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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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vi parlo della mia assurda strana folle storia d'amore

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2008 16:22
24/08/2008 23:46
 
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ero innamoratissima di un ragazzo era il 2003 sono rimasta incinta ie nel 2004 siamo andati a vivere insieme li sono incominciati i dolori le botte durante tutta la gravidanza i pianti le minacce d'aborto poi è nata la nostra bambina e dopo l'ennesima picchiata mi ha cacciato fuori di casa. sono andata avivere dai miei che mi hanno auitato ma poi lui è ritornato ha cercato di curarsi un anno di pscicologo ed io intanto sono andata a viere da sola con la bambina e lui era una presenza costante nella mia vita. viveva quasi a casa mia fino a quattro mesi fa poi mi sono decisa e lho sbattuto fuori di casa e poi dopo una settimana sono impazzita l'ho cercato disperatamente implorandolo di tornare da me lui dice che non puo' che ora ha trovato una donna con sani valori morali e che io sono tremenda xche' il solo parlare con me gli viene voglia di picchiarmi.non mi capisco non dormo piu' e non riesco a mangiare ma dico llo so razionalmete non mi manca nulla ho un lavoro una bella figlia mi sono liberata di un incubo eppure muoio dentro non riesco a capirmi a spiegare perchè quest'uomo sembra essere più importante della mia stessa vita.spero che qualcuno mi aiuti a capirmi a spiegarmi perchè mi sento cosi' e spero mi suggeriate il sistema di liberarmi da questa catena mentale e fisica che mi lega a tutto questa sofferenza.un bacio a tutti
25/08/2008 02:13
 
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Ciao e benvenuta in forum...

Ti dice nulla la sindrome di stoccolma? Beh a mio avviso tu stai attraversando questo momento, paradossale nel suo divenire e promuove inverosimili rapporti affettivi!

Questo legame così forte, anche saldato mediante il sentimento d'amore, deriva dallo stato di dipendenza concreta che si è sviluppata fra te ed il tuo compagno; quest'ultimo credo abbia controllato gran parte della tua vita, financo cibo, aria, acqua e sopravvivenza, elementi essenziali insomma!!!

Hai ben chiarito il momento in cui lui è diventato violento, dopo la tua gravidanza... Beh nella casistica femminile si registra frequentemente che i parteners diventano violenti proprio in concomitanza con la prima gravidanza delle mogli. Si potrebbe dire che “approfittano della loro inferiorità”. In realtà la gravidanza delle mogli, in certi uomini, riattiva un’antica frustrazione: un vissuto di rifiuto esclusione e perdita degli oggetti primari infantili. L’incapacità di spostare l’interesse su altre mete o di sublimarlo in attività sostitutive, determina molte volte gli agiti violenti.

Cosa ti manca più di quest'uomo? Cerca di essere più sincera possibile...

Cordialmente
Gae


[Modificato da Geneshys 25/08/2008 21:55]
25/08/2008 12:27
 
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Cara Talpa, non sono una psicologa ma il nickname che hai scelto mi suggerisce alcune ipotesi su come vivi la tua situazione.
Vediamo se indovino:
tu pensavi che lui fosse buono, gentile, sensibile...prima queste cose le hai credute, poi le hai pensate e infine le hai sperate.
Ora stai male perchè in fondo la speranza "è l'ultima a morire"...un sentimento comune a tutti gli esseri umani.
Lo hai cacciato via, perchè razionalmente ne eri esasperata, ti rendevi conto che la cosa non andava.
Ora che lui ha un'altra, stai male per tanti motivi insieme:
1) ferita narcisistica: ci fa sempre male, tanto male, se una persona che abbiamo amato ha un'altra relazione. Anche se questa persona magari non la amavamo più...fa sempre male...è umano;
2)perchè ora lui è lontano e la speranza folle prende corpo, visto che non hai sotto gli occhi la sua incapacità di renderti felice;
3) perchè lui ti fa sentire in colpa e tu lasci che questo avvenga: non era lui il violento, eri tu che lo rendevi tale...non era lui incapace di stare in una relazione (vedi: LUI ha un'altra!!! Finchè dura [SM=g27988] ...e chissà come dura...), ma eri tu quella sbagliata: ti riversa addosso le sue mancanze e anzi te le sbatte in faccia con la sua nuova relazione "felice".
Sei in buona compagnia, amica! Ti invito a leggere i post con la mia storia, i primi post sono di gennaio 2007 sotto il nickname Gabrielle Colette.
Quello che posso dirti è che a me - nonostante qui io faccia sempre un po' la maestrina - fa ancora male, capisco e condivido molti dei sentimenti che tu descrivi.
Ma so che questa "speranza" e questo "amopre" sono una forma di dipendenza, di ossessione, una patologia e ci sto lavorando su.
Fai benissimo a concentrarti sulle cose belle che sei riuscita DA SOLA a costruire nella tua vita: l'indipendenza economica, una bella bimba sana e serena, una casa. Non è poco! E' moltissimo!
Ti manca sicuramente un abbraccio di sera, un compagno, il poter vivere la tua affettività e la tua femminilità...ti manca poter condividere con un compagno le belle cose che hai dentro e che hai costruito: la questione è che con LUI non puoi condividere un bel niente, lui può solo distruggere tutto, prima di tutto la tua serenità e la tua gioia di vivere. Non glielo permettere!
Se ti senti sola non è sperando che lui torni che sarai meno sola!
La tua relazione con quell'uomo era VENTO, aria fritta: lo era, lo è e lo sarà. Tu ci hai messo l'anima, lui niente. Voltiamo pagina, non permettiamo che queste persone ci facciano male per tutta la nostra vita!
Ti invito a restare con noi!
Ciao, un abbraccio!
25/08/2008 23:36
 
