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"IO E MIO PADRE"

Ultimo Aggiornamento: 03/11/2008 11:21
16/09/2008 00:03
 
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Ciao a tutti voi del forum oggi voglio iniziare una nuova discussione per me alquanto dolorosa il mio passato ho sempre cercato di distruggerlo ma continua a sanguinare nel mio cuore.
La mia vita in famiglia ,ultima di quattro figli con gli altri mi porto molti anni di differenza,mi ricordo i miei silenzi cercavo sempre di essere buona e il desiderio di essere trasparente invisibile per non scatenare l'ira di mio padre se tale lo si può chiamare.
L'ho sempre considerato un padre padrone ho visto le violenze fisiche inflitte ai miei fratelli (due sorelle e un fratello) e alla mia dolce madre che cercava come poteva di difenderci fino a prenderle lei per noi.
Lui ha distrutto la vita di mia madre, bellissima donna dagli occhi blu come il cielo.Io purtroppo l'ho conosciuta quando oramai lui oramai l'aveva distrutta nella sua dignità di donna e madre.
I miei fratelli più grandi mi racontano che lei amava essere bella e curata ma per lui niente andava bene, se metteva i tacchi alti era una poco di buono se andava al parrucchiere idem se tingeva le unghie idem e giù botte.
Ricordo che anche io non potevo salutare gli amici di scuola maschi altrimenti botte....
L'ha portata lontana dalla sua città lontana dai suoi affetti segregata in casa.
E quello che più è atroce l'ha fatta impazzire.
Noi eravamo piccoli e anche a noi l'ha fatta passare per una che era pazza.
La ricoverava di continuo in cliniche dove le hanno fatto di tutto e dove non capivano che il pazzo era lui.....
A volte penso che alla fine se ne sia convinta anche lei o forse cercava di sopravvivere o forse e stato un'atto eroico per non lasciarci in mano a lui.
Prima erano altri tempi la donna non poteva divorziare.
Ricordo come era brava a fare i dolci, i suoi genitori avevano una pasticceria.
Ricordo la sua dolcezza e quando eravamo soli in casa era cosi sereno, ma appena sentivamo arrivare la sua macchina tutto cambiava in casa c'era un atmosfera di terrore.
Lei si rifugiava nella sua camera quando c'era lui dormiva sempre molto probabilmente era il suo modo di proteggersi.
Io avevo sempre un nodo allo stomaco per la paura.
Ogni scusa era buona per lui per darcele.
Eppure ricordo che nel suo lavoro lo stimavano tutti e lo ammiravano come poverino con una moglie pazza portava avanti con tanti sacrifici quattro figli.........
Scusate ma non riesco più a scrivere per quante lacrime sto versando
un bacio monica
[Modificato da biancaneve70 16/09/2008 00:11]
16/09/2008 13:18
 
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Carissima Monica hai già fatto un grandissimo passo avanti a scrivere queste prime righe della tua vita, del tuo passato molto doloroso.
Comprendo e rispetto il dolore che senti nel buttare giù ricordi tanto brutti ma, credimi, è il solo modo per andare avanti e ricominciare.
Non hai mai elaborato il tuo passato, lo hai soffocato sotto la sabbia, credendo e sperando che tanto oramai era trascorso.
Invece vedi come anche le scelte future trovano la loro ragion di esistere in frammenti passati?
Ancora è troppo presto per dare il nome giuste e l'esatta collocazione agli eventi successivi e le scelte fatte da te dopo:adesso è il momento in cui devi dare sfogo alla tua mente, ai tuoi ricordi, alle tue dita sulla tastiera, per riportare in superfice tutto ciò che è possibile ricordare, senza la paura di soffrire o di stare male. Non credo che tu possa sentire più dolore di quanto ne hai già provato. Tutto ciò che verrà avrà un fine, quello di LIBERARE IL TUO CUORE e LA TUA VITA.

