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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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SENZA TITOLO

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2007 12:25
29/08/2007 16:11
 
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Anonimo
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io ho paura, l'ho da tanto ormai,ho il cuore in gola ,neanche dovrei scrivere qui,ho letto qualche post di fretta ed effettivamente credo che per quanti buoni propositi ci siano si consiglia con troppa facilita' di farla finita,è una trappola o ne esci subito o sei morta, ti ritrovi col deserto attorno e nessun appiglio.non sono vittima di violenze frequenti e neanche gravi ,mai in ospedale,solo l'ultimo litigio mi ha causato qualche fastidio al timpano, le violenze psichiche le vivo quasi ogni giorno,io sono egoista penso a me stessa sempre e mai a lui,quando io so benissimo che ogni singolo respiro è rivolto a lui,l'anno scorso mi ha davvero sorpresa mi sentivo quasi rinata e incredula che fosse realmente cambiato,aveva cominciato a ridarmi i miei spazi,ma ho rovinato tutto,per cercare di volere di piu' ho distrutto tutto e lui si è sfogato,i primi anni erano piu' frequenti le lotte e cmq anche se non servivano a niente ricevevo delle scuse,ora è tutto giustificato,me le merito sbaglio e devo capire,a volte potrei evitarle calando la testa ma tanto sono cocciuta che.....,non so allontanarlo,non appena lui mi dice di lasciarci ho proprio la sensazione di soffocare,so benissimo,perchè c'ho provato,che se lo lasciassi io non mi lascerebbe tranquilla non so se riscrivero', stiamo insieme da 6 anni ci conosciamo da 8 ho 23 anni e lui 25 ,primo e unico "amore".Io non ho piu' amiche ,stavo cercando di ricostruirle ma....Perchè sento solo di centri,forum etc per aiutare le donne che subiscono violenza donne che cmq a modo loro sono malate,e non sento di centri per aiutare questi uomini che se sono cosi' hanno avuto il loro problemi sono anche loro malati,perchè deve essere sempre la donna,scusate sto divagando e non mi sto spiegando al meglio;sin da piccola volevo nascere uomo sin da piccola ho protestato da "femminista" per i miei diritti e ora mi ritrovo una merda,perchè tutto fa schifo,perchè se in passato mi ha picchiato davanti ad "amici"nessuno di quelle merde ha osato mai difendermi o calmarlo,fra moglie e marito non mettere il dito ,perchè tramite chiamata anonima siamo stati fermati dalla polizia un uomo ed una donna ed io con gli occhi gonfi e rossi ho negato e sentivo di fargli pena,perchè basta.
Fosse nato altrove altra regione altra famiglia altre possibilita' sarebbe stato un uomo fantastico
[Modificato da Geneshys 29/08/2007 20:59]
29/08/2007 16:31
 
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Perdonami ma tu sei Ilaria?

Noi non costringiamo nessuno a denunciare e rompere il silenzio, ma un forum come un centro antiviolenza nascono per aiutare la donna nel suo percorso che dovrà avere come fine quello di uscire dalla violenza! Se poi l'uomo deve essere curato vada da uno psicoterapeuta e si renderà conto se la sua è una malattia o soltanto carattere violento! Non cadiamo nell'errore di giustificarlo solo perchè possiblmente malato, anche il pedofilo può essere malato, ma va fermato e condannato!
Non abbiamo mai leggermente consigliato di rompere con il proprio partner, anzi partiamo sempre con dire di prendere consapevolezza del proprio vissuto e di conseguenza agire! Ma sicuramente uscire dalla violenza non è facile e quando si rompono le catene non è tutto in discesa, questo lo sanno tutti... bisogna lottare e conquistare i propri diritti... ma dimmi tra i due mali quale sceglieresti... beh quello che ti a la speranza di ritornare a vivere...


cordialmente
[Modificato da FidelisAdmin 29/08/2007 16:39]
29/08/2007 17:07
 
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Anonimo
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non sono ilaria,non voglio giustificare nessuno,evidentemente mi sono spiegata male,per quello che so io in molti casi uomini violenti hanno subito violenze....credo sarebbe piu' efficace risolvere il problema da entrambe le parti...tu credi che un uomo violento riconosca di essere violento e da solo se ne vada dallo psicologo?a me sembra difficile.sono del parere che dovrebbe cambiare il punto di vista,vediamo se riesco a spiegarmi con un esempio,non so se ti ricordi qualche mese fa la pubblicita' progresso contro la violenza sulle donne ,dove si vede la ragazza in bus con l'occhio nero che pensa alle giustificazioni da dare in giro per coprire il suo uomo...ok ,ora non mi ricordo la frase finale ma cqm era diretta alla donna,del tipo se subisci violenze non stare in silenzio ed io mi chiedo perchè non fanno pubblicita' in cui il diretto interessato è l'uomo che picchia che deve essere anche lui aiutato curato ,perchè risvegliare solo le coscienze delle donne?.Bisognerebbe spostare il soggetto di queste campagne antiviolenze ,probabilmente mi sono spiegata male anche sta volta
29/08/2007 17:23
 
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La risposta è semplice... Intanto devi fermare le violenze e contestualmente, se credi che si tratti, di disagi adolesciaenziali, esistenziali procurati dal passato allora si fanno intervenire i servizi sociali e farlo inserire in percorsi psicoterapeutici che possano aiutarlo a prendere consapevolezza.

Ma è lui che alza le mani e solo la donna può abbassarle, denunciando o altrimenti aiutandolo come detto sopra. Ma rimanere in silenzio e aspettare che lui cambi, campa cavallo che l'erba cresce...

Tu come ti sei comportata?


Cordialamente
29/08/2007 17:40
 
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Anonimo
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Re:
"La risposta è semplice... Intanto devi fermare le violenze e contestualmente, se credi che si tratti, di disagi adolesciaenziali, esistenziali procurati dal passato allora si fanno intervenire i servizi sociali e farlo inserire in percorsi psicoterapeutici che possano aiutarlo a prendere consapevolezza"


è questo non ti sembra parlare con troppa facilita'...?