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vedi lilli66 il nik talpa era il soprnnome che mi dava lui chiamarmi cosi'e parlare della mia storia mi sembra piu' coccolo non so neppure io..
quando vivevamo insieme ho subito delle terribili violenze ero incinta mi sputava, mi svuotava le bottiglie d'acqua dalla testa in giu' li chiamava gavettoni poi subito dopo mi buttava sotto la doccia per paura che prendessi freddo.avevo il mio angolino in casa dove mi rifugiavo tra l'armadio e la porta finestra ma mi prendeva sempre.abbiamo fatto terapia di coppia e la terapista ci suggeriva di separarci e diceva che dovevo andare a vivere dai miei genitori perchè non eravamo fatti l'uno per l'altro.noi testardi non volevamo separarci ed io continuoavo a subire ogni tipo di umiliazione.dopo un po' ha incominciato ad alzare davvero le mani ma lo faceva sempre in testa o in altri posti dove diceva il segno non si vede,( non vi dico che lavoro fa..);ho avuto minacce d'aborto un mese in ospedale e poi a letto a casa dei miei ignari un altro mese immobilizzata e poi finalmente nasce la mia bimba con il cesareo perchè aveva vari giri di cordone a collo. quando la mia bimba aveva circa un mese dormiva in un altra stanza una sera tenevo il citofono ai piedi del letto per sentire se dormiva e faceva un insolito ronzio. lui di colpo si sveglia apre la luce urla prende il citofono va dalla bimba lo spacca lo sbatte a terra strappa il filo mi corre dietro mi sbatte sul letto e me lo stringe al collo poi la bimba urla lui corre da lei la alza in aria e le dice nervoso passeggiando smettila..poi torna da me e mi urla perchè ho ancora quel filo legato al collo urla che lo facevo apposta che potevo benissimo sfilarmelo.poi mi prende il filo e se ne va io corro dalla bimba la coccolo, cerco lui e lo trovo in bagno con lo stesso filo che se lo strige forte..glielo tolgo ed incominciamo a piangere.
poi la bimba prende sonno io lo guardo e dico meglio che vada dai miei stasera lui si alza con furia mi prende per un braccio me lo gira sulla schiena e mi trascina a letto dicendomi questa notte la passi qua.non vi dico ore interminabili a fissare il soffito aspettando l'alba..questo episodio purtroppo non è stato l'ultimo ma uno degli ultimi.
ora io vivo sola con mia figlia ed il nostro cane e mi porto dietro questo pesante fardello che ho condiviso solo con pochissimi amici.mi arrabbio con me stessa per non riuscire a spezzare un legame cosi' forte che mi ha fatto osi' male. sono arrabbiata e disperata allo stesso tempo perchè mi sento impotente.
stamattina ho chiamato un centro anti violenza mercoledì mattina ho un appuntamento spero mi possano aiutare a ritrovarmi perchè forse troppo tempo ho nascosto i mie scheletri nell'armadio e forse tirandoli fuori riusciro' a liberarmene davvero. speriamo.
un bacio a tutti.
gio
26/08/2008 01:09
 
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Carissima Gio, hai fatto la cosa migliore che potevi fare, ora, chiamare il centro antiviolenza. Vedrai che ti aiuteranno: fidati di loro!
All'inizio è dura: devi tirare fuori cose che vorresti dimenticare, poi non sempre è facile e immediato trovare la sintonia con le persone che ti seguiranno.
Sai, io quando ho iniziato il sostegno psicologico le prime volte andavo lì al centro, stavo un'ora a parlare con la psicologa, le raccontavo in ordine cronologico la mia storia, lei mi faceva delle domande ma io continuavo a pensare che non mi credesse, che pensasse che ero una esagerata, una mitomane...pensavo che da un momento all'altro mi avrebbe detto di smetterla di farle perdere tempo...avevo queste idee...non gliele dicevo, però da "brava bambina" poichè mi ero ripromessa di fare quel percorso continuavo ad andarci.
Dopo qualche incontro, dalle domande e dai commenti che faceva la dottoressa mi sono resa conto che mi credeva, eccome! Allora mi sono sentita più libera e le ho anche rivelato il mio disagio e le mie paure dei primi incontri. Lei mi ha detto ovviamente che questi pensieri erano frutto dei miei sensi di colpa e anche un risultato della violenza che avevo subito.
Ti dico queste cose perchè se tu dovessi sentirti a disagio inizialmente, vorrei che tu pensassi che è una cosa normale che poi si risolve.
Tu dici di sentirti arrabbiata, umiliata per quello che hai subito e per i sentimenti che continui a provare per il tuo ex compagno, nonostante il male che ti ha fatto: però anche questa ambiguità e complessità dei sentimenti pian piano potrai imparare ad accettarla, fa parte di noi. Quello che rende così dolorosa la violenza coniugale è proprio il fatto che viene esercitata nell'ambito di un rapporto di amore e di fiducia. Se uno sconosciuto ti avesse detto o fatto le stesse cose non avresti provato tanto dolore, non sarebbe stato così trumatico come subirle dalla persona che amavi.
Non denigrarti.
Dalle cose che ci racconti di te, mi sembra di intuire che sei una donna forte, vivi sola, lavori, sei riuscita a cacciare via (anche se solo materialmente) quell'uomo: ora hai anche rpeso l'iniziativa di chiamare il centro antiviolenza e questo non è un gesto che si fa con facilità, ci vuole molta forza!
Quindi; non pensare a te come ad una persona che non ne azzecca una, perchè non lo sei, penso che tu sia una donna in gamba!
Questo dolore che hai dentro e tutti gli altri sentimenti che provi ti farà bene tirarli fuori e comprenderli con la psicologa, imparerai a gestirli e superarli.
Ci vuole tempo, però! Nessuna psicologa ha la bacchetta magica! Però vedrai che con il tempo, il lavoro su te stessa, l'impegno e la pazienza ce la farai. Prenditi un anno di tempo: da dedicare a te stessa, alla tua guarigione.
Sono SICURA che tra un anno, lavorando su te stessa come inizierai a fare al centro antiviolenza, starai benissimo.
E' il mio augurio per te: ma molto di più di un augurio, è quasi una certezza.
Ciao, ti abbraccio,
L.
26/08/2008 17:14
 