CONTINUA...
17/09/2008 11:37
 
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Il passato non ci lascia mai...
Ciao M.,
ci credo che non potevi andare avanti...le lacrime non ti lasciavano nemmeno vedere la tastiera...
Sono nuovo di qui e...sono entrato x chiedere consiglio...ma il vs dolore...profondo e sincero quanto incomprensibile mi ha catturato e non posso evitare di provare empatia...confusione...e disgusto.
Racconti una storia che è la scenografia di una vita...che è la sofferenza allo stato liquido...tangibile, fredda e penetra ovunque...corrode l'anima.
Mi chiedo...ma come hai ricominciato? Intendo...puoi ancora amare gli uomini? Costruisci relazioni serene ed equilibrate con loro? Non sono affari miei...considerale pure domande retoriche se non vuoi raccontarti...ma io me lo chiedo xkè la mia ragazza...Lisa (pseudonimo)ha vissuto una vita fatta di violenze e privazioni. Violenze fisiche, ancor +forti psicologiche, privazione del diritto a crescere, a capire, all'aiuto, all'autonomia. Hanno "costruito" una ragazza "congelata nel tempo e nello spazio"...incapace di reagire...inerme, statica, privata della sua dignità di donna, ma ancor prima di persona.
Io non ci posso credere. Non ci voglio credere. Ma mi accorgo che proprio così hanno sempre fatto tutti coloro che intorno a lei vedevano...sapevano...
Ma qualcuno deve prendere Lisa x mano ed aiutarla a fare il cammino...lungo e difficile, verso la scoperta di sè, della vita e dell'Amore.
Io che sono uomo provo paura...e giuro che è una delle sensazioni +tristi e orribili che un essere umano possa provare. Mi chiedo Voi...tu...Lisa...
Aiutatemi, se potete, a trovare nelle vostre esperienze le scelte giuste da fare, gli errori da non commettere...i giusti canali di supporto...forza e coraggio, che non bastano mai.
A presto...
chri.
"La violenza, l'ultimo rifugio degli incapaci." Isaac Asimov
17/09/2008 13:30
 
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Ci si rilegge...

Ascolta amico ogni treand inserito in forum è in un certo qualmodo di proprietà della persona che lo rende pubblico, pertanto il mio consiglio è creane uno tutto tutto ed inizia a raccontarci la storia della tua ragazza, in questo modo non confondiamo le cose tra di loro e le storie non s'intrecciano, ok?

Poi se la tua ragazza ha voglia di scrivere qui sono ben lieto di darle il benvenuto... Vedrai che troverai molte risposte ai tuoi dubbi e le tue paure almeno avranno un senso.

Aspetto di rileggerti

Gae
17/09/2008 15:05
 
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Re:
FidelisAdmin, 17/09/2008 13.30:

Ci si rilegge...

Ascolta amico ogni treand inserito in forum è in un certo qualmodo di proprietà della persona che lo rende pubblico, pertanto il mio consiglio è creane uno tutto tutto ed inizia a raccontarci la storia della tua ragazza, in questo modo non confondiamo le cose tra di loro e le storie non s'intrecciano, ok?

Poi se la tua ragazza ha voglia di scrivere qui sono ben lieto di darle il benvenuto... Vedrai che troverai molte risposte ai tuoi dubbi e le tue paure almeno avranno un senso.

Aspetto di rileggerti

Gae



Scusa ancora Gae...e soprattutto a te monica...ma non sono solito "andar per forum" e devo ancora capire bene come funziona. Nella paura di essere invasivo creando una discussion non essendo "nessuno" ho fatto la scelta sbagliata. Non capiterà più...Amico.
chri.

"La violenza, l'ultimo rifugio degli incapaci." Isaac Asimov
18/09/2008 01:03
 
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Non ti preoccupare Chri anzi ti ringrazio perchè mi dai la forza di continuare questo cammino stavo di nuovo provando a scappare dal mio passato infatti non riuscivo più a scrivere niente, ti do il benvenuto al forum
Mi chiedi come ho ricominciato... ma io non ho ricominciato ho solo sotterrato dentro di me l'immenso dolore della mia infanzia non vissuta, avevo paura perfino di andare a giocare con gli amichetti, invitarli a casa semplicemente per la merenda, non potevo andare a fare i compiti mai da nessuno era vietato altrimenti botte.
La cosa assurda e che erano botte per tutti quando si arrabbiava anche solo con uno di noi.
Ricordo un giorno in particolare (molti ricordi sono offuscati come se la mia mente si rifiutasse di farli emergere)in cui per sapere dove era finita mia sorella, sono stata trasportata in macchina per tutta la città e secondo lui siccome io sapevo e non parlavo mi massacrava di botte, alla fine non contento mi ha portato in cima ad'un burrone e tenendomi per la gola mi ha lasciato penzolare e mi gridava che se non gli dicevo dove era mi avrebbe lasciata andare,
morale io oggi non posso andare in cima ad'una montagna o anche vicino ad una scogliera mi manca il fiato vengo presa dal panico...
La notte ho desiderato più di una volta da bambina di ucciderlo mentre dormiva....
A volte penso che se l'avessi fatto forse la mia dolce mamma sarebbe ancora in vita.
E invece ora non c'è più se penso a tutto quello che lei ha dovuto sopportare mi sento in colpa perchè da grande non sono stata in grado di proteggerla di aiutarla.
Sono fuggita all'età di diciassette anni lasciandola sola con quel mostro, oramai i miei fratelli erano tutti sposati e nessuno poteva venire in casa perchè lui aveva litigato con tutti.
Persino il giorno dei matrimoni di tutti ci ha minacciato voleva che sposassimomo chi diceva lui.....
Mia madre non è potuta andare ai matrimonio di una delle mie sorelle
lui glie l'ho ha vietato......
E negli altri due matrimoni era presente ma mamma era spaventata.....spenta.
Quando mi sono sposata io ringraziando Dio ho avuto la forza di affrontarlo ho chiamato i carabinieri e mi sono portata mia madre al matrimonio è stata l'unica volta che l'ho vista finalmente serena e felice sono riuscita anche a far venire le sorelle di mia madre , che sempre lui gli vietava di vedere, è stata l'ultima volta che le ha viste......
ho un bellissimo ricordo di lei in quel giorno i suoi splendidi occhi blu finalmente avevano la luce che lui aveva spento.
Per la prima volta mi sono sentita libera di non vergognarmi di mia madre cosa che lui ci costringeva a pensare quando eravamo piccoli per via della sua malattia,tra l'altro causata da lui, ora che sono una donna che ha subito violenza dal marito sò come la sua mente e stata distrutta dilaniata annientata portata alla sua pazzia suo ultimo estremo tentativo di fuggire in un mondo tutto suo dove lui non poteva farle più del male .....
Ma tutto e durato poco sono subito rimasta incinta andavo a trovare mia madre di nascosto ma avevo paura che se lui mi trovava lì avrebbe potuto farmi qualcosa e avrei perso il bambino così incominciai a diradare le visite.
poi nacque la mia bimba e dopo avevo paura per lei che lui gli potesse fare qualcosa, non sapevo proprio come aiutare mia madre......
E infatti non sono riuscita ad aiutarla...... Lei ha deciso inesorabilmente di morire.....
Un bacio monica
18/09/2008 20:49
 