"Ma è lui che alza le mani e solo la donna può abbassarle"


una donna puo' abbassarle su di se ma non puo' proteggere le altre donne,quindi il problema saremmo solo noi donne?diventiamo tutte sicure di noi e non ci saranno piu' uomini violenti?


" denunciando o altrimenti aiutandolo come detto sopra. Ma rimanere in silenzio e aspettare che lui cambi, campa cavallo che l'erba cresce...

Tu come ti sei comportata?"

l'erba del mio giardino cresce!
29/08/2007 20:55
 
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Forse sei tu che stai parlando con troppa superficialità non conoscendo a fondo il lavoro che noi facciamo nel nostro territorio e in questo forum. Non ti fermare al semplice post!

Mi permetto di sottolineare che questo forum è destinato alle donne che subiscono violenza e non agli uomini che distruggono la vita di queste donne! Leggi le storie drammatiche presenti in forum e ti renderai conto che per una donna quello che conta è uscire sana e salva dalle mani del suo carnefice, malato o non che sia!

Chi ne paga le conseguenze, parlo per esperienza di storie vissute indirettamente o raccontate sono sempre e comunque le donne!

Se poi l'uomo va aiutato ben venga, l'abbiamo sostenuto varie volte... ma intanto fermiamo la mano violenta!


Cordialmente

30/08/2007 08:39
 
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Anonimo
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continuo a non essre capita....non ho scritto che voi fate un lavoro superficiale,ho scritto che mi sembra che consigliate con troppa facilita' il lasciare il proprio compagno ,insomma sara' perchè siete uomini e sono prevenuta io ,ma se leggo "facile!fai cosi' cosi' e cola'" ....
Ho capito che questo è un forum antiviolenza per donne altrimenti non ci sarei arrivata,non posso far altro che concludere che anche associazioni del genere fanno parte della societa' maschilista....volevo solo esprimere un parere non giudicare il vostro lavoro.Pensavo che forse sarebbero ancora piu' utili centri antiviolenza per uomini,ho letto tanti post su la comunicazione,di seminari,di cambiare formamentis,beh?cambiamo solo la donna?non mi sembra un concetto cosi'assurdo,un virus sarebbe meglio distruggerlo che trovare solo l'antidoto che non sarebbe alla portata di tutti
30/08/2007 09:03
 
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Anonimo
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scusate,fate finta che non abbia scritto "associazioni del genere fanno parte della societa' maschiliata"probabilmente vi ho offeso,volendo esprimere un concetto che forse non mi è ancora chiaro in testa.
Cmq grazie dell'attenzione e grazie alla presenza maschile in questo forum,è bello sapere che ci siano uomini sensibili a queste problematiche
30/08/2007 11:52
 
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Sarebbe carino conoscere il tuo nome o almeno un nick per identificarti, è brutto chiamarti "anonimo".

Credo di poterti assicurare che campagne antiviolenza per aiutare l'uomo non servirebbero a nulla, anche perchè quelle presenti in giro, vedi ministero per le pari opportunità o amnesty internationale sono dirette alle donne ma anche agli uomini, quanti migliaia di uomini violenti guardano silenti questi spot pubblicitari? Tantissimi... che fanno? nulla... Bisognerebbe guardare gli ultimi dati istat per comprendere bene la situazione violenza in Italia e comunque nel mondo...

Violenza tra le mura domestiche, va avanti per anni dentro il nucleo familiare.... perchè? perchè l'uomo che procura violenza ogni volta riesce a convincere la donna che non lo farà più, che si sente in colpa, di perdonarlo, la donna si convince che così sarà e che l'amore potrà cambiarlo... dai e proviamoci, magari dice davvero e non lo farà più... ti assicuro che lui con il tempo diventerà più violento; Questo è lo spazio temporale in cui la donna deve muoversi, allora ben venga il tuo discorso, aiutiamolo, supportiamolo, con sedute di psicoterapia, sedute di gruppo...

Ma dopo anni di violenza, di sopprusi, di delinquenza familiare, situazioni che se non fermate in tempo possono sfociare anche all'omicidio, non puoi permetteri di pensare ancora di "cambiarlo" devi solo staccare la spina e denunciare e TUTELARE LA TUA VITA e quella dei tuoi FIGLI!

Credo che meglio di me ci siano molte donne che sanno cosa significhi provare a cambiare il proprio partner violento e non esserci riusciti.

Dopo queste considerazioni a me interesserebbe sapere come va la tua vita attuale insieme al tuo compagno....


Cordialmente
Gae

30/08/2007 11:58
 
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ciao,mi chiamo morena
concordo con te quando dici che anche gli uomini vanno aiutati,ma voglio dirti una cosa..
Lo scopo di questo forum è aiutare la donna a smettere di subire,a rifarsi una vita,aiutare la donna a non stare in silenzio,anche perchè solo se la donna comincia a parlare,a difendersi in automatico si può aiutare l'uomo.
In poco parole se la donna continua a subire senza farne parole(anzi tante volte più l'uomo è violento più con gli altri lo si elogia)nessuno saprà che quell'uomo è violento e nessuno lo può aitare....
ciao
MORENA
30/08/2007 13:45
 
