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...a misura di bambino

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2008 18:08
15/06/2007 11:57
 
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Cosa provate quando guardate gli occhi di un bambino? Per me è come ritornare all'alba della vita, sentire quanto immenso è il cuore di chi si affaccia alla vita e quanta speranza e amore loro possono donare a quest'umanità malata.

Abbiamo molto da imparare, molto da seminare in questa società che sembra abbia dimenticato quanto di straordinario ci sta nell'essere fanciulli. Anche noi, adulti e pieni di esperienze un tempo camminavamo guardando ogni cosa con stupore e meraviglia, osservando la vita che si schiudeva di fronte a noi, sentendo il calore e l'amore dei nostri cari. Tanti bambini tutto questo non sono mai riusciti a sperimentarlo e per loro è ormai troppo tardi. Gli hanno strappato gli anni più belli ed intensi della loro vita, quel periodo tranquillo e beato dove i loro occhi potevano seminare nei loro cuori la gioia della vita... Quante colpe abbiamo per non aver saputo proteggere, supportare, capire il dolore e il dramma giornaliero di questi bambini? Abbiamo spalancato a loro le porte dell'esistenza, ma molti hanno solo conosciuto il baratro della sofferenza, dell'ingiustizia sociale e della violenza.

Tanti, troppi interrogativi rimangono senza risposta... Il coraggio di un uomo non si misura con la forza ma con l'amore che sa donare, con il rispetto che sa offrire, con quel pianto che sa dissetare... L'umanità guarda troppo in alto e non si è resa conto che sta sbagliato il metro con cui misurare la propria identità, quella stessa che inizia a formarsi da bambini.

chissà forse è riscoprendoci tutti bambini, è ritornando nel grembo materno che riusciremo a comprendere che il mondo dovrebbe essere riscortuito a "misura di bambino".


Un abbraccio
Gae

23/06/2007 00:17
 
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... i bambini sono la vera essenza della vita, la spontaneità, l'ingenuità, la lealtà con cui ciascuno dovrebbe iniziare a guardare il mondo. Sguardi innocenti che si aprono al mondo... vite che vengono al mondo chiedendo solo di essere amati, ma che spesso si scontrano con la CRUDELTA' e la FOLLIA dell'adulto, che macchia con le sue sudice mani l'ingenuità fanciullina.
Nessuna giustizia sarà mai tale per questi mostri, nessuna punizione sarà mai abbastanza per far loro scontare le loro colpe. BESTIE UMANE, il solo appellativo con cui possono essere menzionati.
I Bambini vanno amati, curati,protetti come il dono più grande della vita.......le uniche mani che devono conoscere sono quelle che custodiranno i loro sogni e le loro speranze, senza mai infrangere i loro desideri... [SM=g27998]
22/07/2008 23:48
 
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Due laghi neri

oceani di tristezza

senza luce viva


Sorride il piccolo,


-Nessuna gioia nel suo sorriso stanco.-


Rassegnazione

al pianto che non lava,


Sguardo asciutto in deserto di sogni


Fissa il mio viso assorto


nel suo mondo di silenzio pieno.








Cercavo una chiave d'accesso al suo impenetrabile sguardo, ma nulla mi permetteva di potervi entrare, non uno spiraglio si apriva, eppure intuivo che se fossi entrata, se solo avessi potuto varcare quella barriera, avrei potuto capire il perchè di tanta tristezza.

Mai mi era capitato che guardando un bambino, apparentemente e certamente sano, potessi scorgere tanta tristezza.
Quegli occhi non mi fecero dormire per più giorni, non era curiosità la mia ma, raccapriccio, un bambino di quattro anni non poteva essere così triste e indifferente al mondo che lo circondava.


Mille pensieri, mille idee si affollavano, mille supposizioni, alle quali davo sempre la stessa risposta:


NO NON PUO' ESSERE.



Ancora, stamattina, sono uscita di casa, sperando di incontrare per strada, o all'ipermercato, quel bambino, ma non l'ho trovato.

Non so chi sia, non lo conosco, ma spero di incontrarlo di nuovo e vedere la gioia nei suoi occhi.

Lo so dite e perchè lo dici a noi?

Perchè se lo incontrate prima di me, se lo riconoscerete, ditegli che l'ho cercato
e che vorrei poterlo aiutare a sorridere col cuore.

ariadipoesia




Angela_______ari@dipoesi@


__Paginedivetro_BLOG__ di ari@dipoesi@

pagine di vetro




24/07/2008 17:34
 
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Perdincibacco....
questo è un thread fantastico.
E questo aggiungo: ne ho viste grandi e piccole, di sofferenze sui loro visi.
Anche molto crudeli.
Ma in mezzo a tanti sanno dimenticarla un pochino, in un gruppo che ride, scherza e dove si trasformano in gioco anche le cose più noiose.
Poi devono tornare a casa e ritroveranno, i più sfortunati, i loro drammi.
Ma stare in mezzo a loro, credetemi, aggiunge una ricchezza preziosa alle giornate.
26/07/2008 01:37
 
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A giugno alcuni hanno confessato la tristezza nel lasciarci.
Non immaginate con quale gioia ci ritroveremo a settembre.
26/07/2008 12:42
 
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[SM=g27998]

GUARDIAMO CON I LORO OCCHI...
26/07/2008 13:48
 
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Re:
Gae è fantastica questa foto, te la prenderò per usarla in classe in qualche lavoro e anzi, guarda, dirò che l'ho avuta come regalino (insieme a tante donne) da un amico di pc.

