato, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me e aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando le stelle...
26/08/2009 22:03
 
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Cosa mi sta succedendo?
Oggi è successa una cosa che non so se è normale... ho avuto una piccola banale discussione con l'uomo che mi ospita e nel momento in cui ho espresso un pensiero contrario al suo in maniera un po' più decisa mi ha afferrato il panico, ho iniziato a tremare e avevo paura che iniziasse ad urlarmi contro, che cominciasse a scagliare oggetti a terra e di ritrovarmi con la cintola dei pantaloni intorno al collo finchè non stavo per soffocare e diventavo viola in viso come succedeva con mio padre, allora ho chiesto scusa e sono corsa in camera dove sono scoppiata in lacrime... lui e la sua compagna non hanno ancora capito cosa è successo, mi vergogno a raccontargli di aver temuto quelle cose da chi so che non me le farebbe mai, gli ho detto solo che sono in un periodo non proprio felice e ho chiuso il discorso con uno quei sorrisi di facciata che mi riescono così bene come a dire "ok è tutto a posto". Però tutto a posto non è... perchè mi comporto così male? Come posso essere così cattiva da pensare cose così brutte di chi mi ha dimostrato solo e soltanto affetto, comprensione e aiuto?
[Modificato da Stella.85 26/08/2009 22:47]


...e quando ti sarai consolato, sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me e aprirai a volte la finestra, così per il piacere...E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando le stelle...
28/08/2009 18:19
 
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Ci sono novità...
... e questa volta belle. [SM=g27985]
Stamattina mi sono alzata e come tutte le mattine ho sentito prepotente la voglia di tornare a letto e richiudermi in me stessa e nel mio dolore, poi mi sono guardata allo specchio e quello che ho visto non mi è piaciuto per niente, ma non come al solito che mi dicevo soltanto "fai schifo"... quello che ho visto è una persona che non ho riconosciuto: una ragazza senza speranza, senza la forza di lottare, senza voglia di vivere, senza alcuna luce negli occhi, come se la vita dentro di lei si fosse spenta e mi sono detta che questa persona che non prende di petto la vita, che non vive ma si trascina, che non affronta i suoi problemi, che si ripiega su stessa e nel suo dolore non sono io... nonostante tutto io sono sempre stata vitale, ho sempre lottato e ho sempre cercato di risolvere i miei problemi e alla fine ce l'ho anche fatta: è vero sono stata aiutata, ma perchè IO ho cercato aiuto, IO ho deciso di dire basta all'inferno in cui vivevo, IO ho spezzato le catene che mi tenevano in una vita che non valeva nemmeno la pena di vivere e che mi ha fatto più volte vedere in faccia la morte e non solo vedevo la morte come una liberazione... ve la immaginate una ragazzina di 14 anni che spera che una volta lui tenga la cintola stretta intorno al collo quel minuto in più che permetta la fine di tutto? O una ragazza di 19 che viene investita a piedi da una macchina e il cui primo pensiero quando si è accorta che stava bene è stato di disperazione perchè non era morta? Ma alla fine non è successo ed io adesso sono LIBERA, forse potrà sembrare strano che io sia felice di una condizione che dovrebbe essere insita in ogni persona ma io non lo sono mai stata, lo sono adesso e l'artefice di tutto questo sono IO e solo IO... sono libera di costruirmi finalmente la MIA vita e so che posso farlo perchè in realtà io sono stata e sono FORTE E CORAGGIOSA, lo sono stata quando con le MIE sole forze sono uscita dalla prigione che era la mia famiglia e sono andata avanti a testa alta, lo sono stata quando non ho ceduto alle sue suppliche, alle sue minacce, e ai suoi tentativi di invischiarmi ancora e lo sono ogni giorno quando non torno sui miei passi.
Fatta questa riflessione mi sono vestita e truccata con cura(cosa che non facevo da tempo o comunque facevo controvoglia) e sono andata in centro a cercare lavoro e poi dal parrucchiere e mi sono dedicata a me stessa, a quella me stessa che non ha mai avuto amore e che continua a cercarlo all'esterno... ma ho capito che devo essere in primis io a nutrire d'amore quella parte di me: so che voi me l'avevate già detto... [SM=g27988]
Lungi da me credere o dire di essere "guarita", so che ci saranno momenti tristi e bui, so che devo affidarmi alle persone del centro e se a voi non dispiace anche a voi ma adesso so che io posso farcela perchè improvvisamente ho capito di avere dentro di me delle risorse che forse avevo nascosto non so, ma adesso so che ci sono e le utilizzerò per me stessa e per costruirmi una vita felice perchè me la merito. Credo di aver messo oggi il primo mattone di questa costruzione. [SM=g28002]

Spero che vi faccia piacere leggere queste mie parole.

Grazie e un abbraccio di [SM=g27998]

Veronica
[Modificato da Stella.85 28/08/2009 18:37]


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01/09/2009 03:37
 
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Sono una sciocca
Mi ero illusa l'altro giorno di aver riconosciuto che dentro di me ci sono delle cose buone... ma era solo un illusione... solo una stupidissima sciocca illusione... la realtà è che nella mia vita non c'è posto per la felicità, per qualche tempo ho creduto che fosse possibile anche per me ricostruirmi una vita nuova e serena, ma anche questa è solo una vana speranza... sono nata male e l'unica cosa che dovrei fare è privare il mondo dal peso della mia presenza.