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Ciao, concordo con Gae e con Morena.
Ci sono tante donne che hanno cercato di cambiare il proprio compagno affinchè non fosse più violento. Io sono una di quelle, fino però ad arrivare al punto che mi ero sottomessa ed ero io che ero cambiata per poter stare con lui e cercare atteggiamneti e modi di fare che non lo irritassero e non scatenassero reazioni violente. Ma non è giusto perchè alla fine io mi sono soppressa nella mia vita quotidiana per lui compromettendo anche il mio rapporto con i figli. Sono una donna normale che non fa nulla di particolare da poter essere condannata dall'uomo che avevo di fianco. dopo anni di separazione lui ha continuato ad essere sempre lo stesso perchè è il primo a non voler vedere come è fatto quindi di conseguenza, secondo lui, non è da essere aiutato o curato. Ecco perchè si punta sulle donne, perchè sono le prime che devono rompere la catena della violenza e non accettare di subirla.
E' vero è semplice dire di allontanarsi o separarsi, ma quale altra soluzione c'è? Anche io ci ho messo del tempo prima di rendermi conto che era l'unica soluzione sia per me che per i bambini, ma da quando l'ho fatto ti posso garantire che stiamo molto meglio. E lui? Come si fa ad aiutare chi non vuole essere aiutato? Come si fa a far prendere consapevolezza alle persone di come vivono se non si mettono in discussione? Una cosa che ho constatato nella mia esperienza e in quella di altre donne che hanno scritto qui nel forum è che l'uomo violento si crede, alla fine, nel giusto e che non si mette mai in discussione scaricando sempre tutte le colpe sulla donna.
Nessuna si merita violenza fisica e psicologica, nessuno se lo merita, e quando ci si trova in mezzo bisogna trovare la strada per liberarsene.
Anche a me è sorta spontanea la domanda che hafatto Gae: ma com'è la tua vita con lui?
Spero a presto
Bea
30/08/2007 14:36
 
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marylv
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Ciao, concordo pienamente con quello scritto precedentemente dagli altri.
Io come tante altre ci ho messo tutta me stessa per poterlo cambiare, aiutare ma se una persona non vuole farsi aiutare perchè dobbiamo noi continuare a restargli accanto?
Non ho trascorso pochi anni ma 25 anni della mia vita, e ora che sono lontana con i suoi figli mi rendo conto di quanti sforzi inutili, è riuscito a mettere tutti in discussione, tranne che mettere in discussione se stesso.
Perchè mai cercare di aiutare una persona che non vuole farlo perchè è convinta di essere dalla parte giusta?
Pensi che nessuna di noi non ci abbia provato? CI siamo adattate, annientate, perse, sentita sbagliata?
Credo che ognuna di noi ci abbai provato ad aiutare il proprio uomo fino a perdere se stesse.


Un abbraccio
30/08/2007 14:48
 
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Anonimo
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la mia vita con lui è alti e bassi,ci vediamo ogni giorno da quando stiamo insieme(e questo non mi da fastidio)visto l'eta' si puo' dire che siamo cresciuti assieme.prima di questo lungo fidanzamento siamo stati assieme qualche mese poi l'ho lasciato(avevo 15anni),lui ha reagito malissimo direttamente contro se stesso e indirettamente contro me,ha tentato il suicidio,io subito dopo quell'avvenimento non avevo ne la forza ne il coraggio di andarlo a trovare e cosi'per un anno non ci siamo ne visti ne sentiti,poi lo rincontrai e fui io a farmi avanti...
Lui è possessivo teme qualsiasi presenza io abbia accanto maschio o femmina che sia,le mie amiche d'infanzia le ho abbandonate perchè secondo lui minacciavano il nostro rapporto,perchè secondo lui qualsiasi persona esterna puo' manovrarmi e farmi decidere di lasciarlo,ha avuto reazioni violente proprio perchè io non volevo accettare tutto cio'e quindi liti infinite e pianti,ho cominciato ad essere autolesionista dopo qualche hanno mi sono decisa a prendere appuntamento con una psicologa(malvolentieri lui me lo ha permesso)con lei ho capito un po' quali erano le dinamiche del nostro rapporto,mi fece leggere pure un libro"donne che amano troppo"di cui ora non ricordo l'autore,con lei si è parlato spesso della mia famiglia,di quanto il rapporto con mio padre avesse condizionato il rapporto con un uomo,preciso che mio padre non mi ha mai alzato un dito,diciamo è stato sempre un bravo padre ma poco espansivo...
A volte penso che lui sia schizofrenico perchè vedo in lui due personalita',una razionalissima responsabile con una mentalita' discretamente aperta,l'altra irrazionalissima che prende piede quando meno me lo aspetto;come ho scritto nel primo post l'anno scorso sono stata bene non al massimo ma sentivo che qualcosa era cambiato,probabilmente tutto un insieme di situazioni tipo il suo lavoro ,i suoi colleghi ,amici nuovi,hanno fatto si che si rilassasse un po' e cominciasse a riflettere,insomma ha cominciato a lasciarmi piu' tranquilla ,ho potuto frequentare corsi,conoscere gente,andare dove lui non voleva andare ,da sola.Poi tutt'assieme st'estate ho tirato troppo la corda ed eccomi qua.Tutto per banalita',ho scritto che ho tirato troppo la corda ma infondo dopo una anno di pace credevo di potermelo permettere e non mi aspettavo reazioni del genere;mi ha sempre stuzzicata facendomi ingelosire dopo tante e tante lamentele(tant'è che passavo pure per rompiscatole)decisi di farlo ingelosire io.
ora ci ritroviamo in bilico lui sa che spesso penso di lasciarlo gliene ho parlato ,perchè quando è tranquillo gli posso parlare quasi di tutto,ho sentito vaghe scuse senza aver capito per cosa si scusasse.
Lui è cosi'ed io cmq non sono una santa,eterna insicura da sempre scarsa autostima da sempre e quindi sempre alla ricerca di conferme e cio' puo' essere pure antipatico(ovviamente non tanto da giustificare certe azioni).
30/08/2007 15:27
 
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Bene, grazie per averci raccontato la tua storia....

Vedi nella coppia vanno condivise gioie e tristezze, caratteri e atteggiamenti, modi di vivere e prospettive di vita, in mancanza di un organico e CIVILE rapporto di coppia, fatto naturalmente di condivisione e non di possessione e prevaricazione alla lunga tutto va in frantumi! L'amore non basta all'amore, non smetterò mai di ripeterlo!

