Violenza sessuale e psicologica

Cara Disperata,
per favore, non tormentarti oltre il dovuto.
Per fortuna, viviamo in un Paese nel quale non basta certo avere delle "buone amicizie" per cavarsela se si commettono dei reati.
Certo, avesti dovuto subito denunciare il fatto, farti refertare in ospedale, però penso che tu non sia certamente l'unica donna al mondo che ci mette un po' di tempo a trovare la forza di denunciare una violenza subita, specialmente una violenza sessuale.
Tutte queste cose le forze dell'ordine e i giudici le sanno benissimo, quindi stai tranquilla: ti capiranno.
Della tua storia mi colpiscono alcune cose, nel senso che non mi sono chiare.
Tu hai veramente continuato a mandare degli sms a quest'uomo per venti giorni? Non voglio sapere i fatti tuoi, ma cosa vi scrivevate? Te lo chiedo perchè immagino che questo sarà molto importante: attraverso i tabulati dei cellulari.
Anche le telefonate di minacce che quest'uomo ti ha fatto: tieni a mente date e orari e sappi che potranno esserti utili come prove.
Poi mi colpisce il fatto che anche tuo marito si sia così spaventato e abbia approvato la tua decisione di ritirare la denuncia. Anche se capisco che, pensando alle conseguenze, uno possa lasciarsi sopraffare dalla paura e dalla voglia di cancellare tutto.
Ti invito a recuperare prima di tutto la calma e ad avere una totale fiducia nelle forze dell'ordine e nei giudici: non pensare mai che sono "amici" di quest'uomo, prima di tutto perchè non è vero, ma poi anche perchè un atteggiamento del genere potrebbe seriamente danneggiarti, in quanto se ti comporti in modo reticente o diffidente o eccessivamente nervoso perchè credi di avere di fronte degli "amici" del tuo stupratore, queste persone, in totale buona fede, potrebbero credere, a mio avviso, che tu non ti fidi di loro perchè hai qualcosa da nascondere.
Stai tranquilla, razionalizza, non lasciarti spaventare da quest'uomo e vedrai che andrà tutto bene.
Un abbraccio,
L.