18/04/2008 11:20 |
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Io continuo a pensare che forse sono io che sbaglio, che sono solo un po' capricciosa perchè voglio proseguire l'università e non voglio farlo alle sue condizioni: non riesco più a pensare di farmi dire come devo o non devo vestirmi, truccarmi, chi posso o non posso vedere, è solo che l'università è l'unica via che ho per realizzare un sogno e non me la sento di rinunciarci, solo che quando si tratta di mio padre mi sento veramente una nullità, riesce a distruggere ogni mia capacità di giudizio obiettivo e a farmi pensare che ha ragione lui sempre e comunque e che io non sarò mai abbastanza.
Ho provato a parlargli di andare insieme in un centro di mediazione familiare o da uno psicoterapeuta ma mi ha urlato contro che sono una scema solo a pensare di fare delle cose del genere, che se c'è qualcuna che deve farsi curare sono io perchè sono pazza a credere veramente che lui mi faccia qualcosa di sbagliato, che però lui non ha nessuna intenzione di mandarmi da una persona competente che mi dia una mano e che se scopre che ci vado di mia iniziativa me le da, etc...
Non so davvero cosa fare,ho ancora questo numero di telefono del centro antiviolenza ma non vorrei passare per mitomane o qualcosa del genere, o per una bambina viziata che vuole tutto a modo suo, dopotutto le volte che mi ha picchiata si è trattato solo di schiaffi(anche se un bel po')che a sua detta erano educativi, ed erano un modo per punirmi di non aver fatto le cose come voleva lui. |