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Ciao M...
Grazie del benvenuto...mi fa felice...
Hai trovato...o forse ri-trovato la forza di aprire quella porta... quella dietro cui, ciascuno di noi, nasconde il prorio passato... x poter andare avanti, perchè fa male, tanto, e xche è "tanta roba" e tutta insieme proprio non si può.

Forse è arrivato anche per te il momento di rivedere...rielaborare... dare significati e risposte.

Ti senti in colpa perchè non sei riuscita ad aiutare tua madre... Ti dico...è da pochi mesi che purtroppo ho a che fare con queste tematiche e poche settimane (ma intense!)che scandaglio la rete, Associazioni, Psicologi, Psichiatri e ci ho messo un po' a capire QUANTA VIOLENZA sta DIETRO alla VIOLENZA. Le botte sono solo un tassello...e, correggimi se sbaglio, non sono il peggiore.

E' riduzione in schiavitù. Una schiavitù che appare come libertà, che non viene riconosciuta, non viene colta, nella migliore delle ipotesi è sottovalutata. E' una violenza subdola, lunga nel tempo, che disgrega la personalità, alimenta sensi di colpa e insicurezza, confusione mentale, rabbia, frustrazione e Dio sa cos'altro...

E' tortura. E' tanti tipi di tortura...psicologica, fisica, emotiva...

Ti garantisco M, che se solo potessi vedere la tua vita dall'esterno, come fosse di qualcun'altro, ti renderesti subito conto, come me, che tu non potevi aiutarla, perchè eri tu che avevi bisogno di aiuto.

Hai preservato e difeso tua figlia a costo della rinuncia al rapporto con tua madre: Quale +alta dimostrazione d'Amore posso immaginare?? Prego Dio che tutte le madri possano essere così!
Questa è una delle cose che Vi rende DAVVERO SPECIALI, la capacità di rinunciare a Voi stesse, per Amore dei figli...

Raccontaci ancora di te...quando te la senti...mi insegna ad empatizzare... mi rende una persona +ricca, +conscia...

Un Abbraccio,
C.
"La violenza, l'ultimo rifugio degli incapaci." Isaac Asimov
19/09/2008 02:35
 
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Piano piano sto capendo tante cose della mia vita sono chiusa in uno strano silenzio interiore oramai da due mesi in una meditazione spirituale, il cammino ora intrapreso con voi e la psicologa del centro sta cercando di guarire la bimba oramai donna e madre……
Voglio continuare a parlare di mia madre della sua vita non vita, la cosa che mi ha fato soffrire di più e che avrei tanto desiderato una mamma con cui uscire, parlare che fosse venuta a prendermi a scuola come tutti i miei amici ma niente lei non c’era.

A soli 40 giorni di vita sono stata separata da lei, messa in un asilo nido ero la più piccola, mio padre aveva ritenuto ricoverarla, aveva quella che oggi noi chiamiamo una normalissima e fisiologica depressione postpartum, allora non si sapeva nulla .

Io sono madre e preferirei che mi strappassero il cuore ma non separarmi dai miei figli, Dio mio se penso a Lei sola in quella orribile clinica legata ad'un letto sottoposta a degli elettroshok lontano dalla sua bimba appena nata….
Ci ha tolto quel bellissimo momento dell’allattamento……le carezze i baci il calore di essere ancora in simbiosi.