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dolce Gio
perchè credi di meritare tutto questo. non meriti insulti , botte, sei madre e come madre e donna vali molto e meriti carezze, affetto.
ti abbraccio forte forte
vles

PS:sono tanto contenta che ti sei unita a noi
26/08/2008 21:48
 
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caro gae ho riflettuto sulla tua domanda "cosa ti manca più di quest'uomo?"
ho pensato ripensato ed è lui semplicemente lui che mi manca riesco a rispondere solo così . Forse sono un caso disperato di sottomissione e dipendenza mentale. domani al centro anti violenza spero di incontrare qualcuno che mi porga la mano e mi aiuti ad uscire dal tunnel.l'ho incontrato questa sera ed è stato tragico straziante come tutti i nostri incontri lui dice di star peggio di me ma non mi vuole piu' ed io per assurdo a pregarlo di non reagire cosi' . ma perchè quando sto' con lui l'unico istinto è quello di implorarlo di starmi vicina striscio mi umilio, ma per quale strano contorto meccanismo mentale reagisco così?è piu' forte di me è come fosse una naturale trasformazione alla sua presenza. spero di guarire da questa malattia perchè cosi' ho voglia di chiamarla malattia dalla quale voglio curarmi e guarire se la medicina esiste voglio trovarla.
un bacio a tutti e grazie per esserci è importante per tutte noi.
27/08/2008 22:46
 
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vistita al centro
ciao a tutti questa mattina sono stata al centro anti violenza, ho parlato a ruota libera della mia storia per un'ora la signora davanti a me è stata gentilisima. Alla fine della chiacchierata ero sfinita stanchissima lei mi ha detto che mi si leggeva in faccia ma che è normale. Come primo incontro è stato molto positivo mi ha fissato un altro incontro fra quindici giorni.Non è stato facile rivolgermi a loro anche suonare il campanello attendere in sala d'aspetto si era tutto un o' strano..e forse lo sarà anche la prossima volta ma voglio continuare ad intraprendere questo percorso.
Lilli ho letto le tue lettere da Gabrielle Colette mi sono rivista quando dicevi che lo chiamavi lo pregavi di stare con te, tu ne sei uscita?mi sembra incredibile riuscire a smettere un giorno di pensare a lui e resistere a fargli una telefonata uno squillo è sempre così dificile. Sapere che tu ci sei riuscita mi consola ma come hai fatto ,? non esiste vero la bacchetta magica non c'è?peccato!!guarda questa notte mi mangio un cuscino piuttosto di chiamarlo!!
un bacio a tutti. [SM=g27998]
28/08/2008 21:28
 
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Cara Gio,
se hai letto i miei post sai anche che "non ne sono uscita" del tutto. Una parte di me è ancora legata a quell'uomo, dentro di me ci sono dei momenti in cui nutro ancora oggi la speranza folle che lui possa cambiare!
Però, ora è "una parte" di me che ancora prova questi sentimenti, mi capita magari di stare male in determinate occasioni, durante le feste, magari, gli anniversarsi - ma questo tutto sommato è normale. Prima pensavo SEMPRE a mio marito, ora non più.
Penso che diverse cose possano aiutarci:
- il lavoro con la psicologa, perchè ci aiuta a distinguere tra i sentimenti autentici che proviamo e quelli più "malati", come le ossessioni, la dipendenza emotiva;
- concentrarsi su altre cose della nostra vita: i figli, il lavoro, le amicizie. Anche fare volontariato (per esempio, questo forum mi aiuta molto! Ma anche fare fisicamente del volontariato, uscire, conoscere altre persone, etc, fa bene).
- il tempo, se non lo lasciamo trascorrere nella speranza che LUi torni da noi cambiato e innamorato.
Tu sei giovane, sei autonoma, hai una figlia, un lavoro: la tua vita, oltre queste cose, com'è? Hai delle amicizie, esci, fai anche delle cose per te o "ti limiti" a lavorare e a fare la mamma? Dico "ti limiti" perchè so bene che tra il lavoro e fare la mamma single non resta molto tempo nè molta energia per altre cose...però anche un momento ogni tanto soltanto per noi stesse, per fare qualcosa che ci fa sentire bene (che so: andare a correre, o al cinema, cose così) ci fa un sacco di bene!
Io oggi ho finito presto di lavorare e invece di tornare a casa e mettermi a stirare me ne sono andata da sola in piscina: non c'era nessuno, ho preso il sole, ho nuotato, mi sono rilassata sfogliando un giornale...mi sono regalata un paio d'ore solo per me...me le merito, soprattutto perchè questo mi capita raramente!
Un'altra cosa che faccio ora è accettare tutti gli inviti che ricevo, anche se me ne starei a casa a poltrire o a piangermi addosso: non perchè io sia alla ricerca di "un uomo" ma per il semplice piacere di stare con altre persone.
Tutto questo lo faccio per me stessa come donna, ma anche come madre, perchè per i nostri figli è importante avere accanto delle madri serene, che "si godono" la vita e non si macerano nella sofferenza.
Tu sei una persona autonoma, forte: certo, la voglia di un abbraccio c'è, il desiderio di un compagno che condivida le nostre gioie e le nostre fatiche...ma NON E' LUI, da lui non puoi aspettarti nulla.
Piano piano ci riuscirai, ne sono sicura: è passato ancora troppo poco tempo per stare già bene, ma stai prendendo (come hai già fatto in passato) le decisioni giuste, il supporto psicologico ti farà un gran bene e aprirti qui in forum, parlare con noi - sostenerci! - ti aiuterà a liberarti e a prendere sempre più consapevolezza.
Prenditi un po' di tempo: intanto coccolati e non prendertela con te stessa se qualche volta ancora ci caschi, lo chiami, piangi davanti a tua figlia o mangi una scatola intera di merendine al cioccolato...tutto questo PER ORA è normale, conceditelo - ogni tanto - però cerca anche di fare delle cose che ti piacciono, di prenderti cura di te con amore e tenerezza.
Ciao, ti abbraccio...virtualmente [SM=g27985] ...
L.
28/08/2008 22:02
 
