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Post: 110 | Registrato il: 12/05/2007 | Sesso: Femminile | Utente Junior | | OFFLINE | |
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Ci sono molte donne che denunciano le violenze, alcune non lo fanno per paura,ma questi fatti ormai sono all'ordine del giorno.
Quanti fatti restano impuniti e non presi in considerazione dai max media, sta di fatto che oggigiorno è diventato impossibile per una donna uscireda sola
Ho vissuto per anni in una grande metropoli, e di fatti simili li ho vissuti sulla mia pelle, sono stata picchiata ma non arrivata a tanto, ma dopo un fatto accauto molti anni fa non ho mai più denunciato i tentativi i violenza subiti.
Avevo 16 anni ero su un mezzo pubblico , stipato di gente, rientravo dal lavoro, e dietro di me c era un uomo che mi spintonava e mentre lo faceva mi alzava la gonna e mi toccava,mi sono voltata e gli ho sferrato una gomitata nello stomaco urlandogli che era un maiale, la gente presente,mi ha considerato una pazza e al mio tnetativo di raccontare il fatto mi ha accusato di indossare una gonna ( era sotto il ginocchio) e l autista del mezzo pubblico mi ha fatto scendere dicendo che certi fatti non avrebbero dovuto accadere, e che il pover'uomo era un malato di mente e che io non avevo alcun diritto di fargli male, ( dovevo farlo andare avanti?) non so cosa avrei dovuto fare, l istinto mio fu quello e penso sia stata una cosa normale.
A distanza di anni sono capitati altri fatti che non mi hanno portato a denunciare le aggressioni, per paura di essere accusata, è anche vero che non sono arrivati a tanto ma il tentativo c'è stato.
Sempre su un autobus mi è stata aperta la borsa e mi è stato portato via il portafoglio, ho visto perfettamente le persone, sono andata a denunciare il fatto,ho descritto perfettamente la persona, ma il poliziotto mi ha consigliato di fare denuncia a sconosciuto avrei potuto incorrere ad una denuncia per falsa testimonianza, loro sapevano perfettamente che fossero queste persone ma se non venivano prese in flaglanza avrei potuto incorreere in una contro denuncia.
Mia figlia appena 15 enne anche lei è stata molestata sulla metropolitana, e l indifferenza delle persone ha fatto in modo che lei non sporgesse alcuna denuncia, ha solo vissuto il terrore di recarsi a scuola ogni giorno.
Davanti a casa mia figlia portò il cane a fare i bisogni ed un extracomunitario le si avvicinò facendo apprezzamenti volgari,lei d'istinto gli rispose in malomodo, e lui gli disse che se non avesse avuto il cane (pit bull) ci avrebbe pensato lui a farla tacere mettendogli qualcosa in bocca...fortunatamante il cane era ancora un cucciolo altrimenti glielo avrebbe aizzato contro.
So che non è giusto, ma ci sono aree che le strutture conoscono perfettamente e non sono vigilate, e se non avesse avuto il cane come sarebbe andata a finire?
Posso garantirvi che avendo vissuto in una città come Milano in una zona ormai diventata un ghetto per extracomunitari non vi è mai stata la sorveglianza ceh meritava , potrei raccntare per ore i fatti accaduti in quella zona, e non solo volevano anche costruirgli una moschea e una struttura per ospitarli, quando invece la gente del quartiere erano anni che chiedeva di dare quella struttura (ex scuola media) al commissariato di polizia.
C' è gente e ne conosco bene una che pur di lavorare sfrutta queste persone senza permessi di soggiorno e che magari hanno precendeti penali nel proprio stato, ma a loro fa comodo farli lavorare per pochi soldi senza regolarizzarli, e poi fanno commenti su queste persone , il mio ex marito pur di lavorare meno e guadagnare anche su queste persone le prendeva a lavorare per se, e poi ad eventi come quelli accaduti in questi giorni si scandaliva, oltre alui ci sono migliaia di persone che lo fanno e contribuiscono al degrado di questo paese già ingestibile di suo, con delle istutuzioni inefficienti e leggi che non tutelano i diritti di noi donne e di noi cittadini italiani.
Anni fa e mi scuso con gli italiani venivano accusati i meridionali, che venivano al nord a lavorare, ma le condizioni erano comunque le stesse, venivano sfruttati dai padroni e non si faceva altro che metterli in condizioni di cercarsi a vivere in altro modo.
Alla base c è sempre stato un governo che non ha mai tutelato niente e nessuno se non i loro interessi.
Poi se una donna cerca di farsi giustizia da sola viene punita, davnti a tentativi di difesa , come nel mio piccolo caso sono stata buttata fuori da un mezzo pubblico.
Anche nella violenza domestica se una donna denucia i fatti non sempre viene creduta,ascoltata, viene accusata, parlo del mio caso come di tanti altri, magari nell interesse di tutelare i propri figli, mettendo a rischio anche la propria vita, quella vita che ormai di vita non ha nulla, c sei perchè respiri e cammini, ma dentro c è il deserto,vivi cercano di fare il bene dei tuoi figli, ma anche le istituzioni che dovrebbero essere pronte a tutelarti non fanno nulla, ti accusano in svariati modi.
Scusate se mi sono dilungato e uscita spesso dall argomento, mi chiedo come può eserci giustizia davanti a delle isitutzioni che non fanno nulla se non accusarsi a vicena e passarsi la patata bollente perchè non in grado di risolverli per incompetenza.
Poi ci si chiede perchè si arriva al punto di farsi giustizia da soli?
Vedi ora il caso di Roma dove i romani si sono oragnizzati a fare spedizioni punitiva contro magari rumeni che non c entrano nulla.
Questo è grazie ad un governo che non ha mai fatto nulla di concreto per tutelarci, ci sta mettendo in condizioni di farci giustiza da soli, perchè in questo paese non c è giustizia, e la giustizia che cè non è idonea a punire certi reati.
Parlo di violenza su donne, bambini , uomini, sono veramente amareggiata e schifata.
Le pene che vengono date , poi dopo un po o per un motovo o per l altro vengono ridotte se non annullate per certe leggi, come l indulato per svuotare le carceri a parer mio, e se vogliamo vedere queste carceri sono oberate di extracomunitari e chiaramnte un giorno usciranno dal carcere , ma dove andranno a finire una volta fuori? il male va estirpato alla radice e non potato, perchè solo potando ha modo ricrecere e rifiorire.
Un abbraccio
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