SULLA VIA DI DAMASCO
Intrepido soldato
guerriero valoroso;
armatura luccicante
di vigorose cure;
il tuo stallone nero
è la tua seconda casa,
combatti per ciò
in cui credi,
ti hanno detto chi erano
i tuoi nemici
e il tuo dovere compi.
A mille a mille
li hai sterminati,
conquistavi paesi
e saccheggiavi
violentavi umiliavi.
Era il tuo ruolo
che altro potevi fare?
La guerra avevi nel sangue
l'odore di terra
lordata di vittime
nettare degli dei
eran per te,
i falò dopo le vittorie,
bocca pronta a donarsi
al bacio di ogni donna;
l'ebbrezza del vino dolce
di Tarso
ti scioglieva la gola arida
e allora cantavi
assieme agli altri:
un eroe
eri un eroe....
E poi quel grido
ti risuona nelle orecchie
durante le notti
in cui solo i lupi sono
accanto a te:
non hai potuto fuggire
non sapevi dove nasconderti da te stesso
e da Quella Voce.
Abbassando il capo
hai accettato la sfida
gravosa che ti veniva proposta.
Paolo
imparerò da te
a divenire anch'io ancella
del Dio Vivente?