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cara lili io vorrei uscire so che mi fa bene mi farebbe mi attacco a tutto ed a tutti ma il mio problema è che nessuno mi tiene la bimba a volte la porto con me ma sai non è lo stesso. Io vado a l lavoro e poi rientro passo dai miei a ritirare la piccola e la porto a casa e fare la nanna. sto cercando una baby sitter perchè se continuo cosi' non riesco a ritagliarmi neppure un minuto per uscire. Lui non la tiene neppure un giorno gli ho chiesto di fare un week end a testa lui dice che è sempre impegnato non ce la fa. oggi gliel'ho portata al lavoro così almeno la bimba l'ha visto un po' e forse dentro di me cosi' l'ho visto anche io, non so bene. comunque il pomeriggio sono andata a lavorare come uno zoombi non ho mangiato ed ora eccomi qua a scriverti. spero che giri lilli perchè non è giusto sentirsi in questo modo dentro per un uomo che non mi vuole lo so è un manipolatore perchè secondo me lui non mi vuole ma neppure non mi vuole laciare andare allora velatamente mi da sempre qualche speranza che possa tornare cambiare amarmi. credo sia questo lo strano meccanismo perverso dove sono intrappolata.spero forza forza che ne usciro'. Altro passo oggi ho sparso la voce per baby sitter serali.speriamo.
un bacio e grazie.
gio
29/08/2008 16:34
 
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Cara Gio,
i tuoi problemi emotivi li comprendo e li condivido, ma vorrei ora sottolineare un altro aspetto e portarti a rifletterci su.
Tu ci racconti, a volo, che il tuo ex compagno e padre di tua figlia non tiene mai con se' la bambina.
Il che è:
- illegale;
- un danno per tua figlia, che non può costruire un rapporto continuativo con il apdre;
- un danno per te, economico (perchè devi pagare TU la baby sitter) e anche emotivo, perchè non hai degli spazi per te.
Scusami, ma questi sono problemi molto più seri della dipendenza emotiva: essendoci passata anch'io (ti dico che il mio ex si è comportato esattamente così, un bel giorno è andato via portandosi soldi e tutto, non si è fatto vivo per settimane con nostro figlio ed io lasciavo correre...pensando al mio cuore spezzato e sperando che tornasse a casa), ti dico che la strategia del tuo ex è quella di tenerti buona per non essere rotto le scatole con richieste di soldi e con il "peso" della responsabilità della bimba.
Se il tuo ex compagno è in grado di accudire ed educare la bima, è suo DOVERE, verso la bimba e anche un suo DIRITTO (come padre) vedere la figlia e tenerla con se' regolarmente (e tenerla come si deve). Se invece pensi che lui non sia in grado di accudirla e di educarla, devi farti suportare, legalmente, perchè questa situazione sia segnalata ai servizi sociali e vengano presi dei provvedimenti (incontri protetti, sostegno alla genitorialità, sospensione della potestà genitoriale, etc).
Tutto questo, Gio, è molto importante: per te ma anche per tua figlia. Ora è piccola, ma ogni giorno che passa diventa più importante per lei poter avere un rapporto buono, regolare e positivo con il papà. Questo al di là del tuo rapporto con lui.
Su queste cose devi agire e non certo da sola, ma con l'aiuto del centro antiviolenza (chiedi di incontrare una delle loro avvocatesse, se non hai già un tuo avvocato) e magari anche dei servizi sociali e del tribunale dei minorenni.
Scusami, ma il tuo compagno non ti passa nulla per la bimba? Anche se fosse disoccupato, è suo dovere contribuire al mantenimento della figlia!
Non fare la superdonna sperando che lui ti apprezzi perchè non gli chiedi soldi e non gli chiedi impegni: fai la concreta e pretendi per tua figlia e anche per te quello che è giusto.
Comincia a tagliare questo cordone ombelicale: l'idea che voi siate ancora uniti e che per questo non devi fissare dei giorni di visita, lui non rispetta degli impegni e non ti passa dei soldi per la bimba.
Prima di tutto è giusto che lui si assuma queste responsabilità materiali, poi spostare il piano della questione su questi aspetti fa bene anche a te: non farti fregare ancora!
Se hai letto i miei post...sai bene com'è finita la mia storia...dopo aver pianto per mesi sul mio cuore spezzato mi sono trovata con il conto corrente in rosso, rate di mutuo non pagate e una bella lettera in cui un avvocato sconosciuto, per conto di mio marito, mi accusava di cose assurde, tra cui il fatto di averlo cacciato io di casa e di impedirgli di vedere il figlio!!!
Gio, io ho dovuto DIFENDERMI da queste accuse...e ben mi sta, visto che invece di preoccuparmi di queste cose concrete e importanti, sono stata a piangermi addosso, a sperare e ad avere fiducia in una persona che mi dava tanti segnali di quello che stava combinando - ma io non li volevo vedere.
Io quando le persone mi dicevano: ma quanto ti passa per il bimbo? Hai verificato i conti bancari? Il mutuo lo sta pagando? Se non si fa vivo per settimane, perchè non gli scrivi una bella raccomandata a/r per richiamarlo ai suoi doveri di padre?
Ecco: quando mi dicevano queste cose io pensavo: ma che squallore...io voglio la mia famiglia, mio marito...
Gio, non farti fregare: comincia a guardare quest'uomo epr quello che è: uno che non si fa carico della propria responsabilità di padre. Ricordati questo, quando pensi che lui ti manca.
Scusami la mia durezza, ma come sai, mi permetto di dirti certe cose perchè ci sono passata.
Ciao, ti abbraccio,
L

