30/08/2007 13:45 |
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| | | Post: 117 Post: 117 | Registrato il: 09/02/2007 | Sesso: Femminile | Utente Junior | | OFFLINE |
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Ciao, concordo con Gae e con Morena.
Ci sono tante donne che hanno cercato di cambiare il proprio compagno affinchè non fosse più violento. Io sono una di quelle, fino però ad arrivare al punto che mi ero sottomessa ed ero io che ero cambiata per poter stare con lui e cercare atteggiamneti e modi di fare che non lo irritassero e non scatenassero reazioni violente. Ma non è giusto perchè alla fine io mi sono soppressa nella mia vita quotidiana per lui compromettendo anche il mio rapporto con i figli. Sono una donna normale che non fa nulla di particolare da poter essere condannata dall'uomo che avevo di fianco. dopo anni di separazione lui ha continuato ad essere sempre lo stesso perchè è il primo a non voler vedere come è fatto quindi di conseguenza, secondo lui, non è da essere aiutato o curato. Ecco perchè si punta sulle donne, perchè sono le prime che devono rompere la catena della violenza e non accettare di subirla.
E' vero è semplice dire di allontanarsi o separarsi, ma quale altra soluzione c'è? Anche io ci ho messo del tempo prima di rendermi conto che era l'unica soluzione sia per me che per i bambini, ma da quando l'ho fatto ti posso garantire che stiamo molto meglio. E lui? Come si fa ad aiutare chi non vuole essere aiutato? Come si fa a far prendere consapevolezza alle persone di come vivono se non si mettono in discussione? Una cosa che ho constatato nella mia esperienza e in quella di altre donne che hanno scritto qui nel forum è che l'uomo violento si crede, alla fine, nel giusto e che non si mette mai in discussione scaricando sempre tutte le colpe sulla donna.
Nessuna si merita violenza fisica e psicologica, nessuno se lo merita, e quando ci si trova in mezzo bisogna trovare la strada per liberarsene.
Anche a me è sorta spontanea la domanda che hafatto Gae: ma com'è la tua vita con lui?
Spero a presto
Bea |