Non esiste che due persone sono destinate a vivere insieme, due s'incontrano, si conoscono e percorrono insieme quello che è un rapporto di fidanzamento e probabilmente, dopo, di matrimonio, sta ad entrambi registrare gli atteggiamenti, il carattere, il sentimento, spesso è proprio in questo periodo che vengono a galla disfunzioni caratteriali, incompatibilità tali da rendere anche l'uomo violento e ossessivamente geloso, ed è in questo lasso di tempo che va davvero vagliato a fondo il rapporto e capire se ci sono i presupposti per il matrimonio o per continuare il semplice rapporto di coppia. Mi sono dilungato, forse perchè guardo oltre.

Se davvero pensi che lui abbia bisogno di aiuto, aiutalo... Ma non permettere a nessuno di legarti e imbavagliarti... Ci vuole rispetto da entrambi le parti, se pensi di avere sbagliato in qualche modo lima anche un pò il tuo modo di essere, ma contestualmente spero che lui prenda consapevolezza dei suoi eccessi e vada davvero a farsi aiutare da uno psicoterapeuta.

Ricorda la violenza è graduale, ed è sempre più feroce con il tempo.


Cordialmente


30/08/2007 20:17
 
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Caro Gae permettimi di aggiungere una fine al tuo ultimo intervento..la violenza porta sempre e solo alla morte....qualsiasi forma essa abbia,più ci si addentra nell'inferno della violenza e più qualcosa di noi muore..se siamo coraggiose e fortunate da aggrapparci forte alle mani di persone come gae ines peppe allora ne usciremo perdendo per sempre parte di noi stesse,ma avendo la possibilità di rafforzare quelle che restano..altrimenti a volte si finisce sul giornale dove per ultimo lui ti toglie anche la vita stessa..
Mi dispiace anonimo,ma malato o no la violenza NON HA MAI UNA GIUSTIFICAZIONE NE SU QUESTA TERRA NE IN CIELO...il malato che usi tu è solo la scusa per non agire..quelle innumerevoli scuse che tutte noi ben conosciamo dietro le quali mascheriamo la paura di agire..hanno molte forme anonimo..possiamo dire che resistiamo per i figli..che lo possiamo cambiare..che poverino è malato...ecc ecc ecc se vuoi te ne elenco migliaia e te lo dice una ragazza che le ha usate le scuse per non agire..ma sono soltanto alibi,paraventi ma di fondamento non hanno niente..è la gabbia dentro la quale noi stesse ci rinchiudiamo perchè non vediamo che la vita è ben diversa..
anonimo la strada non possiamo farla noi per te,verrà un giorno che ti accorgerai che quel... è malato..altro non è che uno specchietto per le allodole e li in quel momento farai il salto che tutte noi abbiamo fatto..nel frattempo noi siamo qua ma non aspettarti mai che appoggiamo le tue teorie perchè ripeto e sottolineo non c'è scusa ne alibi alla violenza,e sempre e solo un reato una forma di tortura che uccide l'animo delle donne che vivono quell'inferno...anche il tuo..
una carezza Micol..
30/08/2007 21:11
 
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Anonimo
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scusa larosadigerico,ma visto che anche tu hai vissuto esperienze del genere dovresti sapere che parole e toni come i tuoi possono solo essere fastidiosi ,ma non perchè sbagliate ,ma perchè io non ho detto il contrario,non ho mica scritto poverino è malato ed è giustificato,credo di averlo precisato ,forse è meglio leggere,pero' permettetimi di dire che avete torto marcio a negare la malattia ,perchè persone che tentano il suicidio e sono violente sono malate,nessuno lo puo' negare,poi se dire che non sono malati è la frase che ripetete a tutte perchè dobbiamo capire che ci illudiamo ,beh allora secondo me sbagliate,io non m'illudo di niente sono abbastanza rassegnata
30/08/2007 21:32
 
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!dolphin!
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ciao
mi aggrego alle parole di micol
si è vero tu non hai detto che lui poverino è malato,ma ti nascondi dietro a delle giustificazioni.
Non sono qui a dire che chi tenta il suicidio o è violento non sia malato,ma non è possibile che una donna si annienti e muore dentro solo perchè un uomo ha dei problemi e li sfoga contro lei.Ti sei sentita colpita dalle parole di micol semplicemente perchè ti ha sbattuto la realtà in faccia.Anche io col mio carnefice pensavo che fosse malato e invece che punito secondo me doveva essere curato poi micol mi ha sbattuto la realtà in faccia e sono arrivata a capire che certe reazioni da parte di un uomo non sono sintomi di malattia ma sono sintomi di egocentrismo.Mi dispiace cara anonimo ma non è giustificabile colui che picchia una donna,che la ritiene sua proprietà e sopratutto si sente dalla parte della ragione.Tu fai bene ad aiutarlo se lui si mette in condizione ma ricordati che ciò che ti toglie non lo riavrai più tante piccole parti di te moriranno......
Non sentirti attaccata noi sappiamo ciò che provi e se vuoi camminiamo con te,ma non al posto tuo....
un abbraccio
MORENA
30/08/2007 21:34
 
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Mi dispiace che tu l'abbia presa di petto,nessuno vuole negare la la malattia, ma questo non significa che tu ti devi rassegnare a vivere in un certo modo. Comunque secondo me la parloe di Micol ti hanno infastidita perchè la verità ti fa male, e allora ti alteri! Continui a giustificarlo, ad insistere sul fatto che bisogna curarlo. Va bene, ma lui si fa curare? e tu quanto tempo pensi ancora di stare lì ad aspettare che lui si decida a farsi curare?
Tu dici "ho tirato troppo la corda" nel post in cui parli del tuo rapporto con lui, e che cosa significa questa frase che tu hai scritto? Solo perchè VIVEVI hai tirato troppo la corda? Quando ti deciderai a svegliarti, a smetterla di giustificarlo e iniziare a vivere? Solo una cosa ti voglio dire, sono contenta di essere uscita dall'inferno, di aver salvato i miei figli e di vivere la mia vita e soprattutto di aver smesso di raccontarmela esattamente come fai tu e come a suo tempo hanno fatto tutte!!!!
Buona fortuna!
Bea
31/08/2007 01:28
 
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Vedo che si sono riscaldati un pò gli animi... credo che non faccia male, ma cerchiamo di non demonizzare mai il pensiero degli altri cortesemente.