Ricordo quante volte le ho detto separati dai forza ma lei mi guardava smarrita e terrorizzata, non l’ho mai biasimata che ci ha costretto a vivere con lui, ma ora che sono madre mi rendo conto come i danni delle nostre scelte ricadano sul futuro dei nostri figli e di chi incontreranno nella loro vita.

Mi dicevo, quando ero bimba, io non permetterò mai a nessuno di ridurmi nello stato di mia madre e invece ci sono andata molto vicino, la cosa però mi fa riflettere sulle mie scelte di partner, ora sento che io inconsciamente sapevo come erano, li ho scelti di proposito come se volessi riscattare mia madre.

Voglio ringraziare te Gae che mi hai dato l’imput per scrivere, come sai non riesco ancora a parlarne con la psicologa del centro, sono come bloccata piango solo, come se le mie lacrime fossero parole.
Chri mi chiedi come è il rapporto con gli uomini il mio nikname ti dovrebbe far capire che sono morta dentro la mia anima e il mio cuore sono stati avvelenati.
Non riesco ad amare quell’amore con la A maiuscola sono congelata ho paura…….ma non smetto di crederci e quando finalmente incontrerò l’anima gemella voglio essere pronta .
Un bacio monica

19/09/2008 12:35
 
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Cara Monica,
ho letto quello che ci racconti della tua mamma e della tua infanzia e per quanto posso vorrei esserti vicina.
Raccontare queste cose, invece di tenerle dentro, ti fa bene, per ora le scrivi e noi leggiamo, poi quando ti sentirai pronta ne parlerai con la psicologa del centro e vedrai che ti farà ancora meglio, perchè potrai costruire un dialogo che ti aiuterà a comprendere e a superare questo dolore così forte che ti porti dentro.
Con quello che hai vissuto, ti faccio tanto di cappello per come riesci ad essere una buona mamma! Mi raccomando: riconoscilo a te stessa! Sei una buona mamma, nonostante l'infanzia terribile che hai avuto e le storie poco felici che hai vissuto con gli uomini! Molte donne sarebbero state schiacciate dal peso di tutto questo dolore e tu invece hai la forza di reagire, per recuperare vitalità e serenità, per te e soprattutto per i tuoi bambini.
Ti invito a non dimenticare che dentro di te ci sono cose bellissime: sei una donna forte, onesta, generosa e sei una buona mamma - e lo sei nonostante il dolore che hai attraversato e che ancora è presente nella tua vita!
Mi dispiace non riuscire più a seguire il forum come prima, ultimamente sono presa da mille cose e la sera sono così stanca che spesso non riesco ad accendere il pc, ora ho trovato un momento libero e ho pensato di dedicarlo a questo forum che mi ha dato tanto.
Un grosso abbraccio,
L.
19/09/2008 12:37
 
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Ciao M,
non è un cammino ne breve, tantomeno semplice il tuo. Io non ho avuto una vita ne facile, tantomeno "normale" anzi...ma cmq, dopo averti letta nei diversi treand, non riesco nemmeno ad immaginare quanta sofferenza..dolore..impotenza e 1000+ altri problemi e disagi e difficoltà e tragedie tu abbia dovuto affrontare..superare in qualche modo.
Parlarne qui è il primo passo.. forse ci riesci perchè e impersonale quel tanto che basta.. e insieme umano quel tanto che basta ..aggiungi le persone giuste.. le parole giuste.. ed eccoti qua. A raccontarti piano piano, aprendo una porta x volta.
E' un passo, concreto, riuscirai a farlo anche con la psy, piano piano sostituirai le parole alle lacrime.
E' con lei che devi affrontare questo percorso di rielaborazione quindi non fermarti qui M, man mano che ci riesci tira fuori qualcosa anche con la tua psy.. non credo sia facile.. ma credo sia un'obiettivo importante per te.
Coraggio.. sei in movimento.. in evoluzione.. e questo è bene.
Continua così...
A presto,
C.
"La violenza, l'ultimo rifugio degli incapaci." Isaac Asimov
25/09/2008 01:25
 
