| | | Post: 110 Post: 110 | Registrato il: 12/05/2007 | Sesso: Femminile | Utente Junior | | OFFLINE | |
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Ciao Barbara,
ho letto i tuoi interventi nel forum, e vedo con gioia che non ti manca la voglia di voler fare qualcosa per la tua mamma.
Forse avrai letto la mia storia nel forum, ma non è di me che voglio parlarti.
Ho una figlia che ora ha 18 anni, e anche lei ha vissuto ciò che stai vivendo tu, lei era coinvolta, spesso la violenza psicologica era riversata su di lei come su di me, anche violenza fisica.
Sin da piccola ha mostrato segni di disagio, fisici, psicosomatici, caratteriali, spesso si dava la colpa magari alla scuola, al tipo di carattere, fino a che non è nato il fratellino, da li è scoppiato il tutto, lei vedeva che il fratellino aveva più considerazione di lei da parte del padre, che a lui non veniva detto quanto era stato detto a lei, che a lui non faceva ciò che lui faceva a lei.Lei pensava di meritarsi tutto ciò che il padre le diceva o faceva, mancanza di autostima.
Io forse ero cieca o forse impaurita, anche noi venivamo minacciae che senza di lui non saremo state nulla, che eravamo una nullità, e cose peggiori.
La situazione è andata aventi degli anni, finchè un giorno mia figlia dopo ripetuti tentativi di farmi aprire gli occhi e credimi in tutte le maniere, mi ha detto: se non te ne vai tu, me ne vado io, preferisco andare in una comunità che restare qui a sentirvi e vedervi litigare, io ho il diritto di vivermi la vita.
Decise di chiamare il telefono azzurro, che dopo svariati colloqui prese in considerazione di far intervenire il tribuanale dei minori.
Il tribunale ci chiamò, ma ci furono degli imprevisti, ci andò prima il padre e tutto ciò che lui disse era lo fece passare per normale, le botte erano scapaccioni gli insulti erano per una perdita momentanea della pazienza.
Al colloquio in cui andò lei , lui gli disse di stare attenta a ciò che avrebbe detto,( ero già intenzionata ad andar via di casa) che l avrebbero portata via anche dalla mamma, lei si spaventò e fece sembrare una cosa fatta per rabbia nei confronti del padre in un momento di litigio.
Ebbe paura, però mi resi conto del disagio che lei stava vivendo, e ce ne andammo di casa
Anch'io come la tua mamma lavoravo per il mio ex marito, e quello che ti posso dire è che tuo padre ha crato una dipendenza in tutte le sue forme, usando la violenza in ogni forma, che non è solo fisica cara Barbara, ma anche psicologica.
Ormai è un anno che sono uscita di casa, ma lei non sta bene, ha bassa autostima, e chiaramente fa fatica a rissolevarsi, con il padre ha contatti minimi, ci siamo appena trsferite in toscana,un desiderio anche suo, ma ora vorrebbe tornare a Milano, qui non riesce a legare, è vero che è anche da poco che siamo qui, e che bisogna dare tempo al tempo, lei ha bruciato molte tappe, per il suo disagio, la sua volgia di diventare grande e fuggire da quei problemi che non dovrebbero essere vostri, ma lo sono putroppo.
Prima deve crescere e cercare la serenità che non ha mai avuto,e poi potrà avere la sua vita, sono qui per questo.
Leggendo ciò che hai scritto mi ricordi tanto lei, ed è molto bello ciò che stai facendo.
E' bella la tua volontà di aiutare gli altri, ma prima di aiutare gli altri aiuta te stessa, potrai farlo meglio con gli altri; la tua mamma ha solo bisogno di rendersi consapevole, e vedrai che se tu le parlerai del tuo disagio, di come stai male, prima o poi lo capirà e si farà aiutare, dovrai essere forte, e vedo che lo sei, avrà bisogno di sentirti vicina, di essere capita nei momenti di sconforto, mia figlia è dall' età di 9 anni mi chiede aiuto, ma ero troppo presa nel salvare la mia famiglia e non noi.
Un abbraccio
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