Anonimo, ti chiamerò per nome quando me ne darai la possibilità, nessuno ha mai detto che l'uomo violento non è malato quindi risulta inesatta la tua considerazione:

pero' permettetimi di dire che avete torto marcio a negare la malattia ,perchè persone che tentano il suicidio e sono violente sono malate,nessuno lo puo' negare


T'nvito a leggere con più attenzione e ti renderai conto del contrario, anche Micol mi sembra che abbia sottolineato che:

Mi dispiace anonimo,ma malato o no la violenza NON HA MAI UNA GIUSTIFICAZIONE NE SU QUESTA TERRA NE IN CIELO


o più volte io:

se credi che si tratti, di disagi adolesciaenziali, esistenziali procurati dal passato allora si fanno intervenire i servizi sociali e farlo inserire in percorsi psicoterapeutici che possano aiutarlo a prendere consapevolezza.



Se davvero pensi che lui abbia bisogno di aiuto, aiutalo



ma contestualmente spero che lui prenda consapevolezza dei suoi eccessi e vada davvero a farsi aiutare da uno psicoterapeuta.


Pertanto credo che tu debba rivisitare l'impostazione di tutto il treand.
Non voglio eludere la considerazione che tu fai dell'uomo violento e t'invito a ragionare su quest'aspetto... una cosa è la malattia altra cosa sono i disagi esistenziali, procurati da esperienze traumatiche, infatti guardando i dati Istat riguardanti il 2006 si nota che:

- Hanno tassi più alti di violenza le donne che hanno un partner attuale violento fisicamente (35,6% contro 6,5%) o verbalmente (25,7% contro 5,3%) al di fuori della famiglia;

- che ha atteggiamenti di svalutazione della propria compagna o di non sua considerazione nel quotidiano (il tasso di violenza è del 35,9% contro il 5,7%);

- che beve al punto di ubriacarsi (18,7% contro il 6,4%) e
in particolare che si ubriaca tutti i giorni o quasi (38,6%) e una o più volte a settimana (38,3%);

- che aveva un padre che picchiava la propria madre (30% contro 6%) o che a sua volta è stato maltrattato dai genitori. La quota di violenti con la propria partner è pari al 30% fra coloro che hanno assistito a violenze nella propria famiglia di origine, al 34,8% fra coloro che l’hanno subita dal padre, al 42,4% tra chi l’ha subita dalla madre e al 6% tra coloro che non hanno subito o assistito a violenze nella famiglia d’origine.

Ma qui non si tratta certo di malattie ma di condizioni sociali e adolescienziali e comunque risolvibili con un buon supporto di psicoterapia, sempre se loro sono d'accordo, cosa praticamente mai riscontrata... invece è un dato riconosciuto che nelle donne vittime di violenza si producano sintomi di rilevanza patologica.

I disturbi psichici evidenziati dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come conseguenze della violenza sono:

- depressione e tendenza al suicidio
- paura, senso di vergogna e colpa;
- ansia e attacchi di panico;
- bassa autostima;
- disfunzioni sessuali;
- problemi alimentari;
- disturbi compulsivi-ossessivi;
- disturbo post-traumatico da stress;
- abuso di farmaci, alcool e droghe


Traumi che l'uomo procura alla donna!!!!
Allora guardiamo bene in faccia la realtà e chi è davvero la VITTIMA in tutto questo.
Credo che tu stia attraversando, come quasi tutte le donne, quei momenti che la comunità scientifica chiama:

"ante-factum: quando pone la donna nell'atteggiamento di colei che cerca di soddisfare il bisogno altrui (attività di cura), e la presenta come disponibile ad ogni richiesta;

post-factum: quando riduce le capacità di reazione attraverso il dubbio sulle responsabilità personali e l'auto-riflessione sulle colpe derivate da compiti e richieste non soddisfatti o ignorati.

Scattano una serie di condizione che costringono una donna a rimanere dentro la violenza e a giustificare l'atto violento:

- la scelta relazionale: l'aver scelto la relazione con l'uomo violento
- l'interesse alla relazione: avere interesse al mantenimento della relazione
- il comportamento sanzionabile alla luce del ruolo femminile: poter sempre rintracciare una mancanza nel proprio comportamento di cura
- la responsabilità della vittima: essere sempre sensibili alla chiamata di corresponsabilità
- la mancata o debole reazione alla violenza: la difficile identificazione del valore ingiusto del sopruso e del diritto conculcato
- la ricerca di protezione: il sentirsi incapace ed esposta
- l'isolamento: non avere contesti e reti di solidarietà

Questi fattori si compongono e presiedono al mantenimento e al processo di cronicizzazione della violenza: la donna entra in un circuito in cui: più é in relazione con la persona violenta, più non riconosce la violenza, più ha difficoltà a sottrarvisi."


Ora non ci sono studi che permettano di verificare che la violenza, nella maggior parte dei casi, nasca da una mente malata, ma esistono i dati che ci indicano come i disagi esistenziali portano l'uomo ad essere violento! Ma questo non include ASSOLUTAMENTE l'assoggettazione della donna alla violenza, così come è impensabile non fermare il pedofilo perchè malato.

Le condotte violente dell'uomo sono azioni lucide e quindi perseguibili penalmente!