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Ciao a tutti ,Lilli nell’altro post mi descrivi come una brava mamma, ma io forse inconsciamente ho riproposto ai miei figli lo stesso clima di violenza avendo scelto per compagni due persone molto vicine a mio padre………..
Mio padre un’uomo che non ho ancora perdonato la rabbia verso di lui mi corrode ancora l’anima.
Non riesco ad andare neanche al cimitero a trovare mia madre perché lui è lì vicino a lei.
Neanche da morta può stare tranquilla……..
Ricordo a quattordici anni che lui mi disse che andava via di casa perché aveva una relazione con un’altra donna da cui stava per avere un figlio.
Aveva sempre avuto delle amanti oramai lo sapevamo,tutti i gioielli di mia madre erano spariti per regalarli a loro.
Ero felicissima gli dissi che capivo finalmente ci liberavamo di lui.
Mia madre soffri moltissimo e io non riuscivo a capire perché, era la sua rinascita, invece si continuò a chiudere sempre più in se stessa nonostante io pensassi a tutto in casa per non farle mancare niente sembrava che io ero la mamma e lei la figlia .
Per me quello è stato il più bel periodo della mia vita con lei.
Fino a diciassette anni, quando lui come se niente fosse rientrò in casa perché l’altra lo aveva denunciato per maltrattamenti e gli aveva anche fatto togliere la patria potestà sul figlio nato.
Io parlai con mia madre ma niente a lei non parlava e continuava a subire, il clima divenne di nuovo pesante e io conobbi il mio ex marito e allora fuggii con lui……
Lasciai la scuola avevo ottimi voti e li segnai il mio destino.
Andai all’estero ma il mio pensiero era sempre verso mia madre come stava ora da sola con lui, cosa stava subendo, a vent’anni rientrai in Italia .
Andai a casa e ritrovai mia madre oramai in uno stato pietoso allora decisi di rimanere in quella casa nonostante tutto, aveva bisogno di protezione.
Rientravo di nuovo nell’inferno .

Mi ricordo che quando ero bambina ero costretta ad uscire con lui e tutti pensavano che io adoravo mio padre, invece era solo terrore fino a dodici anni ho dovuto dormire con lui perché mamma era andata nel mio letto dopo l’ennesima volta che aveva cercato di abusare di lei.
Rivedo ancora la porta chiusa della camera da letto, sentivo lei che diceva no,le botte poi silenzio e poi il suo pianto…..ora che sono donna mi sono resa conto cosa lui le facesse.
Fino a quando lei se ne andata dalla camera da letto e fino a quando lui ha rivolto le sue attenzioni su altre donne.
Mio fratello oramai quando avevo l’età per capire mi disse che i dottori avevano detto a mio padre che lei non poteva affrontare più gravidanze per il benessere della sua psiche già dal suo secondo figlio, e io ero il frutto di una violenza sessuale di lui su mia madre ……..
Questa rivelazione mi ha sconvolto , capivo finalmente perché sentivo fin da piccola che lui diceva a tutti che io ero nata per sbaglio……
Mia madre non ha mai detto questo mi ha amata sempre anche se a suo modo.
Ancora oggi mi sento uno sbaglio.
monica
25/09/2008 10:06
 
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Cara Monica

Tu non sei uno sbaglio, anche se frutto di una violenza, sei figlia di questa vita è come tale chiamata a percorrere questo breve lasso di tempo cercando di costruire e non distruggere. Il passato così tanto doloroso ti ha segnata, ti ha catapultata verso un futuro incerto privata di quell'amore paterno che tutti i figli hanno bisogno. Certo tutto questo te lo porterai dietro sempre ma averne preso consapevolezza e averne parlato qui in forum ti aiuterà a esorcizzare tutto il male che hai dentro.

Quando si nasce non si ha nessuna responsabilità, nessuna colpa... Sussiste in seno alla nascita il miracolo della vita, la grandezza di un amore che è superiore. Da tuo padre a tuo marito, un filo condouttore fatto di violenza e sofferenze, ma è arrivato il momento di mettere in mano il tuo futuro e con le forbici della tua volontà recidere questo filone fatto di dramma e dolori. Lo devi a te stessa, a tua madre che non è riuscita a farlo, e ai tuoi figli... Lo devi anche a ciò che ti riserva il futuro...


