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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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Sono confusa

Ultimo Aggiornamento: 23/04/2008 00:20
18/04/2008 19:31
 
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Registrato il: 03/09/2007
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Cara amica,
tu non sei una mitomane.
Non chiedere "scusa" perchè ci racconti le tue cose.
Non pensare di essere pazza.
Non pensare che al centro antiviolenza ti manderebbero a casa con una risata.
Sai...quando leggo queste cose mi si accende una lucina nel cervello che mi dice: questa persona soffre.
Io non sono una operatrice di progetto, non sono una psicologa: però una cosa ho capito dalla mia esperienza personale e dal contatto con tutte le amiche del forum: dove c'è paura, dove c'è confusione, c'è anche sofferenza.
E questa sofferenza tu non te la sei provocata da sola: c'è qualcuno, cioè tuo padre, che te la provoca.
Posso sbagliare, non sono una psicologa, ma io vorrei che tu riflettessi su questo: di chi è la voce che ti dice, nella tua testa, che non dovevi scrivere su questo forum, che se vai al centro antiviolenza ti rideranno dietro o ti diranno che sei una mitomane?
Lo sai a chi appartiene questa voce interiore?
Secondo me (ma posso sbagliare), è la voce di tuo padre...
Pensaci.
Al di là delle percosse più o meno "naturali" (proprio oggi ho letto una sentenza della Cassazione che considera REATO anche le sberle date ai figli minorenni, un retaggio di una mentalità che non corrisponde agli attuale metodi educativi e che si rivela dannosa sia fisicamente sia psicologicamente per i figli), tuo padre, facendoti sentire una nullità si comporta in modo arrogante e prevaricatore con te dal punto di vista psicologico. Ti sminuisce e inoltre, attraverso la tua dipendenza economica, cerca di costringerti ad ubbidigli.
Questo, trattandosi di un padre e non di un marito è tutto sommato abbastanza diffuso nella nostra mentalità, però che sia un comportamento diffuso non vuol dire che sia giusto.
Proprio per questo, coem ti dicevo nell'altro post, io non credo proprio che sia una buona idea per te tornare a casa dai tuoi, soprattutto dopo che ti sei abituata a stare da sola.
Però è chiaro che hai tutto il diritto di continuare i tuoi studi e ti realizzare i tuoi sogni e tuo padre deve aiutarti e sostenerti.
Chiama il centro antiviolenza, senza vergogna e senza timore.
Nessuno ti considererà una pazza, credimi.
Racconta le cose come le stai raccontando a noi e chiedi soprattutto di parlare con una avvocatessa per farti spiegare i tuoi diritti, soprattutto dal punto di vista economico.
Chiedi anche un supporto psicologico per rafforzarti.
Mi dispiace che questo forum non sia più frequentato da PaolaM, una ragazza che scriveva perchè subiva violenza psicologica da parte della madre. In passato (da piccola e da adolescente) aveva subito anche percosse, ma ora che era grande subiva solo violenza psicologica. I suoi post sono ancora sul forum e ti consiglio di leggerli, se non lo hai già fatto.
Quella ragazza era seguita da un centro antiviolenza della sua città e ne aveva tratto una grandissima forza e consapevolezza.
Tu sei molto giovane e affrontare ora queste cose ti farà solo bene.
Voglio dirti una cosa: io ho avuto un padre non molto diverso dal tuo. Non è mai stato fisicamente violento, ma è stato troppo severo, ipercritico, invadente.
Non ho mai affrontato le ferite interiori e le fragilità che mi ha lasciato questo tipo di impostazione familiare. Non ne ho mai neanche preso realmente consapevolezza.
E così...alla fine chissà perchè [SM=g27988] , ho sposato un uomo arrogante, che mi ha anche picchiata, me ne ha fatte di tutti i colori ed io ci ho messo ANNI a prenderne consapevolezza.
Solo ora, da qualche mese, sto frequentando il centro antiviolenza, faccio il supporto psicologico tutte le settimane e ora ho capito quanto quel tipo di impostazione familiare mi abbia "preparata" a subire la violenza nel rapporto coniugale.
Se avessi affrontato queste cose tanti anni fa, sarei stata alla larga da un uomo come mio marito!
Quindi, non minimizzare la tua sofferenza, non devi neanche esagerarla e devi solo ma affrontarla e possibilmente non da sola.
Al di là dei problemi pratici che forse una avvocatessa del centro ti aiuterà a risolvere, vedrai che il supporto psicologico ti farà un gran bene, farà un gran bene alla tua vita.
Sei giovanissima ed è giusto farlo adesso: è un gesto di responsabilità verso te stessa.
Ciao, ti abbraccio, resta qui con noi!
L.

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