Infine voglio dirti che le donne che ti hanno risposto hanno un vissuto alle spalle fatto di violenze e violazione continua dei loro diritti, hanno lottato anni e non hanno fatto altro che prolungare la loro sofferenza e allontare da loro anni che potavano essere felici! Adesso ne sono fuori, si è vero stanno lottando, ma almeno nessuno infligge loro quelle atrocità del passato. Ed io sono orgoglioso, insieme agli operatori del forum, ad averle aiutate ad uscire dal loro incubo.

LA VIOLENZA VA FERMATA, e tu non mi sembra che ti stai muovendo in tal senso, ora naturalmente sei liberissima di fare le tue scelte, da noi sicuramente non condivise ma rispettate.
La durezza con cui Micol ha affrontato la questione è comprensibilissima, non vuole permettere ad altri di subire quello che lei ha per prima subito!


Cordialmente


[Modificato da FidelisAdmin 31/08/2007 11:23]
31/08/2007 12:59
 
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Lo sapevo che avreste scritto che mi sono alterata perchè mi è stata sbattuta la verita' in faccia,ma forse non mi sono spiegata bene ,ripeto io in nessun post ho usato "la sua malattia" come giustificazione delle violenze che "io "subisco,mi era stato chiesto di descrivere il mio rapporto con lui e quello ho fatto,l'ho descritto come malato (e se questa definizione non va bene ,posso usare il termine diasgiato)perchè tale è ,come lo sono io per aspetti opposti.Credo di essere tanto dipendente da lui quanto razionale per capire che la mia non è mai stata una posizione serena,che per quanto mi possa raccontare che ci siano momenti belli,so quanto dolore ho dentro,ma nonostante queste considerazioni sono anche cosciente di non poterlo lasciare,ma non pensiate che sia solo perchè mi voglio prendere cura di lui,ma perchè (
"egoisticamente "parlano senza lui non ce la faccio.Avete parlato di circoli viziosi e credo che questo centri qualcosa.....
Ora rispondendo a te Fidelisadmin io ho letto come hai letto tu, infatti di cio' che ha scritto Larosadigerico ognuno ha preso quello che gli conveniva,tu hai fatto riferimento a questa frase: " Mi dispiace anonimo,ma malato o no la violenza NON HA MAI UNA GIUSTIFICAZIONE NE SU QUESTA TERRA NE IN CIELO",io ho fatto riferimente a questa:"
il malato che usi tu è solo la scusa per non agire..quelle innumerevoli scuse che tutte noi ben conosciamo dietro le quali mascheriamo la paura di agire.".Ora, io ho paura di agire ma non uso scuse a parte la incapacita' il mio poco amore per me stessa e la mia codardia.Io credo che abbiate pure frainteso la mia teoria sul risvegliare le coscienze degli uomini,non solo quelle donne;avete letto il tutto come un mio provare pena per quegli uomini malati (pensando di rivedere in loro anche il mio ragazzo)ma non è cosi',io odio lui come gli altri e odio che debba essere solo io a dover fare sforzi e pure il doppio!odio,e per dare forza al mio discorso,che aiutare le donne è giusto ma si dovrebbe fare altrettanto per gli uomini,vi dico che so che molte donne uscite da rapporti del genere,pur se seguite da psicologi ricadono in storie violente.
Pero' strano che non sipossa considerare malattia tutto cio'(intendo in se un rapporto violento come il mio)visto che dopo tanti studi e statistiche si è arrivati a dare definizioni per origine effetti cause e reazioni,c'è pure il vaccino!rapporti uguali per tutti dinemiche uguali per tutte.......
31/08/2007 13:17
 
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io e lui seduti a tavola,con la tv accesa,passano lo spot antiviolenza ,quello che avete in homepage,lo guardiamo ,il messaggio a chi è diretto?a me ,chi preferisce evitare di pensarci?lui
Stessa situazione spot del tipo:"tu uomo violento rispecchi queste caratteristiche?breve elenco di tutte le caratteristiche che sapete.A chi sarebbe diretto sto spot?a lui e anche se volesse cmq evitare prima o poi ci dovra' sbattere la testa .Una cosa è che l'unica persona a dirgli che dovrebbe farsi curare è "la vittima",un'altra cosa è vivere ogni giorno in una societa' che ti fa riflettere su quanto fai schifo e su quanto male hai fatto e su quali possibilita' hai di riparare i tuoi danni.
Io ho fatto ricerche via internet sono andata dallo psicologo lui non fa nulla di tutto questo perchè come dite voi,tipi come lui sono convinti di non sbagliare e "grazie "aggiungerei,chi cavolo glielo dice che sbagliano?,nessuno.Donne deboli per uomini fantasma
31/08/2007 13:23
 
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Lo sapevo che avreste scritto che mi sono alterata perchè mi è stata sbattuta la verita' in faccia,ma forse non mi sono spiegata bene ,ripeto io in nessun post ho usato "la sua malattia" come giustificazione delle violenze che "io "subisco,mi era stato chiesto di descrivere il mio rapporto con lui e quello ho fatto,l'ho descritto come malato (e se questa definizione non va bene ,posso usare il termine diasgiato)perchè tale è ,come lo sono io per aspetti opposti.



Malato o disagiato non cambia la tua condizione di donna che subisce violenza, pertanto la sua mano va fermata!!! Nessuno sta negando la possibilità che il tuo ragazzo sia malato, ma allora perchè non si fa curare?



Credo di essere tanto dipendente da lui quanto razionale per capire che la mia non è mai stata una posizione serena,che per quanto mi possa raccontare che ci siano momenti belli,so quanto dolore ho dentro,ma nonostante queste considerazioni sono anche cosciente di non poterlo lasciare,ma non pensiate che sia solo perchè mi voglio prendere cura di lui,ma perchè (
"egoisticamente "parlano senza lui non ce la faccio.