Un abbraccio
Gae
[Modificato da FidelisAdmin 25/09/2008 10:08]
26/09/2008 12:25
 
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Cara Monica,
tu non sei uno sblagio, ha ragione Gae, anche se sei stata concepita in un modo così brutto. Ma non è certo per tua responsabilità che sei stata concepita e cresciuta in un certo modo: sei una vittima!
Monica, la rabbia che provi verso tuo padre ancora oggi è gisuta e legittima: perchè ne hai avuto tutti i motivi. Anche l'ODIO, questo sentimento orribile che provi, tu non puoi fingere che non ci sia, perchè ha le sue radici nel dolore che hai vissuto. Solo integrando questi sentimenti negativi e lasciando loro spazio in te potrai superarli, comprenderli, altrimenti, se continui ad ingiuarli come hai fatto per tutta la vita, questi sentimenti e queste esperienze continueranno comunque a condizionarti.
Ora, con il supporto del centro al quale ti sei rivolta, potrai lavorare su tutto questo: ti farà un gran bene, credimi! So che per ora non riesci ancora a parlarne con la psicologa, spero però che tu riesca presto a superare questo blocco perchè dare voce a queste esperienze ti aiuterà moltissimo.
Per ora, sono sicura che scrivere qui e condividere con noi questo dolore ti sia comunque di aiuto, però, lo sai, non c'è un aiuto migliore di quello che possono dare in modo diretto e personale degli specialisti competenti. Quindi, ti invito, per quanto puoi, a sforzarti di superare questo blocco e a parlare di queste cose con la tua psicologa. Non potresti stampare e farle leggere questi post? Io un giorno diedi alla mia psicologa una specie di diario che avevo scritto in alcuni momenti particolari della mia vita, lei lo tenne per un bel po', ti confesso che quando glielo diedi mi sentivo molto male, come se facessi una violenza su me stessa, però poi dopo lei con molta delicatezza mi disse cosa ne pensava e poi durante tutto il supporto psicologico spesso si riferiva alle cose che aveva letto su quel diario, nel quale, senza pensare che qualcuno potesse mai leggerle, io ero ovviamente molto sincera. Questo mi ha aiutata molto, perchè anche se la tentazione di scappare a nascondersi c'è sempre, bisogna vincerla se vogliamo essere realmente aiutate.
Infine: tu non sei colpevole di aver "coinvolto" i tuoi bimbi in situazioni coniugali in cui si ripete la violenza che tu stessa hai visto e subito da bambina: putroppo, come glis pecialisti ti confermeranno, accade spesso così, proprio il fatto di aver vissuto una situazione simile ti ha esposta a fare simili scelte senza rendertene bene conto, perchè non potevi avere come metro di confronto una vita familiare serena e vissuta nel rispetto e nell'amore, ma quello che conoscevi tu della vita familiare era sopraffazione e violenza. Anche in questo sei stata una vittima, come i tuoi figli.
Ora però hai la preziosa occasione per prendere consapevolezza a fondo di tutto ciò: credimi, non basta un lavoro superficiale ma è importante lavorarci sopra a lungo e con persone competenti, perchè solo così questa tua fragilità può trasformarsi in forza e riscatto.
Ti abbraccio,
L.
26/09/2008 14:35
 
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Grazie Gae e Lilli per essere sempre pronti a spendere un po di tempo per me
Sono stata al centro e per la prima volta ho parlato di mio padre con la psicologa e cosa sorprendente senza piangere......
Si lo sò sarà un lavoro duro e molto profondo ma lo devo a me stessa stavolta.
Sarà vero che a quarant'anni c'e una rinascita e io voglio rinascere come una fenice dalle proprie ceneri.
Se riuscirò continuerò a scrivere.....
un dolce bacio monica
26/09/2008 21:57
 
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E su, però, non invecchiarti, che quarant'anni ancora non ce li hai!
Bacioni,
L.
02/10/2008 02:26
 
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...e per la prima volta...ho parlato di lui...
Ciao M,
ho letto e riletto diverse volte le tue poche righe.. perchè riescono molto bene a sintetizzare un passo apparentemente semplice, più realisticamente un evento.

Hai parlato alla psy di tuo padre...per la prima volta... senza piangere...

Beh...ci stai riuscendo Mò, stai muovendo i primi, concreti, effettivi passi verso la rielaborazione del tuo vissuto con tuo padre.

Sono cose che non posso concepire e solo lontanamente riesco ad immaginare quale turbinio di pensieri, emozioni, confusioni possano creare in una bambina...poi raazzina... vedere e subire tutto quanto hai dovuto vivere tu.

Lilli ti dice che sei una brava mamma... ma veramente una brava mamma!!! Non riesci a crederle, eh?

Cos'è...tu pensi che brava mamma possa significare riuscire ad evitare tutti i dolori, le sofferenze e le insidie ai tuoi figli? E' probabilmente "da mamma" pensarlo... ma certamente utopico al contempo.

Si, certo, certo che sei una bravissima mamma...e questo perchè hai trovato la forza e la volontà e il coraggio e Dio solo sa cos'altro serva per reagire ad una situazione così complessa e dolorosa.

E non è poco monica, no che non è poco. Non è poco.

Reagire... dopo tutto ciò che hai vissuto nella tua infanzia e giovinezza, non è poco.

Rivedere, rivivere, rielaborare i drammi e i traumi del tuo non-rapporto con tuo padre...no monica, non è poco.

Non darti mai per vinta monica, anche se sono parole vane dato il fatto che se non ti sei lasciata abbattere fin'ora...cosa potrebbe mai riuscirci??

Continua a lavorare sui due fronti...quello del presente e quello del passato, due strade parallele che, un giorno non lontano, ti porteranno all'incrocio dove potrai finalmente godere di un po', di quella tanto agognata serenità.