Gae, Lilli scusatemi se vi ho disturbato e grazie per il tempo che mi avete dedicato ma con me è una causa persa mi dispiace.

Un abbraccio.

Veronica


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01/09/2009 18:45
 
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Carissima Veronica

Sciocco è chi non ammette che la vita è piena d'incognite di salire e discese, cadute e rialzate...
Il tuo post pieno di speranza, di voglia di vivere e coraggio ha in se un grandissimo messaggio da dare a tutti... cioè che siamo figli di un divenire pieno di dubbi! Non devi aver paura se dopo un passo avanti ne fai 10 indietro... è normale, questo è accaduto ed accadrà un pò a tutte voi. Però non disperare mai! La luce della consapevolezza di quel giorno è servita a mettere in moto qualcosa dentro di te! Hai condiviso con noi le tue ansie e le tue speranze, le tue incertezze e le tue certezze... ti sei spogliata in questo forum parlando di tutto quello che hai e stai attraversando, sei anche andata in un centro antiviolenza, beh se questo non è coraggio se questi non sono passi avanti... Noi dall'esterno riusciamo a percepire ogni miglioramento, scorgere ogni traguardo raggiunto. Il tuo ultimo post non deve aver il sapore dell'abbandono, della sconfitta... altrimenti non avrebbe senso più nulla di quello che abbiamo fatto fin'ora. Le soste sono inevitabili, le cadute pure... ma chi in questa vita non ha mai perso la speranza, la voglia di vivere, il coraggio di affrontare le problematiche che giorno dopo giorno ci assillano? Forse tanto più è il dolore tanto più diamo importanza alla guarigione! Non smettere mai di scrivere qui ne tanto meno di abbandonare lo scopo che ti sei prefissato nella vita, quale? Vivere pienamente!

Veronica attendo di rileggerti... come sempre sono qui ad ascoltare tutto quello che hai da dire, senza nessuna censura di comodo!!!


Un abbraccio
Gae
01/09/2009 18:58
 
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Caro Gae,
no non ho intenzione di mollare... stanotte ho passato un momentaccio, sai che le notti per me sono sempre molto tormentate ma come hai visto oggi sono tornata in forum perchè voglio continuare a lottare come ho sempre fatto, anche se avrò ancora tantissimi momenti di sconforto, ma non mi dichiarerò sconfitta... su questo puoi contarci... qualcun altro deve dichiarare la sconfitta perchè alla fine io con mio papà ho vinto!!!

E' vero vorrei non farli quei passi indietro, mi sento sbagliata quando li faccio, vorrei andare solo avanti e ho fretta di uscire da questa storia... ma so che è un percorso lungo.

E' vero qui in forum sto mettendo a nudo me stessa, senza veli e senza censure perchè so che qui vige l'ascolto sincero e non il giudizio.

Io la mia vita voglio viverla davvero pienamente, perchè sono stata "morta" per troppo tempo, per 12 lunghissimi anni e non voglio buttare via la possibilità che ho adesso.
Ho chiamato al centro e domani vado.

Un abbraccio
Veronica




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02/09/2009 23:54
 
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Ho tanta tanta paura di non farcela... non credo di essere in grado... anche oggi al centro non sono riuscita a lasciarmi andare ero una specie di robottino che raccontava dei fatti asettici come se non fossero miei... lo so che sono difese ma non riesco a toglierle specialmente se con me c'è qualcuno...anche perchè il pensiero di scavare giù in profondità mi fa tanta tanta paura... e mi/vi chiedo: è normale che mi senta così?

Un abbraccio e buonanotte.


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09/09/2009 01:07
 
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Mah...
Leggo in giro che domani è la "giornata contro la violenza sulle donne" e rimango basita... nel senso che non può essere che il 9 settembre chi è contro la violenza sulle donne si veste di bianco(il perchè poi non lo capisco davvero) e gli altri giorni nemmeno vogliamo sentirne parlare... mi sembra di un'ipocrisia assurda... cioè non dovrebbe essere ogni giorno la giornata contro la violenza sulle donne? E mi chiedo, mentre leggo "SOSTIENI LA GIORNATA INDOSSANDO QUALCOSA DI BIANCO", a che serve? Che senso ha? Io da ragazza che ha subito violenza e ha vissuto queste cose, scusatemi se lo dico apertamente, ma mi sento offesa e credo che dovrebbero sentirsi offese anche tutte quelle persone che ogni giorno lavorano con noi e per noi e lo fanno seriamente senza bisogno di farsi vedere dal mondo...io vorrei prendere una di queste persone che parlano tanto bene e che domani si vestiranno di bianco e metterle di fronte alle nostre sofferenze... probabilmente non vorrebbero nemmeno ascoltarci, perchè in realtà queste persone sono solamente ipocrite che ci usano per farsi belle agli occhi del mondo e a me questa cosa manda in bestia... non si può pensare che con una giornata eclatante all'anno fai qualcosa, questa causa ognuno di noi dovrebbe sostenerla ogni giorno della sua vita e cercare nel proprio piccolo di far qualcosa per cambiare queste situazioni e allora forse un giorno cambierà qualcosa... ma personalmente a me vedere domani gente vestita di bianco per sostenerci non mi cambia assolutamente niente e non cambierà niente nemmeno nella vita di tantissime donne che ancora vivono in queste situazioni e che non trovano la forza e il coraggio di uscirne!

Scusatemi i toni ma mi fanno veramente rabbia queste cose... se non è nella filosofia del forum, Gae cancellalo tranquillamente.

Buonanotte


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