Cara amica,
condivido quanto ti ha scritto Gae sul fatto che la violenza è sempre inaccettabile.
Ora, non è certo il caso di costruire un processo su un colpo dato con un rotolone da cucina (anche se è meglio, per te e per il tuo bambino, che certe cose non si ripetano), però, mi permetto di parlarti con franchezza e voglio dirti che mi preoccupa il tono esasperato dei tuoi post.
Cara amica, tutte noi abbiamo vissuto momenti di grande logoramento e di esasperazione...quindi, nessuna di noi può giudicarti. L'immagine della donna che subisce violenza senza fiatare è uno stereotipo, perchè molte volte le donne stesse, proprio nella esasperazione, fanno dei gesti inconsulti, che non farebbero mai per il loro carattere, ma è la situazione ad esasperarle.
Non so, tuttavia, se questo sia il tuo caso.
I tuoi post sono brevi, non ci racconti molte cose.
Certo, ci dici che lui ti ha presa a schiaffi (e anche questo non deve ripetersi)...ma ho l'impressione di una situazione complessiva di tensione, di conflitto, di incomunicabilità tra te e tuo marito.
In una situazione come questa la cosa più importante è essere calma e razionale.
Ti consiglio di ripetertelo come un mantra: calma e razionale.
Ok: ci si separa.
Non è bello, è molto duro, ma capita.
Meglio farlo con calma e razionalità che nell'esasperazione.
Meglio per te e per tuo figlio, prima di tutto.
E, infatti, sgombriamo il campo da una illusione, comune, credo, a molte persone che vivono situazioni coniugali difficili.
Dici che il tuo bambino "sembra vivere" serenamente...questo non è vero, perchè i bambini, anche piccoli come il tuo, non soltanto vedono e capiscono tante cose che avvengono sotto i loro occhi oppure dietro una porta chiusa ma soprattutto sono "spugne emotive" e percepiscono i nostri stati d'animo.
Vivere nei conflitti e nella tensione è molto dannoso per un bimbo.
Il tuo bambino ha diritto a vivere nella serenità e ha diritto a tante altre cose, delle quali ti consiglio (per il suo bene ma anche per il tuo) di prendere consapevolezza quanto prima.
Per esempio: se le cose non vanno bene tra te e il suo papà, se voi due arriverete a separarvi, questo dovrà pesare il meno possibile sul vostro piccolo.
Dovrete imparare a superare i vostri rancori e ad assicurare al bimbo una presenza costante, serena, educativa e di accudimento di entrambi.
Dovrete imparare (entrambi) a collaborare, per il bene del vostro bimbo.
Dovrete imparare a non strumentalizzarlo.
Questo non è importante solo perchè lo chiede la legge, è importante per il benessere del tuo bambino.
Prima raggiungi questa consapevolezza e meglio sarà per tutti voi.
Quindi ti invito prima di tutto a calmarti e a razionalizzare.
Sulla tua relazione, non ci dici molto.
Tuo marito ha deciso di andare in vacanza da solo, di andare a stare da sua madre...dopo una litigata, credo di capire?
Perchè litigate?
E' sempre stato così?
Oppure le cose sono peggiorate (la butto lì, a casaccio) magari dopo l'arrivo del bambino, perchè tu sei stanca, tuo marito non riesce più a fare la vita che facevate prima, uscire, divertirvi insieme...sono cosa che capitano...crisi di maturazione di una coppia...si possono superare o anche non superare, però è importante non esasperarle.
Insomma, dalle cose che ci scrivi non posso dirti altro che concentrarti molto su te stessa e recuperare quanto prima tutta la tua calma e lucidità.
Nel pensare ad una eventuale separazione (che magari al momento è una scelta prematura, si potrebbe tentare prima la terapia di coppia), non stare già a pensare alle "colpe" tue o sue e alle relative "prove": questo è sempre un modo esasperato e conflittuale di affrontare il problema.
Pensa, invece, agli aspetti materiali (tu lavori? La casa è vostra?) e a come rendere questa eventualità meno dolorosa per te e soprattutto per il tuo bambino.
...forse sono stata troppo dura con te, in questo caso ti prego di scusarmi, spero comunque che tu capisca che il mio intento è di aiutarti.
Perchè non ci racconti le cose con ordine?
Ciao, ti abbraccio,
L.