Comunque credo che più si riempie di musica, di filamti, di colori e di immagini, magari stupende come questa, più diventa bello, questo forum.
Sembra più vivo, così, molto più vivo.

27/07/2008 08:38
 
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Re:
ariadipoesia, 22/07/2008 23.48:

Cercavo una chiave d'accesso al suo impenetrabile sguardo
....
vorrei poterlo aiutare a sorridere col cuore.



La chiave d'accesso è coinvolgerlo, adagio e con pazienza, in un gioco.
Non sa giocare, un bambino che sta soffrendo troppo, non ne ha voglia, non viene nemmeno attirato dal gioco degli altri.
Sta lì in un angolo, in apparenza soltanto triste, ma a volte la tristezza nasconde vera disperazione.
Così ci vogliono giorni, settimane, a volte mesi e anni.
Gli altri bimbi lo ignorano, non si accorgono nemmeno di lui.
Ci vuole un lavoro lungo e pazientissimo.
Inutile invitarlo a unirsi ai giochi, a volte è questo che provoca il suo pianto.
Se si invitano gli altri a farlo partecipare lui scappa più lontano, magari piangendo.
Ma a un certo punto ci si accorge che lui guarda da sempre più vicino, e la "tentazione" di partecipare comincia a entrare in lui.
Lì si può provare un approccio più diretto, provare a farlo giocare con gli altri.

Ma finchè non arriva quel momento, mentre gli altri giocano senza di lui, gli si fa vedere che è guardato, che ha l'attenzione dell'adulto, che può ottenere parole rassicuranti e dolci.
Così pian pianino aumentano la sua forza e il suo desiderio di entrare ne giochi.
E' il gruppo che fa la differenza.
E' più facile, in un gruppo di bambini.
Intanto si continua a rafforzare il rapporto a due, fra lui e l'adulto, si cerca di farlo sentire sempre più fiducioso in modo che poi un giorno possa anche confidarsi e raccontare i suoi dolori.
Ma ormai, nel gruppo, comincia ad avere qualche momento di gioco in cui alleggerire i suoi drammi, impara i suoi primi sorrisi sinceri.

Forse, leggendo questo, qualcuno può cominciare a intuire quanto è fantastico lavorare fra i bambini.


[Modificato da keridwen. 27/07/2008 08:41]
23/09/2008 01:41
 
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Re:
Geneshys, 15/06/2007 11.57:


chissà forse è riscoprendoci tutti bambini, è ritornando nel grembo materno che riusciremo a comprendere che il mondo dovrebbe essere riscortuito a "misura di bambino".





..sarebbe bello poter ritornare in quel grembo materno e sarebbe ancor più bello se ogni bambino potesse essere tale....
23/09/2008 11:07
 
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Amo questa poesia di Doretj Law Nolte




Se il bambino vive nella critica,
impara a condannare.
Se vive nell'ostilità,
impara ad aggredire.
Se vive nell'ironia,
impara la timidezza.
Se vive nella vergogna,
impara a sentirsi colpevole.
Se ve nella tolleranza,
impara ad essere paziente.
Se vive nell' incoraggiamento,
impara la fiducia.
Se vive nella lealtà,
impara la giustizia.
Se vive nella disponibilità,
impara ad avere fede.
Se vive nell'approvazione,
impara ad accettarsi.
Se vive nell'accettazione e nell'amicizia
impara a trovare l'amore nel mondo



Solo avendo i miei figli ho capito cosa vuol dire l’amore di una madre quell’amore che tanto ho cercato l’ho finalmente trovato, da loro sto imparando tante cose meravigliose loro crescono e io cresco con loro con loro, ho imparato a spiegargli cose che neanche ricordavo di conoscere ho imparato dai loro pianti, ho imparato a vivere il presente, ma la cosa più bella ho imparato ad amare e a perdonare.
loro sono la speranza e il sogno di tutta la mia vita.
Noi adulti abbiamo la responsabilità di non derubare i bimbi della loro infanzia, della fantasia della felicità dell’illusione.
Sono loro diritti naturali
Non abbiamo il diritto di spegnere la scintilla della vita che è in loro ma dovremmo imparare da loro come riaccendere la nostra

monica
23/09/2008 18:08
 
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Cara Monica,
la cosa più bella è che tu, pur avendo vissuto una infanzia infelice, sei riuscita a non riproporre ai tuoi figli gli stessi schemi ma al contrario, hai fatto tesoro delle esperienze dolorose che hai attraversato e fai dono ai tuoi figli di questa grande ricchezza e della tua sensibilità.
Ti ripeto: non dimenticare mai che questo tuo atteggiamento non è facile e scontato! Molte delle persone che infliggono maltrattamenti e abusi ai bambini sono stati a loro volta bambini maltrattati o abusati: purtroppo, uno degli effetti più gravi di tali abusi è che "uccidono l'anima" di chi li subisce, che diventa così incapace di andare oltre gli schemi che ha subito e ripropone ad altri soggetti più deboli le violenze e gli abusi che ha vissuto nell'infanzia.
Quindi, ancora una volta ti dico: riconosci a te stessa questa vitalità, questa capacità di essere una mamma buona e amorevole, nonostante tutte le difficoltà che hai vissuto!
Ciao,
L.
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