Ti abbraccio.
C.
"La violenza, l'ultimo rifugio degli incapaci." Isaac Asimov
02/10/2008 13:51
 
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Ciao a tutti
E voglio dirvi che vi voglio bene lo so e strano come oramai voi fate parte della mia vita anche se non ci conosciamo e come se le nostre vibrazioni viaggiassero nello spazio ipervirtuale per unirsi e dare a tutti noi l'energia necessaria per andare avanti.
Gae sto imparando ad amarmi e a non considerarmi più uno sbaglio anche se solo a pensarlo piango ancora.
Lilli sei unica e penso a quale fortuna ha il tuo bimbo ad averti come madre, sei una donna in gamba e il tuo esempio mi serve tanto in questo momento.....a proposito non mi invecchio mi mancano solo due anni per i gli anta....
Chri le tue parole sono bellissime sei una persona molto sensibile e si vede che anche tu hai molto sofferto nella vita.
Non darti per vinto neanche tu con la tua Lisa combattete insieme per la vostra serenità spero presto che la porterai sul forum sei un uomo davvero speciale.
un bacio monica
09/10/2008 01:51
 
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stai continuando il tuo percorso?
Ciao Monica,
ho letto della tua infanzia, della tua bellissima mamma e di cosa vi è stato fatto.. sono cose molto dolorose, ho letto tutto d'un fiato .. liberati di quest dolore e, come mi suggerisci tu lasciati aiutare dalla tua psicologa.
Hai raggiunto la consapevolezza di ciò che è accaduto e la serenità per accettare, comprendere e lasciare andare arriverà presto .. mi è stato insegnato che essere consapevoli del meccanismo che ci coinvolge ci permette di fermarci in tempo .. la prossima volta, di accorgercene.
Tu oggi sei una donna che sa perchè ha scelto un determinato partner, e non è solo per riscattare tua madre, magari anche per questo ed in fondo ci sei riuscita perchè tu non hai sacrificato la tua esistenza per amore di un uomo che non sa amare, hai riscattato te stessa e tua madre quando ti sei ripresa la vita in mano... ma hai fatto di più .. dalle tue parole quello che emerge npn è il bisogno di riscatto della piccola Monica che è in te, ma piuttosto è paradossalmente la familiarità e quindi un senso di appartenenza che hai provato di fronte ad un uomo che ti ha fatto vivere le stesse ansie che hai vissuto con tuo padre.. e forse più emergevano più il vinvolo si irrobustiva... e la tua vittoria più grande è proprio qui, credo che tu stia dando ai tuoi figli la possibilità di imparare a respirare un'atmosfera serena, e quindi indirettamente gli insegni anche che cosa è sbagliato in un rapporto di coppia o genitoriale. Stai mettendo quei paletti che consentiranno loro di prendere con più probabilità una strada buona, mentre tu i paletti li stai imparando adesso insieme a loro.
La storia di tua madre mi tocca profondamente, anche io ho un familiare che ha sofferto così e che voleva andarsene .. immagino il tuo immenso dramma, la pena che hai nel tuo grande cuore, questi occhioni blu cielo che ti accompagnano come lo sguardo di un angelo verso una vita che lei non è riuscita a scegliere.
Hai fatto tutto quello che potevi per lei, datti pace, lei sapeva che poteva contare su di te, sapeva che avevi la forza di portarla in salvo, l'immagine di te che te la vai a prendere coi carabinieri è bellissima, mi dice di quanto amore e di quanta disperazione e di quanto accanimento hai messo per lei, le bastava allungare una mano,ha scelto di no... non dici cosa l'ha portata via, lo immagino .. Hai fatto tutto il possibile credimi ora datti pace. IO so cosa significa combattere contro la follia, so cosa è la sconfitta di fronte alla depressione, è una battaglia che da soli non si vince, ci vuole una squadra e tu tesoro eri da sola ed eri una ragazzina ancora e solo negli ultimi anni ci sono terapie valide.
Tuo padre l'aveva già condannata.
Tuo padre non ha capito o non ha voluto capire. Per un uomo come lui sarà stato un affronto tremendo. quanta rabbia sfogata contro degli innocenti. .. e la sua rabbia continua a mietere vittime, vittime come te .. è per questo che lo devi guardare, lo devi rivivere, lo devi perdonare e lasciare andare. Non dici la sua età ma se tu sei la più piccola era anche un uomo di una generazione in cui l'uomo comanda e la donna obbedisce. Guardalo bene, osservalo e impara a riconoscere i suoi tratti così familiari negli altri .. ma questa volta invece di cogliere la sfida per vedere se lo cambi o se lo abbandoni .. fai un passo indietro allontanati e dedica le tue atttenzioni a chi ti fa sentire la sua principessa.
Un abbraccio
09/10/2008 11:23
 