30/08/2008 16:41
 
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ciao lilli hai ragione su tutto. lunedi' vedo un mio amico avvocato e sento che cosa mi consiglia. lui è venuto a prendere la bimba questo pomeriggio e la tiene anche per cena, la tata era contenta lui è arrivato io o fatto finta di nulla, sorrisone denti stretti buona serata divertitevi e ciao.
per il mantenimento lui mi passa 300,00euro al mese dice da questo mese incomincia a farmi il bonifico.vedremo cosa mi dice l'avvocato se posso chiedere di più oppure mi piglio questi e basta sentiremo. la casa dove vivo è mia e solo mia l'ho comprata nel 2006 ed il mutuo me lo pago da sola, non siamo sposati, lui ha casa sua di proprietà quindi da questo punto di vista non ha nulla da dire.hai ragione sul fatto che devo mettere nero su bianco i week end da affidare la bimba a lui ma la psicologa del centro mi ha detto di incominciare con dei pomeriggi e piano piano fare due giorni e poi anche la notte, visto che non è abituata.Sai lilli è cosi' difficile immaginare che una persona tanto amata possa farti cosi' tanto male, ma puo' accadere ti tiene buona e poi zacchete te sgnacca na lettera tremenda ed invece che accusare ti tocca difendersi, si pensa sempre che sia impossibile ed invece quando meno te lo aspetti ti attacca.
é tremendo. comunque stasera sono a cena fuori e pure in buona compagnia!un bacio e grazie per i tuoi consigli non sai quanto sono importanti!
baci, gio
30/08/2008 17:00
 
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brava ,buona serata e buon rilassamento,stare un po con altri ti farà
bene e ti giovirà,fai bene a parlare con il tuo avv.
vivi la vita ,ciao.
30/08/2008 23:35
 
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Brava Gio, sono contenta che esci e che ti predni un po' di tempo per te!
Sul fatto di far stare la bimba con il padre: anch'io sono daccordo sul fatto di non forzare la situazione, la bimba è piccola e dormire lontano da casa sua e da te potrebbe essere per lei un trauma, specie se con il padre non ha ancora costruito un rapporto continuativo.
Poi su com'è lui come padre, resta tutto da vedere.
Tu dovresti puntare sul fatto che il tuo ex compagno si assuma delle responsabilità e degli impegni precisi: sia per dare alla bimba una regolarità di rapporto (anche un pomeriggio una volta alla settimana, ma che sia sempre quel giorno), sia per avere TU un minimo di collaborazione da parte di quell'uomo.
Per la bimba è importante avere un rapporto sereno con il papà!
Tu però stai comunque attenta: sii sempre vigile perchè lui deve seguirla con attenzione, non essere violento o instabile con lei (putroppo, può capitare: visto che è un violento).
A queste cose fai attenzione, senza però farlo notare a lui e soprattutto alla bimba: non turbarla con domande, piuttosto spingila con delicatezza a raccontarti sempre tutto quello che fa quando non è con te - sia quando è con il padre, sia quando è con i tuoi o con la tata.
In questo modo, lei si abituerà a dirti tutto e saprà che su di te può sempre contare!
Per gli aspetti economici, non so cosa dirti: le somme che i padri danno per i figli sono variabili, dipende dallo stipendio.
Certo, se ha anche lui una casa di proprietà forse potrebbe scucire qualche soldo in più, ma dipende sempre da quanto guadagna al mese.
Trecento euro comunque sono il minimo: quindi o lui guadagna davvero poco o puoi sicuramente ottenere di più. Cinquecento euro sarebbe una somma ragionevole.
Considera che, OLTRE il mantenimento, lui dovrebbe pagare anche la metà delle spese mediche e scolastiche.
Se non c'è nulla di formale, tra voi, la bimba è affidata solo a te, vero?
Vedi bene con l'avvocato se ti conviene modificare questa situazione oppure no!!!
Da quanto ho capito la vostra convinvenza come genitori è durata poco, tu sei sostanzialmente una madre single, forse dal punto di vista legale ti converrebbe:
1) garantirti sui soldi e sui giorni di visita;
2) mantenere tu l'affido esclusivo della bimba, visto che il padre fino ad ora se n'è curato poco e niente, e che lasciargli spazio in un affido condiviso vorrebbe dire correre il rischio di ritrovarselo tra i piedi che ti fa ostruzionismo per ogni minima scelta.
Si, lo so che è orrendo pensare che ua persona che abbiamo amato e che anzi amiamo ancora è diventata un nemico dal quale difendersi: putroppo, al verità triste è che questa persona non è affatto cambiata, ma è semrpe stata un egoista e un prepotente, anche quando ci regalava mazzi di fiori, faceva l'amore con noi e ci sussurrava parole dolci. Lo faceva perchè in quel momento gli servivamo, perchè in quel momento eravamo gli strumenti del suo piacere e della sua ebbrezza, ma queste persone non sono capaci di provare sentimenti veri, amore autentico e trasporto verso un altro essere umano, sono soltanto degli egoisti, capaci solo di usare gli altri.
Ora quell'ebbrezza che gli davi tu lui la trova in un'altra "preda", poi passerà anche questa, dopo di che ce ne sarà un'altra ancora, perchè donne fiduciose e sciocche come noi ce ne sono tante.
Ma ci sono anche tanti uomini perbene, cari, sensibili, autentici e generosi: credimi! Uomini che prenderanno il tesoro della nostra fiducia e del nostro amore e lo metteranno su un piedistallo, uomini che sapranno apprezzarci per come siamo e che non tradiranno la nostra fiducia.
Lavoriamo su noi stesse, Gio, per essere pronte a riconoscere questi uomini buoni, per saperli distinguere dai narcisisti che abbiamo incontrato fino ad ora...
Spero che tu possa rifarti presto una vita, incontrare una persona che sappia apprezzare tutte le tue buone qualità, la tua forza e la tua autonomia, che io ammiro moltissimo.
Ciao, ti abbraccio,
L.
11/09/2008 15:22
 
