| | | Post: 720 Post: 720 | Registrato il: 03/09/2007 | Sesso: Femminile | Utente Senior | | OFFLINE | |
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Sai, Morena, la cosa grave di tutto questo è che in molti casi le prsone che dovrebbero intervenire con competenza, prma di tutto si mettono a giudicare, spesso non avendone neanche titolo.
Allora, non si tratta di un giudizio, ma di un pregiudizio.
E' così facile, di fronte ad una situazione come la tua, mettere anche te nel gruppo dei colpevoli. E' una cosa che accade spesso, putroppo.
Morena, io comincio a pensare che è giusto lottare per avere giustizia, ma la vera giustizia dobbiamo darcela da solo. NON parlo ovviamente di cose tipo giustiziere della notte, di "farsi giustizia da soli" in modo concreto, con degli atti di violenza, ma mi riferisco al fatto di riuscire a costruire dentro di noi, comunque, quella autostima e quella consapevolezza che ci aiutano a riconoscere il bene dal male, a prescindere dai giudizi o pregiudizi degli altri.
Questa saldezza interiore è difficile da costruire, ma sono convinta che sia fondamentale. Nessuna causa vinta ci potrà mai risarcire di quanto abbiamo subito, SE dentro di noi non c'è la convinzione ferma e serena di aver subito un torto, ingiusto, ingiustificato.
Allora, potremmo anche perdere le cause, potremmo anche essere etichettati come folli e psicolabili, ma NON LO SIAMO.
E questa saldezza interiore sarà preziosa nelle nostre battaglie: soprattutto ci sarà utilissima nel nostro essere madri.
Ogni tanto inciamperemo di nuovo e poi di nuovo nelle nostre fragilità che ci porteremo dietro per sempre. Ma non dobbiamo permettere a tutto questo di abbatterci per sempre, invece dobbiamo sempre rialzarci e rimetterci al lavoro.
Un abbraccio,
L.
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