Mi ritrovo a scrivere dopo l'ennesima discussione avuta con il mio compagno.Non so nemmeno se sono nel posto giusto. Vi descrivo la mia situazione.Ho 32 anni( mi sembrano tantissimi, quasi surreali) e non sono felice. Non ho più nessuno al mondo.Mio padre se n'è andato di casa che avevo 16 anni e mia madre subito dopo ha iniziato a riversare tutto il suo odio su di me. Me ne sono andata di casa a mia volta a 21 anni.
Dopo poco ho incontrato il mio attuale compagno e siamo anadati a convivere.
Lavoro in una ditta con mia cognata ed io sto letteralmente impazzendo.
In questo posto di lavoro non mi ci sono mai trovata, l'ho sempre detto a gran voce ma c'era sempre una buona scusa per non lasciarlo.
Il mio compagno non mi ha mai appoggiata. Ritiene che l'unica cosa importante sia mantenere il ns.ormai consolidato stile di vita.
Io sono in cura da 2 anni con antidepressivi. non mi sento appoggiata.
Sipuò considerare una violenza il mancato appoggio,il non sostegno?
Lui tende a non esserci. Gli chiedo di accompagnami ad un funerale e mi dice che non ha il vestito adatto.Gli chiedo di sostenermi e lui dice che lo fa però pensa che .. e mi elenca il suo pensiero contarrio al mio.Io non so più chi sono.Vorrei disperatamente capire se devo cambiare il mio lavoro o tutto quanto della mia vita.
Ed in tal caso come posso fare? io non ho niente e nessuno.
Ho solo il mio meraviglioso gatto che è l'unico a cui non devo chiedere di volermi bene per piacere.
Lui mi cerca in continuazione.io sono stufa di dovermi scusare per come sono e per quello che penso.
Se avessi una casa dove tornare ci tornerei...