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ciao lilly sai quello che scrivi è come se mi leggessi nell'animo piu' profondo le cose che sento dentro tu le hai trascritte..
Ho provato ad uscire un sabato sera e lasciare la bimba a lui il pomeriggio doveva arrivare alle due è arrivato alle 1645 ok ok io tutta tranquilla dico ci vediamo dopo cena divertitevi ecc ecclui alle otto di sera mi ha chiamato dicendo che mi stava aspettando sotto casa con la bimba fuori dalla porta, vabbè io di corsa ho mollato cena e sono arrivata A casa, ho trovato lui infuriato che mi diceva che non siamo in spagna eche il dopo cena sono le otto e non le dieci!mi ha rovinato la serata ma mi sono consolata xchè si è rovinato anche la sua,no?Cque qua alti e bassi, ho visto l'avvocato che mi ha dato dei veri buoni consigli anche xchè è un amico prima di essere un professionista.ieri ho avuto il secondo incontro al centro anti violenza ed è andata molto meglio dell'altra volta, mi è venuto da piangere e lei dice che quando mi viene devo farlo anche se sono in autobus o non so dove , mai trattenere le lacrime fanno male al cuore e sono uno sfogo, occhiali da sole e via!poi sono andata dal mio medico e gli ho raccontato un po' tutto, ci abbiamo riso anche su pensa un po' e poi mi ha dato un po' di giorni di malattia xchè mi ha visto troppo giu'.insomma penso che sia utile parlarne e non nascondersi non mi devo vergognare di come mi sento e l'ho capito.Un giorno sono felice il giorno dopo piango poi rido poi sono arrabbiata, poi non dormo fissando il soffitto penso a lui ed il giorno dopo dormo come un sassolino senza di lui..insomma sarà una fase cque devo accettarla giusto?Lilly te lo dico con il cuore tu mi dai la speranza perchè quando leggo le cose che scrivi sono sicura che le hai vissute dentro e solo il fatto che ora sei qui serena a raccontare e a dare consigli mi fa sperare che un giorno il sole ci sarà sempre e quando pioverà non serirà neppure l'ombrelo xchè non sentiro' neppure una goccia cadere su di me.
grazie di essere presenti è davvero importante
gio
11/09/2008 16:29
 
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Cara Gio,
grazie a te per le tue belle parole che mi hanno fatto tanto bene. Come vedi, il bello di questo forum è anche l'auto-aiuto che possiamo darci tra noi!
Sai, le scene che racconti le ho vissute anch'io - è un copione che si ripete - stai molto attenta però a tre cose:
1) visto che il tuo ex a quanto pare non intende accollarsi la responsabilità e l'impegno di accudire la bimba, se tu insisti troppo a dargliela lui potrebbe vendicarsi su di lei arrivando anche a maltrattarla. Fai molta attenzione anche se ti consiglio di "non mettere tu la pulce nell'orecchio" nè al tuo ex nè alla bimba (non c'è nulla di più deleterio per un bimbo che sentirsi manipolato e strumentalizzato, anche "a fin di bene", tra due genitori separati;
2) non permettere comunque che il tuo ruolo di madre single soffochi in te la donna: se lui non si occupa della bimba, che paghi almeno la baby sitter, così tu puoi ritagliarti degli spazi per te! Oltre a cio', lavora sul costruire e rafforzare la "rete" di persone che ti possono aiutare, come madre prima di tutto ma anche come donna. "Banche del tempo" con le amiche (giovedì io tengo tuo figlio insieme alla mia, domenica li tieni tutti e due tu...) e anche il puro e semplice chiedere aiuto a chi ti vuole bene (la tua famiglia, anche allargata) e il puro e semplice ma importantissimo riconoscere a te stessa questi tuoi spazi - che fanno bene prima di tutto alla tua bimba perchè così può avere accanto una mamma serena: tutto questo ed altro ancora può aiutarti. Non sobbarcarti di carichi eccessivi di lavoro, non essere iper-protettiva e soprattutto iper-perfezionista: non fare la superdonna (anche se forse lo sei...dalle cose che racconti! Ma scherzo: la tua fragilità deve avere spazio e voce, la bmabina che è in te deve poter esistere, non soffocarla!);
3) ecco la parte più triste: cara, non "lusingarti" perchè il tuo ex si arrabbia se esci la sera. Non si arrabbia perchè è geloso e ti ama ancora, ma perchè gli rompi le uova nel paniere, perchè lo infastidisci con richieste di impegni e responsabilità che lui non intende accettare. Mi permetto di dirti questa cosa "cattiva" perchè è meglio fare chiarezza in noi stesse, non alimentare illusioni soprattutto perchè si rischia così di dare spazio alla prepotenza del tuo ex. Ci sono passata anch'io...anche su questo.
Tu sei una ragazza in gamba: sono sicura che attraversando questa sofferenza con l'aiuto che giustamente stai cercando (con molto senso di responsabilità: perchè questo significa chiedere aiuto, piangere...non nascondersi, ma ammettere una momentanea fragilità e cercare di superarla).
Ti consiglio un libro: La ferita dei non amati, di Peter Schellenbaum. Penso che ti farà bene...anzi...male-bene (prima male e poi bene) leggerlo.
Ti mando un grosso abbraccio, stai bene e sorridi alla vita, sei una gran donna e sono sicura che quando guarirai troverai dietro l'angolo qualcuno che ti saprà incoronare regina del suo cuore!
Ciao,
L.
12/09/2008 14:08
 