Allora ti consiglio di seguire un lungo percorso di psicoterapia, anche facendo terapia di coppia, ma se ciò non servisse a calmare la sua violenza, t'invito ad andare oltre il tuo "egoismo" e salvaguardare la tua vita futura!



Avete parlato di circoli viziosi e credo che questo centri qualcosa.....
Ora rispondendo a te Fidelisadmin io ho letto come hai letto tu, infatti di cio' che ha scritto Larosadigerico ognuno ha preso quello che gli conveniva,tu hai fatto riferimento a questa frase: " Mi dispiace anonimo,ma malato o no la violenza NON HA MAI UNA GIUSTIFICAZIONE NE SU QUESTA TERRA NE IN CIELO",io ho fatto riferimente a questa:"
il malato che usi tu è solo la scusa per non agire..quelle innumerevoli scuse che tutte noi ben conosciamo dietro le quali mascheriamo la paura di agire.".



Parti da un pressuposto errato, a mio avviso. Micol affermava che anche se malato va fermato, malato, disagiato o altro sono sempre scuse per rimandare la scelta più ovvia anche se certamente difficile!


Ora, io ho paura di agire ma non uso scuse a parte la incapacita' il mio poco amore per me stessa e la mia codardia.Io credo che abbiate pure frainteso la mia teoria sul risvegliare le coscienze degli uomini,non solo quelle donne;avete letto il tutto come un mio provare pena per quegli uomini malati (pensando di rivedere in loro anche il mio ragazzo)ma non è cosi',io odio lui come gli altri e odio che debba essere solo io a dover fare sforzi e pure il doppio!odio,e per dare forza al mio discorso,che aiutare le donne è giusto ma si dovrebbe fare altrettanto per gli uomini,vi dico che so che molte donne uscite da rapporti del genere,pur se seguite da psicologi ricadono in storie violente.



Mi sembra l'eterno dibattito che non porta a nulla, ma non ti rendi conto che le donne che subiscono violenza e che dopo denunciano hanno fatto una vita di aiutare il proprio partner, distruggendo solo se stesse!!! Vi sono donne che hanno fatto tarapia di gruppo, di coppia ma nulla è servito... e allora che mi vuoi dire che siccome l'uomo non "guarisce" la donna deve distruggere la propria vita? che deve aspettare il carro funebre sotto la porta... Ma stiamo scherzando? Ma non ti balena un attimo l'idea che centinaia di donne non fanno altro giorno dopo giorno di aiutare l'uomo che le sta portando alla rovina?



Pero' strano che non si possa considerare malattia tutto cio'(intendo in se un rapporto violento come il mio)visto che dopo tanti studi e statistiche si è arrivati a dare definizioni per origine effetti cause e reazioni,c'è pure il vaccino!rapporti uguali per tutti dinemiche uguali per tutte.



è mai andato da uno psicologo, psicoterapeuta, neuropsichiatra e ricontrato che soffre di malattie legate alla sfera psicologica? Nessuno qui sta negando questa possibilità, che lui sia malato... infatti ti abbiamo detto AIUTALO, ma rimanendo a subire non solo non aiuterai te stessa, ma neanche lui.

Vorrei capire quali sono questi studi e statistiche, cose del genere mai lette... poi il vaccino, mah.... Mi aiuteresti se mi dai le indicazioni esatte, siti web o documenti... grazie.


Cordilamente





[Modificato da FidelisAdmin 31/08/2007 13:25]
31/08/2007 13:49
 
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sei stato proprio tu nel tuo pen'ultimo post a darmi percendtuali,definizioni,comportamenti derivanti da....il vaccino?era pura ironia...
31/08/2007 14:03
 
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Ma è normalissimo che lo spot sia rivolto alle donne, perchè sono loro le prime vittime della violenza, ma esso ha la duplice valenza, quello di far comprendere alle donne che non bisogna trovare le giustificazioni o mentire quando si subisce violenza e quello di condannare l'uomo violento! Pertanto è fuori discussione che sia rivolto ad entrambi, a chi da e a chi subisce, ma chi può fermare la mano violenta del partner? TU!

Lo sai il più grande spot che ogni giorno si consuma tra le mura domestiche a favore dell'uomo qual'é? Quello di rimanere in silenzio e sperare che un giorno cambi, quello di non costringerlo a "curarsi", quello di lottare ogni attimo per lui sottoponendosi a centinaia di umiliazioni... Cosa hai fatto tu per lui? hai subito e continui a farlo, e non ti rendi conto che accresci la sua violenza e la sua prevaricazione...

Credo di aver detto tutto, e tu non hai minimamente risposto a nessuna delle mie osservazioni, la vita è tua! liberissima di fare le tue scelte, come detto da altri siamo qui a camminare con te e non al posto tuo.


Cordialmente
31/08/2007 15:55
 
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Calliope
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Io credo davvero che tu non voglia vedere la situazione per quella che è.

Seguo il tuo discorso:
Lui è malato, il vostro rapporto è malato.
Portarlo avanti vuol dire solo alimentare la sua malattia.

Davvero credi di aiutare il tuo ragazzo in questo modo?
Continuando a permettergli di farti violenza?

Se vuoi aiutarlo lo aiuterai meglio dall'esterno della vostra relazione e ti aiuterai meglio anche tu.

Vivere in una relazione patologica non lo aiuterà, non ti aiuterà.

Anche il serial killer di Roma che violentava e ammazzava i bambini era malato... e allora?

Lo schizofrenico quando diventa violento non lo si seda fortemente?
Poi DOPO lo si aiuta!

Prima si cerca sempre di attenuare i "sintomi" più dolorosi ed eclatanti, dopo si procede alla cura vera e propria, se mai ce n'è una.
Seguendo la strada della tua logica dovresti arrivare a questa conclusione.