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Utente Junior
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Cara Altea, mi chiedi se continuo il mio percorso ma certo che sì e come potrei ora tornare indietro, ricordi se torni indietro torni nell'inferno, finalmente in punta di piedi la psicologa del centro mi sta aiutando a parlarne anche se non ti nego che a volte mi devo fermare perchè il dolore che sento è fisicamente troppo forte alla fine mi sento sempre esausta....
Una cosa sto capendo la mia rabbia non mi fa progredire e come dici tu devo imparare a induividuare le sue radici e lasciarla andare non tenerla più con me.
Ancora non sò esattamente perchè scelgo determinati partner ma una cosa e certa non ancora trovo chi io possa amare incondizionatamente, a parte i miei due angeli.
per me ora nel mio cammino interiore il passato sta diventando solo il passato.....e quando finalmente riuscirò a vivere il presente allora sì che avrò trovato la gioia della vita.
Già mio padre ha condannato la mia dolce mamma a una vita senza amore da qualche parte ho letto che l'amore è come un fluido penetra nelle fenditure riempie gli spazi vuoti e quando l'amore non può riempire i nostri cuori e le nostre menti quando siamo separati dalla nostra anima, che consiste d'amore allora diventiamo pazzi.
A lei questo e successo, fino a quando non ha chiuso definitivamente la porta e si è lasciata morire fisicamente in un modo lacerante ha scelto l'anoressia.
Il mio dolore è: non sono riuscita a guarire il suo cuore anche amandola immensamentee non riesco ancora a perdonarmi il mio amore non è stato abbastanza per non farla ammalare e morire.....

Molto probabilmente è qui che ho deciso che l'amore in cui tanto credevo non esisteva non valeva la pena di cercarlo e quindi di riconoscerlo ho anche io chiuso la porta del mio cuore, questo dolore ha solo generato paura e violenza, adesso ne sono sicura quindi ho deciso di ristabilire l'ordine dei miei valori, medito e cerco di dissolvere tutta questa rabbia in perdono e pace.
E tu Altea hai centrato in pieno io sto imparando dai miei due figli che io chiamo Angeli cosa sia l'amore e il perdono con loro sono rinata e con loro sto crescendo e non permettero mai più che la loro anima subisca traumi....
Un dolce bacio monica
01/11/2008 17:55
 
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Oggi una cara collega che ha perso il figlio l’anno scorso andava al cimitero e mi ha chiesto non vai oggi a trovare la tua mamma………….
I ricordi sono incominciati a raffiorare e con loro il mio dolore, no che non vado a trovarla non sopporto l’idea che lei sia chiusa in quella bara e soprattutto che l’abbia scelto lei……..
Si io sono arrabbiata con lei come ha potuto lasciarmi sola ma poi penso e come non poteva…
Anche l’ultimo periodo è stata tormentata da lui in ospedale un altro paziente mi confidò che quando veniva a trovarla addirittura la minacciava, tanto che un giorno dovette intervenire un suo parente per difenderla….
Pesava 33 kg quando è morta.
Piango oggi tanto,e mi torna in mente quando me la volevo portare a casa dall’ospedale, ma i miei fratelli si opposero all’interdizione, era l’unico modo per tenerlo lontano da lei…… e dalla mia vita
Volevo proteggerla come tutte le volte che lei con il suo corpo proteggeva noi dalle botte non ci sono riuscita.
Con i miei abbiamo discusso, interpellato avvocati e lei sembrava capirlo tanto che ha deciso che la sua morte doveva essere l’ultimo sacrificio per la nostra serenità, non ci siamo parlati per anni dopo la sua morte anche in quel caso ha vinto lui.
Lei non avrebbe mai voluto che noi figli non ci amassimo e con la nascita del mio piccolo siamo riusciti a ristabilire l’amore che lei ci ha donato ora è molto bello quando siamo tutti insieme riuniti siamo tanti: figli e nipoti e fidanzati,non parliamo della nostra vita con lui ma abbiamo vissuto la stessa sofferenza.
Io sono sicura che lei è tornata da noi attraverso il mio piccolo a volte mi sorprendo a guardarlo e ritrovo il suo dolce sguardo con i suoi occhioni celesti la sua sensibilità la sua dolcezza il suo essere indifeso il suo bisogno di protezione il suo sorriso
Il mese scorso mia nipote si è sposata ,pochi giorni prima del matrimonio l’ho sognata era felice si preparava per il matrimonio…… e stata una giornata stupenda eravamo tutti insieme..ora ho capito
Grazie mamma

03/11/2008 11:21
 
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Dolcissima amica quello che racconti è molto commovente, fa riflettere quanto sia importante l'amore e il legame che nasce tra madre e figlia/o. Vedi quando ci si trova di fronte all'irrimediabilità degli eventi (come la morte) non ci resta altro che fare pace con il passato, guardare ad esso e trovare le risposte alle nostre domande... per stare bene con noi stessi... Io credo che non finisca tutto in quella fredda bara, ma che oltre l'apparenza si celi una realtà tutta da scoprire, da sentire, da riconoscere... Il dolore troppo spesso ci lega ancor più alla terra e paradossalmente ci allontana dai nostri cari, ma dovremmo riconquistare quel linguaggio che ci trasporta oltre ciò che vediamo... Non è tutto finito... anzi è tutto cominciato, ma in modo diverso. Impara a leggere nella tua quotidianità i segni della presenza di tua madre e ricomincierai a camminare nuovamente con lei...

Un abbraccio
Gae
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