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Re:
talpa71, 24/08/2008 23.46:

ora ha trovato una donna con sani valori morali e che io sono tremenda xche' il solo parlare con me gli viene voglia di picchiarmi.non mi capisco non dormo piu'



Ragazze, che roba... quanto devono ancora farci soffrire questi sani valori morali?
Per qualcuno non li rispetta perfino un donna che gira per la città con una camicetta senza maniche.
La accusano di essere "poco seria".
Qualche volta mi chiedo quanti secoli devono passare ancora.

Ma tu dici che non riesci a capirti, io invece sì, ti capisco.
Noi donne a volte sembra che ci venga tolto l'ossigeno, se ci viene tolto un uomo.
L'uomo di cui siamo state tanto innamorate, ovviamente, ma perfino, per le più fragili fra noi, un uomo, una protezione, un sostegno, un qualcosa che ci faccia credere che ci aiuterà.
E invece quante volte, al posto di un aiuto, ci troviamo con un enorme problema in più, a causa di un uomo e se ci sono anche bimbi, diventa davvero difficilissimo reggere, cercare di non crollare.

Non preoccuparti, vedrai che pian piano potrai recuperare la tua serenità, ma ci vorrà tempo e pazienza.
Fanno presto, loro, a mandare in cocci le persone, ma vedrai che riuscirai a ricostruire te stessa.
Avrai bisogno di più tempo, rispetto a chi si è innamorato di meno, ma ci arriverai, stanne sicura.

E intanto speriamo che i principi morali e culturali, facciano qualche passettino in avanti, soprattutto dove ancora sono troppo diffusi quelli più arretrati e chiusi.
12/09/2008 17:37
 
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hai ragione lilly avete ragione tutte l'importante è avere pazienza e non farsi mai illusioni la verità è cruda ora ma almeno non ti fa stare in un'assurda bolla di sapone che poi scoppia e ti fa cadere giu'.
sono due giorni che ha incominciato a telefonarmi io gli passo la bimba e li faccio chiacchierare io non voglio parlargli affrontarlo in fondo non ho nulla da dirgli. devo combattere con le mie illusioni sono loro ora le mie vere nemiche da sconfiggere e lui è l'uomo capace di alimentarle. quindi meno lo sento meglio è.
un bacio a tutte.
12/09/2008 17:44
 
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Re:
talpa71, 24/08/2008 23.46:

non mi manca nulla ho un lavoro una bella figlia mi sono liberata di un incubo eppure muoio dentro



Vedi, prima ho parlato di fragilità, in alcune donne, ma non c'è solo questo.
Alcune magari non sarebbero particolarmente fragili, ma la loro debolezza sta nella solitudine.
Dici che non ti manca nulla, ma a volte non bastano i rapporti superficiali con le persone che si hanno intorno.
Ci vogliono amicizie sincere, almeno una che sia anche profonda, anche al di là di un rapporto di coppia.
Oppure una famiglia alle spalle che sostiene davvero, non soltanto nella concretezza, nell'aiuto materiale, ma anche nella vicinanza affettiva.
Gli uomini, ho notato, ne sentono meno il bisogno.
Magari esigono di essere coccolati da mogli.mamme, costringono la compagna a comportarsi da mamma...
Ma noi abbiamo una sensibilità più forte, un bisogno più forte di almeno un vero sincero rapporto affettivo non troppo superficiale.
Anche una sorella o un fratello, possono bastare, ma non tutte possono averlo.

Forse hai un svp e stai raccontando lì altri particolari che qui non leggiamo della tua vita.
Ma sono convinta che se tu potessi sentire l'amore sincero, non necessariamente di coppia, di un'altra persona, tu non staresti così male.
Si possono fare percorsi che ci aiutano a maturare un'autonomia sempre più soddisfacente, ma se non abbiamo nessuno, la vita resta qualcosa di difficile e c'è più sofferenza anche nel rinunciare a un uomo violento, credo.

La tua bimba è piccola e non riesci ancora a trovare in lei una cosa simile.
Ti auguro di avere accanto a te una persona che possa capirti fino in fondo e con la quale sentirvi uniti veramente.
Se non c'è, ti auguro di trovarla.
Se poi sarà un uomo con cui poter avere un rapporto di coppia migliore, ancora meglio.
Ma intanto credo che non sia vero, che non ti manca nulla.
Siamo esseri umani e abbiamo bisogno di qualcuno da sentire vicino alla nosta anima, con cui magari non si può vedersi spesso, ma sapere che esiste non è poco.