Non voler apparire razionale a tutti i costi di fronte a noi e a te stessa, perchè non serve. Non montare palchi inutili.
Cerca invece di prendere coscienza e di razionalizzare davvero:
stai difendendo non il tuo ragazzo, ma la sua violenza.

Tu sostieni che rimani con lui perchè sei egoista codarda e dipendente da lui.

Secondo me tu sei succube e assoggettata e quel che è peggio è che subire, con il tempo, diventa spontaneo, se già non lo è.

Silvia
31/08/2007 19:57
 
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Anonimo
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Ecco,ora credo di essere stata capita,grazie Calliope,non ho da ridire su nessun rigo,voglio solo aggiungere che l'essermi definita egoista ha proprio a che fare con quello che dici tu,cioè che cosi'continuando non aiuto ne lui ne me;so che la decisione spetta a me,ma non ho la forza per agire e ne sopporto giorno dopo giorno il peso.
31/08/2007 20:20
 
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Noi siamo qui per aiutarti, ed è naturale essere anche duri nelle repliche. Se sei pienamente consapevole di tutto, se ormai hai deciso di ripiegarti su te stessa e continuare a subire questa storia e le violenze che ne derivano, perchè hai scritto in forum?
Non pensi di avere diritto ad un amore che sia contornato da attenzioni e affetto? Non pensi di avere diritto ad una vita normale, priva di violenza e arroganza? Non pensi che rompere questo circolo vizioso possa essere di aiuto a te, in primis e a lui in seconda battuta? Le medicine sono sempre amare e non sempre vanno prese con gioia, ma aiutano a guarire.
Amica mia io spero che tu possa prendere consapevolezza che la vita è sacra ed è una, va rispettata rispettandoci. Non lasciarti travolgere dai sensi di colpa, fai tutto quello che puoi per aiutarlo anche perchè credo che tu ne sia profondamente innamorata, ma ti prego non buttare via questi anni, non li potrai più recuperare.

Buona fortuna
31/08/2007 22:13
 
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Mi dispiace anonimo io non sono in questo forum per nutrire quella parte di te che si ripiega su se stessa....sono qua per spronare e nutrire quella piccolissima parte di te,che è ancora una fiammella che ti permetterà un giorno di dire basta!
hai deciso,sei consapevole di ciò che vivi,bene!allora sei pienamente consapevole di ciò che stai mettendo in gioco di te stessa,se è cosi allora ci metteremo in silenzio..e nel silenzio soffriremo con te..ma ripeto a te all'infinito ciò che ho ripetuto in altri post per altre ragazze qua..

Chiunque scrive in questo forum mette tutto di se stesso tutto ,tempo,pazienza,condivisione solidarietà e SOFFRE CON VOI..ci sono persone che dedicano ogni secondo del loro tempo libero per tendere le loro mani e afferrare forte le vostre,vi danno la possibilità CONCRETA di uscire dalla violenza e dall'inferno in cui siete chiuse..a luce di questo NON CHIEDETECI MAI DI DARVI GLI ALIBI PER NON REAGIRE..giustamente come dice Gae tutte le idee vanno rispettate,ma restano idee vostre e chi come noi qua mette la propria anima per combattere il muro dell'omertà mi dispiace non le appoggerà mai...
se facessero uno spott dove si decantasse il bisogno di curare l'uomo violento perchè malato..è come se fornissimo l'alibi per accrescere la violenza..

Ricordatevi sempre che quando chiudiamo il pc noi vi portiamo dentro al nostro cuore..tutte ad una ad una ,tutte coloro che ci chiedono la mano...vi pensiamo quando ancora siete dentro all'inferno e ogni notte soffriamo con voi...forse anonimo nei commenti che tu interpreti "duri" dovresti leggere la rabbia che proviamo nel non riuscire a far scattare in te la molla per dire basta...
e ora nel silenzio con rispetto..attendo...Micol
01/09/2007 12:10
 
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Calliope
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Riprendo la domanda di Gaetano:

allora perchè sei venuta in un forum in cui si cerca di far agire le donne in modo che non subiscano più violenze?

...Io sono sempre dell'idea che quando una persona arriva a parlare di un problema è perchè in realtà ne vuole uscire, anche se magari non lo ammette ancora a se stessa.

Tu cerchi negli altri quella forza che tu dici che ti manca per agire.

E invece quella forza ce l'hai: abbiamo sempre grandi doti per la sopravvivenza.

Silvia
01/09/2007 12:25
 
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Pienamente concorde con Silvia, l'istinto alla sopravvivenza nelle persone è innato, quando questo viene a mancare per varie ragioni ricerchiamo la forza negli altri, il sostegno nelle loro parole. Spesso si usa un metodo d'impatto con le persone duro, forte, che arreca molto fastidio, ma che con il tempo penetra nell'animo e riesce a scuotere fino a creare quelle consapevolezze che possono aiutare la donna a prendere in mano nuovamente la sua vita.

Qui non siamo chiamati a pilotare le azioni delle donne, ma a formare consapevolezze,senza di esse ben poco si può fare...
Non camminiamo per voi ma con voi.
La difficoltà maggiore sta nell'affrontare queste problematiche virtualmente, senza sguardi ne e "calore umano"... Il forum antiviolenza è stato una sfida, difficile, ma mi rendo conto che la sfida l'abbiamo vinta tutti insieme, e voi date la forza a noi di andare avanti e portare sempre più in alto il grado di attenzione verso quella che è ormai diventata una piaga sociale.

Bisogna che dentro di ognuna di s'inneschiate quella rivoluzione per difendere i vostri diritti e il vostro essere donne in mezzo agli uomini.

Siate orgogliose di sentirvi donne, come noi siamo orgogliosi di sentirci uomini... Ma gli uomini veri alzano le mani per abbracciare, la voce per parlare d'amore, tutto il resto non ci appartiene.


Cordialmente
Gae





[Modificato da Geneshys 01/09/2007 12:26]
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