12/09/2008 18:37
 
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è vero le amicizie sono importanti ce ne sono poche nella mia vita di vvere e di sincere me ci sono. in questo momnento xro' mi è difficile stare anche con loro xchè la tentazione è sempre di parlare di lui di lu di lui. e non mi fa bene xchè poi penso penso ma a che penso al nulla solo alle mie fantasie.cque la frase ho un lavoro una casa una bella figlia non mi manca nulla è quella che mi ripetono tutti!!non quella che sento io dentro.Spesso la gente non capisce che cosa possa mancare ti guarda da fuori e pensa che sei bella brava forte fortunata eppure ti lamenti ancora e piangi pure per nulla, già cosi' sono la maggior parte delle persone, soprattutto quelle che non ci sono passate.
un bacio.
gio
12/09/2008 21:45
 
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Re:
talpa71, 12/09/2008 18.37:

la frase ho un lavoro una casa una bella figlia non mi manca nulla è quella che mi ripetono tutti!!non quella che sento io dentro



Non puoi sentirla, infatti.
E così, sentirtela dire dagli altri, immagino come sia ancora più triste.
Ma il tempo e il sostegno di una persona competente possono curare queste ferite.
Vedrai, pian piano ti accorgerai che non ti faranno più molto male e poi un giorno scoprirai che il dolore è scomparso quasi del tutto.
La pazienza, il tempo, l'impegno nei colloqui con una persona che può aiutarti, al centro-donne, saranno le tre medicine migliori.
E funzioneranno, vedrai, sono molto efficaci.
13/09/2008 18:57
 
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Ciao e ben venuta,
ti faccio subito una domanda:è il tuo primo amore?la tua prima storia?

Ti chiedo di iniziare a raccontare, come se stessi scrivendo su un diario, la tua vita.
Il fatto che tu sia perdutamente innamorata di questo uomo, arrivando anche a supplicarlo di stare con te, può volere dire molte cose ma di certo alla base ci sarà qualcosa che riguarda il tuo ego, ed il tuo amor proprio.
Forse adesso ti sembrerà strano ciò ma vedrai che scrivendo di te, del tuo passato, della tua infanzia, adolescenza, di come sei tu, e gradualmente delle altre tappe della tua vita, si coglierà il motivo di tanta ossessione.
A presto...
14/09/2008 16:22
 
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Carissima Gio,
come sempre mi identifico molto nelle cose che tu scrivi!
Sai, stanotte mi sono svegliata piangendo, con un dolore fortisimo che mi scoppiava dentro e mi sono resa conto che avevo fatto un sogno di quelli che ogni tanto faccio, in cui rivivo non le violenze che ho subito da mio marito (..il mio EX marito...) ma il suo abbandono, anzi, tutto il disamore che mi ha riversato addosso per anni. Quello sguardo che si posava su di me solo per criticarmi o che mi attraversava come se fossi trasparente, quando mi ero vestita e truccata per lui...
E così, mi sono alzata e mi sono messa alla finestra, ad aspettare l'alba e pensare che ho ancora dentro di me tanto dolore.
Distinguiamo, però, due questioni, io e te:
1) una questione è il dolore "normale", che nasce dalla fine di una relazione importante, nella quale avevamo investito tanto, sulla quale avevamo "progettato" la nostra vita;
2) una questione completamente diversa, da non confondere con l'altra (ma spesso lo facciamo) è il dolore e il senso di umiliazione per aver subito una relazione maltrattante...questo non è un dolore che nasce da una normale situazione del vivere umano - ci si innamora, poi uno dei due non ama più e l'altro soffre - no! Questo è un dolore diverso, da comprendere e da superare con modalità differenti!
Perchè poi (e tu lo sai forse meglio di me!) la cosa buffa è che la relazione è finita ma la violenza resta!!! Se non la violenza, quanto meno la prepotenza, la sopraffazione, il gusto ad umilarci e ferirci...
Una situazione veramente poco sportiva, insomma! Se prima c'era quanto meno uno straccio di relazione (che non giustificava la violenza, ma quanto meno, c'erano anche degli aspetti positivi...sebbene in larga parte illusori...) ora non c'è neanche più la relazione, non c'è nulla di positivo nel rapporto malato con queste persone negative che abbiamo avuto la sofrtuna di incontrare e di amare.
Giò, io sono molto contenta che tu abbia contattato il centro antiviolenza perchè ti aiuteranno tanto. Da quel poco che so di te, mi sembri una tipa tosta, che non prende alla leggera gli impegni e quindi penso che seguirai con costanza e pazienza il percorso che ti proporranno.
Per il resto...anche a me tutti dicono: ora stai bene! Mi dicono: pensa alle cose positive che hai nella tua vita!
Ma ci sono momenti in cui (come la notte scorsa) io sento solo il senso di fallimento, la solitudine e il dolore.
Però le cose positive CI SONO! E le abbiamo costruite noi, io e te, nonostante tutto! Chi ci ricorda le cose buone che ci sono nella nostra vita non vuole minimizzare il nostro dolore ma impedire che noi affoghiamo in esso, impedire che il nostro dolore sia l'unica emozione che domina la nostra vita!
Tu dici che ti secca vedere gente e parlare sempre di lui e del tuo dolore. Questo però è sbagliato: chi ti vuole bene non si annoia ad ascoltarti. Certo, un po' di tatto e buona educazione ti impediranno di monopolizzare ogni conversazione con i tuoi lamenti, ma viene ogni tanto (anche spesso) il momento in cui un sano sfogo ci vuole, eccome! Quindi, non tenerti tutto dentro!
Io faccio così: metto una sorta di timer alle mie lamentele e pianti, poi volto pagina e cambio argomento, soprattutto dedicandomi ad ASCOLTARE le persone che sono con me e a dialogare, confrontarmi con loro. Così: io posso sfogarmi e possono farlo anche i miei amici, poi possiamo parlare anche del lavoro, dei figli, del tempo, di libri e di moda e rossetti.
Prova anche tu questa tattica di "mettere un timer": per dieci minuti parli a ruota libera del tuo ex, del tuo dolore, etc. Poi: stop! E si volta pagina: ascolto e dialogo!
Vediamo un po' se funziona...fammi sapere.
Ora ti saluto, scusami se in questi giorni sono poco presente, però penso spesso a te e a tutte le amiche del forum.
Un bacione forte a te e alla tua cucciolotta,
L.
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